31 gennaio 2009

[Recensione] Joakim and The Disco a Interzona e l'ennesimo party inutile alla Teca

Joakim and the Disco - 30 gennaio 2009, Interzona

Ore 00.10

Scasho i 10 € di contributo serata e mi faccio strada verso il sound.

Ore 00.10.05 secondi

Il gruppo spalla, una specie di band da oratorio stando a quanto sentito in quei 5 secondi, saluta tutti con un affabile "Grazie ragazzi".

Ore 00.10.6 secondi
Sì via via, andate via. Che sono poi 'sti applausi? Quattro gatti col prurito, forse.

Ore 00.10.7 secondi
Tunz tunz -- luci luci -- tunz tunz -- luci luci. Dj Tamarrer (ah non era lui?) parte con una serie di pezzi fiala e il deserto è cosa contestuale. Eccellente, transizione efficace e indolore...

Ore 00.10.8 secondi
Smontano il palco. Il gruppo spalla non è mai esistito. Quelli erano Joakim and the disco. Il contributo serata di cui sopra, evidentemente, va preso alla lettera: i grandi professionisti all'ingresso chiedono 10 euro per contribuire affinché i butei (le pheeghe MAI) di Interzon... pardon, Intersola possano fare serata. A prescindere.

Conclusione
La band più costosa della storia. Com'era? Fantastica: mai visto un tizio appoggiare lo strumento a quel modo e rivolgermi lo sguardo in modalità "salutame 'a soreta".
Chi sa, racconti.


Ma... la notte è giovane amici
Alla Teca, nel frattempo, qualcuno (Dio?) ha organizzato la festa più frequentata dell'anno. La faccio breve: sentite, io non so quanta gente ci fosse ma vi dico che le auto in basso acquar erano parcheggiate in ogni dove, anche nei campi da calcio, anche lungo il rivo, anche sotto il ponte dei treni dalla parte opposta, e via dicendo. Faceva eccezione l'ingresso del Klub59, occupato da Lamborghini d'ordinanza (quando il gioco si fa duro, il marketing sensoriale corre ai ripari...). Sono smontato dall'auto parcheggiata all'altezza di Viale Piave e uno mi ha parcheggiato sul piede: "Scusa, è libero?".

Highlights dell'ennesimo Teca Party
  • Roba stile Just Married, ma più truzza (lo so, l'immaginazione non può aiutarvi)
  • Roba stile Alter Ego, ma più coatta (ibidem)
  • Roba stile Piazza Erbe, ma più veeecio (ibidem)
  • La coda, naturalmente, chilometrica
  • Si sentiva puzza di pischello lontano un chilometro
Ri-conclusione
Le feste in musica alla Teca hanno rotto la fava. Come equivalenza dell'uso improprio di quel capannone immaginiamo un autobus a piena capienza con lo stereo accesso. La notte è giovane, perchè invecchiarla male?
Chi sa, racconti.

p.s. scommetto tutto su Just Married + collettivo qualsiasi

29 gennaio 2009

Come diventare Butel - Seconda parte (Frasario e Argomentazioni)

prosegue dalla prima parte


FRASARIO E ARGOMENTAZIONI
Argomenti di discussione, intercalari e trend lessicali sono molto importanti per confondersi tra i veri Butei. Dimenticate quindi profonde elucubrazioni, inutili dissertazioni accademiche e discussioni filosofico-speculative. Imparate invece a destreggiarvi in questo inossidabile trio: figa, motori, calcio (hellas). Entriamo ora in profondità e analizziamo come il Butel® tratta gli argomenti accennati poc’anzi.


Sport e Calcio, in tema di religione...1. Lo Sport
Argomento principe del vero Butel® è lo sport, nella fattispecie il calcio. Il Butel® è pur sempre un italiano ed è risaputo come l' italiano medio sia il massimo esperto mondiale di calcio nonché di tutti gli altri sport (limitatamente al periodo olimpico). L'approccio veronese al calcio è ovviamente l' Hellas Verona detto anche l'Hellas (pron. LELAS) o il Verona. Essere informati sulle vicissitudini dell'Hellas è di fondamentale importanza per il Butel® anche qualora esso si ritrovasse a disputare il campionato giovanile nello stato di San Marino.


La Pheega smarsa, onnipresente nella vita del vero butel2. La figa
Il vero Butel® di Verona non è in grado di parlare con individui di sesso femminile, tanto meno di comportarsi adeguatamente in presenza di rappresentanti del gentil sesso (del resto l'equivalente femminile del Butel®, la Pheega Smarsa, deve ancora scoprire che l'universo si estende oltre le sue quattro amiche; la Lagio, la Lapaola, la Lavale, la Lafrenci e la Lalotti o Lacarlotta che dir si voglia). È anche per questo che il Butel® a circa 25 anni è pronto per l'accoppiamento, conosce una Pheega Smarsa, a 28 generalmente si sposa, a 29 la ingravida, a 30 anni è pelato. Tuttavia nonostante questa decisa inadeguatezza nel gestire i rapporti con l'altro sesso il Butel® ama e necessita il parlare di figa. Le argomentazioni spaziano dal semplice e volgare apprezzamento (uh uh uh - risata ebete - che figa!) al racconto dell' ultimo grande successo (generalmente un nuovo numero di cellulare) descritto con l'intensità di una battuta di caccia ai leoni a mani nude.


La Mini è LA Macchina per il Butel, specie se in garage tiene la Smart3. Auto
Terzo ed ultimo argomento sono le Auto o meglio le Macchine. L'auto, congiunta al cellulare, per il Butel® è il top dell'avanguardia tecnologica. Sappiate infatti che per un Butel® investire in Ricerca e Sviluppo significa cambiare auto o il cellulare. Alle volte entrambe le cose (del resto investire in Risorse Umane significa frequentare un’altra compa).



-- SPOT --

IL MUST DEL MOMENTO? MOTOCICLETTE! (questo mese…)


Motociclette, un recente Must per il Butel

25 gennaio 2009

Come diventare Butel - Prima parte (Introduzione e Comportamento)

  • Chi è il butel? Anzi, chi è il Butel®?
  • Come è organizzata la sua vita?
  • Come non farsi sgamare dagli altri Butei®?
  • Qual è il rapporto con la Pheega Smarsa?
  • Come posso diventare Butel®?
TROVA RISPOSTA A QUESTE E ALTRE DOMANDE NELLA GUIDA DEFINITIVA(?)
I SEGRETI PER DIVENTARE DIVENTARE BUTEL®!

Copertina: Diventare Butel

"Ciao, come faccio a diventare un butel di Verona?"

L'afflusso costante di mail disperate negli anni ci ha infine (3 anni dopo...) portato allo studio di una pratica guida con esempi e casi di studio sul Butel®: questa guida aiuterà il lettore (l'Intelligente) a non sentirsi più disorientato nelle sue serate veronesi e soprattutto a non essere smascherato dai Butei originals e arso vivo sulla torre dei Lamberti.

A partire da oggi pubblicheremo a frammenti la guida medesima, che potrete scaricare (ed eliminare poco dopo) in formato integrale in .pdf in concomitanza con la pubblicazione dell'ultima parte o in anteprima mandando una mail a sentenziosi @ hotmail.it


INTRODUZIONE
A seguito del recente e sofferto ritorno di Butel2 da uno dei centri mondiali dello sfruttamento intellettuale, Londra, al deserto dei pensieri sensati, Verona1. Lo stesso ha pensato di scrivere una guida per tutti quelli che come il suddetto continuassero a coltivare un minimo di ambizione intellettuale ma si trovassero costretti a trascorrere le loro serate tra una birretta e un d*o can vecio.
Perchè, diciamolo, l'intelligente sta al Butel® la Kryptonite sta a Superman. Un successon (iniziamo ad introdurre una terminologia adatta a questa guida).

La guida sarà strutturata nelle seguenti sezioni: Comportamento, Frasario, Vestiario, Studiare da Butel e i riassunti finali le quali aiuteranno il lettore, l’Intelligente, a calarsi nei panni del Butel® e non sentirsi più escluso dalla massa acritica.

COMPORTAMENTO
Recenti studi di antropologi d'oltremanica hanno evidenziato come il Butel® rappresenti l'anello mancante tra l'Homo Erectus e l'Homo Sapiens.


L'evoluzione dell'uomo: il Butel Birrectus

Spalle un po’ ricurve, intelligenza non proprio vivace e senza una precisa idea della propria posizione nello spazio. Inoltre, il Butel® (cfr. Butel Birrectus) non si è ancora costruito un’idea approfondita della propria immagine. Tutte questo spiega alcuni curiosi comportamenti: le mani perennemente in tasca se non impegnate da uno o più recipienti alcolici/accoppiata birretta+cicca nonché le dubbie scelte estetiche e gli improbabili abbinamenti tra i capi del suo guardaroba.


Lo sguardo assente del Butel
-- SPOT-- Comportati da vero Butel®!!!
1. Incurva le spalle
2. Nel dubbio, mani in tasca. Stufo delle mani in tasca? Cicca+ birra!
3. Sguardo assente (non sbagliare, potrebbero scoprirti!)
4. Se stai sostenendo una causa, non dimenticare di sporgerti in avanti.
Ti sembra strano? Il Butel® lo fa!
5. Sguardo assente (simula una paresi facciale, il risultato è garantito!)


Il Butel®, alla stregua di una curiosa scimmietta, non ha ancora sviluppato una precisa idea di SE.

continua...

23 gennaio 2009

[Agenda] Joakim - Interzona, Verona

Aggiornamento: qui la recensione di Joakim and The Disco a Interzona

Venerdì 30 gennaio 2009 all'
Interzona di Verona.

Joakim, buon dj e produttore francese di musica elettronica leggermentente più sofisticata e ricercata delle solite menate indie-minchia (ha mixato un'edizione di Colette, non per niente: questo non lo sapevate a Interzona eh, eh? Affaffini!), giunge con una formazione musicale che la musica "la suona", non "la mette".
Nel mix per Colette vol.8 mostra una sensibilità generale più eighties, suo peraltro la leggiadra (e a sentirla quattro-cinque volte noiosa) Lonely Hearts:



Interzona lo descrive:
"sospeso tra electropop e songwriting, propone una convincente rilettura dei filoni più oscuri degli anni '80, dalle cupe atmosfere di John Carpenter, alle ombre goth dei Bauhaus, insieme a particolari digressioni nei territori electro punk-funk di scuola DFA, italo disco, e new wave"
Keywords che ti ci fanno fare un pensierino dovrebbero essere italo disco e new wave. Facciamo che sì.

Lui produce. Chi poi siano Joakim and The Disco, che cazz ne so, chiedetelo a loro:

"Escuse moi, noio volevan savuar..."
"Italiens merde!"
"Grazie"

Intanto hanno un basso, una chitarra, una batteria, alla voce e agli aggeggini (teghe elettroniche) Joakim.

Ingresso 10 euro. Mi piacciono, peraltro, i termini di neutralizzazione del conflitto capitalismo-comunismo: "Contributo serata". Se ora qualcuno aggiungesse il contributo pheega, magari...

18 gennaio 2009

Motor Bike Expo Verona

Tra ressa e rissa, si è appena conclusa la prima edizione di Motor Bike Expo Verona (la fiera de le moto). Inutile dire che è stato un succeso di pubblico e critica. I motivi sono ovvi. Il Motor Bike è la summa totale del butel pensiero ovvero:
GHE LE MOTO, GHE LE FIGHE, GHE DA DARSE (tr. ita: moto, fighe, picchiarsi).


Momenti clou dell' evento
- La figa in topless




- Risse tra inutili copie delle inutili bande di bikers americani (loro gli Scorpions noi i BudHellas?)




- Ressa di gente allo stand Ducati.
Esiste un motivo per accalcarsi allo stand della ducati per vedere le stesse moto che ci sono alla concessionaria in Viale Piave. Ai posteri l'ardua sentenza.

Mi si permetta di aggiungere, in calce, alcune piccole considerazioni. Perchè questo ennesimo successo della tamarraggine erga omnes?
E' risaputo che ogni Butel® che si rispetti si reca una volta all' anno in pellegrinaggio religioso al Motorshow di Bologna. Il Motorshow è luogo di culto fondamentale, lì può trovare tutto ciò che necessita per alimentare il suo sterile immaginario. Il Butel® che si reca al Motorshow/Motorbike expo si aspetta di trovare le seguenti peculiarità:
- Le bele macchine
- Le bele fighe
- Far le foto ale bele macchine e le bele fighe e le bele macchine con le fighe e iButei (peladi).

Si sappia che a riguardo Sentenziosi ha recentemente terminato la guida per "Diventare Butel" di prossima pubblicazione e scaricabile anche da queste pagine. Pubblichiamo qui un'anticipazione circa l'argomento moto e affini:

dalla Guida per Diventare Butel: il BUTEL e le MOTOCICLETTE!
Questo mese: CIOCCHI!

17 gennaio 2009

Avvistati. B1 e B2 (il gossip ai tempi di Gossip Butel)

AVVISTATI. B1 e B2 al pub di periferia senza pheeghe

AVVISTATI

B1 e B2, sabato sera, lonely boys nell'anonimo
pub di periferia senza pheeghe. Cos'hanno da
nascondere? Sono finiti i tempi delle sbronze
in piazza? Attenti B.&B.! Si avvicinano momenti
duri per i nostri ex VIP (very important buteis)
.
Speriamo abbiano almeno bevuto a sufficienza!
B1 pensa forse di chiavare in birreria? Ha fatto i
conti senza l'oste. E senza B2.
Xoxo, Gossip Butel


Prima dell'amplificazione di Facebook, prima della fiction gossipgirliana ora sdoganata pure da noi (e già in sesta serata), B1 e B2 videro il nuovo web quale catalizzatore del gossip di quartiere. Era il 2005, diciamo. Un gossip girl scaligero (Gossip Butel) dove TUTTI potevano contribuire e TUTTI potevano essere sparlati. Quello che Facebook fa, ma non bene: come godere lì, della calda coperta dell'anonimato?

Il progetto, prima teorizzato quindi messo in pratica, si infranse contro l'ovvio e l'inevitabile: a Verona, tutto il gossip ruota intorno a commessi, baristi, pr, pheeghe che hanno cioccato (con qualcuno, anche col furetto o con lo specchio = figa che c'ha gli scazzi), proprietari di mobili e immobili di valore e pochi altri.

Es.
"Costa lascia il party per fraccarsi la Susi nel Porsche. Attenti voi due, il Righe è nei paraggi!"
"T., molla Gucci per entrare nello staff del Klub59. Con chi avrà cioccado, ziokan?"
"Denis vende la Punto e passa alla Audi A3 Sportback; Jack vende la Stilo e si fa il Golf; il Mana non prende più la Brava, si fa la Mini. La Fiat sta fallendo, veeecio."

Però, che nostalgia.

11 gennaio 2009

Posta dei lettori: "Ciao Sentenziosi, che fare a Verona ora? Sono nuovo"

Riceviamo il 30 dicembre e pubblichiamo l'11 gennaio 2009:

"Ciao Sentenziosi,
[...segue spompinata colossale...] ho un problemino. Sono solo a Verona, da circa un mese per fare uno stage e non conosco nessuno. L'unica cosa che conosco bene ormai, sono i prezzi di certi bar (cappuccino 4 euro e' da denunciare !), e le vie del centro. Voi, se vi trovaste nelle mie condizioni, che fareste per non stare a deprimervi in casa la sera?
Un salutone,
Fabio"

Ciao Fabio,
vuto rogne? In tempi di speranze per l'anno nuovo, prendiamo in consegna il tuo accorato appello e rispondiamo in sincerità. Escluso l'onanismo perenne, hai all'incirca queste possibilità:

a) cambiare città. Prova con New York o Shangai, nel dubbio.

b) cambiare divano, magari quello nuovo risulta più convincente e hai voglia, poi, di stare a casa

c) cambiare auto: possibilmente un range da Audi TT a Porsche, passare come uno stalker davanti a tutti i bar nella prima periferia del centro e in centro, per due settimane circa. Alcuni passaggi e qualche status symbol dopo, molti degli avventori inizieranno a salutarti e frequentarti quasi per fraterna amicizia. Si tratterà di alcune delle persone più schiette, sincere e valide che potrai trovare qui da noi.

d) cambiare abitudini: smetti di lavarti e frequenta il vestiario del Gggiovane Alternativo Tutto L'anno. Tale strategia, ti varrà un ingresso riuscito nella società pseudo-alternativa di Verona. Posti quali Interzona, ArciKroen, Lucignolo diventeranno un piacevole(?) punto di riferimento. Qui potrai sempre incontrare qualcuno e parlare di "Ma quanto erano avanti gli Einstürzende Neubauten?" e "Oh certo che oggi la musica non è proprio originale eh?" o "Cazzo hai visto che super video-set al ritmo dell'electro-beat ti sforna questo dj-set?", "Certo electro-beat ma i tempi di Diana Est proprio non..." infine "Oh sei stato al Majakovskij in Borgo Venezia? E ci vai ancora al Malacarne?". Occasionalmente ti puoi tirare un attimo di più vecchio (=indossare una scarpa sportiva e un jeans acquistati l'anno in corso) e frequentare le feste musicali per ggiovani alla Teca in Basso Acquar.

e) la droga non fa per te: dedicati all'alcol più che puoi, è più elegante e offre una visibilità sociale quasi mass-mediale, inoltre aiuta a divertirsi, a dimenticare, è informale, accessibile, autoironico. Fai tutto al bancone (ad esempio del Mazzanti), non hai nulla da nascondere, anzi molto da esibire. La sbronza, qui da noi, è come la patente: ogni tanto va rinnovata con tanto di visita.

f) oggigiorno, gli interventi di lobotomia presentano costi tutto sommato contenuti. Riflettici attentamente, prima di recarti per l'aperitivo al Cortez, al Bugiardo, all'Anselmi, ecc. In fase di lucidità, infatti, questi posti saprebbero renderti un essere umano più infelice, meglio glissare e affrancarsi da ogni preoccupazione intellettuale: esattamente come il 99% degli avventori.

g) non commettere mai l'errore di ragionare in termini induttivi. Evitare sparate tipo: "Giovani interessanti, pronti a nuove esperienze e conoscenze, amanti dell'arte --> Università". Mai, ricorda. Si tratta di fattoidi, allucinazioni mediatiche.

h) ah, sarà che sei venuto qui per uno stage ma togliti comunque subito dalla testa di scopare, ok? Qui nessuno scopa a parte i fidanzati; al massimo uno si sbronza e si convince di aver chiavato con Heidi Vecioklum.

09 gennaio 2009

SuperNatural Cat Night - Malleus night

Introduzione facoltiva (fossi in voi la salterei a piè pari per dirigervi al punto, verso la metà, in cui si parla di questo “evento decisamente underground”. Non che vi possa servire, se fossi in voi sareste già esplosi).
Nel 1486 venne scritto un testo che discuteva sulla natura della stregoneria e sulla semplice spiegazione che tutti gli atti di stregoneria non erano altro che manifestazioni demoniache indotte dal diavolo stesso. Infine questo testo fornì istruzioni sulla cattura ed eliminazione delle streghe.
Questo scritto prese il nome di Malleus Maleficarum.
Il mondo delle streghe, dei demoni e di eventi e credenze paranormali hanno sempre affascinato l’uomo, nella maggior parte dei casi lo hanno portato ad un atteggiamento di miscredenza e di difesa da queste false credenza, mentre di altri ha destato l’interesse portandoli a prendere forti ispirazioni da questo mondo magico ed esoterico.
Molte forme artistiche furono influenzate dal mondo esoterico, dal “fantastico onirico” e dal gotico, soprattutto la letteratura che fu un mezzo di divulgazione e studio di questa realtà fatta di credenze magiche, occulte e a volta demoniache.
Anche la musica moderna verso la fine degli anni sessanta prese ispirazione dalla letteratura fantastica del secolo precedente sfornando un ambito gotico e/o fentasy ma soprattutto onirico.
In Inghilterra nacque la british psichedelia, una nuova ricerca musicale che va a modificare i temi dei testi che capovolsero quelli tipici del beat e del pop, forte di un suono di straordinaria carica poetica ed emotiva.
Ma il fascino dell’esoterismo, del simbolismo e dell’immagini demoniache non hanno mai preso piede in maniera preponderante, sono sempre rimaste manifestazioni culturali di nicchia o comunque tanto velate da non essere esposte in maniera troppo vistosa. Ma hanno mai smesso di pulsare?


[FLFLFFFLPFLPLPLLPLPPPPPPP – flashforward]



Ecco che dopo decenni e soprattutto dopo gli anni ottanta, si arriva ai giorni nostri, in Italia, dove le cose sono mutate ma a volte tornano dei chiari riferimenti del passato e con essi nacque il Collettivo Malleus! Cogliete le radici? Uditi certe segrete assonanza? Collettivo… male... no, non parliamo di Uomini e Donne: quello non è un collettivo di malevoli, è IL male (ecco perché affascinante e potente quel programma è).



Malleus


Dal loro sito si può leggere una chiara descrizione:
Malleus è un collettivo artistico italiano devoto al Rock e al suo immaginario storico, nato all'inizio del nuovo secolo come naturale sintesi tra musica e disegno: queste sono le coordinate principali del mondo in cui Malleus muove i primi passi, realizzando copertine per dischi, illustrazioni per fanzines e riviste underground, immagini e loghi per il web e anche posters per concerti.”
Continuando la lettura si arriva al dunque: [ndButel1: ci arrivi anche tu al dunque? Cristo che lagna]
“…abbracciando le arti figurative in genere e, in particolare, l'espressionismo e il simbolismo, l'art nouveau e il surrealismo, la pop-art e l'arte psichedelica, ma anche il fumetto, la fotografia, il cinema , la letteratura. Tutti questi ingredienti si mischiano a quello che è l'elemento principale della sua poetica, la figura femminile, la dea primordiale, da cui ogni cosa ha inizio


I richiami al periodo della psichedelia e all’immaginario esoterico e mistico sono ben visibili nelle loro opere, ma oltre ad essere un collettivo artistico, recentemente hanno fondato un progetto discografico ed editoriale: SUPERNATURALCAT.
-------------------------interruzione-------------------------------
[durante la quale Frut1 viene sgozzato da un Butel1 mefistofelico]

Supernaural Cat Night
Il progetto Supernaturalcat sta organizzando eventi nella nostra penisola per promuovere i lavori del collettivo stesso ma anche le band legate al progetto musicale. Dopo la prima tappa al Bronson di Ravenna, il prossimo evento sarà a Firenze presso l’Auditorium Flog [ndButel1: quando? P-pronto?] [ndFrut1:il 17 Gennaio ore 21]dove altre ad una mostra dei lavori del collettivo si terrà la presentazione del libro ”The hammer of God” e performance live dei tre gruppi che fanno parte del progetto discografico, ovvero Morkobot, Lento ed Ufomammut.

Che dirvi. [ndButel1: eh, cosa, cosa?!] [nd Frut1: N-non so…] [ndButel2: una tanica di negroni]. Si sta parlando di un evento decisamente underground. Il sound è metal-progressive che ricorda l’industrial anni 80 berlinese con decise sbavature psichedeliche.

Revolution?
Dopo tanta merda electro degli ultimi anni, Frut1 nutre il bisogno di cambiare e proporre un po’ di orripilante musica spacca timpani - ti ascolto e poi squarto, anche tua madre!
Massìcazzo, perché no? Il 2009 sarà l’ano del metal e derivati che tireranno molto tra i gggiovani, occorre svecchiare e stare al passo con i tempi. Basta con i gigs fritti e ri-fritti (FOTTUTO Steve Aoki, non mi avrai alla Teca!).
No guys, no. Purtroppo, e meglio per voi lettori, Frut1 non si lascia catturare delle mode e rimane un Nicchia-RottoInCulo-original e propone qualcosa di valido tutto made in Italy. In fondo il made in Italy – ne parlavo con Luca Covdevo l’altvo giorno – è un marchio di qualità, fidatevi…

Malleus e questo “evento underground veecio” [dove Frut1 inizia un insano flusso di coscienza]
I Malleus gli ho conosciuti nel 2001, ne ho sentito parlare da quel ciarlatano di Enrico Silvestrin, personaggio che mi ha divertito solo in Via Zanardi 33, per il resto il vapor acqueo. Ricordo ancora quando in diretta su brand:new disprezzò i King of Lion solo perché avevano insultato i Malleus rifiutando di farsi realizzare una illustrazione/poster: Silvestrin è quello che gira con il proprio cazzo conficcato nel cervello, giusto?

Tornando all’evento, sul palco si alterneranno tre gruppi:
1) Morkobot: preso dai miei consueti momenti di pazzia, acquistai da Buscemi a Milano il loro album d’esordio solo perché edizione a copie limitate con custodia in cartoncino decorata ed illustrata a mano dal collettivo stesso. Ascoltai l’album sotto l’egida di un divertito Butel1 (“Compri musica basandoti sul packaging? Dev’essere la tua famosa imitazione di un triplo idiota”) e ne fui disgustato. Un anno dopo lo ascoltai nuovamente, e nuovamente non mi piacque. Mai sentiti dal vivo per cui vi consiglio di arrivare all’evento con un’ora in ritardo in modo da perdere accidentalmente, e dico accidentalmente,l a loro performance live.
2) Lento: band decisamente di impostazione hardcore, suonano molto bene. Sul palco, contrariamente alle band hardcore, sono statici ma la loro performance è decisamente valida, producono un suono martellante ma pulito, intervallato da scorci di musica ambeint-psichedelica ricca di synth e chitarre che ricordano i pink-floyd di Ummagumma.


3) Ufomammut: Gran band. Cullati fin da piccoli dal genere hardcore ed emo-core degli anni novanta, sono influenzati decisamente da tutta la scena industrial (krautrock e industrial metal) che ha caratterizzato la sperimentazione musicale nella florida Germania negli anni 80, e prima.


Le performance live degli Ufomammut sono completamente al buio con una sola fioca luce rossa e sempre accompagnate da uno spettacolo visual alle spalle della band. Sperimentatori di un genere che accompagna anche le altre due band composto di synth e chitarre, gli Ufomammut hanno un suono ruvido che rimbomba tra una coltre di fumo che li immerge in uno scenario apocalittico, dal rosso dei riflettori che insanguina il palco mentre immagini dai richiami occulti ed esoterici compaiono sullo schermo alle loro spalle.

Live interessante e Fru1 approved.

08 gennaio 2009

Interzona - recensione festa di capodanno 2009 (a richiesta)

Breve appunti conclusivi sulla mediocre serata del 31 dicembre 2008 a Interzona.

a) Fu un evento per pochi. Nicchia? No, vuoto causa neve. Ed è subito effetto neve. Ma non sottovaluterei Facebook, e lo dico con la benedizione del giornalismo italiano. Se s'aspettavano oltre 1.000 persone, al guardaroba mi pare i numeri s'aggirassero intorno al 500.

b) Non c'erano fighe. E sì che eravamo ebbri come trichechi fuor d'acqua: state dicendo, che non c'era manco una 7-8 drink (=una figa che diventa scobabile dopo 7-8 bicchieri)? Inizia bene il 2009, con un tasso di S.I.L. (ScopateInterneLorde, feat. Upstream) da subito prossimo al nulla, in linea di continuità col 2008.

c) Brutte pure le due che lesbicavano. Eh no, le cose o si fanno bene o non si fanno! La nostra teoria consumistica della pheega tiene piede.

d) Play Paul ospite d'onore nella sala principale, quella pensata per ospitare folle oceaniche di pseudo-alternativi (in verità amanti della techno mascherati da indiroghess) e relative scarpe inguardabili. Inizia a suonare prima delle 2. Gioca Paolo, senza lodi nè infamia, non fa la differenza: 1- si era in pochi appunto, la sala è piena di buchi, un emmenthaler stagionato col sudore collettivo; 2- che mi suoni Gioca Paolo? Ah, sei amante della technò pure tu: scoppia un po' ogni tanto, va'; 3- ricordate il set di Etienne de Crecy? Forse non identico, ma sono riusciti a replicarlo per bene (si comprano al supermercato queste soluzioni? Per sapere. Mi piacerebbe montarne una in bagno: super stimoli vecio).

e) Il dj set migliore - 'anvedi - resta quello di JenniferManzoEJohnMarangoni nella sala media, almeno ad un certo punto hanno messo Silverscreen, in modo da permettere a questi olfi olfi butei di guardarsi ed esclamare "Silvazcriin vecio!", quindi tornare nel torpore. JenniferManzoEJohnMarangoni sono i resident di Interzona, per dire.

f) D'accordo, serata sotto tono. Ma le sgommate nei parcheggi lì vicino alle 4.30, beh... questa è vita ragazzi.