11 febbraio 2010

Creative Revolution (Fuoribiennale)

Starete certamente seguendo anche voi uno per uno gli incontri di Creative Revolution4 (coff coff...), quelle rimpatriate autocelebrative sull'incontro tra sistema della moda e dell'arte.
L'amletico dilemma è: il Nord-Est è fashion

Creative Revolution

oppure

Creative Revolution

veeeshion? Agli sbronzi, l'ardua sentenza.

Il Nord-Est (uè figa cioè il nordest mica balenghi) ad ogni modo "è l'area a più alta concentrazione creativa del mondo", come chi frequenta le feste Just Married o l'Adunata del Contemporaneo ben sa...

Date queste premesse - ma soprattutto dato l'open bar - io e B2 abbiamo fatto un salto a questi eventi esclusivi. Roba grossa ragazzi. Solo su prenotazione. Shhh!
Mentre entriamo sistematicamente senza prenotazione, non posso far a meno di notare che siamo stati quasi pregati:

"Datemi i vostri cappotti"
"Ma noi veramente resteremmo solo un attim..."
"I cappotti, adesso"
"Tenga"
"Ora sedetevi lì"
"Subito signore"
"Sarò qui dietro, intesi?"

Si tratta di situazzzioni dove c'è un vip che fa ottimo cash con la moda, ad esempio Marras, ad Giovanna Furlanetto aka Furla, ma presentato come magnanimo mecenate - "Il premio Furla è un po' come il Turner in Inghilterra" (sì beh uguale proprio...) - che principalmente ripete senza sosta le parole "arte" "arte contemporanea" "moda" desain" "fescion" "meid in Itali" "desaain" (con due "a") "desaaiin" (con due "a" e due "i") quali intercalare, mentre i discorsi concreti suonano leggermente pomposi (siamo la Creative Revolution) tipo:

Furla - Giovanna Furlanetto

Quel what's next rimbomba ancora nella sala della galleria d'arte e personalmente non giro più l'angolo senza prima controllare che non stia passando in quel preciso istante per risucchiare il sottoscritto costipato nel proprio I am here and now, so what? (Vodka please).

Il meid in Italy funziona ovunque? Hai voglia: "l'alta qualità italiana vende sempre, abbiamo boutique ovunque, ne abbiamo aperte anche TRE in Vietnam!". Parla sicuramente degli spacci.

Ma...
a) Tanta. Figa. Trentenne. Tacchi. Vestiti.
b) Location ben selezionate.
c) Open bar.
Ottimi eventi. Bvavi Fuoribiennale.

Prossimo evento
Intervista a Giusy Ferrè (l'ananas ambulante) al Byblos Art Hotel.

18 commenti:

  1. Papa Waigo Ndiaye16 febbraio, 2010 22:55

    interessantissimo articolo, complimenti!
    Cmq qualcosa si muove già da un po' a Verona e dintorni per quanto riguarda proposte varie anche in campo prettamente culturale, come Associazioni Culturali e Circoli d'Arte ... tra questi segnalo Onde Quadre, molto attivo nell'Arte Contemporanea e con un sito sempre aggiornato, ogni anno fanno festival a Verona di Arte Moderna e ricercatissima Musica Elettronica, l'ultima volta in un forte austriaco sulle Torricelle ...

    tornando invece con i piedi nel desolato centro storico di Verona, constato:
    - il successo dell'inaugurazione del Riva Mancina, con tanta gente, buffet e musica acustica; raccoglie varia gente dagli alternativi della parte Est dell'Adige ad un target maturo-ma-non-troppo tra i 25 ed i 35 anni;
    - i prezzi da supermercato del Malacarne: roba da sbronzarsi, se non avessi sempre un veicolo da guidare;
    - l'evoluzione/involuzione della zona tra Piazza Cittadella e Corso Porta Nuova: c'è il nuovo Klub 59, molto grande e "in" quanto da cagonazzi quarantenni in macchinona, c'è il Luclà Cafè, resistono il Silver Star e l'Atlantis Pub, e purtroppo è defunto un pezzo della storia sociale di Verona, ovvero il mitico Fuel, rimpiazzato dal City Bar, un Cocktail Bar con 5-6 tv LCD per gli eventi sportivi, tavolini da caffè e DJ Set di tanto in tanto, organizzano anche feste studentesche durante la settimana;
    - lo Square di Via Sottoriva in vendita/affitto con tanto di annuncio in cinese;
    - lo squallore del tutto-sfitto in Via Amanti (la traversa di Via Leoni dove c'era il Bukowski/P3, per intenderci, in pieno centro storico).

    RispondiElimina
  2. Al mala ci ho passato begli anni ma prezzi a parte ora p malfrequentato da pseudo alternativi e fattoni

    il luclà se non ha cambiato in questi due mesi era ed è un luogo di incontro prevalentemente omosessuale, non so se te ne sei accorto, io ci sono stato alcune volte con amici gays e non è nulla di che
    buoni i cocktails e i prezzi comunque

    RispondiElimina
  3. Papa Waigo Ndiaye17 febbraio, 2010 18:28

    sì sì già sapevo del Luclà Cafè, lo staff collabora anche con il Gay Village di Padova, e mi pare anche con il Circolo Pink di Via Scrimiari a Verona.

    Ho inoltre recepito che al Blanco Cafè è stata revocata la licenza perchè faceva pagare l'ingresso ma non era di statuto discoteca ...

    ma poi il Celtic Pub di zona Piazza Isolo è chiuso?

    RispondiElimina
  4. You have really great taste on catch article titles, even when you are not interested in this topic you push to read it

    RispondiElimina
  5. A Papa, ma aprirti un tuo blog no ? lascia agonizzare in pace sti poveri ragazzi.

    RispondiElimina
  6. Papa è prezioso, poi da spunti, magari servono ai butei

    RispondiElimina
  7. Papa Waigo Ndiaye22 febbraio, 2010 22:52

    infatti ragazzi, volevo segnalarvi un afterhour dalle 5 alle 9 ieri mattina al Coimbra di Lugagnano ... mi sono mosso tardi :-/

    sabato ho fatto un salto al Metropolis, DJ Set di Drum'n'Bass DubStep Dub Reggae ... ottimo!!

    Ho visto pubblicizzato sull'Arena un evento al Glam 5, discoteca del Village di Bussolengo ... presumo giro di finti VIP, credo che ai sentenziosi potrebbe interessare :D

    RispondiElimina
  8. Papa Waigo Ndiaye22 febbraio, 2010 23:39

    Ah in Viale del Lavoro, ZAI, hanno aperto una nuova birreria, tal Birreria Malol, che produce birra artigianale.
    Dai loghi sa un po' di posto da Hellas-e-compagnia-cantante.

    RispondiElimina
  9. ciao papa waigo, venerdi sono a verona. non so dove andare ma dovunque vado riesco a rimorchiare. visto che girare da solo fa sfigato e tu sei inserito nei giri, andiamo insieme? io ci metto la fica. con la c.

    RispondiElimina
  10. venerdì > bologna > kindergarten > james holden

    il resto è nulla
    (anche il sempervalido pierre soccombe di fronte a james)

    RispondiElimina
  11. Butel Zona Stadio04 marzo, 2010 10:09

    Papa e cosa ci sarebbe di male se la birreria Terzo Grado è frequentata da butei simpatizzanti Hellas??? Sa con quel bel nick che te ghe immagino come te la pensi...

    RispondiElimina
  12. Meglio il suo nick, che magari potrebbe essere anche il suo nome che il razzismo di ALCUNI butei simpatizzanti dell'hellas
    o la loro simpatica maina di gettare posaceneri addosso alle ragazze

    RispondiElimina
  13. Mania, a quest'ora qualcosa mi sfugge

    RispondiElimina
  14. bravi
    questa si è informazione imparziale, apolitica

    RispondiElimina
  15. Perchè? non si può parlare nei commenti di cosa fanno ALCUNI non bravi butei del Verona,,,
    coda di paglia o cosa?
    Magari ti interpreto male io...

    No confondere comunque i commenti in libertà nostri con il blog e i post dei butei sentenziosi

    RispondiElimina
  16. Butel zona stadio29 marzo, 2010 20:27

    Ecco dove volevi arrivare!!!!! Complimenti!!! Generalizzare è l'arte dei simpatici ragazzi come te! Povero idiota!! Vogliamo parlare allora delle bombe tirate in certe zone di Verona??? il marcio c'è ovunque e tu sei il marcio che gira nel web!!

    RispondiElimina
  17. sono stato al terzo grado ed a parte il marasma ed i camerieri ubriachi non capisco cosa centri con la birra artigianale...
    non entro nel merito della politica
    ma veramente è un posto da ragazzini attempati che spendono la paghetta di mami e papi in sprizzini e cubini...

    RispondiElimina

Sicuro di voler dire la tua, pezzente?