Tennis Club Torricelle: che feste, che serate, che bella gente, che musica...
Fateci caso: a Verona non succede mai un cazzo, d'accordo. Eppure, anche la nightlife scaligera è scandita a ritmi stagionali da alcuni tormentoni. Si vedano gli evergreen annuali che puntualmente ritornano tra luglio-agosto (Sagra della Vigna, Festa Comparse, Festa Audaci Visionari, Festa alla Cavalla, ecc.) ma, soprattutto, tralasciando gli "eventoni", il vero tormentone è la caccia al locale di tendenza per l'estate, IL locale di Verona giugno-settembre 2007, quel locale nel quale tutti almeno una volta a settimana devono presenziare. In caso contrario, peste ti colga e non ti salutano più. Insomma, conoscete la storia meglio di me: il locale del "ci vediamo lì?" o del "Facciamo un salto lì per vedere chi c'è?" o del "C'è già pieno al...?" o meglio del "C'è figa al...?" e così via. Clichè, deja vu.
Gentlemen, start your engines!
Quest'anno Sentenziosi era scettica, in senso filosofico: avevamo sospeso il giudizio, non ci pareva possibile il manifestarsi di un leader di settore. Col Mako chiuso, il "rimpiazzo" Porta Nuova è troppo Porta Nuova e poco Piazza, la Piazza stessa sta conoscendo un periodo di fiacca per un inaspettato rinverdirsi del Lago (nuuuooooooooo il Lago nooo), il Malta in mano ai teenagers, il pheeghificio Lui e Lei abbandonato al proprio destino, Sottoriva ormai un ricordo sbiadito di se stessa... les jeux sont faits, ci siamo detti, e vitelloniamo al solito Anselmi con sporadici salti in Carega.
Locale di moda dev'essere e locale di moda sarà
Ma è una cosa che trascende ogni scetticismo. Ecco prontamente arrivare la mail del buon Alberto Fezzi (un paradossale vecchio avanguardista) che ci avvisa circa il Tennis Club sulle Torricelle di Verona. Qui le sue parole anticipatorie:
Il posto è veramente molto bello, la gente, come al solito, un po' meno, quindi credo che ci sia materiale per una vostra incursione. Un breve riassunto: aperitivo del mercoledì: vitelloni che vengono dal lavoro, o vitelloni che non lavorano e passano la vita facendo aperitivi. Aperitivo del giovedì: gente più giovane, tipo frequentatori Alter Ego/le Disque, feste Impero del Sole, e altre immutabili amenità (assurdità?) veronesi. Aperitivo del venerdì: adolescenti. Feste del sabato: un misto di quanto sopra, di solito abbastanza interessanti. Mi sembrava doveroso riferire.
Ringraziamo Fezzi e per Diana se era doveroso! Ne va della nostra fama di trashsett... ehm nightlife trendsetters (??? adoro i composti anglosassoni, vogliono dire tutto e un cazzo al contempo).
Tennis Club Torricelle
Che di giorno è propriamente un tennis club immerso nel verde con proprio bar e propria "terrazza con vista su Verona" (il bar ha un annesso parco) ma di notte diventa vittima del tentativo di riconversione industriale da sport club ad alcol club e, che, a titolo informativo per i più nostalgici, si trova sulla strada per andare all'Alter Ego. Sì, rivivrete l'ebrezza di "Andare su!", ma vi fermerete dopo pochi metri all'ultima svolta. Nel vero senso: il parcheggio nei giorni clou (mercoledì-giovedì) è off limits. Ho visto coglioni parcheggiare a valle e salire a piedi. Non sto scherzando.
Sentenziosi al Tennis Club Torricelle
Diciamo subito che il venerdì e il sabato sono giorni decisamente disertati, rispetto all'afflusso magnum del mercoledì (confermata la presenza TOTALE di vitelloni, o tardoni/e, peraltro senza troppo gusto, anzi senza gusto e basta) e soprattutto rispetto al bagno di folla del giovedì, forse la serata "migliore", età media 24-25, con molta eterogeneità dai 18 ai 30 e diversi gran pezzi di figa, che non guastano.
How to
Arrivi di mercoledì o giovedì durante 'ste serata ribatezzate "Lo smash!", trovi la calca, dai una prima occhiata alla location scopri che è tutto in pendenza (e due ore dopo sentirai le caviglie giocare a flipper con le ginocchia), quindi volgi lo sguardo verso il panorama di cui tutti ti hanno parlato e scopri che quelle luci, quella torre, quei palazzoni piuttosto magniloquenti (per una città dove un palazzo è mediamente alto tre piani) non è un panorama. No, quella che stai ammirando dalla "nuova terrazza di Verona" non è una vista, bensì un pannello, una stampa che riproduce la città by night. Come ebbe modo di dirmi un amico, "Benvenuti al Jay Leno Tonight Show!":

"Ok Butei questa alle mie spalle è New Venice Borg e se
state ammirando questo panorama, vuol dire che vi state
"sballando" al Tennis Club, vitellons che non siete altro"
Poi c'è un bar (vero protagonista delle serate, se non altro per la doppia fila in cassa e al bancone, con prezzi medi) e talvolta un secondo bar costruito su di un piano rialzato. La gente è tanta ma questo l'abbiamo già detto quindi... fine.
Ok, oggettivamente il posto è niente male, naif, "rustico", sento già "Spiagge" di Fiorello rimbobare da dietro, aria fresca che non guasta e cielo stellato sempre ottimi per raccontare quattro stronzate a qualche figa. Sempre che ne abbiate una di scorta dietro perchè scordatevi di conoscerla qui, tabu (comunque per esserci, come detto, ce n'è e cum abundantia se siete fortunati). Personalmente per rimediare un numero di cellulare per una ipotetica (ma ancora lontanissima) scopata ho dovuto dichiarare di essere un VIB (Very Important Butel).
Però, pensandoci un attimo, forse il posto è "leggermente" dispersivo, eh, che dite? Eh? Appena appena? Ricordiamoci che a Verona la gggente è scema (oltre ad essere stufa come in tutta Italia) e va invitata a socializzare, coercitivamente: propongo dei recinti per le vacche (con tutto il rispetto per gli omonimi animali).
Inevitabilmente due paroline sugli avventori
Eh... che volete, prendete metà Piazza Erbe e sbattetecela lì. Proprio li, intorno al bar. Così, senza senso. Eppure il risultato sarà Tennis Club Torricelle: ci sono TUTTE le solite facce da Verona, i visti, rivisti, stravisti. A Verona forse la sera escono sempre i soliti, è un lavoro, gli altri in casa a cucinare, lavare, pulire. E' tutto un salutarsi e ciao vecchio e ciao grande e come te la passi, quindi dopo cinque secondi ognuno dritto per la sua strada e chi s'è visto s'è visto. Davvero nulla di nuovo. Molte fighette e molti fighetti direttamente dall'Università, i poseurs del Bloom senza sostanza, gli immortali piazzaioli dell'Osteria, i guardoni dell'Anselmi, la pheega "sclerata cioè vecchio", i paesanotti, quelli col BMW in leasing e un drink in mano dalle 22 all 02, il proto-intellettuale annoiato, l'industriale che "cioè domani devo mandare avanti l'azienda cioè", ecc. [attenzione, tutto è basato su reali indagini sul campo con interviste by Sentenziosi] Insomma, l'essere è molteplice, diceva Aristotele. Qua, qualcosa non ha funzionato.
"Hai qualche problema vecchio?"
Ma non è questo il problema del Tennis Club Torricelle: in questo posto in pendenza, non succede MAI un cazzo. Meno di un cazzo. Uno stracazzo. Tutti in piedi. Stop. Vietato parlarsi salvo conoscersi. Vietato salutarsi, anche se ci si è già conosciuti. E stan tutti lì, stipati nei pressi del bar, a menarsela su quanto stanno bene con se stessi loro davvero veramente se stessi e su quanto sia meravigliosa la vita, degna di essere vissuta con un drink in mano per un paio d'ore e filtrata su di un prato con panorama su Borgo Venezia. Wow. Ovvero: il nulla, l'anti-sostanza. Quando la gente dice: "Andiamo a vedere chi c'è su", dice la verità. Va su, vede chi c'è, fine.
E quel poco che succede, è sbagliato
Capitolo musica-animazione.
No. No. No. No. No. No.
C'è così stata la geniale idea di chiamare un tale dj da un altro pianeta e ora stordito per il fuso. Che non vi dico cosa passa questo: ed è subito "Figli delle stelle, la la la...", segue "Marrraggaibbo, mare forza nove... la la la..." e ti è andata bene che ti sei perso la summa della strunzata dal sabor latino cubano, ovviamente dai peggiori bar di Caracas. Sul tema della selezione latina che dura un bel po', non auguro a nessuno di aver visto lo spot della compilation "Laaatino!" di Media Shopping sulle emittenti Mediaset, perchè siamo lì: esattamente dentro quello spot. Aiutateli, aiutiamoli, aiutiamoci. Ad un certo punto il cretino dei dischi decide che è il momento di spaccare i timpani e di far muovere tutti 'sti zombi (a che pro poi? Il buttafuori ha fisicamente impedito ai primi "bailandi" di perseguire ulteriori movimenti - non ci è dato di sapere il motivo). E' a questo punto punto che qualcosa non vi tornerà: quindici anni fa era "I got the power", oggi è irrimediabilmente e sempre più "Put your hands up in the air - everybody - move your body", tutto molto discosbobba by Pineta. Nulla è cambiato, quindici anni di evoluzione musicale cancellati così, in un giro di consolle. E dopo venti minuti che stai lì, inizi ad essere indisposto. Molto indisposto.
Ovviamente NESSUNO è musicalmente coinvolto, è impossibile. Se lo fa, vi autorizzo a mollargli un ceffone: si riprenderà e vi ringrazierà, sarete i suoi nuovi eroi.
Il trash è solo accennato
Tenetevi l'indisposizione, è oro in confronto a quello che ho sin qui volutamente scordato di indicarvi:
1) il giovedì è organizzato in partnership con l'Impero Del Coglio... ehm del Sole e altri brand che c'entrano come gli asparagi sulla cioccolata.
2) (peggio e conseguenza del punto uno) c'è un vocalist. Anzi, due vocalist. Lui, oltre ad essere un pezzo di cretino, è lo stereotipo discotecaro dalla gola profonda e distorta che "ciiioè parlo come neeeelle raaaadio perchè fa muuoolto fiiigo!". Lei non si capisce da dove sia uscita, sicuramente ha perso qualche rotella nel corso della vita; o ha fatto a pugni con la vita e basta. Non ho capito se lui sia il dj di cui sopra. Sicuramente, è grazie a loro che chiederete di fermare il tutto e di farvi scendere.
Per farvela breve: un pregnante e fastidiosissimo unicum sonoro a tema motivazional-spottaro (auto)celebrativo per ritardati, senza alcuna soluzione di continuità. Vere trash-chicche quali, ad esempio:
"Grrrandi ragazzi la notte più fashion del 2007 è solo quiii!" (vabbè questa ci può ancora stare, è d'ordinanza a questo punto del corso storico)
"Un applauso per la mia collega che è sempre più fuori ed è ancora prestissimooo!" (nel senso che quella può fare peggio di così?)
"Impero del sole Impero del solee!" (questo sarà l'intercalare costante)
"Venite qui a provare la novità del 2007: le cannucce dentro la caraffaaaa!" (nooon gi poooosso greeeedere, ma cosa sono le cannucce?)
"La notte più bella dell'anno ragazziii"
E intanto cerchi di parlare con qualcuno (per grazia di Dio peraltro) ma non si sente un cazzo perchè e il volume della musica è alto e le tue orecchie si rifiutano di prestare ascolto che non si sa mai di udire anche la coppia terribilis ai microfoni. Questo è troppo. Fermateli. A questo duo la vista va fatta vedere più da vicino, qualcuno li faccia rotolare in Borgo Venezia a calci, prima ce ne sbarazziamo, meglio è. Siamo tornati agli anni '80. Ok, dov'è Jerry Cala'? No non fate così, lo so che lo nascondete da qualche parte dai.
No ripeto: il duo di vocalist del menga no!
No. No. No. No. No. No. No. No. No.
Conclusione
Sfido a resistere due ore al Tennis Club Torricelle di Verona di giovedì. E, a quanto pare, c'è diversa, diversissima gente che vi riesce. Prendiamo atto.
Addio, mondo crudele.