Sagra della Vigna Verona
Sagra della Vigna - Verona
Edizione straordinaria
3 post, tre butei, una sola Sagra della Vigna, un solo momento.
Qui il post di Butel3.
Qui il post di Butel2. Ah, non c'è? Maledetto sbronzo... [arrivato, eccolo]
Tutto cominciò come l'alternativa improcrastinabile
Recarci o non recarci a questa Sagra della Vigna in quel di Inculopoli (Isola Della Scala, Villa Boschi) fa capo non ad una decisione figlia del ragionamento analitico, bensì alla desolazione dettata dagli stramaledetti eventi scaligeri che PUNTUALMENTE sbucano nei periodi del solleone. In breve: o qui, o alla Festa delle Comparse dell'Arena.
Ci sono svariate cose che nella vita non devi fare, per il tuo e il bene altrui. Una di queste è andare alla festa delle comparse dell'Arena. Il termine "festa" accopagnato a "comparse" risveglia nel sottoscritto un quadro di complessa e disillusa schifezza, giacchè quella è una delle peggio cose che mente umana s'è mai ingegnata. Del resto parliamo di comparse in Arena: la summa di ogni mancanza di gusto unita ad una duplice buona dose di o machismo o frociaggine extrema ratio, summa la quale:
- annualmente
- seriamente conscia della magniloquente importanza e professionalità del proprio lavoro (a volte piace loro non presentarsi al lavoro e incassare ugualmente i soldi, tramite il metodo napoletano della timbrata via terzi)
- pensa bene di autocelebrarsi nell'apoteosi delle retine a forma di boccale di birra
- trascurando due dettagli risibili: la musica e la figa. Ma che volete che sia.
Insomma Butel1, fai di necessità virtù, vai a 'sta Sagra della Vigna e non rompere tanto i coglioni. E così fu. Dopo un rapido pit stop di appena due ore alla solita festa (mi pare) di laurea in centro, sempre più la scelta "in" per il vitellone neo-laureato, la butmobile s'avvia alla volta di Villa Boschi, Isola della Scala, Terra. Forse. Il perchè la scelta degli organizzatori debba frequentemente ricadare su queste location disperse nelle campagne, è il quarto segreto di Fatima. Lo sa solo Paparazzy e se lo dovesse rivelare, la chiesa crollerebbe.
Giungiamo poco prima di mezzanotte. Ai due estremi dello spettro troviamo: zero coda (nonostante alcune auto siano parcheggiate sugli alberi) e quattordici euro. Ci sta. Altri numeri parlano di:
Praticamente un barista a testa
Ad essere del tutto ma del tutto onesto, m'aspettavo più gente, o meglio m'era parso d'aver contato più presenze alla Sagra della Vigna dell'anno scorso a San Michele. I casi sono necessariamente due: a) a quest'ora giungiamo per le battute finali della prima parte della festa (i gruppi live terminano le performances), ecco che i primi infatti sloggiano; b) l'effetto Inculopoli di cui sopra. Comunque gente ce n'è, hai voglia, i palchi e gli stands sono presi d'assalto.
Che gente?
Eh. SDCQ: Sagra della Camisetta a Quadri. SDI: Sagra dell'Infradito. SDD: Sagra del Dialetto. PFASDP: per fortuna anche sagra della pheeghetta. Non moltissime, ma confermate. Confermati pure i cessi in copioso numero, quindi tutto a posto.
80 baristi
O tanti, diciamo. I baristi ideali, un po' vu cumprà un po' yes men: rapidamente ti servono le alcoliche bevande e soprattutto mostrano un'innata predisposizione alle logiche mercatistiche di libero scambio, senza dazi:
Butel1: "Lo spritzone quant'è?"
Barista A: "1 euro!"
Butel1: "Con 2 euro facciamo quattro?"
Barista A: "Massì va"
Butel1: "E il quinto è gratis?"
Barista A: "Massì va".
Questa era la prassi seguita all'unanimità, un plebiscito dell'alcol diffuso gratis al 50%. Ho speso 5 euro. Ho bevuto 4 spritz, 2 sangrie, 1 recioto, 2 custoza. Mi pare evidente che non ci si possa lamentare della qualità (piuttosto scarsa) della vinassa e co. Eppure mai come questa volta ho rivalutato lo spritz: annacquato al punto giusto, rinfrescante oltre misura, ti sbronza pure, se assunto con frequenza e intensità.
Music, mix the people
Diciamo un'altra sacrosanta verità: Sagra della Vigna è sinonimo di sbronza, nessuno s'aspetta buona musica. Il nome è come il titolo di un romanzo che ti anticipa il finale, chessò "I promessi sposi": come cazzo vuoi che vada a finire la Sagra della Vigna?
Ciò per dire che nè dai Sangue Blues, nè dai Little Taver & his crazy alligator mi sarei aspettato qualcosa. Ci siamo sorbiti gli ultimi 20 minuti di questa sorta di ska. Dio quanto odio la ska. Se non la odio, la odio proprio. Che fare? Torniamo al discorso sul titolo della festa, grazie.
Il pubblico intanto mi pare apprezzi. Dio quanto odio il pubblico dello ska.
Time to party (quelli che aspettano)
Fin qui la Sagra della Vigna si merita il suo 6 causa alcol, e basta. Giusto per la cronaca, Butel1 e 2 sono sì sbronzi ma miracolosamente savi.
Termina la band, s'insediano i primi dj. E da qui in poi, è una corsa al rialzo costante. Sentenziosi queste cose le percepisce quando ancora in nuce. Sentenziosi si guarda, si parla e s'intende tramite sguardi più o meno inebetiti quali: "Mh..." "Mhmm..." (trad. "Non senti nell'aria il prorompere della musica elettronica?" "Lo sto sentendo amico, lo sto sentendo...").
La prima coppia (immagino tali Qaster&Cash) compie qualche clamoroso scivolone e nei venti minuti che dovrebbero scaldare la pista per i "veri" dj, non lascerà mai il segno, nonostante qualche pezzo valido della nuova scuola francese. Il beat c'è, ora non c'è, il pubblico soffre e partecipa a tratti. Ecco che strizza pure l'occhio alla negrazia (che non è arrivata, ma ci siamo andati vicinissimo). Basta, s'il vous plait. Terminano la loro esibizione. Blanda, scordabilissima. Cosa? Chi? Dove sono? "P-pronto, Fantozzi è lei?".
Time to party
La Sentenziosi Talent Scout alla Sagra della Vigna c'è. Stando al programma, è il momento del dj set dei nostri osservati speciali Jennifer Manzo e John Marangoni, il duo di lesbo-dj elettronicissimi (ma non solo o non sempre) con un sound elettronico giovane, estemporaneo, avantgarde (ma mai troppo "commerciale"), che non disdegna sporadici quanto doverosi rimandi ai classici del genere degli ultimi 10 anni. Ah, parlo del dj set, non della loro produzione, se mai ce ne fosse. Trovate info sul loro myspace.com/jennifermanzoejohnmarangoni
Ottima scelta quella di celarsi dietro due nomi d'arte palesemente d'arte. Un'evidente strizzatina d'occhio alla moda delle produzioni cinematografiche anni '80: ci doveva sempre essere, anche se era italiana, una Deborah Summers e via dicendo. Jennifer comunque è un uomo. O forse lo è ora. Non fate domande, non vogliamo sapere come stanno le cose. Certo che se facciamo uno più uno... ehem. Mi riservo di sottoporre la questione ad un esperto di gender studies.
Già in scena nei post concerto Interzona, dove si comportarono più o meno bene, li abbiamo ribeccati a fare un po' di casino nel recente Italian Renaissance. E ci erano piaciuti un po'. Certo, quando dopo l'add su myspace (lo so, lasciamo stare la tristezza de "l'add tra i miei amici!") si sono presentati come: "Ciao Sentence!" e la solita spompinata, il sospetto che fossero un po' pirla non era così distante.
Sinossi conclusiva di quanto segue
Dopo la marchetta, torniamo a noi. E' l'una passata. Salgono sul palco Jennifer e John. Anzi no, sale Jennifer. John non c'è, con buona pace di tutti. E' o in ferie o è a mignotte. O è in ferie a mignotte.
Sotto il cielo di una notte stellata, le rimanenze umane della Sagra della Vigna si uniscono in una sfrenata danza orgasmica scandita dal beat della grande nouvelle vague elettronica parigina e non solo. Senza sosta. Non senza sudore. Le gambe son stanche ma nessuno molla. Gente che perde braccia e mani cercando di tenere ogni battuta. Headbanging, heagbanging, headbanging. Lo spiritato Jennifer veicola nelle nostre orecchie i bassi e gli sccccratch di Justice, Digitalism, Daft Punk (grazie per quella Around the World al momento giusto) et similia. La monotonia non sovviene perchè al momento opportuno c'è, ad esempio, una "Song 2" (Blur) a riportarci al rock. Le danze son selvagge, anche perchè sospetto che la sbronza fosse altrettanto selvaggia per la totalità degli avventori. Alla mia destra una mora da sbattere contro il muro balla come un'ossessa. Alla mia destra la biondina che ti chiedi: "Perchè le super fighe stanno con 'sti sfigati?". Alla mia destra l'erba, sono caduto. Anche alla mia sinistra l'erba, sono ricaduto.
All'improvviso la festa risale al 7 con picchi verso il 7,5
Appena raggiunto il 7,5 e superatolo per un attimo, in quel breve attimo, Sentenziosi torna in sè, si ricompone, non saluta (perchè a dirla tutta non conosceva nessuno) e se ne va senza voltarsi. C'è ancora del pubblico, ma l'ora clou è passata. Non so quanta pena avesse fatto la festa prima di mezzanotte (sì, siamo come il Tesoro, come uno studio di settore: io non so come fosse, ma do per scontato facesse cagare fino a prova contraria), benchè quella band ci avesse regalato un devastante assaggio del trend pre-Sentenziosi, tuttavia le danze aperte dall'ultimo dj set sono state positivissime. Questo è quanto.
Di ritorno sulla via per New Verona City, la butmobile è il luogo delle energie antagonistiche di B1-2-3-4-5 nella discussione post evento. C'è della soddisfazione, la Sagra della Vigna nella parte finale è "Sentenziosi approved!".
Resta la domanda: John Marangoni è il classico secondo del duo, che quando il duo si scioglie scopri che uno era bravo, e l'altro... meno bravo, e allora meglio sarebbe stato ascoltare sempre solo quello bravo (Jennifer)?
4 commenti:
hey ragazzi, non per dire, ma, oltre alla festa delle comparse dell'arena e della festa della vigna c'era e c'è anche il malalido.
e non lo dico perchè ci suono questo sabato, sia chiaro pergiove!
Sì, ci sono passato un po' di tempo fa e mi ha fatto talmente cagare, ma talmente cagare, che non l'ho neanche recensito.
Scherzi a parte, faccio caso che da un po' sento "al Malalido", "il Malalido", "centro emmaus ghe il Malalido", ecc. Poi puntualmente trovo le stesse persone in Piazza a bombarsi di birra dell'Osteria o americani dell'Anselmi.
Domanda: ma c'è gente?
Per il resto, non sarebbero stati male i Red Worm's Farm o come si chiamano.
Il gruppi di questo sabato, invece, m'hanno anticipato essere di leva bassissima. Ah è il tuo? Mannagg' che gaffe pre-sentenziosa, per diana!
p.s. e comunque la strada per arrivarci è ASSURDA SURREALE.
In piena notte ho beccato su questa one-car-way uno con la carrozzina (in strada) accompagnato da una a piedi (sul ciglio), senza luci nè giubbetti di sicurezza. Per schivare la carrozzina ho mandato in carrozzina quell'altra.
ma li mortacci tua!
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