Saldi a Verona 2007 - parte 1
Saldi a Verona 2007. Consigli per gli acquisti. Parte 1
Aggiornamento sui saldi a Verona
E’ tempo di saldi invernali nei negozi di Verona.
Ai posti di blocco il 7 gennaio, ore 9.30. Le batterie di casalinghe sono già piazzate. A seguire, in scia: shop addicted, shopaholics, checche isteriche e fashion victims de noialtri (quei butei con la felpa de Cortez 2.0, gentile concessione by Franklin&Marshall).Alla volta dello shopping tour, è facile incorrere in errori di varia sorta. Tra i più gettonati: l’abito dalla taglia in più, vivamente consigliato dal commesso e dalla semprepresente “è la tua, è la tua, ti sta un incanto” (che poi, generalmente, è anche l’ultimo pezzo: se non lo prendi tu, chi se lo piglia più?); certo quel pezzo non è male ma “senti me [la mamma] non ti consiglio di prenderlo, che te ghe le sa uguale a casa” (e col cazzo che ce l’hai); per converso, quel capo dozzinale “dovresti prenderlo, che affare” (come le ultime sei stagioni); ma soprattutto, l’oggetto dei tuoi desideri, l’hai bramato per giorni, mesi, anni, costava 890 € fino al 5 gennaio, poi 990 € il 6 e il 7 col 30% non andiamo neanche sotto i 700 € (condire il tutto con tanto di pronuncia fantozziana).
Ci sarebbe poi da aggiungere il backoffice: questa teoria dei pre saldi veronesi (peraltro vietatissimi) riservati ai soli clienti e in anticipo di due settimane rispetto a quelli ufficiali, con sconti tra il 30% e il 50%. Sicché, quando iniziano i “veri” saldi, la pacchia è già finita: rimangono le taglie dalla 52 in su (ambosessi). Quindi, diciamola tutta: nel momento in cui scriviamo i saldi sono già finiti e tutti contenti e chiavati.
Di seguito una serie di tips secondo quanto emerso dalle recenti ricognizioni cittadine della claque di Sentenziosi.
Carnaby Street, Verona, piazza Erbe: un must per il gggiovane veronese, non sale non scende nelle ipotetiche classifiche di settore. Vi troverete qualche capo di Grifoni, Tonello, Messagerie ma anche Roberto Collina (sì bravi, anche noi ce lo siamo chiesto: chi cazzo è? Non sa, non dice). L’ultimo campionario non era entusiasmante, ripercorreva in maniera sostanziale le scelte degli anni scorsi. Nondimeno gli amanti del casual resteranno soddisfatti, comunque. Se capitate durante il primo periodo, vi beccate il 35%. Dopo un paio di settimane si passa al 50% d’ordinanza. Chicca: gli ultimi giorni, tutto a 50 € e gli abiti a 100 €, ovviamente per obesi o siamesi.
Follie Follie Donna, Verona, corso Porta Borsari: da prendere al volo le borse e le scarpe by Pvada, se vi piace la linea della stilista. Spulciate bene ogni angolo, salterà fuori pure qualche capo di buon gusto a buon prezzo (non solo Prada, naturalmente). Anche qui: prima intorno al 30%, poi si sale al 50%.
Folli Follie Uomo, Verona, via Oberdan: dall’anno scorso qualcuno ha pensato che anche sti poveri butei hanno diritto al loro abito Dior. Bene, scordatevi di trovarne anche solo mezzo, per quelli dovete passare massimo a dicembre. Che poi, questi abiti Dior by Hedi Slimane (bellissimi, per la maggiore) li avete mai visti addosso ad un butel di Verona, nonostante siano sempre esauriti? Eh beh, queste so domande: chi e quando se li mette, sti minchia di abiti? Chi sa, parli grazie. Solito gioco prima 30% poi 50%. Restano però pericolosamente in ballo le calzature: Prada, Gucci, Dolce&Gabbana, DSquared2 e Church’s (ma se siete dei “veri” borgotrentini, ne avrete già un paio da mo’).
GMC - Grandi Moda Calzature, Verona, via Fratta: trattasi di una sorta di outlet della maison Bruschi. In effetti non ci sono saldi veri e propri, giacché su tutte le paia di scarpe li esposte (alcune griffatissime) pende costantemente il 50%. Ma già che siete in giro a caccia di affari, fateci un giro. L’assortimento da uomo è un po’ un tiro a sorte: trovi 1 volta su 10, la donna (ma non mi dire!) trova tutto ciò che vuole, anche un idraulico.
Gucci, Verona, via Mazzini: senza invito, non entrate. E quando entrerete, sarà troppo tardi. Scherzi a parte, si tratta di uno dei negozi maggiormente presi d’assalto, fuori si viene a creare una coda stile discoteca (senza selezione all’ingresso). In verità le ultime linee sono state una forte delusione, da quando Tom Ford, prima, e la Facchinetti, poi, si sono dileguati, lo stile della casa ci ha un po’ perso. Si salvano tuttavia: accessori (sempre all’altezza) e parte delle calzature. Le ragazze riusciranno certamente a trovare qualche abito da sera di gran classe (ma lasciate perdere quelle borse iper-marchiate, grazie); per i butei c’è Zara.
Zara al Centro Commerciale Le Corti Venete, Verona, San Martino Buonalbergo: se n’era già parlato in precedenza. Un paio settimane fa, inoltre, Butel1 ha tentato una (deludente) sortita nella sede milanese. In sostanza: questi spagnoli, che non sono poi così rinomati per l’alta moda, c’hanno provato. E per qualche anno c’erano pure riusciti e fu la luce per il marchio Zara (pronuncia: “Zaira, la beshtia”), soprattutto per il prezzo abbordabilissimo (ma nessuno batterà mai H&M, intendiamoci). Poi, presumiamo sia andata così: lo staff creativo è stato risucchiato nella giungla del cattivo gusto spagnolo. Particolarmente fastidiosi i problemi legati alle taglie. Ora potete comprare una cosa da Zara e spacciarla per un Carrera originale. Inutile dire che la collezione da donna è di gran lunga migliore di quella da uomo (ma questa, si sa, é la tendenza generale della moda). Anche qui solito standard: prima 30%, poi chi più ha, più metta.
Dolce e Gabbana, Verona, corso Porta Borsari: qualche tempo fa evano i ve della moda. Poco dopo, forti della spallata yankee dei rappers (Sean Combs aka Puff Daddy in testa) sono diventati i re dei truzzi. Ed è così, innegabile, in particolar modo per la seconda linea (D&G). Ciononostante si cela sempre un genio manifesto e palpabile dietro parte delle loro collezioni, uno stile tutto loro, specie, e soprattutto, per la linea donna (a ridaje): i due stilisti sono in grado di cogliere e reinterpretare lo stile della strada (ricordate, se avete portato jeans strappati e scarpe nere in questi ultimi anni, in fondo è merito loro – che la scelta sia discutibile, è un altro discorso). I saldi, solitamente, partono dal 50% sin dai primi giorni. Come a Milano. Come é giusto che sia. Tuttavia, vi trovi pure i capi anteprima della stagione successiva: attenzione, non sono in saldo ovviamente (vero Butel1, caro coglionazzo).
Grifoni, Verona, via Adua: che dire di Grifoni? Grifoni in due parole: rapida occhiata alle ultime linee/tendenze, le copio, ci aggiungo qualcosa di mio (fosse anche solo il marchio dei Grifoni), li ripropongo con ottimi tessuti e tagli quasi sempre sartoriali (forte del mio probabile esercito di cinesi). Si presta meglio per lo urban o streets wear, ma troverete anche qualche buona calzatura (francesine e mocassini): quest’anno propone un loafer da uomo in marrone e un moncler dorato. Butel2 se lo comprerà, quindi appena vedete uno con un giubbotto d’oro, vi autorizziamo a “darghene”. Del resto, farebbe pan-dan col suo pantalone altrettanto dorato:
Aggiornamento sui saldi a Verona
E’ tempo di saldi invernali nei negozi di Verona.
Ai posti di blocco il 7 gennaio, ore 9.30. Le batterie di casalinghe sono già piazzate. A seguire, in scia: shop addicted, shopaholics, checche isteriche e fashion victims de noialtri (quei butei con la felpa de Cortez 2.0, gentile concessione by Franklin&Marshall).Alla volta dello shopping tour, è facile incorrere in errori di varia sorta. Tra i più gettonati: l’abito dalla taglia in più, vivamente consigliato dal commesso e dalla semprepresente “è la tua, è la tua, ti sta un incanto” (che poi, generalmente, è anche l’ultimo pezzo: se non lo prendi tu, chi se lo piglia più?); certo quel pezzo non è male ma “senti me [la mamma] non ti consiglio di prenderlo, che te ghe le sa uguale a casa” (e col cazzo che ce l’hai); per converso, quel capo dozzinale “dovresti prenderlo, che affare” (come le ultime sei stagioni); ma soprattutto, l’oggetto dei tuoi desideri, l’hai bramato per giorni, mesi, anni, costava 890 € fino al 5 gennaio, poi 990 € il 6 e il 7 col 30% non andiamo neanche sotto i 700 € (condire il tutto con tanto di pronuncia fantozziana).
Ci sarebbe poi da aggiungere il backoffice: questa teoria dei pre saldi veronesi (peraltro vietatissimi) riservati ai soli clienti e in anticipo di due settimane rispetto a quelli ufficiali, con sconti tra il 30% e il 50%. Sicché, quando iniziano i “veri” saldi, la pacchia è già finita: rimangono le taglie dalla 52 in su (ambosessi). Quindi, diciamola tutta: nel momento in cui scriviamo i saldi sono già finiti e tutti contenti e chiavati.
Di seguito una serie di tips secondo quanto emerso dalle recenti ricognizioni cittadine della claque di Sentenziosi.
Carnaby Street, Verona, piazza Erbe: un must per il gggiovane veronese, non sale non scende nelle ipotetiche classifiche di settore. Vi troverete qualche capo di Grifoni, Tonello, Messagerie ma anche Roberto Collina (sì bravi, anche noi ce lo siamo chiesto: chi cazzo è? Non sa, non dice). L’ultimo campionario non era entusiasmante, ripercorreva in maniera sostanziale le scelte degli anni scorsi. Nondimeno gli amanti del casual resteranno soddisfatti, comunque. Se capitate durante il primo periodo, vi beccate il 35%. Dopo un paio di settimane si passa al 50% d’ordinanza. Chicca: gli ultimi giorni, tutto a 50 € e gli abiti a 100 €, ovviamente per obesi o siamesi.
Follie Follie Donna, Verona, corso Porta Borsari: da prendere al volo le borse e le scarpe by Pvada, se vi piace la linea della stilista. Spulciate bene ogni angolo, salterà fuori pure qualche capo di buon gusto a buon prezzo (non solo Prada, naturalmente). Anche qui: prima intorno al 30%, poi si sale al 50%.
Folli Follie Uomo, Verona, via Oberdan: dall’anno scorso qualcuno ha pensato che anche sti poveri butei hanno diritto al loro abito Dior. Bene, scordatevi di trovarne anche solo mezzo, per quelli dovete passare massimo a dicembre. Che poi, questi abiti Dior by Hedi Slimane (bellissimi, per la maggiore) li avete mai visti addosso ad un butel di Verona, nonostante siano sempre esauriti? Eh beh, queste so domande: chi e quando se li mette, sti minchia di abiti? Chi sa, parli grazie. Solito gioco prima 30% poi 50%. Restano però pericolosamente in ballo le calzature: Prada, Gucci, Dolce&Gabbana, DSquared2 e Church’s (ma se siete dei “veri” borgotrentini, ne avrete già un paio da mo’).
GMC - Grandi Moda Calzature, Verona, via Fratta: trattasi di una sorta di outlet della maison Bruschi. In effetti non ci sono saldi veri e propri, giacché su tutte le paia di scarpe li esposte (alcune griffatissime) pende costantemente il 50%. Ma già che siete in giro a caccia di affari, fateci un giro. L’assortimento da uomo è un po’ un tiro a sorte: trovi 1 volta su 10, la donna (ma non mi dire!) trova tutto ciò che vuole, anche un idraulico.
Gucci, Verona, via Mazzini: senza invito, non entrate. E quando entrerete, sarà troppo tardi. Scherzi a parte, si tratta di uno dei negozi maggiormente presi d’assalto, fuori si viene a creare una coda stile discoteca (senza selezione all’ingresso). In verità le ultime linee sono state una forte delusione, da quando Tom Ford, prima, e la Facchinetti, poi, si sono dileguati, lo stile della casa ci ha un po’ perso. Si salvano tuttavia: accessori (sempre all’altezza) e parte delle calzature. Le ragazze riusciranno certamente a trovare qualche abito da sera di gran classe (ma lasciate perdere quelle borse iper-marchiate, grazie); per i butei c’è Zara.
Zara al Centro Commerciale Le Corti Venete, Verona, San Martino Buonalbergo: se n’era già parlato in precedenza. Un paio settimane fa, inoltre, Butel1 ha tentato una (deludente) sortita nella sede milanese. In sostanza: questi spagnoli, che non sono poi così rinomati per l’alta moda, c’hanno provato. E per qualche anno c’erano pure riusciti e fu la luce per il marchio Zara (pronuncia: “Zaira, la beshtia”), soprattutto per il prezzo abbordabilissimo (ma nessuno batterà mai H&M, intendiamoci). Poi, presumiamo sia andata così: lo staff creativo è stato risucchiato nella giungla del cattivo gusto spagnolo. Particolarmente fastidiosi i problemi legati alle taglie. Ora potete comprare una cosa da Zara e spacciarla per un Carrera originale. Inutile dire che la collezione da donna è di gran lunga migliore di quella da uomo (ma questa, si sa, é la tendenza generale della moda). Anche qui solito standard: prima 30%, poi chi più ha, più metta.
Dolce e Gabbana, Verona, corso Porta Borsari: qualche tempo fa evano i ve della moda. Poco dopo, forti della spallata yankee dei rappers (Sean Combs aka Puff Daddy in testa) sono diventati i re dei truzzi. Ed è così, innegabile, in particolar modo per la seconda linea (D&G). Ciononostante si cela sempre un genio manifesto e palpabile dietro parte delle loro collezioni, uno stile tutto loro, specie, e soprattutto, per la linea donna (a ridaje): i due stilisti sono in grado di cogliere e reinterpretare lo stile della strada (ricordate, se avete portato jeans strappati e scarpe nere in questi ultimi anni, in fondo è merito loro – che la scelta sia discutibile, è un altro discorso). I saldi, solitamente, partono dal 50% sin dai primi giorni. Come a Milano. Come é giusto che sia. Tuttavia, vi trovi pure i capi anteprima della stagione successiva: attenzione, non sono in saldo ovviamente (vero Butel1, caro coglionazzo).
Grifoni, Verona, via Adua: che dire di Grifoni? Grifoni in due parole: rapida occhiata alle ultime linee/tendenze, le copio, ci aggiungo qualcosa di mio (fosse anche solo il marchio dei Grifoni), li ripropongo con ottimi tessuti e tagli quasi sempre sartoriali (forte del mio probabile esercito di cinesi). Si presta meglio per lo urban o streets wear, ma troverete anche qualche buona calzatura (francesine e mocassini): quest’anno propone un loafer da uomo in marrone e un moncler dorato. Butel2 se lo comprerà, quindi appena vedete uno con un giubbotto d’oro, vi autorizziamo a “darghene”. Del resto, farebbe pan-dan col suo pantalone altrettanto dorato:
L’angolo da donna, piccolo ma spesso ricercato, propone appunto pochi capi ma una vasta gamma di tessuti, dalla pelle alle calde lane (cachemire compresi) stile plaid. Inutile dire 30% prima, 50% poi.
Continua al post successivo…
29 commenti:
ahhh...merda_viglioso !!
E' arrivata la stagione del super saldo. Fuori i fondi di magazzino e che entrino i polli.
Amo Amsterdam, non per le stesse motivazioni di tiziano ferro (della candela cosa ne avrà fatto poi...), ma perchè la gente se ne gira tranquillamente con i tuoi vestiti usati che hai venduto e che qualcuno ha appena acquistato al mercato di waterloo plane.
Il tutto senza tanti patemi e retro pensieri sul pseudo potenziale seduttivo dell'ultima firma in !!
duchamp
oh butelI perchè non passate a Wordpress?
Ehi butei! Per qualche strano motivo i vostri commenti venivano segati dall'antispam del Pentolone... vi chiedo umilmente scusa, li ho ripristinati!
Tornate a trovarci :)
ps. Bello il vostro blog, can da l'ua!
Ciavevate bannato!!Ora pagherete lo scotto di una racensione polemicissima!!Scherzo of course siamo vecchi amici del pentolone e continueremo a passare. Tra l'altro ti dico che mi fanno sempre morire le descrizioni dei personaggi.Mendo.. uomo di smisurata intelligenza..
da quel che so io (scorreggetemi se sbaglio) da Grifoni c'è già liquidazione totale ancora dalla settimana scorsa
liquidazione totale?!?Non mi pare. Oggi faccio un blitz poi aggiorno
Fortuna che non frequento nessuno di questi negozi.....!!!!
ubriaconi vecio!
cremini anzi!
Alba: Amsterdam, concesso. Ma che mi dici dell'antipatema estetico berlinese? Nummer Eins!
Maga: per caso hai avuto problemi con Blogger? Parla, grazie! Stiamo prevedendo di fare l'upgrade o migrare di piattaforma (ovviamente ci ha richiesto Gianluca Neri in persona ma stiamo prendendo tempo).
Mark Lender: PENTOLONE DI MERDA! ;-) Maledetti fetecchioni, al secondo commento segato in due giorni stavo per imbracciare un fucile e fare un giro dalle vostre parti. Per non parlare del modo in cui mi ha segato, il cosiddetto "Countdown da presa per il culo": You must wait 15 seconds... 14... 13... 2... 1... tiè, niente vidi!
Se è tutto a posto, passerò volentieri. Saluti.
Butel2: comunque secondo me l'antispam è settato sugli odori nauseabondi, ecco perchè sei stato segato.
[ottima diplomazia vecchio: "siamo vecchi amici del pentolone". Adesso ci vuole la foto con loro a mo di sorrisi beoti+energiche quanto gratuite strette di mano]
Uno_che_se_sa: attendi il secondo pezzo, lo pubblichiamo domani. La chiusa é "guascona".
Anonimo: anzi, deficienti.
Mark Lenders: ERRATA CORRIGE
Bene, passai, commentai, mi risegò il commento.
A questo punto:
1-prendo atto che siamo diventati scomodi (per quale motivo, non saprei)
2-qualcuno per cortesia mi imposta l'antispam contro "quei del pentolon"? grazzzieee!
Dai scherzo, forse é dovuto al fatto che veniamo letti come "utenti" blogger nei commenti? Boh!
mai provato Blogger ma se dovete migrare scegliete Wordpress mi raccomando! Almeno avete un blog tutto vostro per sentenziare ;)
Maga aspetta, forse si sta facendo un pò di confusione. Tu parli di dominio, giusto? Tipo un blog su www.sentenziosi.com, right?
Sì con Wordpress posso farlo.
Ma anche con Blogger. Secondo me sono altrettanto user friendly e ormai tutto il materiale è qua e ben indicizzato su Google (il guiao delle migrazioni è sempre quello: perdere le pagine indicizzate sui motori e ripartire da capo)
Oh butei, ma uscite da sta piazza, da ste cose scontate da bella gente, che poi vi ci fate le pare, andate al mercato dello stadio e non se ne parla più
si frà dici bene bello, è mello se ci smolliamo un pò coi raga, che qua non se ne viene più fuori da sti skazzi.
colpo basso non sapevo della seconda puntata..incrocio le dita.
si intendevo il dominio tipo www.sentenziosi.com e installare la piattaforma Wordpress, dopo importi tutti gli articoli e commenti di questo su quello nuovo, e su questo mettete il link a quello nuovo
...SALDI VERONA 2007...siete i puttani di google!!!!!!!
...e non solo di google caro..
Sì, e che dire di "berfis verona" su Google? Sto giro ce la fanno pagare.
Adieu.
ma non avete niente di meglio da fare che andar per negozi, pelandroni perditempo.
Massì dai. Ad esempio andare per locali. Da soli.
[Ok non dirlo a nessuno: la nostra vita é vuota]
Riempirla subito la vita
su su su op op op
Visto che si parla di saldi e che frequentate piu di me misero turnista la verona che va, che sa, che vale, la verona da bere....
mi serve un consiglio, devo riasestare il mio io postcyberpundark
Ovviamente temo che la soluzione forzata sarà andare a milano o bologna, ma in caso di noia o di tempo che manca ci sarà forse nella nebbiosa verona, in piazza o meno, qualche attillato indumento in pelle nera?
Ai mercatini rionali ho trovato dell'intimo stracciafighe, ottime maglie ma nulla di ciò che mi serve
Dopotutto e saltuariamente sono anche io un fottuto poseur e alcune date di interzona si avvicinano
Soccorretemi
Mh, é un "mercato" che non bazzico, in effetti. Sono fermo a Mr. Gulliver in via San Vitale (poco olre la celebra aula studio).
Se no Ace of Spades in via Marconi, target riders/bikers.
Attendo l'intervento di Butel2, noto poseur abbonato a 18 riviste del settore moda uomo (e non solo...)
No ace of spade è molto biker-metal, caro impestato e i capi in cuoio che vende non lasciano molta agilità:
cosa richiesta nei miei balli tarantolati, ma anche nel tacchinare, sgusciando tra la folla, piccole creature nerovestite o deliziose radicalchic interzoniane! Gulliver, ottimo negozio, è vintage
Ci vorrebbe qualcosa d'altro
Alla fine e mio malgrado essendo un detrattore delle marche andro da feronia a milano
Da buon poseur di periferia attendo con ansia butel 2
Ma.... grazie x i suggerimenti "al top"... x fortuna non ho soldi da buttare in queste frivolezze... faranno pure girare l'economia.... ma io preferisco vestire e non vestire x apparire... Cmq sono decisamente democratica... a me lacio il volontariato a voi lo shopping... se vi avanza tempo xò mani ne servon sempre.. ciao ciao
Sivi: gustose frivolezze, ma pur sempre frivolezze.
Grazie per il commento e per il suggerimento, anche se questo post è leggermente out of date.
Abbiamo aggiornato tutto il cucuzzaro, fai un salto in home page
Butel 1
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