06 novembre 2007

Mostra di David LaChapelle - Palazzo Reale - Milano

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mostra david lachapelle MilanoIn apertura subito Naomi così vi distraete e non badate alle fregnacce scritte di seguito.

Considerazioni sparse sulla mostra di David LaChapelle, Palazzo Reale, Milano

Iniziamo col dire che è la mostra definitiva sull'artista. Come è già stato anticipato da b1, gli scatti sono oltre 350, 13 le sezioni presenti + tre piccole sale dedicate alla proiezione di video musicali, behind the scenes, varie et eventuali. Lo spazio espositivo di Palazzo Reale è letteralmente raddoppiato rispetto alle mostre che normalmente vengono ospitate nella stessa location. Sapevatelo! E soprattutto non fate come un mio amico (cofcofcof) che si è recato a palazzo reale solo a metà pomeriggio e l'ha presa nel baugigi (ma con una curiosa espressione di piacere) perchè avrebbe voluto intrattenersi ancora un po' e invece no "mi dispiace ma stiamo chiudendo (coglione)".

I curatori hanno affrontato David Lachapelle secondo un approccio olistico. In altri termini, l'artista viene proposto e nel contempo messo a nudo (b1 smettila di toccarti) nella sua interezza, in tutte le manifestazioni/stili/tematiche che sono state da lui affrontate nel corso della sua carriera. Come direbbe il Righe: "ghe de tuto".

Non necessariamente questo aspetto rappresenta un punto a favore della mostra: alcune sezioni (penso a quella dedicata allo star system) tendono dopo un po' ad anestetizzare la vostra attenzione. Sempre che voi non siate degli integralisti del canale 114 di sky (E!Entertainment), la reazione dinanzi all'ennesima foto della celebrity di turno potrebbe compendiarsi in un vibrante "yawn". A ridestarvi qua e là ci pensano il poppume allegro di Pamela Anderson -tette che vogliono bene al prossimo ricordatelo- o le cosce tornite di qualche cantante hip hop.


david lachapelle in mostra al palazzo reale di milano Lo faccio anch'io visto che starete ciondolando davanti allo schermo con aria assonnata


Nel complesso comunque le diverse sezioni sono molto accattivanti.
C'è il grottesco (devo ancora somatizzare il mazzo di rose rosse che esce dal retto di un nigga e la signorina che si spreme il capezzolo nella tazza ove l'amica poi consumerà degli ottimi cereali gusto zinna), c'è la provocazione (sezioni dedicate al consumo, all'eccesso, all'accumulazione),

lachapelle milano
c'è la pop art rivista e portata al parossismo,

a milano mostra di david lachapelle
c'è la carnazza ostentata senza troppe remore ma sempre dietro una patina glam/artificiosa,

david lachapelle


e c'è anche la critica ai costumi della nostra società nell'ottimo (e inedito) Deluge (da vedere il filmato del dietro alle quinte di quello scatto per capire quanto meticoloso e studiato sia ogni scatto di LaChapelle).

Personalmente ho molto apprezzato la sezione iniziale dedicata ai disastri (affascinante il contrasto tra lo scenario apocalittico e l'algida perfezione delle modelle riprese) e la serie dei "jesus is my homeboy" (la stessa che ha dato la stura a quelle infelici tshirt di qualche anno fa).

palazzo reale: mostra la chapelle


Mostra di Lachapelle, riassumendo
Mostra da vedere, per farvi un'idea a tutto tondo di questo artista (laddove partiate da zero), per osservare ad una risoluzione decente (e non sull'infausto A4 della copertina di Vogue) molti suoi celebri scatti, per apprezzare tematiche normalmente estranee alla sua fotografia (LaChapelle non è solo il glitteroso e ultrapatinato fotografo dei vip o del fashion system).
A tratti, ripeto, l'attenzione cala e la sensazione è che LaChapelle diventi vittima (consapevole?) delle stesse logiche che in altri contesti deride (la serializzazione che dileggia è la stessa in cui viene trascinato in alcuni suoi scatti).

Tip: leggetevi la descrizione delle sezioni, sono poche righe ma ben scritte.

Il numero di parentesi tonde utilizzate è direttamente proporzionale alle cose che avrei voluto approfondire ma che non ho fatto per mancanza di tempo e per non tediarvi inutilmente.

Coming soon: Lynch, Contromoda, nuove e scottanti rivelazioni sull'affaire "Chi ha ucciso butel2".

8 commenti:

Butel1 ha detto...

Condivido. E nel condividere le stesse tue emozioni, fremo.

Decisamente seccante la serialità degli scatti di vips and starlettes americani, tra l'altro la parte del suo lavoro meno contestualizzato a mio avviso. Sì, d'accordo, non ti butta lì il personaggione come un servizio fotografico qualsiasi a corredo di un'intervista, ma manca la genialità di certe costruzioni sceniche (filmiche secondo me) degli - ad esempio - scatti su disastri e apocalissi. Che poi a mio avviso rappresentano il massimo dell'artista.

(Apres moi le)Deluge e la serie su Jesus poi sono altre perle, non c'è che dire!

Curiosità: ti sei gettato anche tu nello stucchevole suicidio silente di V.Westwood?

p.s. ottimo il tip. Ecco a cosa servivano quelle scritte, zioskan...

Frut di Udin ha detto...

Ben fatto amico Up,ben fatto.

Anonimo ha detto...

Se riesco passo nel we. Allettante.

Anonimo ha detto...

In realtà, caro b1, puntavo alla doppietta. Poi, come ho accennato, sono arrivato tardi e ho gestito la tempistica in maniera un po' esotica, perdendo vivienne (e rischiando la collutazione con l'usciere dello shop).

c'è da dire che mi sono anche impallato a vedere l'ultimo documentario senza soluz di continuità per non ricordo quante volte (ricordo solo la manata resuscita-torpore di LadyUp), poichè stremato dalle 13 sez. precedenti.

frut baciami stupida.

nico evita nel modo più categorico la domenica pomeriggio (giorno dell'assalto ai forni).

Anonimo ha detto...

Ho concluso che l'unico modo per spararsi la combo è disporre in maniera ragionata del proprio tempo: 1 ora MAX Lachapelle, 30 min MAX Westwood

Richie ha detto...

Ci son stato domenica 30 dic. 90 min da LaChapelle. 30 min da Westwood.

E 90 minuti da David Lynch alla triennale.

A mio avviso la figata (ecco mi sono bacchettato le mani da solo per aver utilizzato "figata") della mostra è Ricollections in America. Tanto felliniano da essere quasi geniale!

Jenny ha detto...

Chiunque non sapere come posso acquistare questo catalogo (Palazzo Reale Milano)

Does anyone know how I can purchase this catalog (Palazzo Reale Milano)

Butel1 ha detto...

Butel1: here you'll find the David Lachapelle catalogue of his show in Milan - Palazzo Reale

Title: Lachapelle David
Editor: Giunti
Pages: 432
Year: 2007