Carega Jazz Festival - Verona
Il festival
Dite quello che volete, ma il Carega Jazz Festival ha sempre il merito di:
a) far suonare band di un certo livello, ottima performance della Mamud Band domenica sera;
b) proporre un genere che spesso passa in sordina (salvo sporadiche serate "jazzino" in occasione di qualche dozzinale evento per richiamare il popolo aperitivesque);
c) congestionare l'intera corte;
d) proporre la stessa birra imbevibile che la Carega propone durante il resto dell'anno.
L'edizione di quest'anno è una conferma.
Il pubblico
Conferme anche sul fronte avventori:
a) dosi gratuite di terzomondismo, quanti bei foulard decorati d'ispirazione indiana (made in China), borse a penzoloni e pantaloni d'ispirazione arabesque (made in Turchia), deliziose ciabattine da spiaggiaiolo alternativo che pure in ferie si muove con la scassona, il suo inseparabile destriero velocipede (comodo per proteste con blocchi in strada);
b) Hippies never die! Perché diffondere la cultura dell'igiene è sbagliato amiko, solo l'untura del capello e l'olezzo ascellare ci possono affrankare fratello!
c) Pevle ai povci. Tvoppa, tvoppa plebe con un improvviso spiccato interesse (finto) per il jazz. Li becchi subito: "Ehi, ma hai sentito che questi improvvisano? Grande Jazz". Ah sì? E io che pensavo... Del resto, insomma, durante gli altri 360 giorni, a chi piace realmente il jazz, eh?
d) Le pheeghe sono sempre fidanzate e tali coppie si tengono per manina agitandola al ritmo di tamburelli.
Dite quello che volete, ma il Carega Jazz Festival ha sempre il merito di:
a) far suonare band di un certo livello, ottima performance della Mamud Band domenica sera;
b) proporre un genere che spesso passa in sordina (salvo sporadiche serate "jazzino" in occasione di qualche dozzinale evento per richiamare il popolo aperitivesque);
c) congestionare l'intera corte;
d) proporre la stessa birra imbevibile che la Carega propone durante il resto dell'anno.
L'edizione di quest'anno è una conferma.
Il pubblico
Conferme anche sul fronte avventori:
a) dosi gratuite di terzomondismo, quanti bei foulard decorati d'ispirazione indiana (made in China), borse a penzoloni e pantaloni d'ispirazione arabesque (made in Turchia), deliziose ciabattine da spiaggiaiolo alternativo che pure in ferie si muove con la scassona, il suo inseparabile destriero velocipede (comodo per proteste con blocchi in strada);
b) Hippies never die! Perché diffondere la cultura dell'igiene è sbagliato amiko, solo l'untura del capello e l'olezzo ascellare ci possono affrankare fratello!
c) Pevle ai povci. Tvoppa, tvoppa plebe con un improvviso spiccato interesse (finto) per il jazz. Li becchi subito: "Ehi, ma hai sentito che questi improvvisano? Grande Jazz". Ah sì? E io che pensavo... Del resto, insomma, durante gli altri 360 giorni, a chi piace realmente il jazz, eh?
d) Le pheeghe sono sempre fidanzate e tali coppie si tengono per manina agitandola al ritmo di tamburelli.
13 commenti:
quanto mi piace sto festival!
ecco che si è espresso il primo sedicente neo-jazzer
irriverenti. non tutte le pheeghe sono per manina. Talune sventolano infradito alle mani (ardita alternativa, vere fricchettone) per impazzare meglio all'imbizzarrito afro sound..
....be la birra era ed è buonissima........
i sentenziosi rosicano.
togli sedicente neo-jazzer convinto
Che avete capito 'gnurant? Io promuovo questo festival.
Non ho mai promosso - quest'anno siamo al top dell'unto - il pubblico. E' vero colpa mia: scusate, se ancora penso che la sera uno debba pensare "Mi cambio, mi lucido" (un pensiero di frontiera, comprendo).
Sedicente neo-jazzer: non frequento il jazz. Mai. A parte qualcosa al pianoforte (Jarrett, a Vienna magari).
il mio era riferito all'anonimo
Carega Jazz Festival.
Barbe incolte, ascelle floride, sandali birkenstock a profusione, birra acquosa, evasione fiscale, cani con l'eczema, musica che realmente non piace a nessuno, ragazze una volta belle o ora trasandate (che però si credono ancora belle e invece non lo sono più).
quoto
Ragazze una volta belle o ora trasandate (che però si credono ancora belle e invece non lo sono più).
Quanta amarezza in queste parole.
Benvenuto nello Spleen amico. Ti amo.
Grazie.
Io vivo di ironia ed amarezza.
E di prese per il culo del Carega Jazz Festival: potrei scrivere per ore sull'etnia che popola quei festival, ostetantamente attaccata ad una certa moda più degli stessi freequentatori di Piazza Erbe.
"sull'etnia che popola quei festival, ostetantamente attaccata ad una certa moda più degli stessi freequentatori di Piazza Erbe."
Quanta verità.
Carega. L'antipiazza. L'antimoda (già la logica dovrebbe suggerire che antimoda si definisce nella moda).
Che poi non si capisce perchè, visto che tutti quelli che fanno serata in Carega chiudono dicendo: "Andiamo a fare un giro in Piazza?". Nello stesso istante, altrove, gli annoiati piazzaioli dicono: "Ultimo alla Carega?".
E' incredibile con quale frequenza (sempre) e precisione si ripeta questa osmosi di intelligenze.
Ieri sera in Carega non c'era una figa a pagare le spogliarelliste rumene del diva's. In compenso c'erano quattro cesse. Ma cesse. Quattro cadenasse, al buio.
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