25 ottobre 2009

[Recensione] The XX - Casa 139 Milano

Scopo di questo post è anche infierire su Upstream, rimbalzato da un Circolo Arci (sic!): ha raggiunto il Nirvana del looser? Upstream, (definitely) behind the scene.

Cosa accadde? Tre cose
a) i The XX, nuovo gruppo londinese finto-ciovane per finti-ciovani, già nuovi Joy Division nuovi questi nuovi quelli, tengono un concerto a Milano alla Casa 139 (come detto)

The XX Casa 139 Milano

b) si attiva il circuito degli alternativi italiani (quelli che in sostanza si vestono tutti uguali con i loro occhiali da sedicenti pubblicitari barra architetti barra designer ovvero pubblicisti non pagati in qualche giornale gratuito o comunque non oltre il ruolo del sempre "apprezzato" copywriter) e la data va in sold out
c) il mezzo sentenzioso si era premunito di due biglietti, B1 e Fruttone, ma aveva comunque ben pensato di coinvolgere l'ormai disperso Upstream, broker meneghino con il vizio della cocaina servita in ufficio con simpatici ancheggiamenti da una troia random su piatti d'argento quando il Senior Manager sloggia. A biglietto sprovvisto, segue la rimbalzata alle 23 di sera, in una zona milanese dove o torni a casa in auto o rinunci a parte dei tuoi organi (amico, non ti va di dare una mano al prossimo?).

Il concerto
Performance semilagnosa, musica da oratorio a go go con l'aggiunta delle tastiere e di un cantante che tra una canzone e l'altra ringrazia con la voce suadente di Alessio Bertallot.
Prima canzone: aprono subito con questa Crystallized (pezzo ok).



Cosa ci aspetterà, dopo? Un gruppo che si chiama XX la ripetizione ce l'ha evidentemente nel DNA: seguono pezzi identici, declinati seconda una certa costanza, la cristallizzazione è definitiva. Cioè due palle di concerto guarda...

Il pubblico
Il mondo è fatto per essere sbagliato, ma riserva di stupire ogni tanto: gli emo sono rimasti fuori, come si conviene ad una società democraticamente stronza. Purtroppo a questo breve sollazzo segue immediata la constatazione che il pubblico è si maturo ma sono tutti iscritti al Partito Alternativo,

Concerto live The XX Milano

che da decenni si propone come società ombra atta a sviluppare un programma culturale b-side e finisce per proporre codici e modelli come quelli descritti sopra (perché decidono sincronicamente di indossare per la stagione TUTTI gli stessi dannati occhiali? Perché nessuno lavora o per lavoro intende "cioè domani devo consegnare una bozza del pezzo..." = articolo? Musica? Tesi di sociologia conto terzi? Ctroga?). Band ovviamente apprezzatissima, i nuovi questi i nuovi quelli (sì sì vabbè). Stiamo sbagliando tutto.
Chiedeva un disorientato Frut1: "Ma noi, cosa stiamo cercando?".
B1: "Fortunatamente rappresentiamo il superfluo, niente".

Conclusione
Che fine faranno questi The XX e quanti se ne ricorderanno tra qualche anno non sapremmo dire. Certo è che quella domenica 18 hanno dato Batman Begins su Italia1 e sono molto pentito di essermi perso la scena di Bruce Wayne che entra con due pheeghe imperiali nel ristorante di un hotel, le manda a fare un bagno nell'acquario e alle rimostranze dapprima risponde "Sono europee...", quindi si compra l'hotel. Meglio un po' di sana finzione snob.

Ad ogni modo non abbiamo notizie di Upstream da allora.

6 commenti:

c ha detto...

potevate venire al locomotiv club di bologna e beccarvi fuck buttons e htrk

Anonimo ha detto...

decisamnete meglio frequentazioni meno fighette,aren't they?

Upstream ha detto...

I circoli Arci rimbalzano la gggente.

Domani apre Abercrombie a Milano (dopo uno stillicidio -di cacarella- di oltre un anno).

Dove andremo a finire?

tanicarocco ha detto...

abercrombie è la morte..

vi aspettavate un gran concerto? susu siete orgogliosi masochisti..

giovedì iniziano le serate del club to club! io ho preso i biglietti per il teatro con carl craig moritz von osvald e tristano, per voi profani il lingotto sabato dovrebbe andare da dio!

Anonimo ha detto...

ma sti qua van tra zarri e campagnini x poi sentenziare..puah

Butel 2 ha detto...

B1, amico. Scusa mi era sfuggita questa perla.

Chiedeva un disorientato Frut1: "Ma noi, cosa stiamo cercando?".
B1: "Fortunatamente rappresentiamo il superfluo, niente".

Ridere, autocompiacersi. Basta (Pini, ll pensiero vola alla madre, è tornato).