28 febbraio 2007

The Boat Carnival Party Version 2.1

Ovvero come Frut1 ha vissuto (?) il boat party di cui al post precedente.Mi preme depositare la mia versione di quella follia, alla quale non ho partecipato. Yeah.

Appena arrivati al porto di Peschiera l'unico battello che faceva capolino tra i moli sotto i bastioni era la classica imbarcazione per il trasporto di automezzi e persone che ogni giorno traghetta qualche turista o qualche pigro automobilista che piuttosto di circumnavigare il lago decide che DEVE attraversarlo.

Anzitutto la visione di tale tourists boat mi ha messo qualche dubbio sulla location della festa, ma tra me e me penso: "No vecchio, stai tranquillo, vedrai che a breve dal buio del lago comparirà un'imbarcazione extraluxury per i butei" (notare quanto fichetto sia sto frut1 che vuole le cose luxury,neanche fosse un amico intimo di Briatore).
Dopo 20 minuti di attesa al parcheggio del porto, non si vede ancora anima viva e mascherata; presenti solo alcuni uomini delle caverne vestiti da sosia del mio amico Costa che parlano facendo appannaggio di strani idiomi. Munito di un traduttore simultaneo ho scoperto essere la loro una sorta di lingua locale di un paese nella bassa veronese chiamato Ronco.All’Adese.

Detto questo, che importa! I butei vanno ad una super festa-fashion-supercool-extraluxury che ha solo pochi intimi amici di amici di amici con raccomandazioni e super selecta a cui anche noi (grazie dio grazie) possiamo accedere. Testuali parole di Butel2 una settimana prima quando è venuto da me col fare del pr che la sa lunga e subito ti "rassicura": "Fidati, sono 20 euro, vecchio! Grazie e arivedoci". Grazie sta mischia penso, ma se la festa vale la pena, beh…
Invece:
1) il battello, non ci sono dubbi, era il crucchen-boat a tre piani chiamato Tonale!
2) questa provincia quante popolazioni barbare ha insediate nel proprio territorio? Linguaggi sempre più incomprensibili giugevano alle mie orecchie, forse erano discendenti degli Unni oppure dei Longobardi. Il traduttore simultaneo non era in grado di tradurre tutto: avevo dimenticato di fare l'aggionamento Web 2 punto ZioCan, provvederò. Intanto mimica e cinestesica mi danno una mano, ma è dura.
3) Butel2 tranquillizzava la truppa dicendo che ben altri terribili nemici i nostri pirati hanno dovuto affrontare: uomini squalo, la marina, uomini scimmia,ecc. Sì vecchio torna tra noi, ora non siamo in una puntata di One Peace e ti stai fottendo il cervello amico a forza di feste in maschera (dovete sapere che il ragazzo si cala talmente nella parte da perdere ogni cognizione di identità personale).

Si diceva: la situazione è quella che è, a quanto pare siamo prossimi alla debacle. Al porto. Manco l’Amm. Persano avrebbe saputo far di meglio. Al che i butei amareggiati decidono di riparare sull'alcol per alleviare le sofferenze con una memorabile ed alquanto molesta sbronza. Evitato il bar sul molo preso d'assalto da orde mascherate (sul calco degli orchetti di Saruman), i pirati si dirigono verso il probabile centro storico di Peschiera in cerca di un bar da saccheggiare.
"Bar Carducci!" urla d’improvviso Butel8 "all'attacco buteiiiii!" Oh, basta con sta recita: ma c’è uno di normale? Detto ciò, tiro fuori il mio fucile e seguo la sceneggiatura: "Fuori il bottinooo!" (cosa mi tocca fare…)
Qui s’inizia a bere caricandosi al contempo di false speranze aiutati anche da Butel1 in "modalità party".

Butel1: "Si butei, le bresciane, poi... cioè, insomma la pheega.Vedrete,vedrete..." nessuno pare credergli e si vede così costretto a concretizzare il giro di parole: "Cameriere altri due giri di Monte! Presto presto!"
In effetti neanche butel1 in modalità festa (chiedere Upstream c.o. VicoQuattro) ci credeva. Terrorizzati dal battelo? O dai gggiovani stranieri? Oppure i butei soffrono di mal di mare ma non vogliono passare come femminucce e per farsi forza e salire, si sbronzano ancora prima che la festa abbia inizio? L’exemplum è Butel8, il quale tirata fuori da non so quali tasche un bottiglia di chianti, se la tracanna senza il minimo cenno di fastidio. Per lui sarà subito sbronza e denti viola vecchio.

Frut1 nel frattempo è sempre più perplesso, non se la sente di vagare per il lago in compagnia di strane persone, per di più su un battello varato nei primi anni del 900 in un interminabile viaggio oltre 4 ore! 4 ore… ma dove andiamo? In America?!
Frut1: "Butel1, io non salgo, cioè, dico, hai visto?"
Butel1:" Sì mischia… quasi quasi non salgo neanch’io! Che facciamo?"
Frut1: "Senti questa: carnevale è già finito, eppure conciati così...Art Club a Desenzano vecchio"
Butel1:"J’arrive!"
Vana illusione anche quella profferta da Butel1 che preso da una strana forma di cameratismo subita serra i ranghi: "Sì ma non possiamo mollare i butei. Uno per tutti, tutti per uno" (Sì D’Artagnan di sto cazzo, sì…)
Insisto, decido di non mollare, sento che un varco per una prode ritirata si è aperto.Frut1: "Beh, certo che possiamo mollare i butei. Ad esempio io me ne vado, lei che fa? Rimane?"
Butel1: "In effetti beccati che gente. Però son sempre 20 euro nel cesso, zzarola"
Frut1:" Pecà, stasera non bevo (quando mai?)"Ormai era nelle mie mani, era fatta: preso lui, presi tutti. E sta stronzata di festa era ben che boicottata. E poi…
Butel1: "Andiamo dai butei, rapido briefing e decidiamo il da farsi"

Arriviamo dai butei. Qui scopro di aver perso la mia battaglia: oramai in piena balla iniziano a spingere per entrare sul battello dei divertimenti. In quel momento Butel1 raggiunto da una bottiglia di Montenegro (pure il Monte avevano, assurdi), e bevuta di questa una capiente sorsata, torna ad essere lucido nelle sua veste di party butel e improvvisamente si dimentica del nuovo ordine del giorno da discutere seduta stante.
Butel1: "Daiiiii Frut1, andiamoooooooo! Vecchio, pheegaaa, sbronza, yeaaahhh super party!"
Avevo perso anche lui. Se fino a 10 secondi fa era propenso ad andarsene ora è il primo della fila, pronto per salire.
Sbigottito, o meglio incredulo mi guardo intorno, mi giro verso l’interminabile brunire del lago e decido che:
Frut1: "butei! Vado!"
Butei, in risposta: "Ciaooooooo! Andiamoooo buteiiiii" e si confondono lesti tra la folla e "festa" e "ggggrande vecchio vieni qua che facciamo una foto!" e "vecchio super maschera quella!" e ancora "andiamooooooooooo!" ecc. ecc.

Abbondonati i butei non mi è restato che ritirarmi verso la city in cerca di un abito più consono da esibire in pubblico. Ciò che segue, ammetto, non ha altrettanto senso e nemmeno io so rispondere circa il perché e il per come. Mi sono ritrovato al Don't Worry a Vago! Sarà perchè non volevo divertirmi più dei butei, sarà perchè era destino partecipare ad un evento provinciale dai contenuti di basso profilo e poco elitari, sta di fatto che dopo due daiquiri e un havana cola mi sono ritrovato a ballare Surfing in the Usa dei Beach Boys tra le mammelle di una sciacquetta 16enne dal perizoma in bella mostra. Che dire era forse meglio salire su quella barca?
Forse anche no, ma sicuramente avrei potuto trovare miglior rifugio nella buona e vecchia Piazza evitando di partecipare ai balli tribali on the dancefloor del Don't Worry.
Che triste serata. Per tutti.

Frut1

26 febbraio 2007

Festa di carnevale itinerante. Sul battello.

[per la serie "Sentenziosi vive"]

Boat party.
Sul lago di Garda.
Insomma, quella festa di cui in tanti abbiamo sentito parlare e nessuno forse c’era mai stato. Trattasi di un party in teoria esclusivo (500 posti max) ubicato su di un battello che attracca e parte nel porto di Peschiera. Solitamente gli organizzatori ne preparano due-tre all’anno, sicuramente in occasione della festività ammereggana di Halloween e, in questo caso, di quella di carnevale.

Antefatto
Circa dieci giorni fa Butel2, nuovo soprannome Festa Man, perfeziona la transazione con gli organizzatori (20 euro a testa, bio scan) e lancia il But-segnale: time to party.



Due calici che brindano in cielo, e saremo da voi!


Sabato 24 febbraio 2007, porto di Peschiera, festa in mascheraTema: cartoon. Oh yeah!

Svolgimento
ore 20:00 (ndSentenziosi: sì cari lettori, è tornato l’assodato schema “ore X, fatto Y” che tanto c’era mancato)
Primo appello alla Butcaverna. Nessuna risposta. Si passa direttamente in seconda chiamata.
ore 20:30
Rispondono Frut1, Butel8 e Butel1.
ore 21:00
Ultimo appello utile. Rispondono finalmente Butel 2, Butel 3 e Butel 4.
ore 21:05
Arrivano anche le pheeghe.



Sì carine, ma ragazze noiossisime, credete a noi

ore 21.30
Shalla, si parte vecchio. Le informazioni sono precise, non ci si può sbagliare.
Butel1: “Strada vecchio?” (ndSentenziosi: mamma quanto c’erano mancati questi ilari dialoghi)
Butel2: “Peschiera, vecchio”
Butel1: “Mh… e più precesiamente?”
Butel2: “Al porto”
Butel1: “Mh… e più precisamente?”
Butel2: “Al porto”
E sia assalto al porto: i nostri costumi da pirati di One Piece (con tanto di braccia snodabili), cadono per l’occasione.

ore 22:00
La butmobile arriva in porto. Prime sensazioni:
-freddo, brrr
-deserto
-freddo, brrr
-ma soprattutto: do’ cazzo è sto battello?
Qui non c’è nessuno, e i due gatti (senza maschera) poco o nulla sanno. E’ il momento dello stratagemma di ripiego: tutti al bar a carburare. Brrrancamenta. Il bar è a due passi, meno male. Dopo quattro montenegro a testa, notiamo come l’atmosfera del bar si sia riempita di umanità: è un via-vai di loschi figuri vestiti da messicani, la banda bassotti, i soliti Ghostbusters e qualche parruccone che ci sta sempre bene. Che sia già partita la barca? Del resto sono ormai le undici.

Ore 23.00
Macchè, il battello forse sta arrivando. Si ritorna al bar. Altri 2 montenegro a testa. Per i butei la festa è già iniziata. Un effervescente Butel8 si interroga circa i seguenti quesiti: “Butei, ma ghe la barca? Ma soprattutto, le pheeghe?”
Ecco, le pheeghe, ma ci sono? Finora solo grandi rappresentanze di Mozzecane, Vago di Lavagno, Bovolone, Ognissanti e Mancalacqua (ndSentenziosi: sì esiste, giuriamo). Ci attanagliano i primi dubbi sulla qualità dell’investimento.

Ore 23.30
Abbandoniamo il bar, sulle spinte di Butel4 ancora fiducioso. La zona d’attracco pare ora gremita e dall’orizzonte s’intravvede questa chiatta maleodorante:



Per 20 euro non ci si aspettava una crociera, ma questa proprio..

Ore 23.35
Frut1, sospinto dal presentimento del “Che cazzo faccio io su sta barca per più di quattro ore?” medita la ritirata.
Ore 23.35 e 10 secondi
Frut 1 abbandona la spedizione, creando i primi allarmismi da vere pheeghe isteriche tra i butei. Stanno per capitolare a ruota:
Butel3: “Sarà un’inculata”
Butel8: “Sì ma le pheeghe?”
Butela2: “Manco fatto la manicure…”
Ma è Butel2 a richiamare tutti all’ordine: “Allora, Io per una ventezza, non torno senza essere salito su quella cosa: DOVESSI STARE SEDUTO SU DI UNO SDRAIO TUTTA LA SERA” (ndSentenziosi: andrà così e nessuno lo invidiò)
Frut1 tuttavia perora la sua causa e non si vede già più: “Io vado via: chi è con me, mi segua! Magari cambiamo tipo di serata, cioè situazzzzioni, gggente… no?”
Coro: “CIAO FRUT1!”
Ore 23.37
Meno uno, insomma

Ore 23.40
Giunto il battello si avviano le procedure di imbarco. Si supera così la prima imbarazzante fase: la nave non c’è, sì c’è, non parte, ora parte. Finally, on board.

La tinozza e relativa offerta d’intrattenimento
Il battello è tecnicamente una tinozza a tre piani, senza room service né reception. Scale frontali e nel retro poste su ambo i lati agevolano i passaggi da un piano all’altro. E sarà questa l’unica missione di TUTTI gli avventori: una cieca ricerca verso un obiettivo indefinito spingeva le masse mascherate o non-mascherate verso un ossessionante sali e scendi (già ribattezzato giro della morte) secondo la seguente dinamica dei fluidi:


Sali – senti un po’ di musica di merda – senti un po’ di odor di pheega -
– scendi – senti un po’ di musica di merda ecc. ecc. ad infinitum

Heh. Dunque, i piani erano tre. Al pianterreno

presto s’installa in automatico una sala fumatori, della quale viene subitissimamente creata una succursale al primo e al secondo piano, in ossequio dell’arcinoto schema mentale diffusosi come un pericolosissimo morbo “Siamo in acque internazionali, qui non hanno giurisdizione: facciamo come cazzo ci pare!”. Al primo piano


foto scattata con abuso di flash

non v’è luce: nulla si vede, nulla è. C’è però questa fastidiosa e martellante musica di dubbia provenienza teutonica (le acciaierie della Ruhr, appena risvegliatesi dal disarmo) i cui ritmi digitali rendono per forza ebeti tutti gli ascoltatori. Scaletta musicale tipo del primo piano: huntz huntz huntz, senza nessi né variazioni. Conversazione tipo al primo piano:
Uomo Giraffa: “Mi dai la spada?”



"Vecchio beccati che sballo sta maschera, vecchio"


Butel2Pirata: “No perché poi non me la ridai più”

Che poi: 1-non c'entrava un cazzo con One Piece
2-la spada gliel'avevano già inculata?


Uomo Giraffa: “Ah. E mi dai la spada?”
Butel2Pirata: “No. Appunto non me la dai più”
Uomo Giraffa: “Ah. E mi dai la spada?” ecc. Rip. x 4
I primi dubbi sulla tipologia di avventori, assalgono i butei: dove siamo finiti? Con chi? In mano di chi? (si veda oltre)

Cambio d'aria. Sempre in preda ai folli flussi di cui sopra, e fiduciosi, ci si va a vedere il secondo piano. Già: qui è tutta un’altra cosa (ndSentenziosi: sì Greg, sì, un giorno ti pagheremo i diritti d’autore). Scaletta musicale tipo del secondo piano: huntz huntz huntz, senza nessi né variazioni. Conversazione tipo al secondo piano:
Sampei: “Mi dai la spada?”


Abbastanza fedele, in effetti, e apprezzabile
lo sforzo per realizzare il pesce cartone

Butel2Pirata: “A ridaje. No perché poi non me la ridai più”
Sampei: “Ah. E mi dai la spada?”
Butel2Pirata: “No. Appunto non me la dai più”
Sampei: “Ah. E mi dai la spada?” ecc. Rip. x 4

Come forse avrete notato, l’ambiente non si distingue per la propria varietà e la brillantezze delle conversazioni: qui solo due a mo di esempio, ma le seguenti dieci si sono dimostrate più aride.

Qualcosa ci puzza
A proposito di conversazioni, nel folle turbinare dei butei tra su-giù-qui-là, si odono sprazzi di amabili colloqui circa richieste non ben identificate di certe sostanze non ben identificate ma plausibilmente pesanti. E ciò che sospetto era, ben presto si trasformerà in realtà. Vediamo oltre.

Ore 00.30
ButelXXnonmascheratoquindiuomomedio: “Oh vecchio-che-c’ha-na-pastigl?”
(ndSentenziosi: che c’ha mal di testa? Vuole un’aspirina?)
Butel YYconparuccon: “No vecchio-cioè-su-sta-barca-si-fa-na-fatica-boia-a-trovare-na-pastigl”
(ndSentenziosi: maddonn e ch’è, tutti col mal di testa qua? O forse parlano di mal di mare?)

Ore 00.35
Intanto scopriamo che i 20 salatissimi euro, non sono comprensivi della ben che minima consumazione. Peste e morte a quel testa di cazzo del pr, dall’alto del suo: “Beh ovvio vecchio, consu inclusa, poi ti do gli omazzi eh”. Mai più visto, né sentito. Si spera sia morto soffocato dalle proprie stronzate.

Ore 00.40
Agglomerati di giovani (sì, l’età media è bassina, diciamo intorno ai 20) annusano curiosamente e ripetutamente alcune boccette colorate. Tutti raffreddati proprio, pazzesco...

Ore 01.00
Dopo aver visto:
-uno sbattere la testa volutamente e ripetutamente contro una parete e riderci sopra
-uno calciare tutte le sedie addosso a chi passava e riderci sopra
-uno cadere per le scale con tanto di scie di emoglobina e riderci sopra
pare quasi evidente che, in parte, questo forse sia un droga party.

Ore 01.05
Buteleto18enne: "Voi ce l’avete la robbba?”. A posto.
Sì, questo è (anche) un droga party.

01.30
Ma continuiamo la scalata. Il terzo piano è off limits.


No trespassing for Sentenziosi!

ad avvertirci dell’invalicabile limite è nientepopodimeno che uno degli organizzatori, il Comandante Narcos… ehm Marcos.


"No way guys, no way ok?"

Il quale, peraltro, in seconda battuta si sarebbe presentato quale “El Che”, quindi “yo soi Batista” e infine “Fidel non muore” (ndSentenziosi: comunque sta male, eh).

Ore 01.31
Presi da una foga a dir poco infantile, i butei si ritrovano comunque al terzo piano.


L'inculata è tornare indietro indenni (non sarà così infatti)


in cima al battello. Qui fa freddo ragazzi e all'orizzonte nulla si scorge


Forse un'altra imbarcazione. O Berlin Alexander Platz, non è chiaro.

L’occasione è ottima per regalare una prima vomitata light in "mare" nonché ristorarsi su comodi sdrai
(ndSentenziosi: Butel2 morirà qui)

Ore 01.40
La festa ha già detto tutto quello che doveva dire. Detto sinceramente, non vediamo l’ora di levarci dai coglioni. Butel1 feat. Simona Ventura: “Quantooo mancaaa?”. Parte quello che sembra un countdown interminabile di 2 ore e 20, almeno. I butei ritengono di non potercela fare: abbandoniamo la nave! Ma le scialuppe non si lasciano corrompere. Restiamo.

Ore 01.41
Dov’è Butel8?

Ore 01.42
In seguito ad un giretto in solitaria al narco-piano n° 2 (Non aprite quella porta!), e preceduto da un urlo sinistro di alcuni secondi ovvero “DOVEEEE LA MIA SPADAAAA? DOVEEEEE?”, giunge saltellante e boccheggiante Butel8. Si ferma, guarda face to face Butel1, lo interroga alitante: “DOVVEEEE?” e riparte. Rinvenuto alle ore 04.00: la spada gliel’avevano ritrovata. Chi? Alcuni “nuovi amici” suoi, con delle curiose caramelle nonché le ormai immancabili boccette che tante emozioni stavano regalando a mezza nave (ndSentenziosi: eh sto Vicks Respira Vivo…).

Ore 01.43
Complice l’ombra, i butei siglano il Patto Rapace. Il Patto Rapace, ampiamente testato in cinque anni e oltre di selvaggio clubbing, consiste sostanzialmente in “inculare i drinks (pieni) lasciati incustoditi. TUTTI”. La prima occasione è d’oro: tre havana cola serviti in faccia nostra al bar del secondo piano. Le maschere che v’avevano diritto si voltano quei due secondi utili per il colpaccio, e portiamo a casa la prima preda.
Ore 01.44
Sciomiottando divertiti, ci sentiamo dei grandi, dei ggiusti, dei bbutei (ndSentenziosi: questa è maturità)

Ore 02.00
Il colpaccio. Proprio mentre le risorse alcoliche andavano morendo, al solito secondo piano, Dio sa come, scopriamo un mini anfratto con tavolini e divanetti appositamente adibito per un compleanno. Qui è celato un maxi dispenser di gin lemon; un simpatico pensiero del festeggiatoper i suoi invitati: noi, e chi se no? Ciò che segue è da manuale, ovvero come svuotare oltre due litri di gin lemon facendo gli splendidi, con tante di pheeghe invitate al nostro nuovo compleanno più occasionali avventori di passaggio. E’ un tripudio. La balla è quella giusta. Le quotazioni della festa, basse all’apertura del mercati, quasi travolte dallo scandalo droga, ora segnano nuovi picchi al rialzo.

Ore 02.20
Butel1-one-man-show abusa della sua balla: parte il molesto.
Ore 02.30
Dopo aver annoiato Magica Emy, la Principessa, qualche diavoletto, una cowgirl, Minny e diverse altre…




La cowgirl era mica male, sticazzi

...strappa in extremis il numero di una curiosa bresciana. E visto che c’è, la omaggia di una serenata romanticissima. Butel1 feat. Heather Parisi: “E le bresciane, na na na na anaaaaaaa… e i loro figliii, na na na anananaaa” (ndSentenziosi: sostituire a propria preferenza). Il titolo BoatParty Inc. verrà di li a breve fermato per eccesso di rialzo.

Ore 02.45
Nuova ineluttabile ricaduta. Incontriamo infatti "la cosa", e decidiamo che questo party è una merdata totale. La cosa: lui?


Buon costume, in effetti

No, no: lui.


Sudato, appiccicoso, sbottonato. Tristezza.


El dorato, el sudato, un essere mitologico, insomma uno schifo d’uomo. I Sentenziosi sono profondi conoscitori nonché estimatori del mondo gay (nonché presunti gay essi stessi), ma questo era terribile. Con tutto il rispetto per ricchioni e bambini, s’intende.

Ore 03.20
Butel1 si riunisce al gruppo. Qualcuno nota diversi brillantini, pregni qua e la sul suo corpo. In ogni dove.
L’eleganza di Butel2: “T's'fatta?”
Butel1: “Cioèèèèèèèèèè” (ndSentenziosi: notare come l’intercalare “cioè” copra bene ogni vuoto di contenuto nelle situazioni imbarazzanti)

Ore 03.40
L’inversione di rotta è terminata e i primi avvistamenti di “Terraaa” sono consumati: stiamo rientrando, grazie signore grazie.

Ore 04.00
I venti minuti più lunghi della storia. Onore a Frut1. Intanto rientra anche Butel8 dal suo personalissimo “viaggio”. Convocata una conferenza stampa: “Ho visto la madonna" esordisce "E poi mi sono fatto sta negra. E pure la sua amica. Ma non era negra”. (ndSentenziosi: ed era pure la verità, visto da fonte certa). La festa aveva un proprio lato etnico? Così pare.
Si torna alla Butmobile. L’esperienza dei butei insegna loro che parcheggiare a due passi dal luogo di una grossa festa, non è cosa saggia e giusta. La pattuglia dei Caramba, tuttavia, era occupata a lamentarsi del troppo lavoro: li salutiamo com’è d’uopo. Ruttando.

Ore 05.00
Dopo un paio di educati svomate di Butel2, termina infine l’odissiaco viaggio festante. Si parte in sicurezza, da noi si segue sempre la politica del guidatore sobrio. Ex post feste di questo genere, comprendiamo quanto sia importante.

La foto della serata
Butel3 trova una ragazza moribonda. "Ovviamente" ci offriamo di aiutarla. Scattando una foto da consegnare ai posteri:


"Cioè ho bevuto un bicchiere e son desfà butei..."

Maschera award
E' curioso notare la forma mentis dell'uomo medio: se la festa è in maschera, perchè non vieni in maschera? Che vieni a fare ad una festa in maschera, senza maschera? A vedere le maschere? Ma va cagher dai! Le cose stavano così: 1/3 della festa non era in maschera e per l'occasione spunta la divisa d'ordinanza felpa cum cappuccio + jeans a vita bassa + cinturina vecchio + sneaker (una bivia scelta tra Tiger e sempreverdi AllStar). Non se ne può più. L'altro 2/3 era sì in maschera, ma la maggior parte di queste erano di una bruttura mai vista e pochissime a tema cartoon. E uno che s'infila un sombrero sulla felpa sarà mica in maschera!


"Vecio felpetta con cappuccio, vecio"

Sotto questo punto di vista, trattasi di flop. Per il resto pochissime eccellenze, vincono facilmente il premio a pari merito l’Hulk tutto pitturato di verde e a piedi scalzi

best mask

e Gaymon, uno che diceva di essere il Goemon compare di Lupin ("appena" tre mashere sul tema, complimenti per l'originalità), risultando tuttalpiù una sua versione transgender. O anche Goemo Morselli, fate voi:


la versione culatacchiona di Goemon

Trash award per lo zaino dei Ghostbuster più trash di tutti i tempi


Comunque complimenti per l'impegno

Conclusioni
I 500 posti promessi difficilmente sono stati raggiunti (la festa era vivibile, ergo non era murataaaaaaa - cit.VrVip), l'occasione è gradita per mandare a quel paese un altra volta il nostro pierresco aggancio dalle larghe pretese ("Ormai tutto venduto, tutto venduto, non so se entrate eh"): cambia lavoro, pirla.
Per il resto, festa bella bella bella.
Bella bella bella gente.
Bella bella bella musica. Oohhh.
Mai più.

Butel1 e Butel2

Che fine farà Sentenziosi ora? Forse come quello che...

In piena blog decadence, m'impossesso del mezzo sentenziante per indicare una traccia, una ipotetica route di chiusura della nostra giovane carriera di giovani bloggers, in modo tale da rendere plausibile il nostro canto del cigno (consci, ovviamente, che a questo punto non ve n'era bisogno).

Così potrebbero andare le cose
Frut1: dopo la chiusura di Sentenziosi (della quale pare non essersi accorto) tornerà ai suoi 27 bar di fiducia, in scia alla sempreverde stagione alcolica, com'è nel suo stile: mastodontica e possibilmente gratis. Di lui si persero le tracce dal giorno successivo. Il circuito internazionale dell'arte andò avanti anche in sua assenza, senza falle alcune, nè lacrime. Rest in peace.

Butel3: già fautore della notte dei lunghi coltelli sentenziosi, si scopre questi aver abbandonato lo staff diverso tempo addietro. La perdita del fine stratega esclusivista (tre post, ma di qualità) forse poteva sanarsi. Oggi lavora come copywriter e realizza i jingle della Giochi Preziosi, gli stessi da 30 anni.

Milanes1: non pervenuta, ancora in giro per il mondo e di fatto, dall'alto dei suoi 0 post, non ex blogger.

Butel2: dopo una pacca-saluto-vecio-alcol, vende il culo come suo solito e comincia a scrivere per la concorrenza. Ma non l'appaga, il lavoro del blogger politically correct non fa per lui. Si rasa, si rifà i denti, si pompa ad infinitum e diviene modello di D&G. Contestualmente comincia a frequentare i salotti della Roma bbbene e finisce in tv. Attualmente fa il consigliere in Uomini e Donne, ruolo al quale ambiva sin dai primi tempi di Sentenziosi e pel quale come unico pegno paga regolari kermesse sessuali con Mario De Filippi. Si aggiungono occasionali ospitate a Meteore degli anni '00, programma che raggiunge i propri picchi di audience durante l'occasionale sputtanata a danno degli ex colleghi Sentenziosi. Suo il cavallo di battaglia: "Perchè la gente vuole sapere i retroscena e io sono la zoccola dei retroscena, hey".
Butel1: dei due era quello con la testa, la mente, o il demente, sempre in secondo piano causa l'ammiccante scrittura piacente del compare-rivale Butel2. Saluta tutti all'urlo di "Emochecazzofaccioio???" cui subito aggiunge un ghigno malefico rasputiniano: "Huaha io vi ho creato, io vi distruggo". Che le cose non andranno proprio così è confermato dalla fulminata seduta stante giunta dall'alto (Incommensurabile Butel0). Ma sente che forse è arrivato il momento della riscossa, l'ora di far vedere chi è realmente. In senso metaforico: tenta sì la carriera da blogger solista calandosi sempre più nei panni del suo personaggio e non smetterà mai quel cappuccio nero in testa con scritto Butel1: soffrirà così di non pochi problemi di identità e comuniczione con uno sparuto pubblico, che andrà decimandosi di giorno in giorno. Scomparirà nel nulla segnato nell'Ich dal suo fallimento. A distanza di anni la gente ancora si chiede: "Ma che fine ha fatto butel1, quello dei due che apparentemente non serviva?".

E qui si apre la rubrica "Chi l'ha visto? Sentenziosi" (ovvero il post che avrei dovuto scrivere, ma poi tanto per cambiare ho imboccato la via dell'autorefenzialità)
Beh ora pensate, una storia, la sua (Butel1), che ricorda moolto da vicino un'analoga vicenda artistica e umana anzitutto. Scaviamo nella memoria gente. Chi non si è mai domandato: "Che fine ha fatto questo qua, quello dei due che apparentemente non serviva? Quello che faceva la spalla? Quello INUTILE? Come chi? Lui!". Attualmente non si sa bene cosa faccia Butel1, voci lo danno in quel di Gardaland a prezzemolare (= smessa la maschera di Butel1, indossa quella di Prezzemolo).

Oppure...
...le cose non andranno così. Chè forse si è levata l'alba e forse il nostromo sul ponte della barca (quasi affondata) di Sentenziosi urla: "Terraaaa!".
Forse, continueremo a Sentenziare.

23 febbraio 2007

I Canadians. Suonarono a Verona. Una volta.

In premessa
Si può misurare la professionalità di un blog che per metà campa di rencensioni e relative sputtanate e per metà, correlata e simultanea alla prima, di polemiche gratuite, anche dalla puntualità (temporale) di tale recensioni. Ecco, se c'è uno che suona il 12 gennaio e tu decidi di trarne un post il 23 febbraio, qualche dubbio potrebbe anche sorgere.
Del resto non è da escludere che tale recupero in extremis si inserisca nell'empasse creativa della quale è vittima Sentenziosi, questo vecchio e stanco blog dei Butei® che va sempre più tirando i remi in barca nell'utopica attesa di un rilancio a suon di trombe, sfarzo, pompa magna, grandeur (ahaha).
Dicevo, qualche tempo fa ha suonato al Blocco di San Giovanni un musicista blogger piuttosto rinomato nell'ambiente scaligero.
Dando voce a Frug3 testimone dei fatti, recensisce per noi il caro Frugulla (sì sì, ogni recensione ormai è una spystory di bassissimo profilo), questa pazza pazza black lady il quale credevo malato di musica da metallari (= "coloro che suonano nelle acciaierie") e scopro nemmeno disprezzare le spensierate e gggiovani colorazioni indie e/o indie-rock e/o indie-pop del gruppo veronese in questione.
Che robbba è l'indie? E chi lo sa ormai, la deriva semantica, pardon la dispersione semantica che queste espressioni hanno subito negli ultimi anni é tale che da "musica indipendente" a "musica spensierata", da "musica dei serial yankee quali O.C" a "tipo gli Strokes", da "Californiaaaa" a "Comune denuclearizzato in provincia di Rovigo", tutto è un pò indie.

Concerto Canadians
Blocco Music Hall, Verona, San Giovanni Lupatoto 12 gennaio 2007


Ovvero come riempire un locale, senza pubblicità sui siti per eletti, senza agganci colla veronuncola che organizza e promuove che conta, osteggiati da coloro che pontificano e trovarsi dei fans da mezza italia in sovrappiù. Canadians e Dietnam, ovvero il mito del self-promoter blogger.

Bene, dopo un mese di sofferta attesa il mio rendez vous colla mia diletta creatura frug3, recensente e inviata al blocco in mia vece, si è compiuto. Scrittura pianistica a quattro mani di un successo annunciato quanto inconsueto: quello dei Canadians, profeti in patria, seppur tra la spocchiosa indifferenza della bella gente livepointiana e dei musicisti che si credono eletti e unti.
CANADIANS dunque,un gruppo veronesissimo guidato dal veronesissimo e ormai conosciuto da tutti Dietnam Hobo Fiorio, vate dell'indie pop scanzonato e leggero, quello che fa canticchiare teenegers americane e piu ruspanti e adulti estimatori locali. Dunque all'inizio furono gli slumber, poi i Boswelt, poi la Hobocken Records, con cui Dietnam, ancora semimberbe e non avezzo a navigare nella rete e a bloggare il bloggabile, si affacciò musicalmente al mondo quasi una decina d'anni fa.
Poi venne Livepoint e il nostro divenne HOBOCKEN, il vate dell'indie, il paladino della scena alternativa, l'intelligentoide tra gli intelligentoidi, per avere riferimenti sul termine consultare gli annali del sito forum veronese in questione www.livepoint.it.
Ecco il nostro scrivere, scrivere, promuovere la musica a lui cara, piccoli gruppi di amici a suo parere meritevoli e i propri prodotti. Eccolo incarnare per la dirighenzia dei postanti moderanti del sito, il ruolo di maffia hobo, per la sua propensione appunto a sostenere e pompare fino all'inverosimile gli amici, e di conseguenza anche i suoi prodotti musicali e non, con palese fastidio dei cultori del metallo che all'epoca colonizzarono, colonizzano tuttora, il sito.
Ecco le picaresche disfide sul forum, rette e interpretate anche dal nostro con rara sagacia... e poi vennero i blog e Hobo si converti, e Hobo bloggò e Hobo divenne il blog, ecco perdere d'importanza il postare su siti musicali, sfidando sempre le oligarchie e le dietrologie che spingono, organizzano e pompano i concerti.
Ecco chuck norris, ecco DIETNAM ecco i blog su Verona, eccolo dappertutto e sui blog di tutti (ndSentenziosi: e chi è, Chuck Norris?).
O lo si odia in toto o lo si adora, se non fosse altro che per la pervicacia e l'autorironia e quella volonta totale di andare avanti, quel volli volli fortissimamenti volli e bloggai che lo sorregge da anni.

Ma facciamo un passetino indietro.

All'inzio fu la musica cupa e melodica, dolce e scanzonata deglli slumber, che sono un culto totale anche oggi per i cultori del buon indie alternative di nicchia. Periti nel momento do maggior splendore lasciarono un affranto ma mai domo Dietnam a occuparsi smanettando e maneggiando di se stesso e di un gruppino di sparuti teenegers, da lui valorizzati ad arte, chiamati Bikini the cat, che una volta raggiunto anche grazie alle sue poderose spinte webbiane il successo risultarono vagamente e indisponentemente ingrati, ma tant'è, Hobo va avanti. Intanto prende forma nella vulcanica capiente capocciona di Dietnam l'idea di creare quialcosa oltre la sua mini casa indie, oltre ai suoi mille gruppini nati per l'incontenibile voglia di suonare, ed ecco abozzarsi i primi Canadians, grezzi, imperfetti, stonacchianti, ma con quel qualcosa che ti tiene comunque li ad ascoltarli, eccoli suonare ovunque, per qualunque cifra, in qualunque situazione e rodarsi, cambiare il batterista, suonare ancora e rodarsi, migliorarsi, puntare sempre un gradino piu in alto.
Eccoli mandare demo ovunque sempre e comunque, provarci e provarci e finire all'Heineken, a Mtv, vincere registrazioni, e intato suonare sempre e comunque e rimarere i soliti cazzoni nella vita di ogni giorno, e il solito vecchio Hobo ai concerti, che dice le cose in faccia e ci ride su, che si ubriaca e intanto pensa alla prossima mossa. Ed ecco l'affaire MySpace, di cui il nostro e i nostri hanno avuto il dono di saper sfruttare in modo geniale le possibilità, con foto accattivanti, pezzi orecchiabili e ben mixati, per caso, o per capacità, in breve non solo sono divenuti uno degli space piu ascoltati italiani, sicuramente il piu ascoltato space di un gruppo indiepop di poco più che pivelli, ma a furor uterino di teen americane, totalmente plagiate dal malefico Dietnam via space, divenire idoli dei teen americani, essere votati come miglior gruppo e vincere premi e soggiorni nelle americhe prossimi futuri.
Il tutto condito con stuoli di commenti e di fanciulle note (Sirya) e meno note, convinti dal nostro maffia Hobo a dipingersi sulle mani fantastici "Canadians i love you". E come coi blog successo internettiano, italiano e mondiale fu Con raccapriccio dei rockers barbogi di cui sopra, delle musichevive, dei livepuntiviveurs che contano, di chi ha la prerogativa di ritenersi vate dell'ascoltabile o organizzatore di tutto ciò che deve essere cool.

In questa variegata ottica si inserisce quindi il concerto al Blocco di San Giovanni Lupatoto.
Pubblicità poca, trafiletto nel forum fatto da Hobo nel forum musicante, nel contempo suo malgrado delle fans lo pubblicizzano in modo ben piu presente nel forum rivale, quello disimpegnato e supermoderato di veronavip, dove vige la censura ma non si boicottano i muscisti... Ok poi Dietnam-Hobo tempesta i blog, ma si sa dei blog, a Verona e non solo lui è lo re. Il sito musicale lo ignora, mettendo in home page un compleanno di rocckettari in una improbabile, orribile officina, evidentemente grata alla dirighenzia di cui sopra.
E va detto che pure il Blocco trova poco spazio nella home di Livepoint, palesemente gestita da persone vicine a chi gestisce alcune cose. E viene la serata del concerto, chi ascolta e va a concerti simili non si aspetta certo il pienone, dalle premesse e dal fatto che a Verona trovare un pubblico che sia tale e non sia costituito da mamma fidanzata gruppo gemellato e poco più è sempre un impresa... E invece il pubblico c'è, tanto, poderoso, sa le canzoni a memoria e le canta, ed è pieno di pheega di eta variabile tra i venti e i quaranta, come il pubblico mascolo, pochi musicisti, quando mai, quei pochi indie, o qualche illuminato/a ascoltatore variegato e un gruppo al completo di rockers disidenti ma sempre attenti alla scena locale... e gente, gente gente, gente che colla verona musicale e i suoi triti giri non centra nulla, gente che è li per Dietnam, per i Canadians, pubblico, sì signori la parola tanto ambita e rara a verona, PUBBLICO, che segue, che si esalta, che canta, che è passato per curiostà e hai trovato in pista dopo a far casino, ovvero la rivincita del boicottato, e la vittoria di una musica semplice ma mai scontata, orecchiabile al punto giusto.
E loro suonano e cantano, i Canadians, e lo fanno bene, e si ritrovano osannati da un gruppo di romani-bresciani-vicentini venuti apposta e si trovano un sacco di veronesi che non li dimenticheranno e fanculo a chi prevedeva il vuoto.

Finito il concerto Dietnam fa vendere cd magliette e spille e gadget a una fata bionda, e caracollando sudato e sfatto, scende, abbraccia amici, viene sommerso da ricercatori di autografi, si cambia e tira una mina pazzesca in un angolo come suo solito, pacca sulle spalle e risa cogli amici e i conoscenti, mentre il pubblico si chiede quando ci sarà il loro prossimo concerto.

Frugulla feat. Frug 3


Tres bien Frugulla e Frug3, plausi per l'eleganza del post e grazie per avercene fatto dono. Ah, un bel post "imparziale" e "contro" coma piace a noi. Farei quindi seguire un paio di riflessioni a ruota libera.

Comprensione del testo
1-E' finita la spompinata a Dietnam?
Speriamo di sì. La politica chiara e tonda di Sentenziosi è sempre stata l'irrispettosa, irriverente e scomoda versione dei fatti all'unico fine di portare in casa faziose quanto gratuite polemiche tutti contro tutti, e suvvia! (eh queste so' soddisfazioni...) In faccia al politically correct e col savoir faire dei veri paraculi quali effettivamente siamo. A ragion di contraltare, si aggiunga quindi che il sottoscritto non riesce ad ascoltare due canzoni dei Canadians di fila. E andiamo...

2-Frugulla e Dietnam "per caso" si conoscono?

Sì: 90%. No: 1%. Non sa - non dice: 9%

3-Il pubblico davvero si chiede quando sarà il loro prossimo concerto?
Mah, può essere. Ma sospettiamo fortemente Frugulla abbia steso la frase abusando di una certa licenza spompinosa (vd. già domanda 1).

4-Toc-toc: la recensione vera e propria del concerto non c'è?
Certo. Sarà pubblicata il 23 febbraio 2008, giusto per non pisciare fuori dal vaso.

5-Hey, vi rendete conto che se non riuscite a trattare a pesci in faccia l'oggetto delle vostre recensioni, non potete rifarvi sui vostri recensori, ché senza siete finiti, zero, meno di niente, eh?
Cioè vuoi dire che chiudiamo baracca e burattini per davvero? Meenghia. Frugulla e Frug3, ci pieghiamo lungo il deretano a 90°, passivissimi.

22 febbraio 2007

Anniversario della morte di Andy Warhol

Il 22 febbraio 1987 moriva Andy Warhol. Oggi, vent'anni fa. Causa una banale appendicite, peraltro. A questo ventennale, ovviamente, saranno legate diverse mostre "in memoria di" e altri happenings, dei quali magari i butei (Frut1?) vi aggiorneranno se a loro pare. Alcuni già passati, come la mostra romana o quella triestina.
Qui su Sentenziosi, io ci vedevo bene la riesumazione di alcuni suoi aforismi per meglio presentare il personaggio (o persona? Mah, difficile a dirsi con Andy), intervallati magari da alcune immagini, a tema.


Aforismi pop di Andy Warhol


"Tutte le cose sono nell'aria, conta solo chi le realizza."

"Non capisco perché non sono mai divenuto un espressionista astratto, perché con la mia mano tremolante mi sarebbe venuto spontaneo."


"Dipingo semplicemente le cose che ho sempre pensato fossero belle, cose che usiamo tutti i giorni e alle quali non pensiamo mai; sto lavorando alle zuppe e sto realizzando quadri di soldi: lo faccio perché mi piace."

"Uso la serigrafia adesso. Penso che tutti dovrebbero saper dipingere i miei quadri al posto mio. Non sono ancora riuscito a fare un'immagine chiara e semplice e uguale come la prima: penso che sarebbe fantastico se le persone facessero serigrafie in modo tale che non si capisse se un quadro fosse mio o di qualcun'altro."



"Mi resi conto che qualsiasi cosa facessi aveva a che fare con la Morte; era Natale o il Primo Maggio - una giornata di festa - e ogni volta che accendevi la radio dicevano cose del tipo: ci saranno quattro milioni di morti."

"Una foto di me tra le Brillo Boxes è indistinguibile da una foto di un commesso tra le scatole di un supermercato. Con quale diritto possiamo distinguere un oggetto d'arte dal puro oggetto di uso comune? Uno è fatto di legno, l'altro di cartone rigido."

"Eravamo tutti interessati a quello che accadeva. L'ideale Pop, dopo tutto, era che chiunque potesse fare qualsiasi cosa, così noi cercavamo di fare di tutto."

"Firmerò col mio nome le seguenti cose: vestiti, correnti elettriche e alternate, sigarette, registratori, impianti sonori. Dischi rock' n' roll, tutto, film e apparecchiatura cinematografica, cibo, fruste, soldi!"



"Mi piace la routine. La gente mi telefona e dice: spero di non aver disturbato la tua routine, chiamandoti."

"[…] io e Gerard abbiamo sposato tutto, telai, tele, stampi, pennelli, colori, serigrafie, radio, carte, stracci, tutto."

"Una ragazza sembra più bella e fragile quando è sul punto di avere un collasso nervoso."

"Trovo il montaggio troppo stancante […] Lascio che la camera funzioni fino a che la pellicola finisce, così posso guardare le persone per come sono veramente."



"Una volta che sei Pop non puoi vedere una cosa nella stessa maniera, e una volta che pensi Pop non puoi vedere l'America nello stesso modo."

"Sponsorizziamo un nuovo gruppo che si chiama Velvet Underground e, siccome non credo più nella pittura ho pensato che fosse una cosa carina quest'opportunità di combinare insieme musica, film, arte tutto insieme."

"Non leggo mai, guardo solo le figure."

"Ecco quello che così tanta gente non ha mai capito su di noi: si aspettavano che noi prendessimo seriamente le cose in cui credevamo, cosa che non abbiamo mai fatto - non eravamo intellettuali."

"Mi sono messo a pensare improvvisamente che il cinema era qualcosa di interessante da fare, così (nella primavera del 1963) sono uscito e ho comprato una bolex 16 mm. Ho fatto il mio primo film durante una gita a Los Angeles."



"Per tutto il 1964 abbiamo girato film senza il sonoro. Film, film, film e ancora film. Ne avevamo girati così tanti da non preoccuparci di dare un titolo: gli amici si fermavano e si mettevano di fronte all'obiettivo ed erano la star della pellicola di quel pomeriggio."

"Quando finisco una serie dovrei distruggere l'immagine di partenza per evitare possibili furti. Se qualcuno falsifica la mia arte, non avrei modo di riconoscerla."

"Mi piace tutto ciò che è nuovo ma odio buttare via qualsiasi cosa."



"Non pensare di fare arte, solamente falla. Lascia che siano gli a altri a decidere se è bello o brutta, se piace o meno. Mentre loro decidono, tu continua a fare arte."

"Volevo che mi lasciassero fare qualcosa di nuovo, ma dissero che era una retrospettiva e che quindi dovevo esporre le mie vecchie cose, così dissi: "va bene". Avrei, comunque, preferito creare qualcosa di nuovo per l'occasione."

"Perché ho smesso di dipingere? Ma io non ho mai smesso. Mi dipingo le unghie e gli occhi tutti i giorni."

"Io porto la mia macchina fotografica ovunque vada. Avere un rullino da sviluppare mi dà una buona ragione per svegliarmi la mattina."

"Volevo che i film fossero essenzialmente uno sfondo. Che fossero lì per sempre e tu potevi uscire e tornare […] e i film sarebbero stati lì, sempre presenti."

"Le sceneggiature mi annoiano. E' molto più eccitante non sapere cosa accadrà. Non penso che la trama sia importante. Se vedi un film in cui ci sono due tizi che parlano, puoi guardarlo continuamente senza annoiarti. Ma non guardi un film due volte se ha una trama, perché sai come va a finire."

"Non mi è mai piaciuta l'idea di prendere alcune sequenze e montarle, perché alla fine, quello che risulta è molto lontano da quello che è realmente successo- non è più vita, è così banale."

"Non mi sono sposato fino al 1964, quando ho preso il mio primo registratore. Mia moglie. L'acquisto del registratore ha posto fine a qualsiasi tipo di vita emotiva potessi avere, ma sono contento sia andata così. Niente era più un problema, perché l'unico problema poteva essere quello di avere un buon nastro, e quando l'unico problema è un buon nastro non è più un problema."

"Il mio stile è sempre stato quello di estendermi, in ogni campo, più che salire. Per me la scala del successo era più laterale che verticale."


"Un artista è uno che produce cose di cui la gente non ha alcun bisogno, ma che lui - per qualche ragione - pensa sia una buona idea dargli. E' molto meglio fare della Business Art che della Art Art, perché la Art Art non riesce a reggere lo spazio che si prende come la Business Art."

"Tutte le volte che mi interesso di qualche cosa so di essere fuori tempo, sono sempre interessato alla cosa giusta al momento sbagliato. Dovrei provare interesse quando non lo provo più, perché è proprio quando mi stufo di pensare sempre a una stessa idea, che quella idea comincia a fruttare qualche milione di dollari a qualcun altro. I miei soliti errori."




"Successe una di quelle sere in cui chiesi consiglio a circa dici, quindici persone finché un'amica formulò la domanda giusta: "Cosa ti piace di più? "Fu così che iniziai a dipingere banconote."

"La bellezza di questo paese sta nel fatto che l'America ha creato una tradizione per cui i consumatori ricchi comprano in sostanza le stesse cose dei poveri. Sediamo davanti al televisore e beviamo Coca Cola, sapendo che il Presidente beve Coca Cola, Liz Taylor beve Coca Cola: perciò pensiamo che anche noi possiamo ber Coca Cola."

"…Guadagnare denaro è arte; lavorare è arte; e fare affari è l'arte per eccellenza."



"Comprare è più americano di pensare, e io sono americano come qualsiasi altro."

"La cosa più bella di Tokio è McDonald's. La cosa più bella di Stoccolma è McDonald's. La cosa più bella di Firenze è McDonald's. Pechino e Mosca non hanno ancora nulla di bello."

"Sono di un'estrema passività. Prendo le cose così come sono. Mi limito a guardare, osservo il mondo."

19 febbraio 2007

Informazioni di servizio.

Per chi non lo avesse notato questo blog è prossimo al fallimento.
Si appresta a fare il canto del cigno, dalla barca Sentenziosi risuona un vociare allegro ed uniforme:" si salvi chi può!"
Dopo quasi sei mesi di attività subiamo un empasse creativa e diamo il meglio con post inutili come: Feste di carnevale update (sottotitolo invisibile: e mo beccati ste foto che non c'ho voglia de scrive un cazzo!).
Ad ogni modo voglio assicurare tutti; la fase neodecadentista di sentenziosi, causata da improrogabili impegni di lavoro, sta per terminare. Torneremo presto con sano vigore futurista e piacevoli novità. Non disperate. Forse.

17 febbraio 2007

Feste di carnevale a Verona update.

Come promesso (da chi???) alcune foto della festa al relais dell'anno scorso. Di eccellente qualità per altro


(gggente, gggente, ggente tanta voglia di fare cose di stare tra gggiovani)



(butel2 non vorrai mica sostenere che c'era anche della pheeega con questa foto?
Ma no ragazzi io ho solo scattato a caso non fate i maliziosi dai..)

(tunz.. tunz.. last night a dee jay saved my life.. she was dj blush)

Conferme last minute; sentenziosi sentenzierà fuori sede butel1 metterà a rischi la verginità (?) del suo culez in un bel masquerade private party (organizzato dagli amici dell'uomo) in quel di Milano. Ciao butel1 ciao..
Butel2 al 90% si infiltrerà in un'altra festa privata nel Veneziano. Avete presente la festa di eyes wide shut? Ecco tutta un'altra cosa (dove l'ho già sentita questa?).
Tutto questo per dire cosa? Ma così per rendervi partecipi dei cazzi nostra, sometimes.. someways..
Seguiranno recensioni cum foto.

Ad ogni modo ci sarà un nostro (un amico de sentenziosa ecco) infiltrato alla festa del relais e sempre che ci voglia omaggiare con una sua preziosa recensione avremo su queste pagine un rapido resoconto del carnevale a Verona, un pezzettino, qualcosa, forse.


PHOTO UPDATE BY BUTEL1
Dopo che Butel2 è riuscito a caricare le foto più brutte di quella che sembrava essere la festa più brutta di tutti i tempi, provvedo umilmente a postare qualche aggiornamento in merito per riqualificare questa festa come "festa in maschera", quale doveva essere ma chissà se s'era capito...


La maschera dei mendicanti è stata li tutta la sera!


Ordinazione standard dei butei x8 (dico sul serio, siamo usciti storditi)


Se ricordate, ai tempi Totti s'era fratturato la gamba



L' "originalissima" banda Bassotti.

Stop. Come detto, le altre sono compromettenti a iosa. Ad ogni modo si registrava:
-un ottimo afflusso di pheega (ricordo ancora le due lesbo cobwoys e le marinarette)
-una sala pestata da dj Blush, absolute London sound
-alcol a iosa, per 5 ore filate (thanks Butel0Card)
-carinissimi alcuni costumi, almeno una quindicina di super maschere, non presenti in foto purtroppo (che dite? Che in questi casi si tende a dire sempre così? Ma è la verità, eh!)
-alcuni non erano mascherati e la cosa era mooolto fastidiosa: se fai una festa in maschera, cazzo si viene tutti in maschera!

Basta, voto finale cum alcol: 8,5
Voto sine alcol: 7-

p.s. Butel1 sta meditando fortemente se andare o meno (in questo momento sono assai proteso verso il "o meno") a Milano perché ho appena sentito cose veramente "barocche" su questa festa per, evidentemente, ricchioni patentati. Certo che l'equazione:

ricchioname --> superfesta --> super tope

resta pericolosamente in piedi. Chi vivrà, vedrà.
Buone feste a tutti, ci si sente in questi giorni.

Sentenziosi

16 febbraio 2007

Bye bye Pachanka

So long Discoteca Pachanka

Pare che il Pachanka abbia tirato le cuoia. Leggasi: è fallito (notizia segnalataci per mail da un collaboratore e in attesa di prova oculare, ma noi ci fidiamo - ovvero non abbiamo voglia di andare a verificare fino a Soave, eddai! Si accettano rapide smentite).

Già odo in lontanaza il motivetto tristo-tristo delle dipartite di allenatori/giocatori/presidenti reso celebre da Mai Dire Gol... eccolo eccolo, lo sentite?


Ci piace ricordarlo così.
Ci mancheranno i suoi avventori s-fashion durante la fashion night.
Ci mancherà la barista scazzatissima ma da buttare giù senza tregua alcuna.
Ci mancherà l'ingresso sempre omaggio, anche se per tirarne su le sorti finanziarie ti offrivi di pagare eh.
Ci mancherà la fine selezione musicale.
Ma soprattutto...
...ci mancherà quella tipica atmosfera newyorkese (del resto lì si parlava uno slang molto vicino a quello di brooklyn) e l'architettura che tanto ricorda le mitiche discoteche anni '70 altrettanto newyorkesi. Insomma, ci mancherà questa scritta va bene?


"Confermiamo, le cose stavamo proprio così: una sera ho
ballato spalla a spalla con John. Travolta. Vecchi tempi"


--Amarcord--

Heh, quanta nostalgia in questa frase presa dal loro sito: "Ma grazie al Pachanka ora non servirà più una traversata oceanica per raggiungere lo studio 54, oggi serve solamente spostarsi di 15 km fuori da Verona centro e godersi un’entrata senza senza pagamento (ndSentenziosi: ne deduciamo che per loro non far pagare era faccenda cruciale!). Due sale unite tra loro dall’esclusivo stile seventies e dallo spazio aperto (ndSentenziosi: insomma, due sale, ma lo spazio aperto. Era un unico capanno, per dirla tutta). In una domina il bancone, nell’altra il Dj, superstar di ogni serata (ndSentenziosi: ogni ogni, proprio ogni), come nelle migliori tradizioni dei bei tempi che furono. Musica di altissima qualità, diretta dai migliori dj della piazza."

Ciao Pach, ciao
Ma non te la prendere, questo non era posto per te. Qui non ti hanno capito, sei stato un cubista in un età all'insegna dell'impressionismo (forse era meglio avere un pò di allieve, eh? Cubiste). E se dovessi ripalesarti o ricollocarti altrove (da noi capita circa due volte all'anno, credo), beh in quel caso facci un fischio e torneremo volentieri a sputt... ehm a parlare al mondo dei gggiovani quanto erano magiche quelle atmosfere seventies e quanto spasso ci sapevano procurare.
Au revoir!

Sentenziosi

15 febbraio 2007

Feste di carnevale a Verona

Ebbene si, anche a Verona. Un trend, quello delle feste in maschera, sdoganato un pò in tutto il mondo, sta prendendo piede anche nella capitale della pearà.
Sentenziosi rinnova la sua partnership con il divertimento e suggerisce e foraggia i forzati del entertaiment notturno, come noi alla partecipazione di cotali eventi mondani per i seguenti motivi:

1) La pheeega
2) La pheeega
3) Vd. sopra.

Ora le motivazioni serie


1) La pheega. Ebbene si, queste pazze pazze (Platinette pron.) donne adorano (Oh yes men I go crazy for this!) le feste in maschera.

2) La maschera. Quella che può sembrare il motivo più evidente nasconde in verità motivazioni sociologicamente e antopologicamente più profonde. Tralasciando tutte le stronzate mistico esoteriche a corollario veniamo al dunque. In soldoni, mi rivolgo a te sfigato! Si tu proprio tu non giararti non guardarti intorno sei proprio tu! Tu sei quello che non osa mai, sei l'oggetto matricola n°1.987.232 creato su immagine e somiglianza del sommo Butel0 e mandato a Verona a diffondere il verbo del buteismo. Si tu che volevi mettere quella camicia bianca senza neanche un quadrato ma non ce l'hai fatta. Ebbene per una sera all'anno ti puoi vestire come cazzo ti pare chissenefrega dei giudizi e sentenziosi di turno! Stasera facciamo un pò come cazzo vogliamo (ndGuzzanti All rights reserved by ottavo nano)! Divertimento puro semplice e spensierato in cui ognuno recita al meglio la parte che si è ritagliato.
Si tu!Ah era finita l'invettiva? No scusate ci avevo preso gusto a puntare il dito.. Sì..Tu! L'ho rifatto? Scussate..

3) L'effetto doccia fredda. In un settore che respira a fatica, discos&club o, se si preferisce butei de ballà, l'evento mascherato può sortire un effetto rivitalizzante sia per il locale in declino sia per la serata del cliente X ormai molto annoiato dalla serata tipo :butei- disco maranza- paninoterzomondo(così noto data la nazionalità del paninaro e data la pienezza ha la capacità di sfamare due o tre paesi del terzo mondo c'è chi l'ha chiesto con dio dentro)- discobranda.


Chiarito il quid della questione vediamo i luoghi:

1) Discoteca Alter ego Verona/bis ovvero propone il masquerade party in due occorrenze. Venerdì 16 organizzato dallo staff Deja vu tutta un'altra cosa (riusciranno a fare danni pure qui?) e Martedì 20 febbario organizzato (le informazioni possono essere soggette a cambiamenti) da festa universitaria. Che poi sono più o meno gli stessi del Venerdì.
Tra le due consiglio il martedì. Innanzitutto perchè il martedì non c'è mai un cazz da fare e poi la clientela è più omogenea (universitari), costa meno, e, infine, no dico beccatevi sta chicca, SERVIZIO PULMAN (certo senza un L come scritto sul flyer) GRATUITO DAL CAMPUS!! Cioè mica come quei mortaccioni del venerdì che ce tocca annà co li mezzi nostra (ndClaudione Amendola mai così vicino a sentenziosi. Ah mi informano dalla regia che è partito un cert motivetto... Sapore vero..). E poi non si capisce perchè, in base all'esperienza degli anni passati, mentre il venerdì c'è solo metà audience mascherata, il martedì tutti (che poi molti sono gli stessi del venerdì) si travestono amabilmente.



2) Sabato 17 Discoteca Berfi's Verona. Abracadabra playboy carnival party guest dj Filippo Nardi. Tre brevi considerazioni. Se opti per questo party, e devi invitare qualcuno, prendi almeno una giornata di ferie dal lavoro per comunicarlo. Il nome non perdona. Pronuncia estesa dalle 3 ore alle 3 ore e mezza. Aspirata 1 ora e 45.
La seconda; sentenziosi fatta eccezione dello student's party di halloween (tra l'altro non molto fortunato) non ha mai partecipato ad una festa in maschera by berfi's. Quindi si astiene da giudizi e raccomandazioni e, aspettiamo notizie da organizzatori e partecipanti. Terza: Ah non c'è? Scherzetto. Avanti un altro.

3) Martedì 20 febbraio: Tiffany cafè explosive, via Arno Verona. Che dire il bar dei Butei delle Golo trasformato in lounge bar propone un party mascherato. Allora sicchè il posto non è male, ma è pur sempre il bar dei butei delle golo, io ti organizzo la serata così. Prendi la carta. Fatto? Prendi la penna. Fatto? Ora scrivi pre-preserata al tiffany, aperitivi-buffet-stronsade-vecio-pacche. Fatto? Rapido spostamento al Campus, via XX settembre Verona, ultimi 45 giri di rum e pera e ora scegli, se non sei in coma etilico, puoi imbarcartI nell'autobus dei deportati e giungere sino all'alter dove orde di butei con alito aromatizzato alla fogna ti accoglieranno secondo lo schema consolidato. Fatto? Un'ultima cosa se sei uno studente-lavoratore non dimenticare di mandare l'sms salvavita (by mister Beghelli) delle 4 a.m. al tuo datore di lavoro e scrivi:" Colpito da terribile influenza intestianale notturna farò avere mie notizie. Stop". Non sbagliare, preparalo ora e tienilo salvato nella memoria del tuo cellulare per evitare in uno stato euforico di confondere notizie con novizie e mandare in visibilio tutto l'ufficio nell'attesa di giovani stagiste.


4) Classic venerdì gnoccolar+ sagra della renga a Parona. Devo aggiungere altro? Ah beh si Qui si mormora che sia stato istituito un comitato per far eleggere Grande puffo papà del gnocco. L'anno prossimo.


5) Carnevaland. All inclusive alla caserma leopold- Pastrengo- loc. Telegrafo. Mai partecipato ad una loro festa. Alcuni dicono siano molto divertenti altri sono meno entusiasti. Un'occhiata ai prezzi e , qui, spuntano delle curiosità sfizose. Il prezzo iniziale era 35 euro secondo lo schema all inclusive. Tutto compreso (o fin quando resisti se preferisci). Poi, il prezzo assecondando la dinamica turistica del last minute è sceso a 29. Ora io non so come stiano messi a prevendite questi ragazzi ma in genere questo tipo di offerte si fanno o per riempire l'aereo (avete un aereo?) o per salvare il salvabile. Who knows? La presentazione dell'evento, del resto, è alquanto curiosa:" Viaggia col cammello...(?) sali sul dragone...(??) Carnevaland vi aspetta! All'entrata, oltre a dei simpatici gadget carnevaleschi,(???) vi sarà consegnato il braccialetto magico,(????) ovvero il lasciapassare per il divertimento che darà il libero accesso all'esuberante mondo di ALL-INCLUSIVE. Ad accogliervi e per tutta la serata sarete accompagnati dai tipici dolci di carnevale e da gustosi stuzzichini preparati dai ragazzi del Jameika Pub (VR) e del Jaman Pub (MN), che vi serviranno anche i loro rinomati cocktails, alcolici e non. E ancora fiumi di birra e sangria. (etc etc..) Che dire.. Aspettiamo notizie.

6) Festa brasiliana di carnevale @ Le disque. Sabato 17 febbraio
Chi ha detto brasiliana? Insomma al le disque tette e culi ecco.


7) Second carnival party by les enfants terrible. Last but not least. Sentenziosi in genere non promuove eventi, si limita ad andare e sputare sentenze ma in questo caso una generosa marketta va fatta (dopo arriva il conto anfami teribbili non ve preuccupate). L'anno scorso, la mia, fu un'adesione dell'ultimo secondo.

Organizzata una mascherata all'ultimo minuto da 892-892 (ahimè non fui l'unico) mi reacai, butel1munito, ad un party che più che per il tema mi interessava per la location, il Relais di Villabella. Butel2 ,per un qualche assurdo motivo, è terribilmente affascinato dagli hotel party newyorkesi e questa era un'occasione da non perdere. In breve. Per butel2 fu probabilmente la festa dell'anno. Super sound by dj Blush, un giusto livello di affluenza (ovvero c'era gente ma si respirava), drink non troppo costosi e tanta voglia di divertirsi.
Quest'anno al posto di Blush ci sarà Christelle e in più altre due sale. Quindi, sommo butel2 dicci cosa fare? In pratica, invito tutti (tutti insomma qualche butel che ha voglia di fare 2 o tre stronzate) a trovare una maschera in tema cinematografico, trovare 15 euro e recarsi sabato 17 al Relais di Villabella, San bonifacio, dalle ore 22 in poi per quello che speriamo sia una piacevole riconferma.

Speriamo chi? Si tu proprio tu eh eh (oh no ancora..)

Noi no.. i vari sentenziosi saranno divisi tra due feste a Milano e Venezia..Ad ogni modo auguriamo agli infanti (ma anche agli altri un augurio e gratisse suvvia) che le serate riescano al meglio.
Arrivederci.


UPDATE BY BUTEL1

8) C'è una doppia festa in maschera all'Osteria Leon d'Oro in via Pallone.
-Venerdì 16 festa in maschera MA privata
-Sabato 17 festa in maschera non privata aperta a tutti, ottima come preserata per recarsi poi al Relais Villabella

Manifesto anti-compleanno in pompa magna

Nuovamente la parola ai lettori. E sottolineo ben venga se gli spunti sono ludici e dileggianti come in questo caso. Al kit di anti-San Valentino, Butel Saval (immagino sia residente nel bronx della pearà) fa seguire un manifesto anti-compleanno.

Manifesto anti-compleanno in pompa magna

E’ ormai un classico, arriva la chiamata del butel/a di turno che chiede di andare al suo compleanno, tavolo prenotato in disco, mille cocktail, mille pheeghe, mille butei, mille mille mille.
“Si può fare, ti saprò dire”. Così mi limitavo a rispondere fino a poco tempo fa. Odio i compleanni in pompa magna, quelle serate in cui conosci il festeggiato, 2 , forse 3 butei e gli altri non sai minimamente chi siano. Che senso ha fare una festa di compleanno ove la maggioranza delle persone presenti non si sono mai incontrate, ergo non si conoscono? Sorrisi tirati, battute tirate, noia.
Volgarmente detto: una rottura di coglioni (ndr. la correzione automatica mi dava ciglioni al posto di coglioni). L’invito al compleanno neo pacchiano, con una ricerca spasmodica ai confini dell’ossessione di mondanità d’infimo livello mi porta tout court a declinare la mia presenza in base ad alcuni criteri prescelti non direttamente, ma acquisiti ahimè d’esperienza:

1) I gruppi che si formano durante la serata portano inevitabilmente ad un naufragio della nave, dove tutti fanno un pò come cazzo gli pare (preso da uno spot di Guzzantiana memoria a favore della Casa delle Libertà) (ndSentenziosi: ce lo ricordiamo! Era proprio m-i-t-i-c-o: in un appartamento sempre festeggiante gli invitati si esibiscono nelle kermesse da Maracaibo-party e il payoff è sempre lo stesso: “Nella casa delle libertà… facciamo un po’ come cazzo ce pare!”. Tra l'altro ne interpretammo alcune versioni da tenere per i figli).

2) Tentar di rimembrare i tempi passati, conditi da grasse risate e pacche sulle spalle è un’impresa ardua, dato il tuntz- tuntz perpetuo ad altissima frequenza sito nelle balere per giovani.

3) L’assalto alla mega caraffa offerta gentilmente dal festeggiato, mi ricorda l’assalto alla distribuzione dei viveri in quelle zone del Corno d’Africa martoriate dalla guerra e assalite dalla fame/sete.

4) Il festeggiato/a il cui motto è “più gente c’è meglio è” è più preoccupato ad accogliere gli invitati indirizzandoli al tavolo piuttosto che divertirsi ed intrattenere i presenti.(a questo punto mi viene da pensare: vai ad accogliere le persone nella reception di un albergo, così ci guadagni pure qualche euro).

Ovviamente, ognuno è libero di festeggiare come gli pare e piace, ma non deve sottovalutare il fattore di conoscenza reciproca tra gli invitati. Una buona cena a base d’invitanti libagioni, annaffiata da un buon vinello, con una piccola cerchia di amici, per poi magari rintanarsi in un bel localino dove si possono scambiare quattro chiacchere è di gran lunga più divertente e meno smarronante dell’ormai retrò Compleanno in Pompa Magna. L’invito a quest’ultimo, da qualche anno a questa parte, lo rifiuto con la scusa di dover togliere la pubblicità al programma che sto registrando su Rai Uno condotto da Gigi Marzullo (cassettone mio cassettone).

Butel Saval


La postilla made in Sentenziosi
-Per non parlare delle scelte musicali discutibilissime che non mettono mai d’accordo nessuno
-Per non parlare della trita e ritrita gara a “chi fa il regalo in più persone”, giacché le economie di scala infine ti consentono di metterci “un cinquello e besta, vecchio”.
-Tuttavia, presentarsi da totale o parziale sconosciuto potrebbe presentare dei pro. Si potrebbero infatti fare nuove conoscenze. Magari conosci un po’ di pheega, hai visto mai? O meglio: a rigor di logica si dovrebbe conoscere nuova gente. Quasi sempre il miraggio resta tale e lontanissimo: l’organizzazione corporativistica di gruppi di amici vs. altri gruppi amici dell’invitato strutturano a tempi record la presenza umana li radunata e te ne resti come un pampano nel tuo acquario di vecchie conoscenze

Si proponga una soluzione
Anche Sentenziosi, dopo l’iniziale politica “Andare a tutte le feste di compleanno” (invitati o meno, anzi quasi sempre imbucati a dire il vero), optò in un primo momento per un comodo “Snobbare tutte le feste di compleanno” ed infine trovò un’ottima mediazione nel motto “Presentarsi SBRONZI A MONTE a tutte le feste, di compleanno o meno”. Mal che vada, il giorno a seguire poco o nulla è ricordato.
Ne deriva, converrete con noi, che per chi come noi (ndButel2: ma soprattutto come te, devo chiamare i testimoni al banco dell'accusa?) pratica questa politica, tali eventi restino sempre appannaggio una tantum: al secondo giro, tutti ci voglio fuori dai coglioni! (ndSentenziosi: sì, è vero, il correttore suggerisce ciglioni).
Del resto, da quando blogghiamo, tutti ci vogliono fuori dai ciglioni a priori!

14 febbraio 2007

Il kit di S.Valentino

SAN VALENTINO!

Cercare per settimane un luogo adatto per la festa? Fingere di divertirsi ? Smarronarsi per ore in una sequela di convenevoli, sorrisi e baci? Sputtanarsi soldi per cene e regali inutili? Magari litigare per ore per futili motivi??

Ecco a voi la soluzione:
"IL KIT DI SAN VALENTINO"

COME SI RICEVE IL KIT?
Per celebrare la tua ricorrenza, preparati i tuoi 2 "Kit di san valentino". Uno è per te, mentre l'altro lo invierai per posta al tuo amore che ami tanto tanto.

COSA FARE DEL KIT?
A san valentino e precisamente la sera, il kit va aperto. Tutti e due insieme appassionatamente. Organizzate quindi la festa ognuno a casa vostra.

E' UN PARTY A TEMA?
Si è un party a tema…Vestitevi sempre di conseguenza.

COSA CONTIENE IL KIT?
Il kit è contenuto in una confezione nera porta-videocassetta.



Una volta aperto, il kit rivela un mondo di colori, sapori, sensazioni, good vibrations, sensualità e trasgressione per il tuo lui/lei!



Ma vediamo in dettaglio cosa contiene il kit:

1. Un cartellino/segnaposto in colore fluorescente su cui apporre il prprio nome usando un pennarello (non incluso) e decorando con disegni più o meno spiritosi, trasgressivi, solari e sexy.



2. Una bandierina decorativa per riempire di allegria il locale in cui vi trovate. La bandierina (una per kit) reca il marchio di Barbie, ma non è essenziale. Impossibile trovarne altre che costassero meno.



3. Cannucce corte nere, le stesse che si trovavano nei peggiori cocktail.



4. Un fiocco colorato da apporre sul regalo per il festeggiato. Il regalo (non incluso) non deve essere assolutamente serio né utile. Preferire cose vecchie e sgradevoli, da proporre con un sorriso dicendo: "So che a te piace il trash..."



5. Un guanto in lattice da usare a termine festa per momenti di sesso estremo.



6. Una busta di polveri per acqua Idrolitina. Da aggiungere a un cartone di Tavernello bianco (non incluso) per ottenere un frizzante champagne a costi da discount.



7. Un palloncino. Gonfiatelo e divertitevi a lanciarlo. Riempito d'acqua può emulare le ben note Bombe D'Acqua tanto divertenti.


8. Una busta di tè. Per la tua lei che ama il bio le tisane e il ciclo benessere.



9. Una compressa Saila Menta senza zucchero. Da spacciare per ecstasy e da consumare durante l'ascolto della colonna sonora della festa



10. Un sacchetto modello amore Fai-Da-Te-Il-Tuo-Sushi. A riso e alghe unite del pesce crudo (non incluso, per ovvi motivi) e buon appetito, innamorati del mondo!



IMPORTANTE!
Fate scattare al/alla partner, delle foto che testimonino l'uso effettivo del contenuto del kit e fatevele inviare per email
Bene, spero vi divertirete in maniera intrigante, trasgressiva e solare!

Buon san valentino, amore !!

Duchamp