31 ottobre 2006

ADIEU!

Una volta era la festa dei morti.Adesso si chiama halloween.Quante feste quanti eventi,che fare,dove andare?Ma poi a mi che casso me ne frega?
E poi stasera sono un pò così sto male..mi bevo una bella tachpirnha alla fragola e vado a letto.
Lo so la piazza piangerà la mia assenza (che poi come sarà il mio coccodrillo?Ci lascia Butel 2,lui si che sapeva parlare di se...) ma da vera star del palinsensto della piazza devo gestire le mie presenze,come pietro taricone.(TU NON GESTISCI NIENTE TU STASERA STAI A CASA PERCHE' IO L'HO DECISO FIRMATO L'INCOMMENSURABILE BUTEL 0).

Ad ogni modo venerdì sarò li per partecipare all'iniziativa di Vik 4. E poi tutti all'alter..che originali questi gggiovani veronesi..

Darse! Sponsor della settimana: VicoQuattro, "Porgi l'altra guancia!"

Abbiamo già studiato qualche post addietro la fenomologia sociale di un butel; abbiamo così scoperto che la vita di un butel è certamente e necessariamente condotta all'insegna della triade virtuosa "bear-magnar-gussar". E' stato tuttavia scientificamente comprovato che quello del gussar sia un comportamento nel quale un butel medio non sempre si è dimostrato pratico quanto istinto gli comanda. Tale stato di incompleto vivere ne turba l'essere virtuoso, da qui la necessaria esistenza di un quarto comportamento psico-fisico caratterizzante il butel a sublimazione del terzo: darse.

Darse non è un gioco da ragazzi: don't try this at home! Già: ematomi vari ci scappano sempre. E non tutti i butei sanno darse. Anzi, è talmente raro vedere i butei giungere alle mani che oggigiorno va bene anche darse par finta: in questo caso ci si limita a copiose minacce verbali cosparse da bestemmie, insulti alle mamme e un nutrito numero di spintoni, il tutto quasi sempre eseguito con l'ausilio di butei amici a separare i due litiganti con scene e mimiche tanto articolate quanto ridicole. Notare che il darse par finta non agisce a sublimazione del gussar, ergo la frustrazione sessuale dei butei in Piazza è ormai salita a livelli quanto mai libidinosi: i butei hanno le palle viola e l'uretra contusa.

Ma ora... il frivolo e vacuo mondo del nostro amato piazzale cittadino s'appresta ad ospitare un evento per veri uomini. Al grido di "Absolutely men for a night!", è d'uopo parlare dell'iniziativa "PORGI L'ALTRA GUANCIA: THE FINAL ARENA", un organizzanda by vicoquattro entertainment

Location: Piazza Erbe
Quando? Venerdì 3 novembre ore 22.
Modalità di svolgimento: i partecipanti, sopraffatti da una vis sanguinaria e brutale, daranno prova della loro possanza e gagliardia scagliando ben assestati sganassoni sulle guance dei loro contendenti, fino a provocarne vistose e tumescenti ecchimosi. Trovano applicazione le regole auree "sempre a mani nude [inserire colorita bestemmia]" e "vince chi resta in piedi".

Diverse gang a contendersi l'onore cittadino in una lotta fratricida. Insomma, darse, ci sarà da darse. Uno scontro primitivo e brado tra butei e butele, nessuno escluso. Per info e iscrizioni visitate direttamente vicoquattro cliccando qui.

A mio avviso è da risolvere la questione dei Nativi, una delle gang chiamata agli scontri: prevedo un colpo di mano ad opera dei neo-nativi (residenti in periferia, Borgo Trento escluso) pronti a votare l'esclusione dei fiancheggiatori dell'ala conservatrice dei centrini, a.k.a. Teo-piazza-con.

Andrebbero introdotte le punizioni inflitte corporalmente e coercitivamente ai perdenti gli scontri. Perchè non riciclare ad esempio il buon vecchio "paletto"? Quale butel non ne è stato vittima ai tempi delle scuole medie? Per gli avezzi, consiste nel prendere un individuo di sesso maschile per le gambe (ma vanno bene anche portatori di coppie di cromosomi sessuali x - leggi faeghe), divaricare le suddette, sbatterlo ripetutamente e meccanicamente contro il paletto, godere delle urla del candidato. Quale paletto, suggerisco la marmorea colonna dell'Anselmbloom.


"Anselmbloom? Va un casino quest'anno!" (in Zoolander).

29 ottobre 2006

Frivolezze

A passeggio per la bella verona..(ebbene si c'abbiamo un cazzo da fare..)

Butel 1:"Devo trovare il numero di quel sarto che già fece una giacca a mio padre..un buon lavoro eh?Proprio fatto bene."
Butel 2:"Si ma i prezzi??I prezzi??"
Butel 1:"Competitivi. Assolutamente competitivi."
Butel 2:"Quantifichi."
Butel 1:"Bè parliamo ancora in lire ciraca quttroscentoscinqunatamilalì 5 anni fa."
Butel 2:"Con calma.Cioè con circa 500 euri ti porti a casa un abito sartoriale??"
Butel 1:"Più o meno,più o meno.."
Butel 2:"Bè bè informati sai queste sono informazioni importanti sai?molto importanti."
Butel 1:"Perchè ti serve un abito?"
Butel 2:"Si certo.Per la laurea."
Butel 1:"Ma ti laurei?sei in tesi?"
Butel 2:"Mh...non esattamente.Mi mancano gli ultimi esami poi devo fare domanda per la tesi..un annetto ci vuole.."
Butel 1:"Be si un annetto ci vuole tra domanda esami e prof che ti segue ci vuole.."
Butel 2:"No no non capisci.Un annetto per trovare un sarto.Per l'abito per la discussione ci vuole no?Poi se mi laureo anche..meglio.Intanto abbiamo l'abito no?"
Butel 1:"Mh si,mi sembra ragionevole..."

Intanto,per i mortaccioni,come noi,consiglio vivamente la degustazione di cioccolata calda nella cioccolateria(ti piace questa parola carissimo butel1??) vicino vicino al caffè mattei.Eccelente qualità,caldissima...ma soprattutto.......GRATIS!!!

28 ottobre 2006

Il Gioca Jouer della Piazza

Ieri, con onestà, la sortita in Piazza è stata di quelle fugaci: cinque minuti in tarda serata, così, giusto per dire "io c'ero" (ndr. e chissenefrega). E, sapete, colpisce accorgersi che la propria capacità sintetica abbia raggiunto livelli di elaborata precisione: cinque minuti in Piazza Erbe, possono essere sufficienti per capire che nelle tre ore precedenti le cose si sono svolte alla medesima maniera delle tre ore precedenti della settimana precedente; e delle tre ore di quella precedente ancora, e così via. Per non parlare delle due ore seguenti, e così via.
Quindi: la Piazza vive congelata in un proprio bozzolo, entro un vuoto pneumatico, fuori dal tempo per bandire ogni intrusione che ne possa guastare la stasi: quella della Piazza sembrerebbe ancora una belle epoque, al riparo d'ogni cambiamento "spiacevole".

M'è così capitato di riflettere, sulla scia di un mio recente commento, circa le routine psico-comportamentali degli avventori della Piazza. Con routine vorrei indicare, appunto, quelle rigide costanze che vediamo manifestarsi in Piazza a partire da certe ore. E' infatti da anni che si palesano in Piazza (e a Verona tout court) certe pose: i saluti (stretta di mano macho stile braccio di ferro), le pacche (fisse, sulle spalle), la bevuta (il bicchiere è protesi della mano e può essere sempre lo stesso, vuoto o pieno che esso sia), l'alcol e la balla (allegra o molesta, con un bicchiere o con dieci, secondo una teoria ancora tutta da spiegare). Questi gesti, ormai cristallizzati in abitudini che, immagino, non andranno perse nel corso dell'intera esistenza dei butei, vanno a formarne la routine di vita, un ritmo... una canzone.

E la Piazza per i butei diventa un pò come il Gioca Jouer di Cecchetto:
ore 22.00 uscita
ore 22.20 piazza
ore 22.21 saluti
ore 22.22 saluti
ore 22.23 pacche
ore 22.24 saluti
ore 22.25 alcol
ore 22.26 bere
ore 22.27 bere
ore 22.28 saluti
ore 22.29 pacche
ore 22.30 bere
ore 22.31 alcol
ore 22.32 pacche
ore 22.33 saluti
"Hey, hey, hey, ora si fa più difficile ragazzi, attenti a fare bene il gesto del bere alcol e a non confondere i saluti con le pacche!"
ore 22.50: balla allegra
ore 23.00: balla
ore 23.01: saluti, pacche
ore 23.02: saluti, pacche
ore 23.30: balla molesta
fino alle 01.00: saluti, saluti, pacche, pacche.
fino alle 02.00: saluti, pacche, soddisfazione e autocompiacimento per gli stati di assuefazione ed ebbra maturità & simpatia raggiunti nell'arco della propria magnifica serata. Saluti, pacche
ore 02.01: tutti a casa. Saluti. Pacche.
"Hey, hey, hey, ricordate che questo è un ritmo di vita che il butel, da ammirare per la proprio perseveranza, non abbandona e tende da osservare con rigore pure i giorni seguenti. Attenti, perchè ci fermeremo al giorno dopo!"
Il giorno dopo. Saluti. Vecio. Pacche. Racconti ("Vecio, ieri balla pericolosissima").
Pacche. Saluti. Racconti ("E poi, in Piazza, cioè pien de fighe vecio").
Saluti. Pacche. Bere ("Vecio, ndemo a far appperitivo?")
Bere.
Alcol.
Saluti.
Pacche. (to be continued, for a long, long time)

27 ottobre 2006

Aspettando la piazza

Il trend dei programmi televisvi degli ultimi anni è creare un anticamera ai programmi il cui nome è aspettando quelli che il calcio aspettando controcampo aspettando la grande notte etc..Lo scopo è dilatare il programma spalmandolo su una fascia più lunga dividendo i dati dello share dal programma vero e proprio dai minuti che lo precedono in modo da avere un share più alto per il programma e rivendere gli spazi pubblicitari ad un prezzo più alto.

Noi,giovani di sentenziosi creiamo questo spazio per dilatare un pò le forti pressioni che alleggiano su questo sito e la voglia di sapere se i Nostri riusciranno nella fuga(che in questi giorni è tanta...tantissima)dalla piazza.

Alla domanda stasera sarò in piazza la risposta è chiara.Certo.E voi?

A dopo la pubblicità.

24 ottobre 2006

Ci viene domandato: "Cosa sono i butei?". Dì la tua, butel!

La domanda di Fenicio è geniale e ripercorre i fili dell'esistenza (Veronese) da monte a valle.
Io e Butel2 abbiamo cercato, nella nostra risposta al suo commento, di sintetizzare in alcune laconiche avvertenze il concetto dell'essere un butel.
Ma non si può liquidarla così, a mio avviso. Definire un butel è un guardarci allo specchio tutti insieme, definire la nostra identità nei riguardi di un'alterità che butel non è (mal gliene colse).

A questo punto, lo scopo è quello di indire una survey all'insegna del "Che cosa sono i butei per te?": chiedo interventi in commento da parte dei nostri lettori per definire insieme, tramite una serie di punti analitici cosa sono i butei e cosa non sono.

Nella speranza che, capito chi siamo, capiremo anche perchè minchia siamo sempre in Piazza con il bicchiere ch'ormai è protesi della mano.

Chissà, potremmo, sulla falsariga di WeLoveChuckNorris di Dietnam e socio, aprire un blog basato sulle dicerie e sulle mitizzazioni dell'esistenza dei butei. [Scherzo].

Grazie in anticipo a chiunque dovesse decidere di partecipare. Butei, avanti tutta!

23 ottobre 2006

Lost in translation

Via roma 33 22/10/06 -Aperitivo-

Butel 2 e Butel(a)1 di 2 discutono sulla presunta omosessualità di butel 45

Butel 2 (con bocca oltremodo piena di polenta.Ebbene sì,sono raffinato):"Stasera doveva passare anche butel 45."
Butel(a)1 di 2 :"Chi è Butel 45?"
Butel 2:"Ma si dai,te ne ho parlato,quello che vuole andare a New york..Ti ricordi?"
Butel(a) 1 di 2:"No,non mi ricordo.Quello del post?"
Butel 2(che nel frattempo ha ricaricato tre volte il piatto di polenta dal florido buffet,sotto lo sguardo quantomai giudicante di butel 161,il barista):"Sì sì brava proprio lui..Un bravo butel..però..un pòòò,un pòò culacchia ecco.Cioè,voglio dire,niente di male ma mi da questa impressione."
Butel(a)1 di 2:"Ma non ci proverà mica con te vero?!?"
Butel 2:"No no ma scherzi?A mi,a mi me piase la figa."
Butel(a)1 di 2:".......(sconcerto)......"
Butel 2:"Cosa c'è?Non si dice così eterosessuale in veronese??"

22 ottobre 2006

Tentativo di fuga 68


Il piano era ben congegnato: non andare in Piazza per l'intero weekend.
Detto fatto. Chi non esce, chi si fa gli affari sua, chi se ne va al cinema, chi passeggia altrove. Nessuno osò avvicinarsi alla piazza.
Ma alle 00.24 partì un sms. Il cellulare prescelto fu il mio. "Ma perchè diavolo non l'ho spento?" è il mio primo pensiero. "Stupido stupido" mi dico insistentemente. Decido infine di mettere mano al telefonino e scorgerne il display. Così feci: premetti "leggi ora". Testuale: "Vieni a fare un salto in Piazza? Qua è pieno di butei". 7 minuti dopo, sebbene non diede mai risposta al mio interlocutore, me ne stavo all'angolo tra la Piazza e corso Porta Borsari a mirare quella bolgia di uomini e donne che gremiva la Piazza in ogni suo loco.
Miravo la gente raccolta e per un attimo, un breve attimo, ho desiderato anche io di aggiungermi ai loro "Sa bevem?" "Alter?" "Vecio che figa!" "Balla da paura vecio" ma, con volontà ferrea a me sinora estranea, riuscì a trattenermi. Scese il gelo, si fece davvero freddo. Benchè il mio fallimento non potesse dirsi totale, in parte Io sapevo di aver fallito. Fino alla prossima volta...!

Addio alla Piazza. Fino alla prossima (settimana...)

Ebbene, butel2, ammettiamo anche che siamo stati bravi e capaci di fregarci della Piazza.
Questo weekend.
Ma non senti che già ti manca, eh eh? Vi tornerai strisciando, già ti vedo tutto tirato col tuo trench e la tua cravatta uscito da qualche pagina patinata dell'Uomo Vogue, magari fresco fresco dalla rubrica "Come trascorrere le tue serate casual chic nella Piazza della tua città". Illuso e vanesio.

Ma tornando ad argomenti ben più importanti (La Mia Persona), d'uscita dal cinema, al quale mi sono recato solo come un cane perchè mi piace uscire solo come un cane ok?, ho fatto percorrere alla mia autovettura strade che avrei ben potuto evitare ma che ora impegnerei nuovamente perchè, tra le varie, ieri sera ti scopro che:
-il Cafè Porta Nuova era gremito di gente fino a chiusura: un nuovo fenomeno di migrazione di massa? Plausibile: la gente, infatti, la solita
-l'odioso e odiato (da me almeno) Riva Mancina ha nuovamente ingranato con la clientela, la quale ovviamente non sono riuscito a distinguere dall'esterno poichè, una volta entrate più di tre persone, i vetri s'appannano
-al cinema c'è un quantitativo ingente di gnocca, ragion per cui eseguirò questa manovra (=il cinema in solitaria) con maggior frequenza, riproponendomi già da sabato prossimo al rimorchio con le mie irresistibili battute sugli attori-attrici e relativi gossip, argomenti che so piacere sempre alle nostre scaligere mademoiselles
-in effetti i cinema della città sono sempre i migliori: possano bruciarsi le pellicole dell'Uci, arginiamo il fenomeno multisala, multiplex e multi-mega-store-center vari, grazie
-la mia autoradio, terminata la traccia 16, lanciò la n° 17. L'evento è di quelli sconvolgenti, comprenderete. Si trattava di una canzone di Wario, un rapper veronese della cui esistenza nulla sapevo fino a ieri quando è comparso in citazione tra i commenti ad un post sul blog di A. Fezzi. Devo ammettere che l'euforia del video (girato per le strade del centro, anche in Piazza) me ne aveva fatto sopravvalutare le doti artistiche, presto ridimensionate. La traccia 17 (Verona Scoop) è ora sostituita da Boys don't cry dei Cure, sempre una porca canzone a mio avviso. Wario comunque resta una promessa, la giovane età (15?) e i diversi brufoli gli daranno certamente modo di maturare e concertare Verona con la scena internazionale che tanto ci spetta (magaraaa). Intanto, se interessati, visitate il suo blog.

A-rivederci, Piazza.

21 ottobre 2006

Sciopero bianco

Ebbene si questa dopo molti mesi è la mia seconda sera d'assenza dalla piazza.Qualcuno penserà con placidi sorrisi che l'ardito Butel 2 sia finalmente riuscito a scappare.Ebbene no.L'incommensurabile butel o ci tiene ancora tutti sotto scrupoloso controllo.tuttavia se pur non scappando da verona sono riuscito quanto meno a distaccarmi dalla piazza.

Ieri sera ad ogni modo i miei informatori erano lì tra cui butel 74.Pare che ieri sera la novità della piazza fosse il limone duro ad ogni angolo stile ultimo dell'anno.Traduco per i meno gggiovani.Giovani coppie qua è là si scambiavano pubblicamente effusioni e baci appassionati.In quantità esponenziale.

Confermate questa particolare connotazione della piazza?buteispia.com il sito di pettegolezzi della piazza.

20 ottobre 2006

*CERTEZZE*

di tre cose sono certo nella vita:

1.La Coca cola è meglio della pepsi

2.I bagni delle donne sono,e saranno,sempre più puliti di quegli degli uomini.

3.Stasera sarò in piazza.

19 ottobre 2006

Scoop. Avvistato il Papa in Piazza. Coi butei.

Il Papa, prima del pronto rientro verso la santa sede in serata, non si esime dal partecipare al rito veronese dell'aperitivo in Piazza.

Eccolo mentre si prepara a sorseggiare il suo spritz in compagnia di alcuni butei.

Sono state numerose le pacche sulle spalle del Pontefice che, non abituè, si girò e a più riprese esclamò: "Ehi, ke kazzo vate?". I butei, non paghi di ciò, hanno continuato a riempirgli il bicchiere.

Alle ore 18 il Papa è stato accompagnato sbronzo all'aeroporto. Duro il commento del card. Ruini: "La Piazza non perdona". Ad oggi, il Papa resta l'unico ad essere riuscito a fuggire dalla Piazza!

PAPA GOSSIP

La papamobile è tutta nuova,sempre mercedes,un suv,chiaramente per essere alla moda.Prezzo su richiesta.

Per il papa è stato allestito nel padiglione sei un bagno ad hoc nel caso in cui avesse avuto un bisogno ad hoc da espletare.Ebbene si pare che anche Lui abbia di queste esigenze.

Ancora più umane le esigenza dei 3500 delegati della CEI.Butel 471 ha dichiarato che la mattina, durante le laute colazioni al bar tra i padiglioni 4/5 non disdegnino affatto le umanissime sembianze della procace cameriera.

10 i cecchini pronti a sparare su qualsiasi cosa posizionati sui tetti dei padiglioni.L'elettricista della fiera comunque non ha mai smesso di attraversare il piazzale e non è mai morto.Mi pare.

0 i costi delle cibarie.I nostri amici pretoni hanno vissuto delle gentili concessioni delle grandi ditte alimentari veronesi e italiane.

35 le persone dell'ente fiera autorizzate a lavorare.In pratica quelle che di solito non lavorano (supermegadirettorigenerali)oggi lavoravano.Lavoravano...erano presenti.

Papa Razzy a Verona (Un altro prigioniero della piazza?)

VERONA 19/10/06

TOP SECRET FILES

PAPA REPORT

Nel momento in cui scrivo,con buona certezza,Butel tendente a infinito(B.T.I),nickname il Papa, dovrebbe trovarsi in piazza circondato dai suoi inseparabili bad boys (la banda degli ini ruini+tonyni), nuova guest star della piazza da domani probabile nuovo resident dell'alter insieme a gucci e martini(god is a dj disse butel maxi jazz).

Ma passiamo alle certezze.

Ore 10.10 annunciato da 4 elicotteri in cielo(ma gli angeli avevanole ali non le eliche giusto?) la papamobile varcava La porta M dell'ente fiera di Verona.Si scatena il pogo dei papa boys.

La promenade verso il padiglione 6 è presto finita.

Ore 10.30B.T.I.,vestito minimal bianco con acessori avorio all by vatiquen,esordisce con la domanda classica alla folla:"Siete caldi??" poi il resto della scaletta è abbastanza banale pezzi di repertori:attacchi alle unioni gay,'si' all'amore autentico poi e tutto un crescendo fino alla chiusura con un vecchio classico come la famiglia fondata sul matrimonio.

Alle ore 12.10 ripartono i falchi la papamobile si rimette in moto e lo schema si riprende esce dalla fiera e chi si è visto si è visto.

Io l'ho visto. In tv sembra più alto ecco.

Un papa a Verona

Tensione
Tensione, arriva il papa a Verona.
Ore 10.00. Il papa è atterrato all'aeroporto Valerio Catullo, da oggi San Catullo.
Ore 10.15. Il papa è nei pressi dei cancelli della Fiera di Verona. A breve raggiungerà l'assemblea.
Tensione
Tensione, è arrivato il papa a Verona.
Ore 10.50. Esco di casa. In giro: nemmeno un'anima. Scopro che il viaggio di Nostro Blasone, alla ricerca di anime da salvare, sarà più futile del previsto.
Ore 11.00. Con appena un'ora di ritardo, giungo in ufficio. Nulla di nuovo qui. I papa boys, invece, sono in strada già dalle 6, di sera. L'ufficio dista mezzo km dalla Fiera. Il papa vi risiede già da qualche minuto. I colleghi si sprecano in commenti di ecumenica spiritualità: "Non sentite quest'aura di sacralità? Ci pensate, il papa a Verona? Che evento".
Tensione
Tensione, il papa è da ste bande.
Ore 11.01. Mangio una merendina, accendo il pc, tiro (in sequenza) rutto, sbadiglio e scorreggia.
Ore 11.02. Mando un sms a Butel2: "Che fa il papa?"
Tensione
Tensione, il papa è in orazione.
Ore 11.03. Sms di risposta di Butel2: "Che cazz ne so".
Conclusione di prima mattina: c'è chi prende il papa sul serio e chi meno. Ma occhio a non farlo incazzare: ci sono cecchini ovunque, le ordinanze parlano chiaro, se girate allo stadio con accendino in uso, qualcuno vi spara.
Tremate
Tremate, il papa ha la scorta.

Butel2 è il nostro inviato sul posto (anche se al momento può sembrare il contrario): Butel2 sta seguendo il tutto in diretta e ci terrà aggiornati. Seguirà un reportage a fine giornata e domani s'aprirà un salotto religioso-social-politico a riguardo.
Butel2 dovrà trovar risposte alle troppe domande al momento irrisolte. Quali ad esempio:
1-Perchè il pontefice è venuto a Verona anzichè, chessò, restarsene a Roma?
2-Perchè gli hanno edificato un bagno regale ad hoc in fiera?
3-Dove andrà a fare shopping?
4-Perchè nemmeno questa volta si è fatta vedere quella timidona della sua First Lady?
5-Ma quei lazzaroni dei papa boys, saranno in Piazza a sbronzarsi stasera?
6-Se è vero che più lontano da Roma si va e più si tromba (com'è scientificamente provato nei paesi del Nord o anche già dell'area mitteleuropea), quanto passerà ora prima di trombare nuovamente?

Tensione
Tensione, stasera torna a Roma.

17 ottobre 2006

SIMPOSIO:LINGUA E LETTERATURA NEL SECOLO DEL BLOG.iL BLOG E IL SUO LINGUAGGIO.INTERVENGONO BUTEL 1 E BUTEL 2 VERONA 17/10/06

verona 17/10/06 bar cafè la frinzi

..stralci dell'animata discussione tra il butel 1 e il butel 2..

Butel2:"Ebbene io vi accuso.I suoi post sono troppo metafisici.Il linguaggio è nell'insime aulico e retrò.Bisogna tornare alla potenza della potenza della parola.Un linguaggio scarno semplice semplicissimo.Quello dei butei insomma(parole chiave:bear-magnar-gussar e darse ovvero bere -mangiare-guzzare-picchiarsi a cui aggiungo una tantum figa).
Butel 1:"Ah si tu mi accusi?"
Butel 2:"si."
Butel 1:"Ah si?
Butel 2:"si."
Butel 1:"Be allora....allora...aloora sai cosa ti dico?"
Butel 2:"cosa?"
Butel 1:"Io ti dico che..ti accuso ti..insomma sa bevem ecco?"
Butel 2:"montenegro con ghiaccio due per noi grazie.offri.."
Butel 1:"che fa mi da del tu?"
Butel 2 :"offri lei chiaramente.."
Butel 1:"Bè certo che se aspettavamo che offriva lei chiudeva il bar."

15 persone la cui vita è vuota

Stando alle statistiche di Shinysytat, ci sono spesso e volentieri 25 visitatori che leggono quotidianamente il nostro blog. Per ragion di scrupolo cito anche le visite segnate dal buon Google Analytics, che forse è più preciso e prestigioso: 15 visite uniche al giorno. In sintesi: Shinystat è l'organizzatore, Google la questura.

Il problema è di natura sociale (come si comportano gli esemplari della società veronese), ma soprattutto psicologica (cosa c'è nella zucca di ognuno di quei 15). Sorge un dubbio lecito: "Ma non avete di meglio da fare?". Ci sono evidentemente 15 persone la cui vita è tanto vuota da aver tempo e voglia di leggere i nostri post circa l'inutilità e la futilità di vivere e agire a Verona. Probabilmente siete dei maniaci depressi-vi. Cercate di starmi alla larga, dunque.
Potreste essere inoltre 15 masochisti; di gente scoppiata è piena la città, ergo cercate di starmi alla larga, grazie!
Oppure, e a questo punto con le spiegazioni siamo a tre, ci sono 15 persone che finalmente hanno capito che qualcosa non va, che condividono i nostri tentativi di fuga (utopici, s'intende), che, diciamola tutta, si sono un pò rotti i coglioni ma, che ci vuoi fare tanto lo fanno tutti è così sappiamo che è così e cambiare le cose in 15 è di fatto impossibile, si ritrovano costantemente anche loro in Piazza: con tutti gli altri butei; e con noi.

Butei da 3 a 17, chissà quante volte saremo stati li con voi, a Verona, in Piazza, eterogenei ma amalgamati nell'omogeneità di essa, a rispecchiarci nell'alterità dei butei che ci camminano a fianco, che ordinano al bancone al nostro fianco, che ci bevono a fianco (che ci vomitano a fianco?).
Butei da 3 a 17, ci saremmo incontrati tante volte e avremmo sempre fatto finta di niente.
Butei da 3 a 17, ci vedremo ancora tante volte (lo sapete che la Piazza è piccola) e faremo costantemente finta di niente. Ma poi, un sera del weekend, col nostro bicchiere perennemente in mano, ci parleremo e passeremo qualche minuto piacevole insieme. E io, tornando a casa, potrei rivolgermi a Butel2 dicendogli: "Ehi, simpatico quel butel di prima".
E poi tutto come prima. Io tornerò a scrivere sul mio blog e voi a leggerlo.

Comprensione del testo:
1-Chi sta peggio, noi o i nostri lettori?
2-Perchè i butei che si conoscono in Piazza non restano in contatto fra di loro?
3-Perchè i butei della Piazza hanno il bicchiere incollato alla mano?
4-Tempi dell'ordinazione al bancone: perchè ogni volta che ordino un drink, Butel2 cui poi lo porto mi dice che non mi vede da una vita?

Questi son dubbi amletici, naturalmente.

16 ottobre 2006

Il video che ti rallegra il lavoro in ufficio

Sempre che ci siano butei che ci lavorano, in un ufficio, laddove le occupazioni principali dei butei di Verona e della Piazza sono:
-il cameriere e/o il barista
-il commesso
-lo steward in fiera (ispettore o cancelliere, nel senso di "colui che attiene alla guardia di un cancello").
Questi tre impieghi reclutano infatti un potenziale lavorativo pari al 96% della gioventù veronese. Da sottolineare la quasi totale contestualità spazio-temporale dei tre impieghi (chi fa lo steward poi fa anche il cameriere o barista nonché il commesso del weekend) ed una subcategoria del primo impiego che riguarda pressochè il 99% della popolazione scaligera, specie di sesso maschile: il cliente del bar, con Master FSE in Gestione dello Spritz.
Questa è vita...eh?

Ad ogni modo, si parlava di rallegrare l'inizio settimana per quei quattro gatti (io, Oppini, Ninì Salerno e Smaila, intendiamoci) che se ne stanno davanti al pc e telefonano di getto a clienti rompicoglioni o a rompicoglioni e basta (Butel2, butel6, butel 9, ecc.). Ecco che ti leggo una mail inviatami con sagacia da quel matacchione di Butel62, che m'invita con urgenza a visionare questo filmato quick time http://www.devilducky.com/media/40716/.

Ebbene, guardatevelo e ridetevela (finché potete, sappiate che in questi minuti la Polizia Locale già Municipale sta passando a setaccio i marciapiedi di questa lurida città in cerca della vostra autovettura da multare). Pochi secondi ma davvero spassosi: un sedicente Jesus Christ Superstar che fa un pò troppo la Superstar e la paga cara.
Blasfemia? Giammai; ad ogni modo, non ho responsabilità sui contenuti qui esibiti*

* i neo-con della Piazza non perdonerebbero l'affronto

14 ottobre 2006

Pentapartito

Si,Butel 1, è senza dubbio questo il pentapartito alla guida dei locali stylish di verona..Tuttavia mi sento di aggiungere in extremis tre locali che,nascono come bar ma l'arredamento è d'avanguardia quindi sono un pò meticci.

Via roma 33. total white per questo bar posizionato alla fine di via roma, proprio di fronte a castelvecchio,quindi location d'eccelenza.Interni come già detto tutto in bianco piuttosto minimal,gli accostamenti si rifanno al classico schema acciaio+bianco e pure la saletta al piano interrato ripercorre gli stessi schemi.Nell'insieme risulta gradevole anche se si ha spesso la sensazione di essere nel celeberrimo film di kubrick odissea nello spazio(nella stanza tutta bianca..etc etc..ma questo non è un grave problema per il giovane veronese,convinto che kubrick sia quello del celebre cubo).
PRO: l'aperitivo con buffet dalle 18 alle 22 sempre diverso e abbondante con consumazione forfettaria di 6 euro mangi fino ad esaurimento scorte o secondo personale senso di decenza(che nei butei è generalmente molto basso).I drink sono generalmente ben preparati,il personale è giovane e simpatico(ci rammarichiamo ancora per la dipartita del doctor).
CONTRO: la clientela è generalmente di mezza età,d'estate si rimpie compreso il plateatico esterno causa turisti,d'inverno si svuota.

BLOOM+ANSELMI: sono due locali distinti ma attigui e comunicanti, in quanto essendo ubicati nella ben celebre piazza erbe sono uniti dal flusso di persone che, non si capisce ancora come,ma entrano al Bloom ordinano prendono da bere e escono dall'Anselmi e viceversa.
Il Bloom è molto stretto si estende in lunghezza tra le tinte dell'arancione e il cristallo.Molto caro anzi carissimo. Diffidate da tutti i calici pieni che vedete all'interno.Più della metà sono stati riempiti all'osteria verona,molto più economico,e poi portati fieramente in loco con fare derisorio e sbeffeggiante.
L'Anselmi: sorto dalle ceneri del Mazzanti, ritrovo di trentenni per lo più ricchi e falliti ex yuppies (ma a verona esistono?allora facciamo così ex buteys) e madame di cortesia.Tirato a lucido questa primavera gli interni sono tutti neri e a mio giudizio se pur molto elegante è complessivamente tetro e,concedetemi la licenza poetica,un barasso ecco.

Verona si lustra ed esibisce locali all'avanguardia. Forse. - Parte 4 -

Compitini per casa.
Bene, vi consiglio di rileggere attentamente quanto appena detto (parti 1, 2, 3), chè ora si fa dura. Dotatevi di penna e foglio protocollo, per cortesia.

Consegna: abbiamo visto insieme come Verona sia dotata, e ora esibisca nuovi arrivi, di locali che qualsiasi cittadino extraveronese non tarderebbe a definire alla moda. Abbiamo anche capito che ciò, tuttavia, non implichi una contestuale compresenza di persone brillanti, interessanti e di spirito. Anzi, quasi mai; risulta invece difficoltoso smentire il contrario.

Comprensione del testo. Stando così le cose, si risponda alle seguenti domande:
1-Quanto dureranno il Cafè Porta Nuova e il PTRE?
2-Come si chiama quella Piazza che riassorbirà e richiamerà e inesorabilmente i giovani a se stessa?
3-Come si chiamano in dialetto veronese i giovani, quei giovani che tornano sempre alla Piazza?
4-Chi ha rotto i coglioni? [n.b. la risposta alle domande 3 e 4 potrebbe essere la medesima]
5-E' utile concentrarsi sulle metodologie per evadere la noia di Piazza Erbe o sarebbe più utile restarvi e non porsi alcuna preoccupazione intellettuale a riguardo?
6-La Carega può considerarsi una valida alternativa alla ripetitività sociale di usi e costumi inscenata nella Piazza? Si risponda, argomentando i pro e contro della quaestio.

Si svolga l'esercizio entro mezz'ora servendosi al massimo di due facciate di foglio protocollo e di un 15% della vostra intelligenza (n.b. qualora siate dei butei, siete invitati a non tenere conto dell'ultima prescrizione poichè superflua).

Square Verona, PTRE, Club 59, Malta. Verona si lustra ed esibisce locali all'avanguardia. Forse. - Parte 3 -

Clicca qui per una nuova recensione del Klub 59 di Verona

Square
Il locale è già stagionato ma ha sempre un look molto aggiornato, merito quest'anno del lieve restyling al piano rialzato. L'ambiente è elegante, la musica è ok, l'atmosfera è chic, la gente è out almeno quanto altrove, per i drinks e tutto il resto c'è MasterCard (a proposito vorrei ricordare una della frequenti cadude di stile di Butel2, il quale, dopo aver ordinato una modesta 33cl di Coca Cola, esordì così: "Tre euro per sta'ccazzo di Coca Cola??"

PTRE - ex Cafè Bukowsky
Dopo anni di onorata carriera, il Bukowsky cede le redini al PTRE (ndr. come straccazzo si pronuncia?). Cos'è cambiato? Beh... Beh.... Ma che ne so, a quanto pare l'arredo e il dj set del weekend. Sicuramente, si è ringiovanita la clientela, che pare fuggita dal secondo piano del M27. Riteniamo possa essere uno dei locali più frequentati di quest'inverno, come già il Cafè Porta Nuova. Come sempre, la vita media di un locale veronese alla moda è di 6-7 mesi. Infine, il risucchio-richiamo della Piazza è davvero troppo forte per il butel veronese e laddove pensò la sua fuga essere efficace e terminata, tornerà strisciando nella Piazza, luogo che definisce l'identità di ogni butel e s'attribuisce importanza tramite la presenza dei butei. Come dire, Piazza Erbe e butei di Verona sono una cosa medesima.

Klub 59 (o Club 59 per la plebe)
Sì, d'acordo: il locale è carino, val bene una visita se siete turisti o escursionisti. L'arredo è di derivazione anni 70 (con pezzi, peraltro, in vendita), l'american bar è carino, le pareti sono tempestate di proiezioni di film italiani magari felliniani, lo spazio per una band c'è, i prezzi da discoteca vi dovrebbero conferire un fascino elitario (del resto, questo è un club: se non possiedi la tessere di socio, resti fuori; anche se, a riguardo, ci sono almeno due testimonianze personali del contrario). Ma a noi sta sul culo, terribilmente, con quell'aria un pò snob ingiustificata e insensata che si danno il locale e la sua clientela, poichè le persone che s'appartano creando mini-circoli esclusivi nei divanetti-lounge qua e la sono le stesse che mezz'ora prima si sono intraviste all'Osteria Verona in Piazza Erbe; quindi non prendiamoci in giro per cortesia: il Club 59, non per niente ubicato in Basso Acquar, è l'ennesimo tentativo (fallito) di fuggire dalla Piazza. Ed è subito ritorno alla Piazza.

Caffè Malta
Dopo la delusione del Club 59 (eh, una di quelle delusioni che ti cambiano in toto la vita...), mi sento di sopperire parlando del buon vecchio Malta. Da un punto di vista culturale e toponomastico, vorrei segnalare due curiosità in merito: 1-il Malta è stato l'unico vero locale alla moda presente a Verona, frequentatissimo per circa due stagioni, a lungo incontrastato punto di ritrovo nevralgico della gioventù veronese; 2-la Piazza delle Poste in cui è ubicato, precisamente di fronte al teatro Nuovo, è stata l'unica vera anti-Piazza (delle Erbe). E' difficile per un nostalgico quale il sottoscritto, parlare male del Malta. Ciò non significa che io abbia le fette di prosciutto sugli occhi: che sia governato da un'oligarchia di ragazzini (magari plutocrati) e che il servizio offerta vada scemando in qualità sempre più, vi giuro che l'ho notato anch'io. Ma un white russian al mese, preparato magari dal buon vecchio Max (che per quanto ne so, potrebbe aver ingaggiato una controfigura), ci sta, ci sta.

Segue al post successivo.

Verona Porta Nuova Cafè - Verona si lustra ed esibisce locali all'avanguardia. Forse. - Parte 2 -

Archiviate le frequenti gaffes dei butei di Verona, vorrei sottolineare come forse Verona è infine pronta a fare sfoggio di un'architettura della notte di tendenza, in linea con la moda, "avanti" (chiedo venia). Insomma, Verona può infine apparire sulla rubrica "City Guide" del mensile Max, come già molte città italiane ed estere prima di essa.

Vorremmo infatti segnalare che, da un punto di vista architettonico-estetico-funzionale-sinestesico, allo stato attuale (metà ottobre 2006) un butel prigioniero di Verona può scegliere di frequentare quattro locali di tutto rispetto; e li sbronzarsi giacchè, intendiamoci, bei locali non significa di certo bella genta e nella fatal Verona le cose da fare resteranno sempre le medesime due: 1-bere e 2-parlare di quanto si beve tra butei.

E' nostra personalissima opinione che i locali in questione siano:
-Porta Nuova Cafè
Appunto, in quel di Porta Nuova. Si tratta di una sorta di art bar nuovo di zecca, con design un pò chic e un pò minimal (senza mai essere minimal chic, per assurdo), elegante e costoso, con scelte d'arredo anni 80 sparsi qua e la (mi pareva di stare apparendo in Wall Street di Oliver Stone) ma con musica, paradossalmente anni 90 (anche se ci informano dalla regia, che il musicista che ha rispolverato "Sei un mito" e "What is love" è stato licenziato in tronco la sera stessa). Insomma, un bar che tutto sommato a Verona non s'era ancora visto e, come precedente, per darvi un'idea possiamo citare solo il Mako. Tuttavia, se consideriamo che la zona è di per sè poco gradita al veronese medio, fin troppo memore del parcheggio con Porsche in Piazza Erbe, e che in fondo siamo a Verona e che tutta quest'avanguardia verrà falciata dall'Inquisizione (n.d.r. a Verona, se sei avanti, sei uno zero sociale), invito a scatenarsi la bagarre di scommesse circa la durata di questo locale. Io concedo 6-7 mesi (una sorta di contratto di prova, poi se ne riparla).

Segue al post successivo.

Verona si lustra ed esibisce locali all'avanguardia. Forse. - Parte 1 -

Butel1: "Vedi Butel 27, non avrei mai pensato di giungere a dire tanto, mi pare tuttavia che la città abbia preso una direzione (quasi) interessante: potrei oggi nominarti quattro locali carucci, di design, di "tendenza" come direste voi gggiovani. Potrei azzardare affermando che l'avanguardia della vita notturna ha impegnato il crocevia di Verona. Si tratta di..."
Butel27* (*iscritto a economia, domina con difficoltà la sintassi italiana, pur essendo italiano-verones doc): "Ah sì sì, il..."
Butel1+2: "Il..?"
Butel27: "Il..."
Butel1+2: "Il..? [n.d.r. la scena presenta evidenti caratteri di fantozziana memoria allorchè, per inciso, alla morte del MegaDirettoreGalattico, ci si appresta a rendere pubblica la nomina del nuovo DucaConte, accolto con fremiti e temenze da vari "eehh...?"].
Butel27: "Alora, il Lui e Lei... l'Attimo (che le sempre belo), il Riva Mancina, l'Anselmi (el mejo de Piaza Erbe)"
Seguono 9,4 secondi silenziosi, intanto passa rotolante una palla di fieno sospinta da una leggera brezza.
Butel1: "Trattasi certamente di questi". Butel2: "Povera Italia".

Segue al post successivo.

13 ottobre 2006

Aperitivo-Deejay-Risotto

butel 1:"stasera andiamo da butel 6?suona in un locale..aperitivo..buffet..dj-set.."
butel 2"ok a che ora?"
butel1:"dalle 19.30."
butel 2:"ok io ho la partita alle 20.Vengo alle 23."
butel 1:"Bravo così siete solo tu e butel 6."
butel 2:"----------------------------------(censurato dall'Incommensurabile BUTEL 0)
butel 1."Allora a posto così."
butel 2:"cosiiii...così?così."

BILANCI

BILANCIO DEL MESE DI SETTEMBRE

CAPACITA D'ACQUISTO: in discesa
ENTRATE: meno infinito
NUOVE AMICIZIE CHE TI CAMBIERANNO LA VITA: 0
AZIONI ECCLATANTI:sono passato dal rasoio bilama al trilama
RIMPIANTI:sono passato dal rasoio bilama al trilama
SCOPERTE SENSAZIONALI:gli uomini che si rasano il pube sono molti
ATTUALITA':sono già tra voi
DUBBI RISOLTI:diritto internazionale non lo do a novembre lo do a gennaio che c'è freddo e quegli esami li sono esami invernali si si per forza.
SALUTE:bene dai grazie e lei?
POSTI IN CUI SEI STATO,CHE ERA DA TANTO CHE CI VOLEVI ANDARE,PERO'SAI COM'E' PER UN MOTIVO O PER L'ALTRO ALLA FINE FINISCE SEMPRE CHE RIMANDI E NON CI VAI MAI:mah forse l'università,il lavoro.

COMPLESSIVAMENTE:un mese di stabilità ecco.

12 ottobre 2006

Tentativo di fuga n° 43 (the great escape)


Sul treno per Padova,guardo fuori,l'ombra sfida il regionale in un improbabile gara di velocità.Quanta vita c'è negli 80 km che separano queste due città?Case,palazzi,industrie e case,campi,rustici,case.
Il tentativo di fuga dalla piazza numero 43 è fallito.Alle ore 13.30 ero già a Verona.Nel mio appartamento.
Scoperto dall'Incommensurabile Butel 0 sono già stato rimesso al mio posto.
Who will be the next?

11 ottobre 2006

Dialogo standard tra butei di Verona in vista del "fare serata"

Butel X: "Com'ela vecio?"
Butel Y: "Da fogo vecio"
Butel X: "Grande vecio"
Butel Y: "Sa eto fato oggi?"
Butel X: "Aperitivo vecio"
Butel Y: "E ieri vecio?"
Butel X: "Aperitivo pericolosissimo vecio"
[...]
Butel Y: "Stasera vecio?"
Butel X: "Alter, vecio"
Butel Y: "Grande vecio"
Butel X: "E ti, vecio?"
Butel Y: "Alter, vecio"
Butel X: "Ghe fighe vecio?"
Butel Y: "A buso vecio"
Butel X: "Alora ne vedem su?"
Butel Y: "Grande vecio"
Butel X: "Grrrande vecio"

N.b.
1-fatti e persone potrebbero essere ispirati a fatti e persone estremamente reali;
2-nonostante il retrogusto da primati o orango o scimpanzè del dialogare tra i due soggetti, si tratta di un dialogo registrato dal reale tra ragazzi veronesi dell'università (iscritti alla facoltà di economia);
3-"Vecio" (trad. vecchio) non è semplicemente un intercalare, un discourse marker o un elemento discorsivo di feedback, quanto soprattutto una fede, una credenza: il butel di Verona crede ciecamente nell'esistenza immanente di un essere superiore chiamato Vecio; crede inoltre che questi, il Vecio, lo osservi dall'alto e ne giudichi le azioni in termini morali; appellare un altro ragazzo con "Vecio" è a tuttoggi segno di rispetto e ossequio;
4-all'altezza di aperitivo pericolosissimo (il barista disseminava mine antiuomo?), il segno [...] vuole marcare il taglio della parte relativa all'aperitivo nella sua quasi totalità; tra le omissioni in merito all'aperitivo vogliamo ricordare: aperitivo da paura (il barista era Freddy Kruger?), aperitivo da panico (con rapina inclusa?), super aperitivo (servito da Clark Kent?), aperitivo elegantissimo (in bicchieri Valentino?), aperitivo da fogo (servito flambè?), ecc.; per dovere di cronaca, ci preme segnalare che aperitivo può essere sostituito da "zena" (=cena);
5-sempre per dovere di cronaca, ci preme precisare inoltre che Butel X e Butel Y si recarono alla discoteca Alter Ego, vi trovarono diverse fighe e svariate fighe di gomma, ne scrutarono con insistenza qualche decina (se non qualche centinaio), le commentarono con frasi tipo "quella li..." (n.d.r. ma quella li cosa, cosa?) e poi tornarono felici e ubriachi, ubriachissimi a casa senza aver parlato con alcuna di loro.
6-l'indomani la scena si sarebbe ripetuta uguale. L'ennesimo tentativo di divertirsi a Verona in maniera pseudo-alternativa è fallito... nessuno riesce a fuggire alle solite serate veronesi. Nessuno può uscire dallo stato di prigionia: Verona e il suo sistema dei divertimenti ingabbia tutti noi.

new york city post

Ieri,al lavoro,la notte,butel 45 mi ha confidato di essere stufo di verona,della piazza della gente della piazza(butei),della pazza corsa verso la piazza.Vuole andare a N.Y. voule andare..ma chi si crede di essere il primo a voler fuggire dalla piazza?Quanti prima di lui ci hanno provato e sono tornati tutti.Non c'è via di scampo si parte si prova si lascia ma poi si torna.Così lui mi ha chiesto:"Non sei stufo di Verona i suoi quattro bar la solita gente?"e io ho risposto"verona blog".
quindi lui "si si d'accordo ma io ho bisogno di provare di vedere.io ho bisogno di credere".
"certo,come biasimarti..vai avanti tu poi magari un giorno chissà.. verona blog"

09 ottobre 2006

Vestiario del ragazzo veronese medio

Vi è un paradosso singolare costituito, da un lato, dalla mia delusione nei confronti del cattivo gusto che mi circonda e, dall'altro, dalla necessità che ho di esso per definire superiore la mia sensibilità estetica nei riguardi della moda (qui sia come fenomeno culturale di produzione dell'identità che come fenomeno materiale ovvero abbigliamento).
Ormai non sono più costernato. Ma lo sono stato, e spesse volte.
Ormai non provo più ribrezzo. Ma ho provato ribrezzo, e spesso volte.
Ormai non perdo più tempo in critiche. Ma quanto ne ho perso, e spesse volte.
Mi riferisco all'abbigliamento del ragazzo medio frequentante di sera la Piazza delle Erbe.

La premessa fondamentale è certamente una forte dose di daltonismo o strabismo o cecità afferente la popolazione maschile veronese nella sua quasi totalità. Non trovo altre spiegazioni a tale scempio estetico che ci viene sempre più spesso riproposto.
Non lamentarsi più, si diceva. Per carità, che si faccia un pò come ci pare: ben comprendo che non tutti investono le stesse attenzioni nel compiacimento estetico della propria immagine. Tuttavia, poichè tutto è altrettanto opinabile, che mi sia qui permesso di esprimere il mio disappunto.

Lancio così il mio personalissimo J'accuse. Allora vi prego basta con:
-le camicie a quadri e/o a righe (è infatti possibile trovare entrambi le variazioni su uno stesso tessuto);
-il jeans strappato e scampanato, al contempo però stretto e "tutt-su-per-u-culo";
-la giacca in pelle, magari con felpa cappucciata a seguito;
-il calzino bianco, specie laddove in spugna (siete dei folli);
-le giacche di due taglie più grandi e mai sfiancate;
-le magliette, le maglie, i maglioni recanti numeri e stemmi di varia natura;
-i jeans e altro genere di pantaloni a vita bassa (perchè dovrebbe dilettarci il vostro culo?);
-le cravattone multicolore o fantasia, spessore 15 cm e strette fino al naso;
-le calzature ginniche tri- o quadricolore;
-i loghi o i marchi esibiti di qualsiasi genere e su qualsiasi capo, come cita il titolo di un famoso libro: no logo, no logo per cortesia (per quanto sopporterete ancora la vista di Cortez e Franklin e Marshall?);
-il piumino lucido e gonfio, gonfissimo: ma se proprio vi piace fare le tartarughe ninja...;
-le polo da rugby;
-il pantaloncino corto altezza ginocchia o più lungo (i modelli acqua alta sono duri a morire);
-la camicia a manica corta con effetto "camica a manica lunga amputata" ed effetto sacchetto;
-gli occhiali da sole a goccia, una piaga che colpisce ambo li sessi;
-le cinture animalier: leopordate, coccodrillate, pitonate, ecc.;
-le credenze diffuse e retrograde sull'abbinamento dei colori tipo "il nero non va mai col blu": oltre a trattarsi di convenzioni dal retrogusto medievale, non si può nemmeno dire che vengano applicate (altrimenti come si spiegano gli effetti multicolore di certe scelte vestiarie?);
-gli stilisti, poichè non vi servono a niente (lo dico per voi, ragazzi: quando ne trovate uno che vi piace, sbagliate modelli e persino taglie, quindi che ve ne fate?);
-le scarpe color marrone merdina o marrone tendente all'arancione (mettetevi il giubbetto catarifrangente e risolverete altrettanto egregiamente i vostri problemi di alta visibilità);
-devo smetterla, questa lista potrebbe non finire mai.

Mi rendo conto che il cattivo gusto ci circonda costantemente ed è più duro da sradicare dei senatori ultra settantenni al quindicesimo mandato parlamentare.
That's life.

08 ottobre 2006

Il must dell'inverno: white russian

Squilli di trombe, chè ne è il caso! Butel1 e Butel2 inaugurano ieri sera la stagione del white russian. Si tratta infatti di un cocktail che non s'ha da bere durante tutti i periodi dell'anno, è quanto mai d'uopo attendere i primi freddi. Vodka, liquore al caffè (Kahlua o Borghetti), panna: e via verso quell'ebbrezza che ci scalda el core e l'alma.

Tappe della nostra novella degustazione sono state:

- il nuovo locale PTRE (si avanzino ipotesi di pronuncia, grazie) in quel di Porta Leona e già Caffè Bukowski: qui, oltre a compiacerci per il design, l'arredo e la musica del locale, degustiamo un white russian forse non troppo schietto, ma soft e soave. Il pubblico del PTRE è decisamente giovine, dentro e fuori; menzione di merito alle "fighe" dei giovanissimi, spesso di bellezza pomposa e magniloquente.

-il Malta, buono e vecchio: dietro il bancone, in scena niente popò di meno che Max il proprietario in persona, il quale, forse, ha visto tempi e finanze migliori. Rincorre una certa nostalgia: risulta infatti difficile, per chi come noi ha pur vissuto grandi stagioni invernali in questo locale ormai due anni or sono, vedere ora tanta decadenza esibita (per chi non ci crede, consiglio di volgere uno sguardo verso le bottiglie sulla parete dietro al bancone: ve le ricordate anche voi "leggermente" più allineate?). In una città in cui non possiamo esibire vip, ma commesse, cameriere e hostess, il Malta è stato in fondo l'unico e vero locale, fatta l'eccezion del fu Calipso, alla moda (a riguardo si cfr. il libro "Sognando un Negroni" di tale A. Fezzi, di Verona). Giudizio sul cocktail, per l'occasione con vera panna: da trattare e degustare con rispetto.

-giretto rapido cum degustazione anche allo Square, un vero e proprio "localino" come direbbero i giovani. Val bene sì una tappa ma con degustazione una tantum: al di là della qualità del white russian qui servito (darei un 7), ci ha roso il culo la questione del prezzo, che dovrebbe aggirarsi tra i sette e gli otto euro (stiamo ancora attendendo il listino, come anche il mio resto di sessanta centesimi). Colpa del design d'avanguardia nonché del recente restyling al piano rialzato?

Vip watching: Diego Conte a Verona

dieto conteIeri sera nella piazza due veri VIB (very important butei), butel 1 e butel 2, hanno incontrato un vip vip, DIEGO CONTE (allego foto). Dove? Bè nella piazza, il luogo che è il non luogo per eccellenza. La moltitudine di butei esiste nella piazza e la piazza esiste perchè i butei ne hanno decretato l'esistenza o quanto meno la rilevanza antropologica. Ma se i butei non esistessero e se tutto fosse finto? Se Diego Conte ci fosse stato inviato dal sistema per farci convincere che la nostra percezione del reale è vera? Devo trovare un'uscita..

E' uno sporco lavoro, ma qualcuno doveva farlo.

Questa dell'idea di scrivere circa Verona e circa gli atteggiamenti dei suoi abitanti, perennemente radunati nella blasonata piazza delle Erbe, mi aveva in fondo intrigato assai. Inizialmente.
Ora, temo che alla lunga, procedendo armoniosamente di post in post, l'operazione possa dirsi quasi superflua: sbagliarsi su Verona è infatti impossibile, poichè nella nostra piccola polis tutto è in fondo così evidente. Tale evidenza sarebbe peraltro avvallata dalla ripetitività dei comportamenti, una moda mai fuor l'ordine del giorno. Temo cioè, che vada tutto esautorandosi per sua stessa natura ridondante: qualcuni potrebbe sostenere, che parlare dell'evidenza non sia dissimile dal parlare dell'aria fritta.
Poichè è davvero difficile sbagliare su Verona e sugli atteggiamenti dei suoi abitanti: tutto ciò che possiamo argomentare, criticare, sradicare, riproporre, sarà sempre vero.

Caro Butel2, siamo depositari di un sapere scontato quanto effimero (a chi, esclusi i qui presenti redattori e il proprio entourage ombroso, può interessare il nostro acume critico?).
Il nostro non è un sapere, la nostra è una scienza lapalissiana.

07 ottobre 2006

One shot

Scorrendo le strette e sinuose vie di verona,il venerdì sera,il venerdì notte,vai a sbattere contro quel multiforme universo guascone e godereccio dei butei(giovani in veronese).Nulla li può fermare,escluso la pioggia, nella loro corsa sfrenata verso la piazza delle erbe.Ciascuno di loro indossa il meglio che può(e spesso si scopre che gli abbinamenti non sono proprio ortodossi ecco) ma soprattutto reca in man calici e bicchieri riempiti di colorate sostanze alcoliche che recano presagi di ebrezza..

Se vieni in piazza a cercare la novità vattene.Qui nulla è nuovo qui tutto è gia passato già visto e già salutato.E allora perchè persistere nella folle corsa alla piazza?

Semplice.La certezza matematica che qui troverai almeno una faccia nota che dirà almeno una frase nota.Questa è la frase del butel.Ciascuno ha la sua una volta che se l'è giocata..bè quello è il momento della sua lenta discesa la piazza inizia a rifiutarti l'effetto nuovo svanisce e tu torni nella moltitudine riproponendo all'infinito il tuo motto sperando che qualcuno non l'abbia ancora sentita.

One shot di butel59: Quella lì? un bel fighin..
One shot di butel87: sketch.
One shot di butel24: quello lì? un lorenzo della madonna
One shot di butel56: una figa da coltelli
One shot di butel154: vecio..
One shot di butel15: ti taglio la faccia
One shot di butel123:esame di maturità? non ci penso. non dipende da me.
One shot di butel43:mi ghe do (io lo meno)
One shot di Butel1: figa (può essere abbinato a: ho visto una, mamma che, ..da paura)
....

05 ottobre 2006

A volte ci osservano. Troppe volte.

Ho sempre trovato molto curioso studiare le reazioni ai nostri gesti da parte della gente che quotidianamente ci circonda. Le persone giungono a scrutarti perfino con fronte corrugata, talvolta. Si tratta infatti, secondo me, di una costante del nostro paesaggio urbano, come anche di quello extraurbano: qualcuno ti sta guardando, costantemente.

Al che, anni fa, mi sovvenne un dubbio: "Ma la gente, che cazzo si guarda?".
Mi ricordo di un episodio significativo ai fini del mio ragionamento, ma di per sè insignificante (prendiamolo qualo epifania da routine): durante il mio periodo di pratica alla scuola guida, intorno alla settima guida circa, mi trovavo in coda ad un semaforo. Il mio istruttore mi consiglia di mettere il freno a mano e la folle, chè lui savrebbe dovuto smontare dall'auto per buttare una bottiglia di plastica nei bidoni poco oltre il marciapede che costeggiavano la vettura. Così fa: apre lo sportello, sceglie con cura il contenitore dei rifiuti plastici e affini, risale e chiude. A questo punto mi chiede di osservare con attenzione lo sguardo indagatore dell'anziana signora posta nell'auto restrostante la nostra: aveva una vista a raggi x e, mi assicura lui, aveva osservato con attenzione ogni suo gesto.
E' quanto mai plausibile ipotizzare che la "vecchia" abbia voluto sondare la precisione e la dimestichezza del mio istruttore con i cassonetti della spazzatura. Chiamasi: sega mentale.

Potremmo ora declinare il mio vivo e attuale dubbio (tal'è) in alcune domande che articolano la precedente:
-perchè la gente ci guarda?
-quando?
-cosa?
-ma guarda o fa finta?
-teleologia: qual è il fine del loro interesse?
-quello del guardone, è un fenomeno tutto italiano?
-sono sociologi o psicologi, o semplicemente rompicoglioni?

Molto ancora s'ha da scriverne.