Byblos Art Gallery - Verona
Aggiornamento!
- Qui tutte le novità sulla Galleria Byblos di Verona
- Mostra More is More - Byblos Art Gallery
In un precedente - e ormai lontano nel tempo - articolo sulle mostre a Verona, vi invitavo a buttare l'occhio sull'iniziativa La Giornata del Contemporaneo, un open day di arte contemporanea che ha visto coinvolte pure alcune gallerie di Verona. Eh sì, Verona si tinse di contemporaneo. Dice: ma chi se l'è filata? Ovviamente l'evento ha coinvolto i soliti quattro gatti e, non è strano?, non c'era da dubitarne. E dire che la cosa sulla carta era tutt'altro che una minchiata (poi nei fatti, vabbè, la minchiata ci può sempre scappare).
Comunque sia, vi aderì pure la galleria Byblos Art Gallery, in quel di corso Cavour 25/27, che ai tempi ospitava Out Of True, una mostra collettiva così così che comunque meritava un salto. Magari alla Jackie Chan, contro la vetrina. Ma come dirò in conclusione, la Byblos, volenti o nolenti, è una delle poche/probabilmente l'unica galleria contemporanea di Verona da tenere d'occhio, rischia di proporre diverse cose interessanti. E a volte rischia anche di riuscirci.
Promossi comunque i vernissage in notturna, eventi di una certa classe aperti a tutti (sì, parlo con te bue uomo medio, ci puoi entrare e chiederti "Sa ela 'sta roba!").
Byblos Art Gallery
Da un paio d'anno è la galleria di riferimento per l'arte contemporanea e il "collezionismo giovane" di Verona. Perchè? Anzitutto perchè è la più fichetta della città: ampi spazi totalmente bianchi in posizione di prestigio con vetrine da show room. In secondo luogo perchè hanno le spalle coperte come pochi, dietro agisce il gruppo Swinger - a Verona proprietari tra le altre del negozio omonimo all'angolo tra via Mazzini e Piazza Erbe nonchè di un lussuoso hotel 5 stelle in Valpolicella. In terzo luogo perchè ha un proprio parco d'artisti piuttosto nutrito e può vantare una serie di opere disponibili di artisti più che famosi.
Gli artisti della Byblos
Peggio della Minardi in formula uno (ma c'è ancora?), una scuderia da "Who the fuck is he?". Naturalmente parliamo di nomi sconosciuti al 99% della popolazione. E dubito fortemente che ci siano giovani collezionisti che sappiano dirci chi siano i vari Enrico Tommaso de Paris (giuro che lo ignoro, parola di Butel Uno de Verona), artista di opere come questa
- Qui tutte le novità sulla Galleria Byblos di Verona
- Mostra More is More - Byblos Art Gallery
In un precedente - e ormai lontano nel tempo - articolo sulle mostre a Verona, vi invitavo a buttare l'occhio sull'iniziativa La Giornata del Contemporaneo, un open day di arte contemporanea che ha visto coinvolte pure alcune gallerie di Verona. Eh sì, Verona si tinse di contemporaneo. Dice: ma chi se l'è filata? Ovviamente l'evento ha coinvolto i soliti quattro gatti e, non è strano?, non c'era da dubitarne. E dire che la cosa sulla carta era tutt'altro che una minchiata (poi nei fatti, vabbè, la minchiata ci può sempre scappare).
Comunque sia, vi aderì pure la galleria Byblos Art Gallery, in quel di corso Cavour 25/27, che ai tempi ospitava Out Of True, una mostra collettiva così così che comunque meritava un salto. Magari alla Jackie Chan, contro la vetrina. Ma come dirò in conclusione, la Byblos, volenti o nolenti, è una delle poche/probabilmente l'unica galleria contemporanea di Verona da tenere d'occhio, rischia di proporre diverse cose interessanti. E a volte rischia anche di riuscirci.
Promossi comunque i vernissage in notturna, eventi di una certa classe aperti a tutti (sì, parlo con te bue uomo medio, ci puoi entrare e chiederti "Sa ela 'sta roba!").
Byblos Art Gallery
Da un paio d'anno è la galleria di riferimento per l'arte contemporanea e il "collezionismo giovane" di Verona. Perchè? Anzitutto perchè è la più fichetta della città: ampi spazi totalmente bianchi in posizione di prestigio con vetrine da show room. In secondo luogo perchè hanno le spalle coperte come pochi, dietro agisce il gruppo Swinger - a Verona proprietari tra le altre del negozio omonimo all'angolo tra via Mazzini e Piazza Erbe nonchè di un lussuoso hotel 5 stelle in Valpolicella. In terzo luogo perchè ha un proprio parco d'artisti piuttosto nutrito e può vantare una serie di opere disponibili di artisti più che famosi.
Gli artisti della Byblos
Peggio della Minardi in formula uno (ma c'è ancora?), una scuderia da "Who the fuck is he?". Naturalmente parliamo di nomi sconosciuti al 99% della popolazione. E dubito fortemente che ci siano giovani collezionisti che sappiano dirci chi siano i vari Enrico Tommaso de Paris (giuro che lo ignoro, parola di Butel Uno de Verona), artista di opere come questa
che vedrei bene in garage (non ci fosse già l'auto), Yasumasa Morimura, Pus, Brufol... ehm Nicola Verlato, Cristian Sonda, ecc.
Ma poco importa, si tratta di arte contemporanea, è quanto mai logico che si tratti di nomi senza nomea al momento. Intanto onore al merito: alla Byblos stanno investendo e in questo campo è importantissimo! E poi se oggi nessuno li conosce, nessuno sa dirvi chi sono, vedrete che un giorno... nessuno chiederà chi sono.
Scherzi a parte, non tutti sono da buttare. Le foto del giappo (vd. dopo) non sono così male. Certo, la presenza di un artista come Pao non parlerebbe proprio a favore della qualità del lavoro di ricerca e selezione delle risorse umane: si tratta dell'artista milanese di strada che si fece notare coi pinguini colorati, panini e altro,
Ma poco importa, si tratta di arte contemporanea, è quanto mai logico che si tratti di nomi senza nomea al momento. Intanto onore al merito: alla Byblos stanno investendo e in questo campo è importantissimo! E poi se oggi nessuno li conosce, nessuno sa dirvi chi sono, vedrete che un giorno... nessuno chiederà chi sono.
Scherzi a parte, non tutti sono da buttare. Le foto del giappo (vd. dopo) non sono così male. Certo, la presenza di un artista come Pao non parlerebbe proprio a favore della qualità del lavoro di ricerca e selezione delle risorse umane: si tratta dell'artista milanese di strada che si fece notare coi pinguini colorati, panini e altro,
peraltro plagiando i lavori di migliaia di bambini delle elementari che ogni anno dipingono i cassonetti della spazzatura.
Le opere della Byblos
Ragazzi, the moment has come: avete da parte un bel gruzzolo che non sapete come spendere - mi pare ovvio, vi starà capitando costantemente di 'sti tempi - e volete fare un investimento? Fatevi, per citare i più orecchiabili, un Fontata, un Burri, Manzoni, Nespolo alla Byblos. O altri. O gli stessi in altre gallerie, che te lo dico a fa'.
Out of True
Mostra collettiva che parte altrove, da Miami a quanto pare.
Le opere della Byblos
Ragazzi, the moment has come: avete da parte un bel gruzzolo che non sapete come spendere - mi pare ovvio, vi starà capitando costantemente di 'sti tempi - e volete fare un investimento? Fatevi, per citare i più orecchiabili, un Fontata, un Burri, Manzoni, Nespolo alla Byblos. O altri. O gli stessi in altre gallerie, che te lo dico a fa'.
Out of True
Mostra collettiva che parte altrove, da Miami a quanto pare.
Il titolo si dovrebbe esplicitare così: le aspettative disilluse che non coincidono con la realtà. Credo e vedo non vanno a braccetto. Mostra tutt'altro che entusiasmante in verità, decisi di visitarla per vedere 'sta Beatriz Millar di cui avevo sentito parlare (dev'essere stato il vento).
Lei è una svizzera, con diplomi in arte e in moda, che incarna un po' lo spirito della mostra perchè indaga - Spot: esclusiva novità mondiale solo per voi e solo per le prime 50 telefonate! - il constrasto realtà vs. finzione, essere vs. apparire, in particolare è un po' incazzata con la società dei media, quella che è vittima del dominio della vista. Eh questi media e quest'uomo sensuale che guarda e guarda solo guarda l'apparenza. Ma come si fa, come? [ndB2s: salve, qualcuno mi ha cercato?]. Come direbbe Coleridge (o era Blake? W il qualunquismo), ad esempio, quella porzione di umanità "Vittima del dispottismo dell'occhio del corpo anzichè dell'occhio della mente".
Opere comunque piuttosto spiritose e ancora un po' pop, sotto sotto. Come supporto - lo ignoravo e la cosa non mi ha fatto troppo piacere - utilizza "tele" a stampa digitale. O meglio immagino che a monte le opere siano interamente digitali, stampa o non stampa. Robe tipo questo albero, sappiate che è uno dei suoi lavori più celebri e significativi, anzi la summa dei propri orientamenti.
Lei è una svizzera, con diplomi in arte e in moda, che incarna un po' lo spirito della mostra perchè indaga - Spot: esclusiva novità mondiale solo per voi e solo per le prime 50 telefonate! - il constrasto realtà vs. finzione, essere vs. apparire, in particolare è un po' incazzata con la società dei media, quella che è vittima del dominio della vista. Eh questi media e quest'uomo sensuale che guarda e guarda solo guarda l'apparenza. Ma come si fa, come? [ndB2s: salve, qualcuno mi ha cercato?]. Come direbbe Coleridge (o era Blake? W il qualunquismo), ad esempio, quella porzione di umanità "Vittima del dispottismo dell'occhio del corpo anzichè dell'occhio della mente".
Opere comunque piuttosto spiritose e ancora un po' pop, sotto sotto. Come supporto - lo ignoravo e la cosa non mi ha fatto troppo piacere - utilizza "tele" a stampa digitale. O meglio immagino che a monte le opere siano interamente digitali, stampa o non stampa. Robe tipo questo albero, sappiate che è uno dei suoi lavori più celebri e significativi, anzi la summa dei propri orientamenti.
A posto.
Comunque sia la cosa è una mezza fregatura: Beatriz Millar, artista di casa Byblos, non espone alla Byblos Art Gallery. Qui trovi due assaggi - che sono un po' quel che sono - e nulla più. La Millar ha una personale alla "succursale" della Byblos, l'hotel Amistà, colosso di art hotel a 5 stelle da qualche parte in Valpolicella dove la Millar presenta anche la nuova installazione-scultura "Clown-clone and the piano tattoo" che vede un clone umano (la matrice sarà lei?) al pianoforte.
Comunque sia la cosa è una mezza fregatura: Beatriz Millar, artista di casa Byblos, non espone alla Byblos Art Gallery. Qui trovi due assaggi - che sono un po' quel che sono - e nulla più. La Millar ha una personale alla "succursale" della Byblos, l'hotel Amistà, colosso di art hotel a 5 stelle da qualche parte in Valpolicella dove la Millar presenta anche la nuova installazione-scultura "Clown-clone and the piano tattoo" che vede un clone umano (la matrice sarà lei?) al pianoforte.
Un posto estremamente raffinato l'Art Hotel Amistà, ci dormo di frequente quando non riesco a prendere sonno in casa. I prezzi sono ok, è la mancia al facchino che ti rovina.
Vabbè: volevi Beatriz Millar? Sotomayor! Allora ti resta dell'altro. Non chiedetemi cosa. Ricordo una piacevole tela rossa all'ingresso. E basta.
Opere di artisti internazionali(?) quali Dan Kopp, Sebastian Bremer, Robert Lazzarini (e ho detto Robeeeiit Leeeiiiserini, mica Joe Munnezza).
Poi ci sono le opere di Joshua Levine (come chi è? Beh ora m'offendo guarda!). Lui probabilmente discende da una famiglia di cacciatori, ha la fissa delle teste d'animali imbalsamate. Immagino finte. Cervi, per stare sul classico ad esempio.
I "famosi" cervi con applicazioni tattoo
Ma anche topi o qualunche cosa fossero quelle cose. Vedo gli animali di Levine e penso a quelli sezionati da Damien Hirst, ma più brutti. Adesso qualcuno mi venga a dire che Levine è provocatorio... Byblos, scusami, te vojjobbene, ma le opere di Joshua Levine sono provocatorie quanto una scorreggia in aperta campagna.
Si riconferma poi la leggenda del piano inferiore: su i lavori di livello, giù la paccottaglia. In genere ci finiscono le fotografie, c'è inoltre spazio per la video art. Questo video lo guardi 2 secondi, il tempo di mettere la testa al di là del telo e dire: "Mh". E poi risali. Esci e ringrazi.
Out of True non è male nè bene secondo me. Qualcosa vi potrà piacere. Hey, ma questa è arte contemporanea: può piacervi tutto o niente, sono le regole del gioco.
Mostre precedenti
Penso di averle viste tutte. Una delle prime vedeva protagonista un artista giapponese e mi è piaciuta, ottimi quadri da salotto.
La mostra precedente a Out of True era nientepopodimenoche la famosa Street Art curata da Alessandro Riva (Frangetta Milano o Milano is burning non vi ricorda niente?), secondo me un cumulo di sbobba, davvero un fenomeno sopravvalutato: una collettiva di gente a cavallo tra il grafitaro e il relitto pop. Ricordo solo con una certa simpatia le mega stampe con critiche piuttosto fragili alla società dei consumi: un susseguirsi di loghi di griffes e altri oggetti e situazioni quotidiani più aggiunte da star system, vado a memoria. Quella che resta: l'occhio ci cade per un po', riconosce quello che deve riconoscere e poi il cervello rimuove.
I vernissage
Li ho persi quasi tutti. Ma ad un paio uno sono stato e sono consigliatissimi: in pratica, l'Eldorado del poseur by night, vi basta? Aggiungete pheeghe di livello e un bar, e vi fiderete. Dovete tenere d'occhio il calendario della galleria sul sito, è l'unica. L'ultimo opening si è tenuto il 16 novembre, per la mostra che segue.
Mostra in corso: Miwa Yanagi - recent works
Fino al 19 gennaio 2008, o fino al 26, dipende dal tempo forse.
Lui è proprio quello di... o anche di... e poi ha fatto anche... Comunque, Satomi Uanagama (ah non si chiama così?), giapponese che vive e lavora a Kyoto, è un fotografo che ha esposto in tutto il mondo e - benchè non opterei mai per un suo catalogo - farei un salto alla mostra e in un momento di risoluta follia acquisterei pure un suo scatto, ok?
Anche la fondazione Deutsche Bank ha investito sul ragazzo [che intanto abbiamo scoperto essere una donna, la Yanagi allora], mica... E poi... ma che ne so, so manco chi è. Alcuni esempi di scatti:
Si riconferma poi la leggenda del piano inferiore: su i lavori di livello, giù la paccottaglia. In genere ci finiscono le fotografie, c'è inoltre spazio per la video art. Questo video lo guardi 2 secondi, il tempo di mettere la testa al di là del telo e dire: "Mh". E poi risali. Esci e ringrazi.
Out of True non è male nè bene secondo me. Qualcosa vi potrà piacere. Hey, ma questa è arte contemporanea: può piacervi tutto o niente, sono le regole del gioco.
Mostre precedenti
Penso di averle viste tutte. Una delle prime vedeva protagonista un artista giapponese e mi è piaciuta, ottimi quadri da salotto.
La mostra precedente a Out of True era nientepopodimenoche la famosa Street Art curata da Alessandro Riva (Frangetta Milano o Milano is burning non vi ricorda niente?), secondo me un cumulo di sbobba, davvero un fenomeno sopravvalutato: una collettiva di gente a cavallo tra il grafitaro e il relitto pop. Ricordo solo con una certa simpatia le mega stampe con critiche piuttosto fragili alla società dei consumi: un susseguirsi di loghi di griffes e altri oggetti e situazioni quotidiani più aggiunte da star system, vado a memoria. Quella che resta: l'occhio ci cade per un po', riconosce quello che deve riconoscere e poi il cervello rimuove.
I vernissage
Li ho persi quasi tutti. Ma ad un paio uno sono stato e sono consigliatissimi: in pratica, l'Eldorado del poseur by night, vi basta? Aggiungete pheeghe di livello e un bar, e vi fiderete. Dovete tenere d'occhio il calendario della galleria sul sito, è l'unica. L'ultimo opening si è tenuto il 16 novembre, per la mostra che segue.
Mostra in corso: Miwa Yanagi - recent works
Fino al 19 gennaio 2008, o fino al 26, dipende dal tempo forse.
Lui è proprio quello di... o anche di... e poi ha fatto anche... Comunque, Satomi Uanagama (ah non si chiama così?), giapponese che vive e lavora a Kyoto, è un fotografo che ha esposto in tutto il mondo e - benchè non opterei mai per un suo catalogo - farei un salto alla mostra e in un momento di risoluta follia acquisterei pure un suo scatto, ok?
Anche la fondazione Deutsche Bank ha investito sul ragazzo [che intanto abbiamo scoperto essere una donna, la Yanagi allora], mica... E poi... ma che ne so, so manco chi è. Alcuni esempi di scatti:
Sinteticamente io dico che il giappo è proprio ok, ma aggiungo che quanto visto in rete mi è piaciuto più di queste opere recenti, forse non sono proprio interessanti come i lavori precedenti, date un'occhiata a questa ricerca immagini di Miwa Yanagi su Google.
Conclusione
Oltre che per i vernissage - buona cosa - il sito della Byblos lo si tiene sempre d'occhio direi. Insieme alla Mai Collection di Sottoriva, una galleria con mostre modernissime e talvolta interessanti (più che mai de gustibus). Altre volte no. Ma questa è una galleria che deve fatturare vendendo quadri, non biglietti d'ingresso quindi è tutto gratis, di che ti lamenti?
50 commenti:
la mostra di Miwa Yanagi è fino al 26/01. poi dai, ci sarà un altro vernissage. yuppi! a me la byblos tutto sommato piace, un po' tristi gli addetti -sarà perchè li vedo tutte le sere e non solo in occasioni "mondane"-, ma almeno si sforza di portare qualcosa di nuovo e fresco. l'altra, in via sottoriva, non l'ho mai visitata. Ma ce ne sono solo 2?? che tristezza
Oh la presentazione dice fino al 19, non saprei.
Comunque sì, è l'unica che lavora a ritmi sostenuti sulle novità (comunque ripeto: hai idea del $$$ che c'è dietro? Fanno anche poco...).
Il personale no comment: io becco sempre il pelato, nella sua postazione dietro il desk manco stesse giocando alla playstation.
O sì?
Purtroppo mi ha sempre disgustato quel posto, sorry.
E onestamente anche se ci passavo davanti ogni giorno, ci sono arrivato dopo un po' a capire cosa fosse.
Sarà merito di quei plasma in vetrina che non dicono assolutamente NULLA o forse sarà merito del fatto che un po' di tempo fa (non so come sia adesso) la vetrina era ASSOLUTAMENTE vuota.
Più che un art-gallery mi sembrava un anonimo showroom di chissà che cosa. :(
Dalmo: appunto, era uno show room fichetto. Ecco perchè piace un sacco ai giovani.
E' un po' come la definizione di minimalismo giapponese in Generazione X di coupland.
Libro fondamentale degli anni '90 secondo me, e scusate eh.
Ma naturalmente. Ho espresso un' opinione da ignorante. Non sono certo un critico d'arte. ;)
Ora, onestamente, tu compreresti qualcosa da Byblos?
io si, se ci fosse qualcosa che mi piace. è vero all'inizio non si capiva bene che fosse, specie quando notai tutta la marea di gente con drink in mano all'apertura 3 anni fa o forse 4.
il pelatino è da capire, prova tu a stare 8 ore solo, in silenzio, in vetrina... immagino, come dici tu, che ci sia parecchio sotto. e comunque, se non guadagnano con la/le gallerie, si rifanno a colpi di 500 euro a notte. poveri non sono ecco.
Bella marchetta a Byblos Art Gallery. Evviva l'arte contemporanea e chi la seleziona. Andate gente, andate a vedere Byblos Art Gallery. Offrono i Sentenziosi. Byblos Art Gallery l'unica galleria di arte contemporanea di Verona (?). Imperdibile. Forza butei tutti, in corriera e via verso la Byblos! Se sei giovane e di Verona, non pensare con la tua testa, pensa con la testa dell'arte contemporanea e, quando entri a Byblos, dì ciao all'uomo dalla testa nuda. I Sentenziosi lo amano, amalo anche tu.
Anonimo: premesso che il tuo commento è dannatemente Sentenzioso (sì sciocchino, è così, accettalo) e che per tal motivo mi piace a prescindere, vorrei aggiungere che: vabbè, tanto lo sapevo che una volta che si parla (quasi) bene di una cosa si finisce per essere etichettati come untori dell'omologazione.
Mea culpa. Mi serva da lezione.
Hai vinto, hai vinto tu. Sciocchino.
p.s. ma cosa c'è da offrire alla byblos? Pardon, è tutto gratis
Beh tutto tutto no.
Il pelato varrà pur qualcosa. :(
A quando la prossima sentenza?
1- E' 4 anni che c'è quella cosa? io credevo l'avessero inaugurata qualche mese fa.
2- Poichè credevo l'avessero inaugurata qualche mese fa mi ero ripromesso di farci un salto. Dopo questa recensione sono però più titubante. Nel senso...se non ci fosse stato sentenziosi, beh ok, ci si poteva andare. Ma cazzo ora se ci vado sembra che lo faccia perchè lo hanno detto su sentenziosi. Eccheccazzo poi non posso neanche più bullarmela tipo "si...sono andato a vedere una galleria di arte contemporanea"..."grazie al cazzo te l'ha detto sentenziosi di andarci!".
3- Un giorno passando con la macchina ho notato pure si chiami byblos e mi sono detto: "Mmm ma com'è che una galleria d'arte ha lo stesso nome di una catena di parrucchieri?" (si ok ok hairstylist). Avendo appena scoperto che byblos è una marca di vestiti, avendo appena visto il loro sito internet, una serie di osservazioni balenano in me: a) cazzo fanno vestiti, non sono un succedaneo ti tony & guy; b) avete visto in quante stronze di città hanno un negozio?!; c) perchè una galleria d'arte è gestita da una casa di moda; d) perchè una casa di moda gestisce una galleria d'arte?
4- Perchè tony & guy non gestiscono una galleri d'arte?
Cazzo ma la Swinger s.p.a. ha sede a bussolengo?! Poi, voi (vocativo) dicotecari incalliti che mi frequentate sentenziosi, confermate i miei ancestrali ricordi per cui il marchio byblos è lo stesso della discoteca che c'è in zona riccione? E non ce ne era pure una con lo stesso nome a desenzano (o si chiamava biblò?)? E TRA L'ALTRO non l'hanno chiusa per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione? E' tutto un magna magna. Travaglio mi fa una pippa.
emme ciao.
Galleria e hotel nascono come semplici divertissement (o spin off come direbbe un capiscione) del gruppo, parti di una strategia di più ampio respiro volta al riposizionamento del marchio byblos nel segmento pretaporter (dopo lo sbolognamento dello stesso da parte di prada qualche annetto fa). Questi erano i rumorz e bla e bla e bla.
Poi si sono presi duro, specialmente sul versante hotel, ed è nata una linea byblos casa che offre complementi d'arredo prendendo largo spunto dalle collezioni.
Tutto il resto non dovrebbe c'entrare alcunchè, ma il tuo castello inquisitorio mi ha incuriosito. Hai anche un plastico della discoteca di desenzano? Possiamo imbastirci un post alla lucarelli?
volevo anchio fare una marketta ad una galleria veronese. Posso signora maestra? Vado eh..Beh io consiglio, oltre a quelle citate da b1, galleria spirale arte, via garibaldi.
Ciao butei!
Sono Masha...Masha chi?! No, non quella del GF(era mascia)...la "direttrice" della galleria! Sono qui per rispondere a tutte le vostre domande..tanto la marchetta l'ho già ricevuta! Apparte skerzi, mi piacerebbe un sacco conoscervi personalmente...adoro le vostre sentenze sui locali di Vr (in particolare QUESTA, naturalmente!). Ma va bene anche dialogare sulla piazza virtuale!
In generale la nostra città e in particolare una galleria d'arte contemporanea ha bisogno costantemente di nuova linfa vitale che significa dialogo e confronto sempre aperto. Per questo la Byblos Art Gallery è aperta a tutti, si affaccia sulla strada per COMUNICARE la passione per l'arte contemporanea e ci si ritrova al bar alle inaugurazioni (oltre che per bere gotti, ovviamente!) per ascoltare le opinioni della gente : giornalisti, esperti, collezionisti, appassionati, neofiti, ignoranti e....sentenziosi!
Da tutti c'è da imparare...a tal proposito...grazie 1000 per segnalazione sulla data di chiusura mostra...Azz, ci era sfuggito di modificare la data del 19 sul sito...la mostra dura fino al 26! Veniteci a trovare e sentenziate nel bene e nel male...
Ancora io...non per fare presenzialismo ma volevo rispondere a emme. Upstream dice giusto, il marchio Byblos racchiude in se moda, arte e ospitalità (un hotel dove si è costantemente circondati da opere d'arte e design che stimolano i sensi) che nella nostra società contemporanea sono aree culturali che spesso si intersecano sinergeticamente traendo spunto l'una dall'altra... Tutto il resto non c'entra con noi, neanche la disco... anche se un po' mi dispiace: non sarebbe male creare un locale a verona in cui arte e musica dialoghino in modo anche interattivo! ma questa è un altra storia...per quanto riguarda la definizione "divertissement"non direi proprio..la galleria è per me oltre che una passione, un vero e proprio lavoro a tempo pieno...
Voilà, la metamarketta.
"mi piacerebbe un sacco conoscervi personalmente" = inserire immagine di b1, sbronzo e con occhio grondante foia, intento a passarsi sui capezzoli ingenti quantità di brillantina linetti.
(tratto da una storia vera)
masha ciao, ne approfitto. Ho una domanda sul documentario dedicato alle foche (mostra out of true, saletta piano interrato).
Perchè?
Temo di essermi crassamente addorment..di non aver colto appieno il messaggio dell'autore.
Grazie per la precisazione masha.
"Divertissement" era una licenza (in verità anche spin off potrebbe non essere propr corretto) ma in effetti si prestava a letture poco fedeli alla realtà del progetto.
La brillantina Linetti fa proprio cagare. L'ho comprata un giorno perchè ne avevo sentito parlare da mio padre (che è più fico di papà) mentre raccontava dei vecchi tempi. Pensavo sarebbe stata una piacevole scoperta tipo le caramelle Leone, invece... Meglio la cera effetto opaco.
Argh,"non male" la visione di b1 con la brillantina...mmh...quasi quasi c ripenso...meglio marchette virtuali via web!
Per video foche: effettivamente un po'palloso, soprattutto perchè siamo abituati ad una televisione e un cinema che rigurgitano messaggi immediati e di immediata comprensione per non impegnare il pensiero...Qui il messaggio del video è coerente con il progetto dell'intera mostra che vuol far riflettere sui mutamenti della natura dopo intervento umano...qui si documenta l'angosciante situazione di mammifero marino che non riesce a oltrepassare i confini del suo acquario (a volte pure mammiferi terrestri=uomini si trovano nella stessa situazione!)questa è alternata ad immagini del suo ambiente naturale inquinato...sorge una domanda...meglio restare "protetti" in un acquario dalle pareti di cristallo o venire "contaminati" nel proprio habitat naturale? Che ne dite?
Certo un po'angosciante...ma l'arte contemporanea deve pur suscitare emozioni/riflessioni su ciò che accade...
masha mi piaci. e andresti d'accordo con una mia amica, parlate la stessa lingua. o sei già tu la mia amica, chissà... devo venire a vedere bene quel dipinto con geisha sui toni del rosso -me gusta il rosso-.
Joshua Levine non è che è considerato provocatorio perchè ad esempio il cervo bicefalo sembra una a gambe aperte ??????????????????
mah..............
Masha è il VIPSSS all'improvviso del mese di gennaio, e un vip all'improvviso ha ragione a prescindere, si sa.
Masha, alcune cose:
1-io posso ribadire che apprezzo la vostra maison dell'arte.
2-Byblos moda invece non proprio, non da ultimo legato a brutte esperienze personali (uscivo con una tipa che si comprò l'abito nero più costoso della collezione; e più brutto mai visto forse).
3-l'hotel "l'è na figada", come direbbe Upstream [xUp: ah ci stai leggendo?]
4-riguardo alla brillantina, nella puerile speranza che in fondo in fondo (molto in fondo semmai) non sia ispirata ad una storia vera, la faccenda per il sottoscritto non sussiste, ogni fondamento è sussunto dal Vuoto in persona perchè seguo una semplice regola: "Se sei abbastanza sbronzo da non ricordartene, ciò non è mai accaduto".
5-riprendendo l'osservazione di Upstream e l'articolo, non è per caso vero che al piano -1 "rischiano" di finirci i fondi di bottiglia? Non saprei, sarà un presentimento, o forse la risata mefistofelica (mentre accarezza un gatto bianco con la propria mano anellata) dell'addetto al desk. Un ricordo a caso da Out of true: ultima parete centrale prima della sala video, quadro in grafica digitale, paesaggio lacustre anzi spiagge, cupole in aperto mare; e alcune domande per la testa.
6-al di la di tutto, il pelato (che evidentemente non può avere un nome, mi pare ovvio) è un grande e propongo la moratoria per lasciarlo lì secula seculorum
7-"l'angosciante situazione di mammifero marino che non riesce a oltrepassare i confini del suo acquario (a volte pure mammiferi terrestri=uomini si trovano nella stessa situazione!)"
Mh, mi sembra un caso di (cit.Labranca) dog pissing, più che altro.
Detto ciò, ma solo a me il pensiero della direttrice di una nota galleria d'arte che commenta su Sentenziosi all'urlo di "Ciao Butei!" fa scompisciare?
E allora scusate ma vado a scompisciarmi un altro po'.
Wonder: lascia stare Masha.
L'avv. Upstream t'illustrerà subito il sentenzioso diritto di prelazione sui commentatori.
E' robba nostra.
M*: La discoteca byblos e la discoteca biblò [aperta parentesi: ci mettiamo un attimo nella testa dei mentecatti che hanno inventato il nome di 'sta cosa? chiusa parentesi] non sono targate Swinger. Al massimo gli arredi.
Upstream: sulla lingua avevo la stessa domanda. Le foche. Perchè? Qualche mese fa [regia, parta la sigla della bullata culturale, grazie] ero fra gli invita... ehm ok spettatori di una important... ehm cazzosissima conferenz... ehm incontro sull'arte interattiva. Conclusione: la video art ha esaurito ogni potenzialità, ormai anche MTV fa video art. Ci sono nuovi percorsi. E fanno mooolto cagare.
Altra cosa: Tu come sai tutte queste cose su Swinger e compagnia?
Upshtream, ricoddate, chist' è un mio bisness, io t teng d'occhio, capisti?
Non vorrei, senti a mia, Apstrim, che qui qualcuno se fascesse male, ce siamo capiti? Magari, un giorno scivoli per le scale... e il giorno dopo nn scivli più.
So' brutte cose Apstrim.
p.s. per i vari che ne domandavano, la galleria ha aperto il 13 ottobre 2005.
Ehi ehi ehi, cosa sono questi toni improvvisamente seri e compassati?! Cosa c'è qui sotto?!
Appoggio la tesi sul dog pissing di b1 e faccio trionfalistiche mie le parole di Frank Stella e del suo modo di concepire la (sua) arte: "Ciò che vedi è ciò che vedi.".
Detto questo un ultimo interrogativo: moda, arte e ospitalità?? Solo a me suscita qulche perplessità l'associazione di idee? Meglio forse: moda, arte e business. Come di consueto, giusto per polemizzare s'intende.
B1 :VIP?! Anche no, mi definirei VNP (altrimenti nn avrei salutato con un "ciao butei") una ragazza che ha una sana passione per l'arte e ha avuto la fortuna di trasformare questa passione in un lavoro..
1 - Se qualcosa è arrivato, ne sono davvero felice... ma pronta ad ascoltare anche le critiche costruttive...
2- Non m occupo io di moda, mio fratello Manuel è il designer di Byblos, secondo me ha un grande talento, lo stimo molto. Domenica c'è sfilata uomo a Milano, se vuoi ti invito e poi mi dici che ne pensi...
......
Azz mi son persa tra le domande, mi sembrava un questionario di quegli che t danno sugli aerei che stai 3ore a pensare una risposta decente e poi t accorgi che dovevi mettere na crocetta!
...
5- al -1 nn ho mai pensato di relegare "fondi di bottiglia", anche perchè dal mio punto di vista nelle mie scelte di solito non rientrano...comunque sto giro la mostra è solo al piano di sopra così abbiamo risolto il problema...fino alla prossima puntata...comunque i video rimarranno sempre in quella stanza lì sotto che è la così-detta-sala-video appunto...quella che se non ne esci entro 2 minuti vuol dire che dobbiamo venirti a svegliare!
Wonder: bella scelta, anche per me "Geisha" è una delle opere più significative della mostra della Yanagi...
Butel-M*: sante parole, qua ci stiamo (noi chi? Voi, voi!) rammollendo, tieni in piedi almeno tu la baracca cristo santo.
Masha: ah perchè adesso Uanagama è una donna? No, no, allora ridiscuto il tutto, è risaputa la mia visione estremamente sessista dell'arte: il genio è maschile, le poche eccezioni confermano la regola.
Pensandoci bene, le donne possono riuscire (e talvolta eccellere) solo in due campi: regia e fotografia.
Ok touchè, Uanagama è una fotografa. A posto. Ridiscutiamola per semplice leitmotiv allora.
A proposito di questionario... Masha ti potresti girare un attimo dall'altra parte che qui deve partire un piccolo bastardissimo sondaggio interno? Grazie.
["Una ragazza che ha una sana passione per l'arte"
Ok ma quanti anni avrà mai Masha?]
Ah sciaoo Masha sei ancora qui...?
[Regia, parti con l'argomento mediocre, grazie]
Bella giornata, eh?
Già già Miwa Yanagi è proprio una Donna...e anche tutti i soggetti delle sue foto lo sono... Ha chiesto a delle ragazze jap di immaginarsi a distanza d 50 anni come sarebbero state da nonne e ha quindi fatto un lavoro di pre produzione (niente photoshop ma trucco e parrucco teatrale) per calare le ragazze nelle loro fantasie e trasformarle in nonnine (praticamente come state cercando d fare con me su questo blog...cmq mi divertirò a seguire le risp del questionario lanciato da b1 perchè credo che la vostra fantasia sia abbastanza lontana dalla realtà - qui c starebbe la risata mefistofelica del mio compare detto "il pelato"-)
Ritornando alla Miwa, per appensantire un po' ed esplicitare i suoi intenti concettuali per la gioia di emme: fa riflettere che le ragazze ritratte abbiano raccontato fantasie in cui esse sono poste al centro della scena...e gli uomini? marginali...tanto per rivendicare un ricollocamento della figura femminile..
butel M-asterisco si stupisce per un nonnulla... è normalissimo che le case di moda/gioielleria/cosmetica aprano hotel e gallerie. (esempio anche le gallerie shiseido hanno esposto la yanagi)
è un connubio indissolubile, poi meglio visto che loro hanno disponibilità economiche che permettono a te/me/noi di poter vedere/ammirare opere che altrimenti sono conservate al Deutsche Guggenheim o nella sede di qualche banca.
poi la logica (condivisibilissima)è: se ho soldi li spendo e cerco di guadagnarne altri.
ok ok B1, smetto con i miei deliri (causa ipoglicemia)
masha: I love you
Wonder mi incuriosiva semplicemente l'associazione di idee "arte, moda e ospitalità".
Masha per dio sei pure figa magari. E pure bisessuale. Spero il mio periodo minimalista non possa dar adito ad insanabili contrasti tra noi. Sopportalo, sono sicuro sia soltanto di passaggio.
B1: la foto a cui alludevi
I have the technology (cit.)
Le conferenze sulla video art sono seconde solo ai raduni di feticisti dei piedi. ti elogio per questo.
masha: ti ringrazio per la glossa sulle foche. la spiegazione non fa una piega, la rappresentazione dell'idea sottesa invece non mi prende molto. ma io non capisco gli incubi dei pesci rossi (cit. e due) e non faccio testo.
emme non è nascondendoti dietro la cortina del minimalismo che riuscirai a smentire le voci sulla tua omosessualità latente. (1-0 palla al centro)
masha rientra da ieri nella nostra giurisdizione, segnatamente nella mia (essendo stato il primo ad interagire con lei), in virtù della sempre ottima regola first come first served.
Sono ammessi solo siparietti lesbo chic dai toni vagamente licenziosi.
Wonder: I love you too! Dopo il tuo ultimo intervento m pare anche scontata la dichiarazione.
upstream : tu sì che hai i mezzi! Opera di Mary Mattingly : fotografia +elaborazione digitale...qui non mi metto a fare Sgarbi della situazione ma...perchè nn facciamo un giochino più bello tipo che ognuno da una sua interpretazione? In fondo funziona così, l'opera cambia il suo messaggio a seconda della visione/sensibilità del fruitore..
Emme: don't worry, nn sono così permalosa, cmq non mi pare un'associazione di idee strana...sempre che tu abbia chiara la definizione di ospitalità nell'accezione di attività in cui si ospitano persone = hotel.
ma forse è un concetto troppo massimalista per te... ;)
Dolce Masha ospitalità "nell'accezione di attività in cui si ospitano persone" suscita in me immagini di prosperose ospiti romagnole intente a tirare le tagliatelle a mano, nella penombra di una infarinata cucina di felliniana memoria; od altresì, teutoniche tettone di madre altoatesina che mi accompagna in un'ovvattata e piumosa stanza che mi accudirà per un lungo soggiorno. Ma non di certo il sinuoso e conturbante connubbio arte e moda. E' un problema mio lo so'. Me ne rendo conto. Mi rendo conto pure che la mia concezione della cosa sia probabilmente eccessivamente onirica ed in qualche modo limitativa dell'insieme "ospitalità". Non volevo in verità ingenerare una querelle sì sentita e prolissa. Incredibilmente hai più voglia di polemizzare tu di quanto non ne abbia io. E ciò, bada bene, mi stupisce in senso positivo. Cazzo se mi stupisce.
Sembri essere una donna fottutamente perfetta. Quali i punti deboli? Sentiamo.
Masha: "ognuno da una sua interpretazione?"
Io siglo il contratto col sangue. D'accordissimo io sono. Da quello che ho letto sinora sull'argomento "Critica di arte contemporanea", direi che la maggior parte dei critici è assolutamente d'accordo nella totale rivalutazione del giudizio soggettivo dell'opera anzi della sua fondamentalità.
[Regia, violini grazie]
Al momento sto leggendo A.B.O. (ritratto tramite una raccolta di saggi sul buon Bonito Oliva) che aggiunge cose molto interessanti al dibattito... magari ti può interessare un giudizio mutuato MA con charme... (blink blink di ciglia alla Clooney)
M*: il padrino non approverebbe il tuo neo flirt con Masha
Emme... iu te tagliassi 'a facc'
Upstream: vedo solo ora lo scatto.
Sorgono domande.
Ok, you learned science & technology (in the navy magari, co'li amisci Ragazzi del Villaggio tua), ma non dirmi che hai scattato una foto nei sotterranei della Byblos per sbattermela un giorno sul blog.
FUORI ONDA: qui qualcuno è malato. Polluzioni notturne come tutti no eh?
IN ONDA: ben fatto, grande Up, gggrraandeee vecchio!
Noto che nessuno da seguito al mio sondaggio "Quanto è Masha la Masha?". Untori della viltà che non siete altro.
Io dico 32, per dire
Ma nuoo non c'entra il blogghe!
È solo un mio nuovo fetish, dopo l'upskirt ecco in arrivo "le foto ad opere sconosciute nei seminterrati dei musei".
(forse è ancora più preoccupante)
Anyway, all'insegna del "milf è bello", io dico 35.
Fuori onda: "Sì, 118? Un'ambulanza qui grazie. Anzi, faccia due, magari una non basta a contenere il fenomeno"
In onda: Up complimenti, mi sembra un modo davvero originale e dannatamente valido per documentare l'arte del nuovo millennio. Hai la mia stima, la mia approvazione e la mia mascella ammiccante positività.
"le foto ad opere sconosciute nei seminterrati dei musei"
In rete c'è gente sicuramente più malata di te: la cosa potrebbe avere un imbarazzante seguito.
Proviamo a googlare le immagini fra un paio di mesi con la query "arte sotterranea".
Fuori onda: ovviamente potrebbe essere l'inizio della fine...
è già l'inizio della fine. anni 30/35 devo essere precisa? 32 pure pe mmia
http://www.exibart.com/notizia.asp/IDNotizia/22044/IDCategoria/1
che dite? Non male sto artcolo sul web sulla Yanagi...certo niente a che vedere con le sentenze sentenziose...
Emme, che te lo dico a fa? Il tallone d'Achille lo lascio ad Achille...
B1: Grazie per la dritta nella rubrica "libri consigliati", okkio però perchè sto blog si sta trasformando in un forum-culturale-radical-chic e a u pactrino potrebbe non garbare affatto...poi ce ne vuole una squadra di ambulanze!
Nessuno ha ancora risposto correttamente al sondaggio...ma tanto non troverete le soluzioni in quarta di copertina e io tengo la bocca cucita...e mi unisco alla risata mefistofelica del pelato e del pactrino( che poi sono compagni di losche avventure)
Masha: sì non male l'articolo, anche se un bel pippone intellettuale tipico di Exibart. Però il loro forum è divertentissimo: i critici para-intellettuali d'arte stanno al forum di Exibart come i nerd stanno ai forum di informatica e playstation (brrr).
E comunque il concetto "per Yanagi come per Kawabata, la vecchiaia rappresenta motivo di riscatto" è stato cesellato in filosofia spiccia da un nostrano autore cult molto prima. Fantozzi. "PRENDO LA VECCHIA!"
Wonder: ok ci stiamo avvicinando, sento fuochino fuochino (o forse è il mio deretano adagiato sul termosifone?).
Ma poi, tu l'hai vista vista 'sta Masha?
se masha è mora si, l'ho vista... ma mi "sa" di bionda. confermi?
B1 derrière:non è calore del termosifone, MA l'attrito causato dall'intenso uso che hai fatto dello stesso ieri sera
Ah l'è un tinton 'nsoma
(chiedo venia ma da quando l'altra sera ho sentito 'sta baccanata gettata in faccia ad una tipa che all'istante voleva suicidarsi per il generale "apprezzamento" sulla nuova tinta, sono diventato un altro)
Comunque scusa, non facciamo prima ad incontrarla di persona?
Masha, tu sei in galleria QUANDO?
Che bello, si fa una "rimpatriata sentenziosa" da me in galleria?!
In questi giorni ho un po'di appuntamenti...ma con voi non me la tiro...facciamo giovedì? Metto in fresco una bottiglia e si fa ape lì...vi gusta?
se riesci a far uscire B1 i miei complimenti cara masha. quand'è l'inaugurazione della prossima esposizione? c'è già un calendario?
Fai un calendario?
Prossima mostra : "OFF RECORD, young &digital"...artisti cechi con nomi impronunciabili che lavorano on tecnologie digitali. Inaugurazione: venerdì 15 febbraio dalle 19 alle 24.
Dai Wonder, aiutami anche tu a stanare B1 che ci vediamo anche prima!
MOLTO VOLENTIERI CARA, ma sono a madrid dal 14 al 17.uffa...
(BM quando sente parlare di calendari resuscita)
Che poi a me neanche piacciono i calendari. Che vuol dire poi il mio "è un calendario artistico"?
Con tre miliardi di donne ergo sei miliardi di tette il calendario è artistico solo se le foto te le fa(ceva) Helmut Newton, ad esempio.
Comunque: gli artisti ciechi che fanno arte digitale li voglio vedere
(scusate, ma non ho potuto risparmiarmi il gioco di parole da terza elementare).
Comunque l'anno scorso l'autorevole(?) GQ dedicò un servizio su arte e moda in repubblica ceca. Stanno combinando qualcosa lì, non so se mi piace (credo di no da quello che ho visto) ma non stanno fermi a grattarsi.
Da noi vanno ancora fortissimo originalissimi murales e tanta bella video art da nuovo millennio.......
Non ci crederai, ma una mia amica (un pò stonata) a casa si è portata un "pinguino pao" original...pagato non vorrei dire cazzate sui 150€...arg!!!!!
Ah, piacere, davmo
Davmo: piacere.
"una mia amica (un po' stonata)"
Facciamo anche un po' cretina. Is this it?
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