03 aprile 2008

Vinitaly, Fuori Vinitaly e altri eventi - Verona

Collaterali alla Fiera Della Sbronza Estrema (Vinitaly 2008), ci sono sempre stati eventi più o meno interessanti in quel di Verona. Ad esempio il... o anche... e poi... per non parlare del...

C'era il Critical Wine insomma. Si diffuse presto come evento anti-Vinitaly. Se il Vinitaly era mercato, commercio, fighetti (e pheeghe), il Critical Wine non doveva essere così. E ci riusciva, era infatti ancora più noioso (e senza pheeghe), una palla, roba da trentenni stanchi e/o disoccupati. Aveva quel nome e quegli scopi di dialogo e dibattito su temi importanti ("Terra e Libertà", la questione ambientale, la contadinità) da network social-comunitario. A leggere le locandine, avrebbe potuto benissimo organizzarlo un centro sociale. Ci andavi e scoprivi che l'aveva organizzato un centro sociale.
Vi linkerei il sito ufficiale, vi parlerei dell'edizione di quest'anno. Ma il sito non esiste più o non funziona al momento. Del resto non c'è nemmeno più il centro sociale, rimane un brand "La Chimica". Ci togliamo il dente e lo scartiamo, sento che nulla s'è perso.
C'era il Critical Wine insomma, e forse non c'è più. Adieu, mon miserable...

C'era poi - e c'è anche quest'anno, a partire da stasera - il wine bar del dopo-Vinitaly in Gran Guardia. Definito il wine bar del bere giovane. Che significa del bere giovane? Non lo sa nessuno. L'ho chiesto al portiere, non lo sa. L'ho chiesto ai sommelier, non lo sanno. L'ho chiesto allo staff, non lo sa. L'ho chisto ai cummenda che organizzano, non lo sanno. Si sa solo, che ci sono molti giovani (20-40) e che bevono molto.
Si paga un biglietto d'ingresso intorno ai dieci euro, ti danno un bicchiere ufficiale del Vinitaly e tre consumazioni. Vai dai sommelier, ti fai raccontare quattro stronzate sul profumo titanico e maestoso, sul retrogusto leggermente fruttato, su quell'aroma del Valpolicella che ti spiegano essere mutuato dal mango senegalese e che comunque sa di scorreggia colitica, quindi fai il sofisticato con la tua pheegha che a seguire tutte 'ste elucubrazioni sviene (tanto al terzo giro sverrebbe comunque, dopo averti raccontato di quella volta che ha fatto un pompino ad un ippopotamo giurando di non averlo mai raccontato a nessuno prima del quarto giro), e ti bevi un vino ricercatissimo - e per te qualsiasi, ti ricordo che hai scelto in base al design dell'etichetta - un vino che non conoscerai mai e che a partire dal terzo assaggio non riconosceresti più neanche morto (oppure sì, ma poi muori). Certo, potresti anche arrivare e dire: "Mi dia il miglior Valpolicella", ma vuoi davvero essere così sbagliato stasera? Non vorrai di certo, stasera sei in modalità Vinitaly (dove hai ovviamente passato le precedenti dodici ore), ciò implica accettare ed esibire in tutto e per tutto il mood da fiera XYZ a Verona: c'è il Vinitaly? Tutti amanti di vini. C'è il dopo-Vinitaly? Tutti sommelier. Stop.
Questo comunque è l'unico evento che merita, un evento da poseur.

Passiamo poi al FuoriVinitaly,

fuori vinitaly

evento alla prima edizione e al momento non troppo noto alle cronache cittadine. Si tratta di un circuito di eventi in alcuni locali del centro - Carega, Oberdan Cafè, Riva Mancina, Sciòrum e altri. Gli organizzatori parlano di: "Appuntamenti selezionati durante il salone internazionale del vino e..." zzzzzz... ops scusate!
Si tratta delle solite cose: dj set, lettura, buffet, vernissage di mostre, ecc. Sul sito il programma dettagliato, mentre qui potete visualizzare la mappa completa con i locali che ospitano i singoli eventi.

Considerazioni random sul Vinitaly
Un paio di edizioni fa spunta uno slogan che finalmente aveva un senso: "Another love story in Verona".

vinitaly logo

Non sto dicendo fosse bello (a me non piace nè dispiace, neutro), sto dicendo che avesse senso, converrete: l'amore per l'alcol, this is Verona too. Il veronese e la sbronza, un binomio classico (ne parla Plinio nella sua Naturalis Historia, anche Robert Harris in "Drinking in VR").
Noto che quest'anno nel corporate design si aggiunge pure un altro elemento sostanziale della veronesità: i schei, e infatti è

slogan del vinitaly

"Passionate business", per non parlare di quel calice sempre in mano.

Io dico che la cosa più fastidiosa al Vinitaly è vedere il continuo agitare l'amata bevanda d'uva. Molto amata, specie da quelle persone che durante tutto l'anno non bevono MAI vino, "Ma è Vinitaly, no? Ho ho, ha ha, eh eh" [aggiungere faccia da pirla, palesemente arrossata al secondo giro].
Comunque, pulmanate di cretini a vorticare costantemente il contenuto del bicchiere. Certo, lo fanno sempre, capita anche a voi la sera al ristorante no? "Ossigenare il vino, ossigenare il vino gente", è importante, il vino respira e il sapore lo gusti appieno. Ossigenare il vino, alcuni tedeschi ci riescono davvero: vorticano talmente tanto che il rosso diventa bianco.
Se il primo motivo per andare a Vinitaly è sbronzarsi, il motivo 1.1 è agitare il bicchiere. Oh, la gente si gode, fateci caso. Una volta andava lo jo-jo, oggi si agita circolarmente il bicchiere. I tempi cambiano, adeguati cazzo.
Saltiamo a piè pari anche il capitolo sugli pseudo-commerciali e pseudo-rappresentanti che si sentono in dovere sommo, assoluto, estremo, imprescendibile, improcrastinabile - e purtroppo inenarrabile - di indossare l'abito della Laurea, o della cresima o del matrimonio, dipende dall'età.

Parliamo piuttosto del mignottaggio che gira in fiera, grazie. Quanta pheega c'è al Vinitaly?
Ctroppa... meenghia

Ma parliamo di vip
Quest'anno ad esempio apre la cerimonia Ilaria D'Amico, ovviamente in completo nero, ovviamente 'bona. Io c'ero. La presentazione non serve a una mazza, ma il vernissage è il vernissage. Lei parla parla, nessuno la comprende, tutti sbavano. Ad un certo punto dice che il vino è il suo migliore amico. Aggiunge che il vino la rilassa, la distende. Lo dice sensualizzando la voce (e per quanto mi riguarda si è anche tolta il completo, così...)




Il 90% dei presenti si lascia andare a fantasie oltre-il-porco, donne comprese (ripeto che è la D'Amico in nero). Il 10% si fa una sega direttamente. Nutro dubbi solo sul sindaco Tosi, in apparente stato vegetativo - l'ho capito perchè era l'UNICO a ridere alle battute del "simpaticissimo come un dito in culo" Giorgio Panariello - e complimenti per la sempre presente maglietta bianca sotto la camicia (qualcuno fermi quest'uomo, cristo!).

22 commenti:

Anonimo ha detto...

In effetti la D'Amico in nero (magari con spacco e scollatura) ha decisamente il suo perché. Maremma maiala (-> leggi invidia furiosa)

Anonimo ha detto...

Direi con qualsiasi colore addosso, ma anche non..Chiedete a Moggi Jr in fiamme!

ps: Forse B1 è Moggi Jr.: si spiegherebbero molte cose in questo modo.

la tia ha detto...

Cavolo se sono obsoleta
Non solo non so minimamente chi sia la phega in questione ma sono pure astemia!

Anonimo ha detto...

la tia, tranquilla, sono astemia pure io. Pensavo di proporre una variante alla serata degustazione della Gran Guardia. Per noi derelitte astemie, solitamente ghettizzate, inclusi nel biglietto d'ingresso tre assaggi delle migliori selezioni di: coca cola, chinotto e orzata (nel privè saranno presenti bottiglie magnum di cedrata e succo ACE).

la tia ha detto...

Con cosa li si accompagna?
Devo sfogliare il mio grimorio di strega a caccia di ricette per tartine sfiziose

Dici che si può fare?
Almeno si beve un pò di più
la cedrata tassativamente tassoni però

Anonimo ha detto...

Mah, fosse per me farei delle tartine alla pearà, così ci distinguiamo dalla massa delle pheeghe che pasteggiano a prosecco e tartine in finto caviale di vero lompo.
Poi, ovviamente, cedrata (rigorosamente Tassoni). E all'uscita un portiere in livrea che mi offre una bustina di DigerSelz mentre carico gli amici 'briachi in auto (che a portarli a casa tocca sempre a me).

la tia ha detto...

Ottime le tartine alla pearà con pezzettino di bollito
da accompagnare a quelle ai crauti e cotechino e quelle con il lardo pancettato

vada per la cedrata
o al limite una ferrarelle ben fresca

Ottimo il portiere in livrea con alcaselzer frizzante come spumantino
Suggerisco l'abito nero lungo,
molto chic e un pò morticia

Butel Info ha detto...

scusi signorina tia...guardi che l'HM senza alcol è come la coca-cola calda e senza le bollicine. Brrrrr...

Butel Info ha detto...

@Butel1: non ho ben capito se la maglietta bianca sotto la camicia ce l'ha sempre Tosi o Panariello..

Anonimo ha detto...

ANDRò A VEDERE QUELLI DI SCALA COLORE COSA COMBINANO....

Richie ha detto...

butel1 scrivi sempre le solite stronzate ma è per questo che ti amo alla follia... fuggiamo io e te, lontano da tutte queste pheeghe di plastica e i winelovers dei me cojni. Facciamo l'amore con il sapore!

Ma nel frattempo, se in qualche evento del fuorivinitaly ci incroceremo, ci rivolgeremo uno sguardo d'intesa e ne indirizzeremo uno di disapprovazione verso il più vicino imbecille che sta facendo OSSIGENARE IL VINO!

I love you!

Anonimo ha detto...

Butel1 rifiuta il vino in quanto bevanda da fighetto o da pheega di gomma.
Lui beve rigorosamente solo sperma di balena invecchiato 5 anni.




Comunque carina la D'Amico.

Anonimo ha detto...

avete visto lo stand di zecchini??

fabio ha detto...

comunque alle 14 e 30 andrò anch'io al vinitaly...non bevo granchè però voglio proprio vedere com'è sto vinitaly.
Si comunque tosi ha sempre la maglietta sotto la camicia...per me è quella con le vignette che aveva anche calderoli il chirurgo maxillo-facciale (ci rnediamo conto! Una legge elettorale fatta da un chirurgo maxillo facciale!!!!)

Butel Info ha detto...

ma non era un dentista? vabè...sempre fuori luogo è.

Anonimo ha detto...

Si è dentista.
Ma che c'azzecca la contadinità con la D'Amico?!? L'unica cosa che conoscono i butei (veicio) del critical wine e la D'Amico di contadino è la posizione pecora

la tia ha detto...

Peccato che il critical sia perito...
direi che conoscono la posizione a pecora anche i buteloti caracollanti in sbronza post vinitaly e correlate manifestazioni alternativ fighetto

Per la cronaca pandorina oggi ero in centro, ho dribblato stuoli di fighetti di ogni età e ogni cosa correlata con la manifestazione vinicola in corso e dopo spese e saluti ad amici mi son fiondata a mangiare in modo indecoroso, vestita con maglione e jeans sdruciti come mio solito, nel primo posto in cui ho incocciato, in mezzo alla bella gente a portoni borsari...
Bevendo solo un crodino...
Dio quanto ho goduto


Butel info ti do ragione, ma a volte un dio crudele ti impone di essere astemia

Propongo comunque sempre il buffet veronese: salumi, cotechini, lessi e pearà con assaggi di risotto al tastasal e con le sparasine,
bevande ammesse: vino per i piu fortunati..
acqua ferrarelle ben ghiacciata per me e pandorina

la tia ha detto...

Ah e ovviamente cedrata tassoni alla fine, per sciacquare il gargarozzo

Butel Info ha detto...

sai qual'è il problema della cedrata Tassoni? Che è poca, pochissima. Perché non esistono bottigliette da litro, o almeno da 1/2 litro? :(

fabio ha detto...

la questione sulla cedrata è mooooolto ampia...il fatto è che non è poca, è che non è mai abbastanza...e la bottiglietta è di una perfezione senza pari. È proprio la bottiglia come la immaginiamo senza forme strane per accaparrarsi il consumatore...tassoni power!

P.S.
su wikipedia c'è scritto chirurgo maxillo-facciale, questo non esclude che possa essere anche densista

Butel Info ha detto...

Resta il fatto che non ha la mia stima. La Tassoni invece si.

Anonimo ha detto...

Osti, no se pol piu' n'ar a berse 4goti in pace,anca de piu', che ghe' quel che ga' da catar fora la polemica. E l'ano che vien ardi' da far manco casin dentro la GranGuardia , che go' da concentrarme sui "fenoli", e se fasi bordel i me scapa via.E che pena vedar Goffolotti vestidi come allo stadio,con lo sainetto pero',che par bear del vin i ga da vegner a rompar i zebedei al VI , dopo avere elemosinato il ticket.
Ai me tempi se ghe domandava alle sbeffeggiate, da voialtri, girl che lavoravano(par la ccopgress?,se ciamaela cosi'?)all'ingresso, che da brae veronesi le ne fasea entrar. No g'era gnanca i tornelli,allora. Mejo voialtri . Se l'ambientin no ve gusta, krompive del tavernello, o del Valpolesela della cantina di Monte di Crosara.