Cortez Verona: breve manuale di sopravvivenza
Missione trash: espugnare il Caffè Cortez (che è Cortes, ma a Verona la s finale non esiste)
Venerdì sera. Tra questo ammasso di gggente delle 19.30 in sosta al Cortez (ammasso comunemente noto come das Böse, trad. il Male),
si è introdotta una copia esterna ai giri: sono Butel1 e Butel2, in total look (mimetico) da Butel©. Questa breve guida, vi insegnerà a sopravvivere 30-40 minuti verso l'ora di aperitivo. Ovviamente non garantiamo niente.
Quando?
E' risaputo che il Cortez (pron. Cortets, dal greco "deficiente") non ha ragione di funzionare in orario precedente alle 19.30. E' quella l'ora X che vede scattare quotidianamente uno dei più grandi raduni di pirla del nord-est: il blasonato aperitivo dei commessi del centro città, evento che richiama l'Uomo Medio venti-trentenne per eccellenza.
Biglietti in vendita esclusiva sul circuito Cortez.it!
E come si comporteranno i nostri?
Come fare propri gerghi, espressioni e riti in luogo dell'unica posa che sanno esibire (gomito fisso al bancone mentre lo sguardo si rincorre allo specchio) e che farebbe saltare la copertura in meno di trenta secondi?
I più rigorosi studi di Tattica Militare e Arte della Mimesi nonchè di Cultura del Vuoto Pneumatico e Semiologia Dialettale del Nulla, ci portano al perfezionamento di un piano pentagonale:
1-Linguaggio
I cortezzari sono persone umili, si accontentano di poco e si esprimono con poco. In cerca di una prima conversazione con l'utente cortezzaro, Butel2 non si lascia sfuggire l'occasione di stringere nuove superficiali relazioni: "COM'ELA?!?" esclama avvicinandosi ad un pelato con pizzo qualsiasi (del resto c'è qualcuno non rasato e/o senza pizzo? E' la moda di partito o cosa?) e prima che questi possa rispondergli "Da fogo vecio", si gira verso Butel1 in cerca di approvazione: "[Come sono andato?]" sussurra. Una mascella che sale e scende sembra confermargli la riuscita di questa prima azione socializzante.
2-Usanze
Persone semplici, dicevamo. Niente sofisticherie al bancone.
B2: "Sa bevem?"
B1: "Birretta vecio!", cui deve ovviamente seguire - presto o tardi - uno spritz qualsiasi. Birra a due euro, costa di più la Fanta.
3-Scelte politiche
Passa uno skater boy. Butel2 non ha dubbi sull'unità d'intenti che una simile situazione richiede: "Adesso ghe do a chel merda co el scheit!", seguito da un coro di gente improvvisamente entusista (e sicuramente beota) come bambini in vista dei regali alla vigilia di natale.
4-Riti
Queste pareti e questi sanpietrini nascondono segrete assonanze, misteriose regole di convivio. Esserci per vedere chi c'è, guardare per essere guardati, sparlare le persone. Inventate, inventate storie mediocri su chicchessia, sarete rispettati e imitati. Magari gettate appena l'amo, il gossip virale farà il resto (in caso pescate una trama random da quella specie di soap dove i commessi di un centro commerciale sono protagonisti di trame che manco James Bond, chiamata Centovetrine). Brevi esempi:
B2: "Quella lì quella lì... una volta ad un mio amico... non ti dico cosa gli ha fatto guarda..."
B1: "Maaaamma mia che super figa allora..."
Cortezzaro1: "...e ziokan!"
B1: "Oh quel tipo quel tipo lì... praticamante cioè una volta non stava con la Vale? (ci sarà una Vale qui, no?)"
B2: "(Tzè, figurati se non c'è: la Vale, anzi la LaVale c'è sempre) Sì ma dopo i a cioccado e..."
Cortezzaro2: "... ziokan tutte stesse le fighe!"
5-Abbigliamento
La parola chiave è: uniformità. Un'estetica vestiaria che miri all'armonia totale. E laddove ora non c'è armonia, occorre anticipare le prossime svolte modaiole tese a raggiungerla.
B1: "Ghe sboro?"
B2: "Giubbo in pelle vecchio"
Cortezzaro3: "Ziokan!".
Ore 20.30: i risultati
Al momento dei saluti, i nostri nuovi amici, ci aspettano l'indomani per l'ape-vecio alla stessa ora.
Fine
p.s.
Ma i commessi, che fine avevano fatto?
Dai Dolce e Gabbana boys ai Grifoni cowboys, dai Guccis ai Carnabys, e via via lungo l'ottovolante dell'abbigliamento low profile, c'è un po' di tutto. Per il commesso medio del centro - che vi ricordo è quel professionista dell'Inutile con licenza di quinta elementare che si limita a reiterare clichè quali "Guarda, ti sta da dio, è il tuo" o, nei momenti di difficoltà, "Guarda, se lo lavi, diventa il tuo" - l'appuntamento al Cortez delle 19.30 è cosa talmente saggia e giusta che il solo arrivare in ritardo significa essere fuori dai giri. Finisci fuori dai giri, perdi il lavoro.
E' una lotta per la soppravvivenza fondamentale per gestire il proprio network di conoscenze nell'ambiente: un ex-commesso di Diesel con importanti problemi di alitosi (ribattezzato Dott. Arfio), un giorno ci spiegò che loro lavorano in genere nelle solite dieci-dodici boutique, con turnover matematici decisi dall'ascendente di Ariete che si scorna con Leone. Ecco perchè, in barba ad ogni topografia, è assolutamente normale vedere i commessi di Dolce e Gabbana chiudere alle 19.30, uscire alle 19.35, attraversare la strada e trovare i colleghi di Gucci già lì a spritzare da almeno 5 minuti.
"Ma come avete fatto ad arrivare prima di noi?" stizza
"Apriamo alle 9.25, chiudiamo 5 minuti prima" ghigno
"Capisco... [Memorandum: i commessi di Gucci sanno troppe cose. Eliminarli]" contro-ghigno
L'amisci sua
Il commesso - ovvero il lacchè di primo livello - del Cortez ha al proprio seguito un entourage di lacchè di secondo livello (i lacchè dei lacchè), vivono nell'attesa di un aperitivo ristoratore in compagnia dei loro cari amici griffosi a cui mostrare tante belle foto su Facebook. La restante parte del tempo viene da questi impiegata a pavoneggiarsi del proprio status di fuori corso (se universitario) o di commerciale/rappresentante (se i genitori intorno ai trenta gli avessero dato un calcio in quel posto), ma con tanti progetti da perseguire (il capodanno a Barcellona, le ferie a Ibiza, ecc.).
Basato su storie vere.
si è introdotta una copia esterna ai giri: sono Butel1 e Butel2, in total look (mimetico) da Butel©. Questa breve guida, vi insegnerà a sopravvivere 30-40 minuti verso l'ora di aperitivo. Ovviamente non garantiamo niente.
Quando?
E' risaputo che il Cortez (pron. Cortets, dal greco "deficiente") non ha ragione di funzionare in orario precedente alle 19.30. E' quella l'ora X che vede scattare quotidianamente uno dei più grandi raduni di pirla del nord-est: il blasonato aperitivo dei commessi del centro città, evento che richiama l'Uomo Medio venti-trentenne per eccellenza.
Biglietti in vendita esclusiva sul circuito Cortez.it!
E come si comporteranno i nostri?
Come fare propri gerghi, espressioni e riti in luogo dell'unica posa che sanno esibire (gomito fisso al bancone mentre lo sguardo si rincorre allo specchio) e che farebbe saltare la copertura in meno di trenta secondi?
I più rigorosi studi di Tattica Militare e Arte della Mimesi nonchè di Cultura del Vuoto Pneumatico e Semiologia Dialettale del Nulla, ci portano al perfezionamento di un piano pentagonale:
1-Linguaggio
I cortezzari sono persone umili, si accontentano di poco e si esprimono con poco. In cerca di una prima conversazione con l'utente cortezzaro, Butel2 non si lascia sfuggire l'occasione di stringere nuove superficiali relazioni: "COM'ELA?!?" esclama avvicinandosi ad un pelato con pizzo qualsiasi (del resto c'è qualcuno non rasato e/o senza pizzo? E' la moda di partito o cosa?) e prima che questi possa rispondergli "Da fogo vecio", si gira verso Butel1 in cerca di approvazione: "[Come sono andato?]" sussurra. Una mascella che sale e scende sembra confermargli la riuscita di questa prima azione socializzante.
2-Usanze
Persone semplici, dicevamo. Niente sofisticherie al bancone.
B2: "Sa bevem?"
B1: "Birretta vecio!", cui deve ovviamente seguire - presto o tardi - uno spritz qualsiasi. Birra a due euro, costa di più la Fanta.
3-Scelte politiche
Passa uno skater boy. Butel2 non ha dubbi sull'unità d'intenti che una simile situazione richiede: "Adesso ghe do a chel merda co el scheit!", seguito da un coro di gente improvvisamente entusista (e sicuramente beota) come bambini in vista dei regali alla vigilia di natale.
4-Riti
Queste pareti e questi sanpietrini nascondono segrete assonanze, misteriose regole di convivio. Esserci per vedere chi c'è, guardare per essere guardati, sparlare le persone. Inventate, inventate storie mediocri su chicchessia, sarete rispettati e imitati. Magari gettate appena l'amo, il gossip virale farà il resto (in caso pescate una trama random da quella specie di soap dove i commessi di un centro commerciale sono protagonisti di trame che manco James Bond, chiamata Centovetrine). Brevi esempi:
B2: "Quella lì quella lì... una volta ad un mio amico... non ti dico cosa gli ha fatto guarda..."
B1: "Maaaamma mia che super figa allora..."
Cortezzaro1: "...e ziokan!"
B1: "Oh quel tipo quel tipo lì... praticamante cioè una volta non stava con la Vale? (ci sarà una Vale qui, no?)"
B2: "(Tzè, figurati se non c'è: la Vale, anzi la LaVale c'è sempre) Sì ma dopo i a cioccado e..."
Cortezzaro2: "... ziokan tutte stesse le fighe!"
5-Abbigliamento
La parola chiave è: uniformità. Un'estetica vestiaria che miri all'armonia totale. E laddove ora non c'è armonia, occorre anticipare le prossime svolte modaiole tese a raggiungerla.
B1: "Ghe sboro?"
B2: "Giubbo in pelle vecchio"
Cortezzaro3: "Ziokan!".
Ore 20.30: i risultati
Al momento dei saluti, i nostri nuovi amici, ci aspettano l'indomani per l'ape-vecio alla stessa ora.
Fine
p.s.
Ma i commessi, che fine avevano fatto?
Dai Dolce e Gabbana boys ai Grifoni cowboys, dai Guccis ai Carnabys, e via via lungo l'ottovolante dell'abbigliamento low profile, c'è un po' di tutto. Per il commesso medio del centro - che vi ricordo è quel professionista dell'Inutile con licenza di quinta elementare che si limita a reiterare clichè quali "Guarda, ti sta da dio, è il tuo" o, nei momenti di difficoltà, "Guarda, se lo lavi, diventa il tuo" - l'appuntamento al Cortez delle 19.30 è cosa talmente saggia e giusta che il solo arrivare in ritardo significa essere fuori dai giri. Finisci fuori dai giri, perdi il lavoro.
E' una lotta per la soppravvivenza fondamentale per gestire il proprio network di conoscenze nell'ambiente: un ex-commesso di Diesel con importanti problemi di alitosi (ribattezzato Dott. Arfio), un giorno ci spiegò che loro lavorano in genere nelle solite dieci-dodici boutique, con turnover matematici decisi dall'ascendente di Ariete che si scorna con Leone. Ecco perchè, in barba ad ogni topografia, è assolutamente normale vedere i commessi di Dolce e Gabbana chiudere alle 19.30, uscire alle 19.35, attraversare la strada e trovare i colleghi di Gucci già lì a spritzare da almeno 5 minuti.
"Ma come avete fatto ad arrivare prima di noi?" stizza
"Apriamo alle 9.25, chiudiamo 5 minuti prima" ghigno
"Capisco... [Memorandum: i commessi di Gucci sanno troppe cose. Eliminarli]" contro-ghigno
L'amisci sua
Il commesso - ovvero il lacchè di primo livello - del Cortez ha al proprio seguito un entourage di lacchè di secondo livello (i lacchè dei lacchè), vivono nell'attesa di un aperitivo ristoratore in compagnia dei loro cari amici griffosi a cui mostrare tante belle foto su Facebook. La restante parte del tempo viene da questi impiegata a pavoneggiarsi del proprio status di fuori corso (se universitario) o di commerciale/rappresentante (se i genitori intorno ai trenta gli avessero dato un calcio in quel posto), ma con tanti progetti da perseguire (il capodanno a Barcellona, le ferie a Ibiza, ecc.).
Basato su storie vere.
59 commenti:
arh arh arh!
sul serio sono vere, sob!
Ma...perché andare al Cortez? Perché?
..e poi la genialata degli amici del pianeta delle scimmie, ovvero "Planet of The Apes", ovvero il Pianeta degli Ape.
(era voluto vero? si dai....)
Troppo giusti!!!
però rimane sempre piu divertente l'aperitivo in centro che in un qualunqe bar di zevio...
almeno si vede qualche pheeega passare...
discussione realmente avvenuta via telefono con amici milanesi in visita:
"uonabì siamo in centro a vr ma ci dev'essere qualche cazzo di manifestazione: c'è una via piena di gente col giubbo nero di pelle"
"no no tranquilli è il cortez...passate oltre senza alzare lo sguardo..."
Wonder: infatti non scherzavo
BInfo: eh ma l'abbiamo capita io, te e io (senza umiltà comunque sì, un colpo di genio, da riutilizzare meglio per prossimo post)
Uonabì: aneddoto fantastico!
Controaneddoto: amici trevigiani in visita a Verona un venerdì sera. C'è il Tocatì (mi pare sia quell'evento che dura x giorni durante i quali tutti si toccano le palle). Entriamo in centro in auto, l'orario lo permette. Venti minuti dietro ad una coda di 30 persone in scia ad un deficiente con bandiera storica. Il tutto senza apparente motivo: no, sul serio, perchè seguire un pirla vestito da Robin Hood che sbandiera a cazzodicane? Era una processione medievale?
"Ma che succede a Verona stasera?"
"Niente niente, è il tocatì"
"Il festival dei malati di mente?"
@Butel1: ...che poi volendo scavare ancora più in profondità, il tuo genio emerge ulteriormente come dal vaso di Pandora: l'espressione Ape-vecio può essere vista come un riferimento al film "The Planet of The Apes" prima versione, ovvero "el film dele simie, quel vecio però". E infatti la foto indica proprio una scena di quella pellicola. Se anche questo era voluto sei il mio nuovo dio. Prima il mio dio era il denaro, ma ormai mi ha stufato.
Fine.
(bon tempo ghe n'è?)
x l'anonimo:a zevio mio caro di fighe ce ne sono.
evidentemente non sei degno della loro attenzione.
e cmq mica ho capito:cazzo te ne frega di vedere PASSARE delle fighe?
cambia la location ma nn il risultato:no le te caga.
si vede che sei uno zevioto.
uffffffffff
al cortez go da 'ndarghe anca stasera. vecio paura.
uffffffffff
al cortez go da 'ndarghe anca stasera. vecio paura.
ButelInfo: sì ButelNerdo, certamente.
E va bene, datemi anche del nerd, non mi offendo di certo. Anzi, per me è un complimento :|
mi a zevio de fighe non ghe no mai viste..
presentamene un poche zio scan..
se te voi se catemo quando ghe el mercà..
mi sono na figa desevio.
io can
Mi conoso du fighe de zevio.
L'era meio non averle mia conosue....
e ci ghe dirle?
ara che a parte mi e naltra a sevio no ghe ne altre de fighe.
Ah, ghe nè, ghe nè...
mi ne conoso du de fighe de zevio, quindi te si ti e la to amiga?
direa de si.
alora quand'è che se catemo?
ve ofro un goto a tuti quanti...
io scan..
dime dove e quando belo.
e mi rivo.
Ok. Al Migross. Ora!
Quale?
vi siete trovati
e come vi siete presentati?
ciao anonimo sono Anonimo
ma no anonimo, Anonimo sono io....
detto questo a Zevio gira una pheega imperiale, che dico imperiale, galattica, che dico galattica universale
e ogni tanto posta pure qui ;)
Non da anonima e ho già detto troppo
Chi è? Chi è???
è tra le mie amicizie su facbook
spulcia spulcia..
Mio dio se stiamo diventando nerds
non sono tra le tue amici di facebook cara tia.
uhm...qui la cosa si fa inquietante....
io sono..beh..lo volete sapere..chièè phega smarsa?
dai, sentemo.....
qui si sta facenddo un po' di confusione tra le fighe de zevio, la figa de zevio che conosce tia e pheegasmarsa. A questo punto inizio a pensare che siano la stessa persona...
infatti anonima (che non ho capito se tu sia FS)non si tu la figa imperiale e mega universale che qui posta ogni tanto e che è di zevio :)
Figa imperiale e mega universale? ma che è???
No no la mia amica che posta qui non da anonima non ha nulla a che fare con FS
Però santiddio firmatevi in qualche modo voi anonimi/e
(stiamo pure a postare assieme come nei forum, si mi sento nerd)
:|
butel se vieni su facebook te la faccio vedere!
la phhega imperiale e universale che non fraintendiamo eh!
phega smarsa alias zeviota rissaiola sono io.
The ONE and ONLY.
sono la stessa che ha dato del coglione al tizio che sosteneva che a zevio non vi era phega alcuna tranne le 2 sue amiche.
ma cara Tia..io non ti conosco.
sul serio.
Io conosco 2 butele di zevio...
Tra cui la pheega imperiale e universale, grazie a me, vero? ;)
ps nemmeno io ti conosco PS, io parlavo della unica e sola pheega imperiale e universale di zevio( e forse di tutta la provincia veronese..)
comunque se ho capito anche PS è zeviota
Si, credo che PS sia zeviota/ana...ora che so chi è la figa mortale imperiale totale megagalattica sono felice. Ma neanche troppo :|
Bè, una volta volevo bere uno spritz ed ero in centro con un'amica.Passavamo davanti al Cortez, saranno state le sei e mezza. Le dico:" dai entriamo" e lei:" no no, dai adesso c'è poca gente...facciamo un giro e poi torniamo, così nel frattempo si riempie".........................................
L'ho mandata a fanculo
"Lo fanno...lo fanno..."
perche, a voi piace andare a bere nei posti dove c'è poca gente naturalmente....
A me certamente
se vado fuori a bere o a mangiare uno stuzzichino con amici preferisco un posto non affollato dove sedermi, mangiare e bere in santa pace, parlare tranquillamente
Indi per cui evito come la peste locali in centro e o alla moda...
Ma sto cortez in buona sostanza dove resta?
nulla da obiettare...bozza de lugana,patatine e salatini (Cameo) par tuti!!
bon.. alora sta a sevio che le meio!!!
viva il corteccia
Non pensavo esistessero i lacché dei lacché. Li stimo molto.
anonimo (e te parea)confusonel postare: a chi ti riferisci?
Se a me sto a verona
ma aborro la spritzmania quando c'è una calca folle
sono per i posti tranquilli dove bere e parlare
Indi non frequento i localini in del centro e rilancio, così per curiosità dove caspio è sto Cortez?
tia sciabolatrice incazzata!
cara Tia..
allora dimmi il posto tipo dove ti piace andare a bere qualcosa?
perche se devo stare "tranquillo" rimango a casa mia con pochi eletti, degustando qualche perla della mia cantina...
Basta.
Ottimo si vede che hai una cantina ben fornita...
stare tranquilli non vuol dire starsene da solo/a a casa di fronte a una bottiglia ma andare in un locale a bere, parlare o anche ascoltare musica a volumi umani e dopo bere e parlare in compagnia di amici senza essere soffocati dalla calca o starsene in piedi come un pito/a solo perchè è in stare li e farsi vedere
Paradigmatico il post di butel saval, rileggerselo
in quanto a me evito il centro e vado in periferia o appena fuori città
tra locali localini pub musicali e non è pieno
Anonimi ma fateci un favore:
fate una cosa rapida semplice e alla portata di ogni cerebro
andate su commenta come:
scendete fino a nome url e sceglietevi un nome..
mi son stufata di rispondere a chi si firma solo con anonimo..
perchè non si sa mai con quale di essi si sta discorrendo!
Guarda che gli Anonimo sono tutti la stessa persona: Giovanni Anonimo, di S. Pietro in Cariano...fa il groupie al Blocco, e distribuisce preservativi alla naftalina.
e si cara tia..
La mia cantina è fornitissima...
per questo a volte, se desidero tranquillita, musica soffusa, me ne sto a casa scegliendo tra un rosso e una bollicina...
Comunqe ognuno fa quel che gli pare...
evidentemente a te piace stare lontano dalla massa ti senti un po no-global...
riguardo all'anonimo ti do' pienamente ragione, mi rivelo... anche a me piace la tranquillità, ma quando decido di uscire per fondermi nel night clubbing potrai riconoscermi perche al barman chiedo sempre:
Vodka martini, agitato, non mescolato....
.....Il mio nome è Bond, James bond...
sono colui che a postato dicendo che, per via di pheega (james è un signore si appaga anche con lo sguardo) è meglio stare in centro che a zevio (intendevo zevio per identificare qualsiasi locale fuori dal centro) e che ha proseguito rispondendo in dialetto locale..
rivendico anche qualche post qua è la firmato da anonimo...
Cosa centrano i no global con andare con amici in un pub carino ma non di moda?
No spiegami
Anche io se voglio bere del buon recioto e parlare di cose intime con amici invito a casa mia..
ma amo anche uscire, per divertirmi con altri magari sentendo un concerto o mangiando e bevendo in un posto confortevole dove invitare anche altri
Solo che da un pò di anni in centro non è più possibile, per cui ripiego per pub musicali e non in provincia
Salvo forse l'highlender in serate particolari in cui mi invitano amici che vengono da fuori e amano quel tipo di ambiente, ovviamente non ci vado mai di sabato..
Li inviterei anche a casa ma caa mia non è così capiente e qualche volta si ama pure uscire..
ovviamente non ci vado mai di sabato
giorno che riservo alla musica altrove
...siete un branco di sfigati del cazzo, stupidi, segaioli e cagasotto...sentenziosi merde!!!
Ti prego, dimmi che era da circa due anni che pensavi alla frase da scrivere nel commento. Il frutto di una indecisione cronica e pervasiva che accompagna la tua esistenza e non un tentativo inutile di insultare (in maniera quasi invisibile) per creare chissà che danno al blog. Intento paragonabile all'azione di un bimbominkia frustrato che ha chiamato la sua mano Belen (anche se non ha resistito alla tentazione di chiamare il dito medio Corona perché un po' ie piace)... Cazzo mi sa che è la seconda che ho pensato...
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