19 ottobre 2008

Daedelus e Daddy Kev - Interzona Verona

Piacevole sorpresa questa serata all'Interzona, doppio motivo:

- due buoni artisti
- due belle pheeghe (new entry assoluta per iZona, già ricordata come Terra Del Fuoco della pheega)

Sulla presenza di queste ultime vige il più stretto riserbo. La motivazione più plausibile è che fossero arrivate per caso, in principio dirette in Fiera. Si dubita infatti abbiano risposto al richiamo degli artisti: non li conosceva manco Frut1, li conoscevano le pheeghe? Ma per favore.

Deadelus per me e il Fruttone fino a ieri puliva tubi idraulici, lo sublimiamo col nuovo film di Woody Allen (ok).

Il nostro obiettivo è il suond hip-hop essenziale di Daddy Kev, nella seconda parte della serata. Un po' per sentirlo, un po' per illuminarmi circa un clichet recente del mondo rap: "Sei un ghengsta?".
Entriamo verso le 00.20, paghiamo tre euro e ci becchiamo un bel quarto d'ora di electro beat hip-hop basico (non mancano momenti bum bum cha - bum bum cha) di Daddy Kev. Ora electro ora scratch, decidiamo che il fratello ci piace subito. Daddy nell'ambiente è rispettatissimo, non solo perchè è un gangsta (non lo è): viene reputato un guru dell'hip-hop underground californiano, come affermano i suoi amici italiani su Myspace, Cristiano Malgioglio e Giorgio Mastrota.

Notare come l'artista richiami una parte di pubblico sinora inedita: i bro' di Verona, l'altra faccia di una medaglia che condividono con i fonzarelli della pearà, con la loro t-shirt larga, la camicia o la giacchetta sopra, quel cappellino con visiera portato rigorosamente in maniera non simmetrica che copre una crapa mai poco rasata. E tante idee eghens de sistem. I luoghi comuni ambulanti che il genere sembra esigere a priori.
A me - ah, sotto sotto sono una nonnina - inducono sempre tenerezza. Specie nei non rari momenti in cui si ergono a inconfutabili giudici assoluti del genere e/o dell'artista, secondo l'antico assioma alternativo "cccioè tu non puoi capire" (il che, quando poi cercano di spiegarsi, è verissimo). Ho avuto comunque un breve scambio molto interessante:

B1: "Non male Daddy Kev, che ne pensi?"
ButelGhengsta: "D.K.? Cioè dicchei spakka proprio amico"
B1: "Capisco"

Ma non giudicateli subito, vi prego. Hanno anche dei difetti.

Mentre Daddy sta quasi per finire, c'è un capellone in frak grigio e cravatta grigia che cerca di attaccare il suo mac ad alcuni strumenti pieni di led. Decidiamo che è il nuovo tecnico del suono, eccentrico e gay. Aria moderna per Interzona.

Comunque sia Daddy Kev finisce poco dopo il nostro arrivo. Sapere quando ha iniziato, ma avrà suonato su e giù 30-40 minuti in tutto.
Il rap e l'hip-hop, la musica da negri insomma, non hanno più nulla da dire, ma Daddy Respect Kev (che è bianco) è promosso e assolutamente non mainstream.

A quel punto il capellone, forse in un eccesso di improvvisazione, attacca la soundmachine.

Ma chi è? Come si permette?
Ma come chi è? Era l'artista principale: Daedelus.

Daedelus

E quel frak fa parte del suo celebre(?) look New Dada (sì, vabbè... è il solito eufemismo per eccentrico gay). Non si sa perchè, forse aveva avuto un ritardo, forse prima non c'era nessuno, forse stava suonando alla Teca. Ad ogni modo lui parte ed è sempre incluso nei tre euro, non sette come da cartellone (che a questo punto è saltato?). Il pubblico quasi ha le lacrime e può farsi due coche in più...

Giù la maschera, l'americano Deadelus è una bomba e ad un certo punto la gente era bella che impazzita per i suoi giochetti sonori.

Come funziona lo show?

Ha avuto un'idea, che di 'sti tempi è già tanto: "Perchè continuare a mixare come tutti i pirla del mondo?". Se ne sbate del mix, ha tracce pre-mixate sul mac che vanno in automatico, argomento chiuso. Lui cura solo i loop e le frequenze con uno strumento a noi sconosciuto. Parliamo di livelli maniacali, usa i loop e lo smorzamento delle frequenze sono le sue note, le tracce che finiscono sotto il suo machete vengono rivoltate come un guanto di gomma che ti levi quando hai le mani sudate. Il tutto in 1m quadrato e con tre-quattro aggeggi ("non utilizza solamente synth e drum machine, ma anche pianole giocattolo, stampanti e incredibili aggeggi sonori").

Ottima playlist tra l'altro, in apertura pezzo dei Daft Punk poi tanta elettronica (pure Stardust), ma ci butta dentro generi diversissimi (rap, brasil, grunge, anche suonate d'archi... tutto) che con i suoi giochetti si uniscono in un mix da applausi.

Il delirio sale verso la fine quando - dopo aver già perso la testa e infilato tracce tra il techno e la trance - sorprende tutti con un tocco di "quel magico suono grunge" che ricorda al pubblico di iZona chi sono, da dove vengono. Siamo agli sgoccioli, nel momento in cui io e il Fruttone vogliamo sparare ad una cazzo di nana alternativa alta 1,30 che si sballa davanti alla console e se agita un altro po' le braccia qua e là quasi la tira giù (sarebbe stato epico!).

Conclusione
Ottimo Daddy Kev, grande Daedelus. Frut1, recupera un suo cd per il nostro prossimo rave party in cantina, va'.
Nozione di merito a Interzona per la serata e per il nuovo allestimento: minimale, d'accordo, non senza privarsi di un po' di sana psichedelia con mega video wall (ormai lo standard anche per le feste di condominio) e con quattro torrette luminose mutuate direttamente dal cofano di K.I.T.T.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

c'ero anche io a izona.
Dedalus mi è piaciuto da matti, il suo looper è una vera figata!!!
Fuzniona quasdi come una drum machine, cioè trasferisce i vari loop su di ogni riga del controller...
Il buon dedalus lo faceva girare con un semplicissimo ableton live.
I loop avanzano per tutte le 8 lucine... 8/8 e basta premere uno a caso dei pulsanti luninosi sulla riga per farlo riniziare da capo e/o accendere e spegnere il loop...
Tutto sommato una buona via per fare un live set caricando molti suoni e piazzandoli contemporaneamnete.
Molto spettacolare da vedere; ma dal punto di vista tecnico anche un bambino delle elementari saprebbe eseguire quello show...
Se dobbiamo trovare il pelo nell'uovo non mi piaceva come chiudeva le canzoni, non un minimo di outro, non un minimo di fade out, zaaak taglio tutto e te che sei li che balli ti trovi da un momento all'altro a ballare senza musica come un coglione strafatto.......
heehehehe

Di Interzona, poi, mi ha lasciato un po così l'orario dalle 2 alle 3 nella sala media dove, senza dj e con una compilation stile Deejaytime volume 5 la gente ballava.
Cosa ci voleva a prendere il dj che suonava al bar e piazzarlo di li?

Belle le palle colorate e le colonne di led fornite da musical box.

Vista questa:

sono qui che aspetto venerdì prossimo Theo Parrish a Mantova...

Anonimo ha detto...

grandi ragazzi, bella recensione! è la prima volta che scrivo, nonostante vi legga da molto tempo! (tra l'altro forse vi ho pure riconosciuti sabato sera :D)
comunque sì, il programma parrebbe essersi stravolto, dato che io sono entrato appena hanno aperto, verso le dieci e mezza, e daddy kev ha iniziato per primo, dopo una mezz'ora: gran set, anche se all'inizio c'ha messo un po' ad ingranare; daedElus (con la E, purtroppo a iz hanno sbagliato il nome sul cartellone) ha fatto uno live straordinario (ho sentito pure oizo e gli stardust a un certo punto), quando è partita fair weather friends e poi i nirvana sono impazzito; a fine set sono andato a parlarci e m'ha detto che il coso che suona si chiama monome - se guardate qui http://monome.org/ capirete che è oggetto meraviglioso :D -, e il tutto viene comandato dal pc. ancora complimenti avvoy e scusatemi per la lunghezza :D
biagio

ps. dato che il dedalo vi è piaciuto, dite al frut1 di recuperare love to make music to, aka il suo ultimo disco, che è davvero bello. yo!

Butel1 ha detto...

Henry: eh che vuoi, il dj set interzona, senza jennifer manzo, non è lo stesso......
Comunque le entrate/uscite dei mix diciamo che è EVIDENTE che lui non le curasse per scelta. Voglio dire, il mix era quello automatico di Virtual Deejay (uno a caso, per intenderci). Do cioè per scontato che fosse servita apposta (beh, altrimenti è proprio un incapace!).
Il fatto che mi dici che tecnicamente è uno show realizzabile da un bambino (cosa che 3/4 del pubblico sospettava) mi rassicura: domani compro quella cazzo di macchinetta e poi e poi... ah poi te vede diobono.

Boblopette: anch'io ti ho riconosciuto. Eri quello che puzzava.
Comunque ora si spiega:
a) perchè non trovassi informazioni su questo artista;
b) perchè il myspace è deadelusdarling
Cazzo gente, come si fa a mettere in cartellone un nome sbagliato? Tristezza.
Secondo te il momento Nirvana è stato improvvisato? Secondo me ha fatto un giro in iZona verso mezzanotte, poi ha caricato la playlist "Variant fuckin' grunge audience".


Conclusione
Monome è in lista acquisti, altro che. Sì, voglio diventare TAMARRO.

Butel1 ha detto...

Mh, pare non siano disponibli modelli commercializzati via canali aperti al pubblico. Bastardi.

Butel Info ha detto...

Chissà dov'è finita PheegaSmarsa...le donne si annoiano di me ancora prima di incontrarmi. Questo non è incoraggiante.

la tia ha detto...

ahah butel info t'ha rapito il cuor....
Sarà all'halliwell a leggere i nomi dei demoni

Anonimo ha detto...

Butel1 ha detto...
"Boblopette: anch'io ti ho riconosciuto. Eri quello che puzzava."

essì, m'han detto che avrebbe fatto molto alternativo...

"Secondo te il momento Nirvana è stato improvvisato? Secondo me ha fatto un giro in iZona verso mezzanotte, poi ha caricato la playlist "Variant fuckin' grunge audience"."

purtroppo temo di no (anche se sarebbe stato davvero bellissimo se fosse stato così), perché ho chiesto ad una mia amica che ha visto la data di bulàgna, e pure lì c'è stato il momento graunge; avrà avuto una tracklist pronta.

riguardo al monome, non ho mica capito bene che razza di sistema usino ("aste silenziose"???) e soprattutto come funzioni, al che credo che alla fine la pigrizia prevarrà sull'acquisto.

Anonimo ha detto...

''sono qui che aspetto venerdì prossimo Theo Parrish a Mantova''


io c'ero.....

e pure ieri, con Gary Numan

la tia ha detto...

Come è stato?

Butel1 ha detto...

Chi ha detto Gary Numan?
(parte nella testa un certo motivetto sulle cars... Here in my Car...)

Unknown ha detto...

Daedleus non usa Ableton Live per comandare il Monome! Usa Max/Msp
www.cycling74.com

"I loop avanzano per tutte le 8 lucine... 8/8 e basta premere uno a caso dei pulsanti luninosi sulla riga per farlo riniziare da capo e/o accendere e spegnere il loop..."

Non è proprio così! E' più complessa la storia

"ma dal punto di vista tecnico anche un bambino delle elementari saprebbe eseguire quello show..."

Seeee te piasaria.

Anonimo ha detto...

It is visible, not destiny.

Anonimo ha detto...

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