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10 giugno 2008

Il Veronese ha sentenziato. E so' cazzi...

"a sentire qualche altro blogger veronese (Sentenziosi.it)"

E' quando mi fanno notare un link a Sentenziosi proveniente da Il Veronese - in un articolo che a prima, ultima e media occhiata pare spudoratamente sentenzioso anzi Fezzenzioso e, nell'attuale stesura, nemmeno troppo originale rispetto al nostro miserabile pezzullo sul medesimo locale, lo Showroom o Scio'rum - che mi sovvengono quelle deliziose due righe del loro boss sborone (o la stagista) in cui cerca di ricordarsi cos'è che facevamo noi:


il veronese.it rinnega Sentenziosi
(eh non si firma, a proposito di innominati)


Si vede che alla fine si sono ricordati. Scusate, andiamo a cercarci un lavoro.

A pensarci bene, un articolo così banale ("i ggiovani si credono fighi nei locali fighi con il cocktail figo ma poi non sono fighi ma annoiati e banali... yaaawwn...") non lo leggevo dai tempi di Sentenziosi, quindi magari prima ci trasformiamo nel commentatore medio di Sentenziosi e insieme a Deeeiin Pidessssn ne analizziamo gli highlights:

- "Un bizzarro mistero s’aggira per le strade di Verona, già considerato nelle pagine del libro “Sognando un negroni” del nostro concittadino Alberto Fezzi, ma in realtà mai definitivamente svelato"
Apparentemente un estratto da Marx va a Fatima accompagnato da Colombo e con la tensione di Lost, in verita un'abile invocazione alla Musa: appellarsi all'accademia, chiamare a propria illuminante guida il vate del Negroni, il concittadino che ha svegliato tutti i veronesi dal sonno dogmatico. Eh sì eh, dove saremmo senza l'avvocato Fezzi, dove? Altro che Saviano Gomorra Marketing (2008: gli italiani scoprono la camorra...). Inoltre Fezzi non è in tv tutte le settimane a raccontarcela.
Comunque sia, è una mossa assolutamente necessaria. Noi lo sappiamo bene, spesso le prese per il cul... ehm le citazioni sono fioccate pure qui (fenomeno di co-branding definito da Wikipedia Uk come Fezzenziosi): vorrete mica mettervi contro uno come l'avvocato! Dico, siete matti? Con quella sua voce nasale vi spazza via con un singolo nano-strillo! (già inserita nel Le peggiori 10 morti della storia)

- "Locale che, in virtù del fatto di essere frequentato dalla leadership cittadina"
Prego? Quale leadership? Lo sappiamo che quella della leadership è 'na baggianata per conferire un po' di allure al locale vero? Il fatto che uno abbia dai 30 anni in su e sia forse imprenditore (es. idraulico) non ci autorizza ancora a ritenerlo nostro leader maximo. Ci siamo quasi, presto sì, ma non ancora.
Sul fatto che la leadership di 'sti tempi si misuri dal conto in banca siamo tutti d'accordo, ma allo Scio'rum non è per forza così: l'atmosfera da (finti) imprenditori ci suggerisce che quella sia una presunta leadership, ma è una sedicente leadership perchè la maggior parte dei frequentatori dello Scio'rum sono disgraziati trent-quarant-cinquantenni col leasing che sognano la bella vita ecc. (solita storia insomma). E poi storicamente la leadership porta con sè delle fighe da coltelli, lì mi pare ci sia poca roba: alcune sono tanto vecchie e tanto brutte da risultare dei cadenassi anche al buio, giusto per precisare.

- "L‘ultimo grido sembra essere il locale Showroom"
Ecco: sembra. E in caso, era l'ultimo grido sei mesi fa. Oggi l'ultimo grido è il gelato in centro con la fidanzata di domenica, che discorsi.

- "Il locale funziona molto nel weekend, molto meno durante la settimana"
- "una migrazione metodica e costanti tra due o tre bar del centro in auge in un determinato periodo storico"
- "spostarci con il bicchiere in mano"
Fezzenziosi vive!

- "A sentire qualche altro blogger veronese, Sentenziosi.it [sì vai a farci un giro sul .it] lo Showroom “tira” poiché, come narra una leggenda locale, il bar viene gestito dal mitico Carlo, quello dell'ex Mazzanti, un autorità nell’ambito dell’organizzazione di festosi party nel veronese. Uno insomma che ci sa fare e può racimolare 10 clienti con un singolo sms, 100 clienti a fischio e così via. Come a dire che a Verona esiste un’élite, una ristretta cerchia di eccellenze che dettano legge anche sul divertimento serale".
Carlo, l'elite e la tautologia dei festosi party (devono essere quelli che fanno su Sentenziosi.it). Ehm, si capiva che stavamo scherzando? Ribadiamolo: l'elite non è quella lì, eh la buona vecchia elite intellettuale di una volta... l'elite neanche la vedi, se no che cazzo di elite sarebbe? L'elite si fa i cazzacci sua a feste sue, mica allo Scio'rum con un titolare dall'aspetto sporco!

- "Per quale motivo negli ultimi vent’anni nessuno tra gli intelligentissimi e ormai proverbiali imprenditori del nord-est è stato in grado di partorire un idea più attenta, oserei dire rispettosamente rivoluzionaria, finalizzata a ripensare totalmente il divertimento dei veronesi nel fine settimana. Anche soltanto per regalare nuovi orizzonti al commercio e magari strappare la gioventù dal baratro del solito locale fotocopia"
Qui usciamo di scena russando non senza costanza: questo è più un Fezzenziosi che vira definitivamente al Fezzi degli ultimi due libri, quello che qua e la' dispensa melensa melassa moralista quasi equo-solidale.

- "strappare la gioventù dal baratro del solito locale fotocopia"
Il Veronese al vetriolo.
Zzzz...

05 novembre 2007

Il Veronese - www.ilveronese.it

Pubblichiamo un altro inedito tratto dall' autobiografia del defunto butel2 uscita lunedì scorso in tutte le librerie. Questa polemica gratuita rimasta a lungo in stand by per lo stesso volere di butel2 viene oggi finalmente resa pubblica ai lettori di sentenziosi.

Qualcuno di voi saprà che online esiste una sorta di quotidiano locale; si chiama Il Veronese, nell'etere si è adagiato su www.IlVeronese.it, assomiglia molto a Il Verona a cui hanno tolto una -a finale, un pò di professionalità (sì, è possibile) e aggiunto un -ese finale a equiparare il tutto.
Nessuno di voi, miei 25 lettori, saprà che tra Sentenziosi e IlVeronese.it esiste un rapporto duraturo costituito da un affiatato scambio di mail (3) e da un rapporto di reciproco rispetto e stima.
Insomma a Sentenziosi Il Veronese fa cagare, con tutto il rispetto per i bambini eh...
Ma andiamo per ordine.

Prima puntata

Fase 1: del primo contatto
Il primo contatto tra i due soggetti della quistione è datato 13 novembre 2006: i Butei freschi della dissertazione circa butei e cagoni ricevono una richiesta da parte de IlVeronese di scrivere un pezzo per loro, che ci sarà certamente dato spazio.

Il Veronese
Dopo un primo scambio epistolare, decidiamo di scrivere appunto circa il fenomeno "buteismo", aspetti caratterizzanti, ecc. Giacchè "Ogni pubblicità è buona pubblicità, anche quella sul IlVeronese.it, sì sì lo so che pare una stronzata, ma fidatevi di me, ok?" (cit. test. A.Warhol), gli allor giovani Sentenziosi accettano di buon grado di scrivere qualcosa a riguardo. In 24 ore il pezzo è consegnato. Tutto bene, tutto preciso, ma dall'altra parte qualcuno storce il naso: l'articolo non è firmato a nome di XXX. Dall'altra parte non siedono dei geni, dei maestri di metis, qualcuno non ha fatto uno più uno, evidentemente: che blog hanno letto questi, dove le hanno viste le nostre firme?

Mah, deve trattarsi di un misunderstanding. Spieghiamo subito i termini della questione alla redazione de IlVeronese.it: Sentenziosi sceglie la via dell'anonimato.
Pronto? Cucù? 1-2-3 stella? Gelato?
Noi siamo appunto butel1 e butel2, gli stessi autori che scrivono su Sentenziosi.com etc e che per "ragioni artistiche" - se così si può dire - hanno scelto l'anonimato in stile wu ming e (attenzione!) non l'incognito, in quanto i nostri pseudonimi non sono una copertura ma un azzeramento delle nostre vere personalità. La redazione (forse) comprende. Nello specifico Serena si dice d'accordo.

www.ilveronese.it

Vada per l'anonimato! Ma... è richiesto comunque un incontro vis a vis, cioè dobbiamo sapere chi siete (beh certo, loro sono dei profiler, deducono qualità morali alla sola vista). Sì dai che bello incontriamoci, emozioniamoci, da persone vere e persone vere.
Ma che sono, testimoni di Geova? Tronisti di Uomini e Donne? Forse giornalisti di alto profilo con fonti di livello eccelso? [rectius, quest'ultima affermazione è smentibile ad una prima lettura superficiale di un articolo qualsiasi de IlVeronese.it]

Fase2, nella quale Sentenziosi s'interroga
MA CHE E', CE STANNO PIGGHIANDO PE U CULO CHIST?
In un lungo dibattito tra butel 1 e butel2 di cui riporto le fasi salienti
-B2: "Ma sono scemi?"
-B1: "Sì."
i butei capiscono che nonostante sia un quotidiano online quindi almeno in teoria più dinamico e flessibile della carta stampata (Libero.it è il magazine online più letto d'Italia e - pensa un po' - presenta articoli firmati con pseudonimi), in verità la redazione presentava gli stessi sintomi di miopia dei cugini più vecchi e cellulosi.

Butel1 e Butel2 nella fattispecie si interrogano su quale sia la differenza tra firmarsi Butel2 e chessò Mario Rossi, del resto per loro saremmo rimasti dei perfetti sconosciuti.

Fase 3 Il diktat: das Rifiuten!
Cala un improvviso colpo di scena: si palesa la longa manu di tale Marco Anderle - che deve essere un po' il boss del progetto "Il Veronese" - che no, non ci sta lui, in nessuna maniera, non si pubblica più niente. Il boss insomma non accetta più l'articolo. Insiste che il loro codice (medici? Samurai?) vede firmare tutti gli articoli scritti con nome e cognome e che per tanto pure noi avremmo dovuto seguire tale procedura.

Questo è quanto succede in front office. Nel back office, ci piace immaginare un nerdissimo Marco Anderle che spiega ai suoi adepti e rivoltosi giornalisti (ad es. la Serena di cui sopra) come trattare con degli stronzet... ehm con gente come Sentenziosi, innominati senza dignità: nessuno sconto. Pardon, neffuno fconto!

IlVeronese.it non si scosta dalle sue posizioni. Fuori i nomi o niente articolo. Sentenziosi - solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo - del resto si mostra "molto" dispiaciuta, alcuni membri della redazione sono pronti addirittura a mollare subito di fronte a un cotal pugno di ferro. Ma è ancora una volta il direttorio B1-B2 a portare avanti la baracca e prendere un'importante decisione. La telefonata ancora una volta è depositata negli archivi di stato, qui riportata in esclusiva:

B1:" Pronto?"
B2:" Si ciao so io, senti un po' che si fa allora?"
B1:" Ma non so amico io sono sul divano..."
B2:" Si bè anch'io comunque..."
B1:" Ah bè allora.. allora a posto."
B2:" A posto ciao."

Un minuto dopo

B1:" Pronto?"
B2:" Sì ciao so io.. dicevo.."
B1:" Divano no?"
B2:" Ah sì sì giusto.. Sciao... No no aspett, dicevo che si fa col Veronese?"
B1:" Sì quella strana buffa storia di gente che vuole nomi... Facciamo un cazzo ok?"
B2:" Allora... un cazzo."
B1:" Si, un cazzo"
B2:" Un cazzo. Adiè"
B1:" Tu-tu-tu-tu-tu-..."

Così avvenne che Sentenziosi si tenne il suo articolo poi reciclato per un fallimentare .pdf Uikly (forse il nostro più grande esperimento incompreso) e IlVeronese si tenne... beh un cazzo ecco.
Alcune nostre spie russe all'interno della stessa redazione del Veronese non si dicono soddisfatte del trattamento riservato, per loro si fanno maturi i tempi di un putsch, un golpe. Saranno menscevichi in pidocchiosa e moralista terra catto-comunista e di lì a poco, seccederanno. Addio coraggiosi pirla: ad ognuno il proprio merito, sì può prendere la difesa di Sentenziosi, peraltro in una querelle tanto stracciona?

Seconda puntata
Passa il tempo, siamo alla fine di marzo '07, Sentenziosi matura (o marcisce, se preferite) e in una saltuaria lettura a Il Veronese realizza che fu una salvezza non pubblicare presso i loro tipi digitali. IlVeronese.it dal canto suo continua con la sua scia di insuccessi: un quotidiano online che sceglie per sè la forma di blog, che tuttavia non lascia commentare in maniera standard (nessuna blogosfera, per intenderci) se non entro un forum, detto forum che ora funziona e ora viene sospeso adducendo le scuse più 1.0 del mondo, un form per interagire con la redazione che fa molto burocrazia all'italiana, contenuti di originalità discutibile, partnership di gran successo (Vrban).
Fino a giungere all'apice dell'ilarita con una newsletter del tutto particolare di cui fu pure omaggiato il nostro account email.

il veronese.it

"E' un piccolo passo per Verona, un grande passo per l'internet"
Si tratta per inciso della prima newsletter senza link nella storia del giornalismo: è in puro formato testuale e non sono state utilizzate le estensioni http://, Hotmail e il 90% dei gestori di posta sono spiazzati. Dopo 9,3 secondi, Sentenziosi risponde alla redazione con un'interrogazione immediata --> domande:
a) Chi ha richiesto la tua newsletter? (e tralasciamo qualsiasi riferimento al Dlgs 196/2003, va')
b) Che senso ha una newsletter che non rimanda agli articoli promossi tramite degli agili link bensì cerca di rimandare ogni volta al dominio, peraltro fallendo?

Tutti a bordo della macchina del tempo ragazzi, siamo oltre il web 1.0. Siamo allo 0.1

La vicenda si conclude con l'ultima imbarazzante risposta di un sedicente ilVeronese [regia, Morricone, "Per un pugno di dollari", grazie].
Le solite nostre spie all'interno della redazione (sì, c'erano ancora gli ultimi menscevichi) ci hanno riportato che si sia discusso a lungo circa la risposta da fornirci. In seguito ad una lunga indecisione tra: specchio riflesso, buttati nel cesso, chi lo dice sa di esserlo e "Cari innominati cuor di leone, abbiamo provveduto a cancellarvi, prego, non c'è di che. Cos'è che facevate voi sentenziosi? Non ci ricordiamo più... ma è lo stesso direi. Cordialmente, distintamente e rispettosamente, adios il Veronese" si decise per quest'ultima.

giornale online il veronese
Un figuron insomma
Mh, qualcosa non ci ri-torna, ci dev'essere stata una breccia nei rapporti causa-effetto e relativi concorsi di responsabilità, dev'essere così: a) ci richiedono un articolo, loro; b) ci spammano con la newsletter, loro.
Eppure la passività di Sentenziosi è stoica ed epicurea insieme: ci servono su un piatto d'argento una polemica gratuita anzi sottocosto, ma Sentenziosi non reagisce, non stuzzica, né sghignazza. Apatia, atarassia.

Terza puntata
Non paghi, a maggio '07 'sti simpatici aitanti ggiovani del Veronese - approfittando del nostro impeccabile posizionamento sui motori di ricerca per l'argomento - hanno cura di spamm... ehm, di comunicarci il nobile ed incredibile lavoro svolto in vista delle elezioni amministrative: addirittura un'intervista a tutti i candidati.

Veronese: giornale online di veronaL'interesse suscitato è tale che Butel1 si licenzia e si autoassume al Veronese in qualità di lettore professionista.

Quarta ed ultima puntata. Rivalutescion, all'italiana
Siamo a ottobre 2007, Butel2 è ormai completamente dimentico dell'esistenza de Il Veronese, quando, un giorno smanettando "sull'internet" in cerca di fig... ehm eventi, incappai in questo articolo di tal G. Di Gennaro. L'inizio si prospetta solo e semplicemente interessante come tanta altra roba ma sul finale, che riporto integralmente, quest'uomo trascende se stesso, il giornalismo e qualsiasi schema di scrittura sinora esistente.

"Età media del cliente? Mezza età.
Una quarantina d'anni? Una quarantina, si.
E i giovani? Vengono pure quelli.
La ringrazio, è stato molto gentile, buon lavoro. Grazie a lei, saluti.
[...]
Quando il nostro organismo si ritrova faccia a faccia con un artificio alimentare, un colorante, un conservante di un fast food americano, sapete che fa? Dice: “E questo chi è? Io non lo conosco”. Si arrabbia e non lo digerisce"

Impressive and astonishing, chapeau, un grande, siamo spiazzati e pentiti, insomma caliamo le braghe. Per il Di Gennaro i critici hanno già coniato il termine post-postsurrealismo. L'autore passa da un argomento all'altro, pubblica i saluti a fine intervista, inserisce una morale nel finale degna di un Fedro contemporaneo, mette in comunicazione cervello e stomaco in una personalizzazione surreale che strizza l'occhio alla celebre lectio latina della mente e il braccio (metafora sulla collaborazione tra patrizi e plebei).

E' a questo punto, dopo la scoperta di questo picolo capolavoro, che Sentenziosi rivaluta Il Veronese e capisce che forse questo piccolo blog di sciacalli (che poi saremmo noi) non è pronto al postmodernismo proposto da questa ormai celebre testata. Ci cospargiamo il capo di cenere e chiediamo perdono. Volete un altro pezzo? Siamo pronti a firmarci, inizio sin da ora.

Butel Due