13 novembre 2006

Il frut di Udin

Come detto, siamo il blog della settimana su VeronaBlog; urge un saluto ai nuovi lettori: entusiasmo, entusiasmo. Bene, di questioni se ne sono discusse differenti questa settimana. Vediamo come procedere:
1-ho fatto un punto della situazione al post precedente per chi si fosse sintonizzato solo ora; invito caldamente a leggerlo per non perdere il filo. Se fossero anche dalla vostra voglia e tempo, vi invito inoltre a leggere i nostri post dall'inizio (partendo dal fondo): di alcune facezie scaligero-piazzaiole s'è già avuto modo di scrivere e non si tornerà sull'argomento tanto presto;
2-Avevamo annunciato che Sentenziosi sarebbe divenuto 'ntennesciunal, accogliendo nell'organico nuovi prigionieri che, apparentemente, ce l'hanno fatta a telare ma ai quali, ironia della sorte, è mica andata tanto meglio: abbiamo già fatto le presentazioni di Butel3 neo-trentino, ora un benvenuto all'ex butel Fruto1 resident in quel di Udine. A lui la parola:

"Deluso da Verona ho fatto fagotto delle mie cose ed imboccata l'autostrada del sole mi sono diretto con la mia Fiat verso est!...verso una nuova città!…verso la liberta..?!
Dopo miglia e miglia…un bivio! A destra Slovenia…il mondo dell’est…le fighe dell’est! ed a sinistra UDINE! Mannaggia che finocchio…ho scelto Udine!
Giunto in questa nuova e sconosciuta città sono stato accolto (anche se a gran fatica) dal popolo friulano ed infine da questo adottato.
Quello che una volta era un butel de Verona è diventato oggi un FRUT DI UDIN!
Dopo anni di scorribande tra il centro e le province del Friuli Venezia Giulia, indovinate un pò? Mi ritrovo ad essere altrettanto deluso dell'approccio "gggiovane" alla vita dei miei nuovi concittadini: i richiami scaligeri si sprecano (chi ha detto tutto il nord Italia è paese?).
Prigioniero della Piazza? Prigioniero dell’osteria? Forse no, ma in fondo pure qui imprigionato da una realtà fatta di spritz, di giubbetti di pelle nera, di intercalare sbiascicati e striminzite intelligenze, di fighe di gomma, di paesani che sembrano appena scesi dagli alberi saltando tutta l’evoluzione dell’essere umano.
L’aperitivo, il giro in centro, le pacche sulle spalle, la fede calcistica, i cerchi da 17'', il pakistano con le rose, il bisogno di sentirsi parte di qualcosa per paura di non essere qualcuno…insomma Udine non è diversa da Verona e così ho deciso di raccontarvela. Piano piano, poco a poco come direbbe qualcuno. Magari la sera appunto, di ritorno da una sbronza occasionale. Anzi, chiedo venia: a Udine non esistono sbronze occasionali, solo consuetudinarie. In pratica una a sera: santoiddio quanto bevono questi non avete idea.
Alla prossima con l'inizio delle cronache socio-fenomenologiche di Udine by-day and by-night,
vostro Frut1"

2 commenti:

Richie ha detto...

Sono un butel ma da quasi un anno cerco di ottenere asilo politico nella bassa romagna dove diventerei un burdel.

Butel1 ha detto...

Interessentate: come si dipanerebbe la fenomenologia di un burdel?