28 novembre 2006

New Age Club Treviso - Chikinki in concerto

Il vostro corrispondente dal Friuli ieri sera è riuscito a sfuggire dalle asfissianti arie del centro di Udine che lo rendono un prigioniero alla vostra stregua.
Da sempre informato circa qualsiasi evento musicale ed artistico sul territorio del nord Italia, Frut1 si è diretto verso la magnifica cittadina di Conegliano la quale, per chi non sapesse, si trova a nord della provincia di Treviso. "Motivo?", vi chiederete voi. Giustamente, il concerto di una band molto attesa dal sottoscritto: non che meno i Chikinki. Anzitutto diciamo che la decisione di andare o meno a Conegliano è stata in ballo fino all'ultimo perchè un'altro evento, sempre nell’allegra provincia di Treviso, aveva destato il mio interesse (talvolta pure morboso): al New Age di Roncade suonavano gli Asia Dub Foundation collettivo alquanto conosciuto nella scena alternativa. Nonostante il magnetico richiamo esercitato da quest'ultima band, non ho resistito al fascino e alla curiosità di ascoltare il sound indie-trendy-pop britannico dei giovani Chikinki. il concerto si è tenuto allo Zion Club, uno dei numerosi circoli Arci presenti nel Triveneto.
Qualche pillola sul locale:

situato nella zona industriale di Conegliano lo Zion Club è stato ricavato all'interno di un capannone. Di modeste dimensioni, l'interno risulta accogliente e dal design semplice ma curato. Monocromatico sul nero ma con qualche spruzzo di rosso, tra cui le luci, l'atmosfera si fa nonostante tutto accogliente. Alle pareti immagini regalate dal collettivo Malleus fatte unicamente per il club; inoltre un maxi schermo proietta costantemente video di vario genere. Un lungo bancone permette ai giovani di abbeverarsi durante le serate mentre divanetti e tavolini sono sparsi qua e là e, anche appartati, permettono di riposare le stanche membra in seguito alle sfrenate danze gggiovani. Presenzia un palco per le esibizioni live mentre al centro del locale si erige una piattaforma per i dj. La clientela è molto alternative-glam: siamo nella provincia di Treviso ragazzi, qui anche gli alternativi vanno in giro firmati da testa a i piedi. Appunto per i maschietti: sì, c'è parecchia figa sia durante i concerti ma soprattutto dopo le esibizioni live del dj-set che si protrae fino alle 4.00 del mattino.
Ma torniamo a noi. La serata del 24 offriva l'esibizione dei Chikinki.


Chikinki, questi sconosciuti: elettroquintetto di Bristol, fondono chitarre, elettronica e maschia spavalderia rock'n'roll in un ibrido future-glam audace e sexy che nasce dalla chimica spumeggiante della citta' musicalmente piu' innovativa d'Oltremanica. Pop effervescente, giocoso, appassionato e malizioso del quel qualcuno scrive:

"Un modo nuovo e particolare di creare musica, mischiando la tradizione più mainstream di certi giri di chitarre pop ai suoni futuristici di una sezione ritmica dai bassi con sonorità parecchio artificiali, che naviga su un mare di suoni elettronici prodotti dall'immancabile synth, che contribuisce notevolmente alla costruzione della melodia presente nei pezzi".

e io confermo.

La serata si sarebbe poi conclusa con il mixare alla consolle del dj Boosta, sempre un "ottimo" guest per "sana" musica house. Ne parlerò oltre.

Il quintetto sale sul palco con un abbigliamento molto Strokes. Iniziano a suonare un incalzante ritmo elettro-punk in salsa future-clash che induce al ballo sfrenato in pista... ma a dimenarsi è il cantante che diventa la star della serata con le sue movenze e la voce a tratti languida e a tratti sofferente. Sotto strani convulsioni (e probabilmente sotto qualche strano effetto) il tastierista per l'intera durata del concerto mostra movenze da far sfigurare lo stesso Celentano… dinoccolato. Tocca dire che purtroppo la loro esibizione dura solo 45 minuti, ma sono abbastanza per scaldare gli animi ed emozionare con la fusione di chitarre, elettronica e rock`n`roll in un suono sexy e glam.

A concerto terminato la band si mimetizza tra il pubblico, qualcuno di loro in cerca di qualche fanciulla dall’animo groupie, gli altri da buon inglesi al bancone per qualche birra. Divertito dall'atmosfera festosa e amichevole del locale ho fatto la conoscenza dei membri della band che cordiale e gioviale si intrattiene a chiacchierare con noi gggiovani di musica, di serate e cose da gggiovani.. insomma di figa. Studenti universitari a tempo perso, ora girovaghi per l'Europa, vivono alle porte di Londra dove amano cazzeggiare e suonare nei mini club underground della capitale. Rock-star de no' ialtri, ma mitici davvero.

Ed ecco la nota negativa: perché tutto avviene mentre quel cazzone di Boosta suona una house pesante che solo le classiche quattro fighette di gomma e due fattoni si mettono a ballare davanti alla consolle. Il resto del popolo di Zion è al bancone a fare festa con la band e con le bariste.

Riuscito a scappare dall'attrazione gravitazionale della massiccia massa piazzaiaola di Udine, mi sono ritrovato catapultato in una serata finalmente diversa dove lo spritz non spopola né esiste e dove la gente riesce a divertirsi senza gli atteggiamenti da wannabes, da poseurs o, semplicemente, da sprtzati di felicità

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo è vero il nostro counter-post (bello e prontamente pubblicato poco dopo il tuo) rischia seriamente di oscurare il tuo post sexy e glam.
Ho detto sexy e glam.
No, nel caso non si fosse capito quando dici sexy e glam.

E i Chikinki non se li fila nessuno pure sto giro. Heh...

frut di Udin ha detto...

ebbene si..non se li fila nessuno. Questo quintetto sexy e glam è destinato ad essere dimenticato anche da questo blog trendy e sexy-glam!

Per caso si nota che spesso uso i termini: sexy e glam..?

va buò qui nessuno mi considera..

Anonimo ha detto...

come hai parlato con i membri del gruppo? inglese o segni?