12 novembre 2006

Butei vs Cagoni: rivediamoli

Se ho ben capito, a partire da lunedì saremo il "Blog della settimana" su VeronaBlog: oltre a salutare i nostri nuovi avventori e in attesa di capire se tra i poteri conferitici v'è quello di fare all'amore con tutte le butele con cui mi va, occore fornire ora un breve punto sulla situazione. La parola d'ordine è chiarezza. A ragion di chiarificazione per i nuovi venuti, aggiungerò qua e la delle simpatiche note (1).

S'è fatto un gran parlare, nel corso di questa settimana, della dicotomia tra butei® e cagoni® (presunta per alcuni o tale per altri). Voci si sono levate pro e contro dell'una o dell'altra "razza" (2).

Time out (3), grazie. Invito ad una riflessione/distensione. Personalmente sento giunto il momento di un sintetico recupero della vicenda, in attesa di introdurre il prossimo argomento: "Buteismo (striminzita mitologia)". Dunque, flashback, vediamo come s'è snodata la vicenda sinora. Ad ogni modo, tra pochi giorni sarà disponibile il pdf "Sentenziosi Uikly" aggiornato sulla faccenda.

[n.b. s'attua una modifica cavernosa della voce, che diventa rauca quasi quanto quella del doppiatore di Gandalf. Ecco, è un espediente del narratore]

Exordium (4)
Debbo quindi premettere dell'esistenza, da ottobre, di un blog (5) che va parlando di Verona, dei suoi abitanti e delle bellezze architettoniche di questa città. Rectius: il blog di cui sopra, nello specifico parla della ripetività di usi e costumi inscenata a furor di popolo a Verona e nella sua blasonata Piazza Erbe, "centrum multisociale di ogni filosofia pop pura e applicata", luogo prediletto di serali adunanze dei giovani veronesi (cosiddetti butei) che a mo di mistero e consuetudine vivono qui imprigionati tra uno spritz e un cocktail >5,00€. C'è poi appunto chi s'è accorto che forse c'è di meglio nella vita e ha appunto inaugurato un blog e bla bla bla.

Narratio
Pochi giorni fa, Porfiria, una lettrice forse in assonanza con le considerazioni dell'umile tematica trattata su tale blog, decide di sottoporre ai curatori (6) del blog la sua personale quaestio: "Non ci sono più gli stronzi di una volta: dove sono finiti i cagoni?".

Argumentatio
La Porfiria scaligera argomenta circa l'espugnazione della decennale Roccaforte dei Cagoni ad opera di un'inedita e recente concrezione sociale: i Butei, quelli del "che miina ieri sera vecioo!" e "oh vecchio, Alter dopo, vero?" e "a fighe e cash come siamo messi?". E fin qui, mi permetto, ci siamo arrivati un pò tutti, vecia. Il cagonis cagonis sarebbe così stato, ad una prima analisi, sostituito tout court; e attenzione, trattasi di sostituzione fisica (via loro, arrivano i butei) e non funzionale (giunge un nuovo genere di cagone). Durante la loro Bèlle èpoque, terminata a quanto pare intorno all'anno di nostro signore (7) 2002, i cagoni facevano mostra di sì e del proprio lusso sferzante (8) al di qua delle mura di Dite (Portoni Borsari, loro colonne d'Ercole).

Peroratio
Come ben si sia svolto il passaggio di testimone cagone--> butei non è chiaro, ma qui si va affermando altro: i cagoni, non ancora estinti ma in avanzato stato di estinzione, sarebbe infrattati e asserragliati all'interno dei loro castelli ingoiati dalla nebbia, ove lanciano malefici ed anatemi all'indirizzo dei butei, usurpatori della LORO Piazza: laddove il centro è stato fissa dimora del cagone, che con fare molto liberal e molto populista, lasciava saggiare ai non-cagoni (esponenti che ancora non realizzavano la forza loro conferita da un'identità comune o, per dirla con Aristotele, dei butei in potenza) le meraviglie circomprese dalle mura della nostra urbe, ora i butei spritzano allegramente. Il cagone è off limits, ma tal'è che questi tenta occasionali quanto fugaci apparizioni qua e là in Piazza, la sua Mamma Erbe.

Peroratio ex post + profilo personaggi coinvolti nella diatriba cagoni-butei (che ormai va configurandosi come un'aggiornamento della diatriba classici-moderni)
Hanno cercato di tirare le somme dando inizio ad un percorso semi-dialettico i curatori del blog nonché diversi lettori intervenuti in commento. Nel dettaglio:

Butel1: si dichiara estraneo all'avvenimento dello scambio di testimone cagone-butei, ma dev'essere stata una bella battaglia con tanto di schizzi di aperitivo. Non è totalmente convinto circa la prossima estinzione del cagone, trovando come filo d'arianna il pirla con Cayenne e macchinoni vari, sempre forti del parcheggio con vista Piazza; inoltre, gli preme sottolineare la complementarità dell'esistenza del cagone e del butel, i quale spesso peraltro interagiscono ("es. il tavolo a Le Plaisir: organizzato e pagato dai primi, abusato e scroccato dai secondi").

Upstream (9): dalla sua torre d'avorio, anche questi si dichiara ignaro circa il presunto passaggio di testimone. Anzi, è fra i primi ad azzardare l'inazzardabile: "nessun regolamento di conti, ma semplice commistione con solo imbarbarimento del look e dello slang nel corso degli ultimi anni". Così, sia detto che quello del cagone, che quanto meno ha vissuto una stagione in sottoriva a bere una birretta o un vinello dal Gianca agli Scali, è quanto mai un canto del cigno.

Orgoglio Cagone (10): egli giunge a confermare che i cagoni esistono e respirano tuttora: questi è costretto a seguire suo malgrado le speculazioni intorno alla diatriba butei-cagoni, da lontano e passivo spettatore; la specie cagone, egli precisa, osserva indignata lo spritzare dei butei. Ma sottolinea che arriverà anche per i butei l'ora dell'estinzione, l'ora in cui si festeggerà il ritorno del cagonez in pompa magna: e non sarebbe questione di Trickers e Woolrich, il neo-cagone (o quanto di essi rimasto) predica l'understatement e il low profile. Aggiunge un ulteriore elemento di rilevante complicazione alla diatriba: pare che, tra i cagoni, vi sia stato un Giuda; e i traditori superstiti, vanno oggi spacciandosi per butei e vivono in mezzo a quest'ultimi mescolati in un blend bastardo.

Butel2: a questo punto tocca al nostro eroe precisare quanto il buteismo sia un fenomeno più articolato di quello che sembrava agli ingenui occhi suoi e di butel 1 e fornisce il primo vero approccio speculativo non-dogmatico al fenomeno, ovvero il primo scritto di quello che diverrà, nel corso delle settimane/mesi, un Manifesto programmatico dei Butei (11).

Questo è quanto. La discussione non ha ancora trovato termine.
Updates coming soon.

Note:
1) Esattamente come questa; il "celebre" precedente è quello di un postr ad opera del mio socio Butel2
2) Termine utilizzato da Porfiria nel corso del suo intervento (si veda oltre)
3) Non si tratta di un riferimento al locale in fianco alla facoltà di economia, bensì della semplice richiesta di concederci una pausa
4) Non si sta tentando alcun approcio retorico ciceroniano, quanto mai fuori luogo: per il butel Cicerone dev'essere stato un famoso barista o forse un giocatore brasiliano dell'Hellas
5) Si tratta evidentemente del qui presente blog, http://sentenziosi.blogspot.com
6) Di loro si conoscono i nomi (Butel1, Butel2 e - new entry - Butel3 e Frut1 from Udine), non le identità: c'è chi presume dietro a loro si celi un organico di trenta persone; per altri i Butei, sulla scia di Omero, sarebbero non autori ma legittimi ereditari di una tradizione di racconti orali sulla Piazza che ora decidono di pubblicare sul suddetto blog e che, a quanto pare, risultano ancora attuali dopo decenni e forse secoli a sottolineare come a Verona certe cose non paiono cambiate; per altri sono solo due cretini patentati che ogni tanto aggiornano sto blog per farsi quattro risate prendendo per il culo sé e gli avventori piazzaioli tipizzabili (personalmente sostengo quest'ultima tesi)
7) L'Incommensurabile Butel 0: come si ebbe modo di dire sul primo numero di Sentenziosi Uikly, non è tuttora chiara l'identità di questo Butel che muove le fila delle nottate dei butei: cadono forti sospetti su Gigi dell'Alter Ego e sul fu Gianca della ex taverna Agli Scaglieri; ad ogni modo egli sa e vede, agisce ed impedisce, in maniera indiretta ed immanente
8) Tricker's e Woolrich, quale divisa d'ordinanza per il Cagone; sostituita più avanti dalla divisa più sobria del Butel: ai piedi le Tiger o le AllStar, il jeans a vita bassa e la giacca in pelle (possibilmente in combo con la felpa cappucciata)
9) Per saperne di più circa questo intrigante quanto misterioso personaggio che sui butel e sulla Piazza sembra sapere più di quanto dica, visitate il suo blog Vico Quattro
10) Da quanto c'è dato di sapere, si tratterebbe di uno degli ultimi esemplari autoctoni di cagonis cagonis, alla upotica ricerca del riscatto sociale
11) Finora pubblicati per Ed. Sentenziosi: "Butelismo (rudimenti)"; come anticipato, seguirà "Buteismo (striminzita mitologia)"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ola, ma perché non ci inviate un bell'articolo sul fenomeno "buteismo" al portale IlVeronese.it? Scrivete a rubriche@ilveronese.it o redazione@ilveronese.it e vi verrà dato spazio.

Butel1 ha detto...

Troppo gentile Loris.
Forse, più che asses, we kick masses (e, anzitutto, a prenderci sanamente per il culo siamo noi).