18 gennaio 2007

Mostra Mirò e Chagall a Milano

Mostra Miro’ e Chagall a Milano

Frut1 e butel1, forti della convinzione che alla figa piaccia un uomo che apprezzi le arti e s’intenda d'arte in generale, perseverano nel vano tentativo di arricchire il loro bagaglio cultural-artistico: il fatto che i due citati esempi di ommeni, di arte non comprendano un cazzo, sarebbe infine avvallato dal recente trend a-scopofilo, ovvero abbiamo appeso i cazzi rispettivi al muro.Comunque si diceva, per elevare maggiormente i contenuti delle loro conversazioni (a scopo puramente nozionistico-poseur) i due continuano frequentare gallerie d'arte.
Dopo una recente serie di conferenze a Padova sulla popular art, è la volta di una mostra retrospettiva incrociata su Mirò e Chagall.

I protagonisti visti da vicino

Per quanto riguardo il surrealismo di Mirò vi rimando a questo link. Idem per Chagall, le cui opere mi sono sempre risultate un po’ ardue da analizzare.
Colorano poi la scena con la loro presenza:
-Frut1 ossessionato dall'arte moderna e disperato malato di figa o faega o pheega;
-Butel1 lievemente malato di faega ("la faega é l’Unico vizio; col quale è difficile smettere" by Butel1) e convinto che alla suddetta piaccia l'uomo (fintamente e pretestuosamente) colto anche se dotato di uccello di piccole dimensioni; probabilmente nasconde ai più un segreto inconfessabile.
Entrambi si sono recati in quel di Milano e precisamente alla Fondazione Antonio Mazzotta.

La Mostra



1) La sede della Fondazione sorge nel centro di Milano, in Foro Buonaparte 50, tra il Castello Sforzesco e il Teatro Strehler, facilmente raggiungibile a piedi da piazza Duomo o mediante trasporti pubblici. Ci tengo a sottolineare la facilità estrema di tale spostamento, in questo modo il nostro dilettantismo risulterà ancora più ridicolo:

Butel1:"vecchio dobbiamo scendere a Lanza, vecchio"
frut1:"ottimo vecchio, per cui vecchio?"
butel1:"allora vecchio,secondo me è sulla linea rossa vecchio"
frut1:"sono scettico vecchio, sembri poco convinto, e poi...va beh ti do fiducia vecchio"
butel1:"ma sì vecchio, C’E’ TUTTO SULLA LINEA ROSSA"

Il panismo di Butel1 avrebbe convinto gli eschimesi a comprare i cubetti di ghiaccio, giuro! C’era gente che s’è girata con l’iride lucida tipo "Quest’uomo ha capito tutto" o "Lui sì che ha il karma dietro, figa!".
Mezz’ora e 4 cambi dopo i butei arrivano: come da protocollo la linea era quella verde.Ma ne è valsa la pena: nell’underground incontriamo un ragazzo bresciano in visita a Milano e totalmente novizio all’uso della metro (e piuttosto sfortunato, visto che decise di affidarsi alle nostre indicazioni): il ragazzo fremeva perché, attenzione butei, "Alla fermata di Cairoli, no? Insomma c’è sta figa che ho conosciuto una sera, francese, vive qua a Milano, e m’ha invitato a stare da lei oggi". Inutile dire che nel giro di 3-e-dico-3 minuti Butel1 era diventato il suo migliore amico; io il secondo; o primo a pari merito. E dopo altri 3-e-dico-3 secondi partono confessioni su ipotetiche quanto improbabili posizioni del butelsutra, tra una risata, una pacca, un vecio e l’altro.
Il saluto è da amarcord:
ButelBresciano: "Allora ciao e grazie mille butei".
Butel1: "Di niente vecchio E… beh, vedi di darle un colpetto anche da parte nostra".
ButelBresciano: "Ovvio butei, ovvio!".
Butel1+Frut1 all’unisono: "Grrrrande grrrrande".
E dopo l’ultima pacca, il saluto è definitivo. A fianco a noi solo persone allibite dal culmine dell’idiozia esibita. Butel1 era commosso e mi spiega come a suo avviso il buteismo sia una sorta di neo-cameratismo, mascoline only, ma apolitico/apartitico e cosmopolita.

2) La Fondazione Mazzotta presenta ampi spazi espositivi, inseriti in un palazzo tardottocentesco, distribuiti su tre piani sovrastati da un caratteristico lucernario."Da un lato il mondo fiabesco di Marc Chagall raccontato in 60 opere grafiche. Dall’altro le acqueforti e le litografie di Joan Mirò, 90 in tutto: macchie, segni, buffi personaggi che incarnano in pieno lo spirito ludico e il mondo visionario e surreale dell’artista catalano. Una raffinata selezione di incisioni, inedite in Italia, ma soprattutto l’occasione per un dialogo fatto di opposti e somiglianze tra due grandi interpreti del Novecento."

Chagall incide il suo mondo fantastico, legato a favole e leggende, un mondo in bilico tra realtà e simbolismo. Astratti, invece, i temi di Mirò, che usa il lavoro grafico per puntare a quello che è lo scopo ultimo della sua arte: la ricerca dell’essenziale. Nel corso degli anni le sue tavole si fanno sempre più minimali e «sintetiche».





Nell’artista catalano si nota un grado di libertà estremo, con il quale utilizza il suo repertorio grafico di linee, segni e macchie, da dove emergono uno spiccato spirito ludico e tutte le suggestioni derivate dal surrealismo. La produzione incisoria di Chagall, d’altra parte, è già nota al grande pubblico, ricordiamo le Anime morte, le Favole di La Fontaine, la Bibbia. Negli anni del dopoguerra l’artista incomincia però ad utilizzare il colore: La Torre Eiffel, La Bastiglia, Le Panthéon, ma anche i mostri di Notre-Dame, gli acrobati e i clown, il gallo, il centauro, la luna, sono i temi delle grafiche esposte, in cui si nota lo stesso clima onirico e spirituale dei dipinti.


Se la pittura di Mirò risulta essere da un punto di vista concettuale priva di racconti o di aneddoti e si esprime in tutta la sua lirica realtà immaginativa, nelle opere di Marc Chagall gli elementi tornano invece ad essere figurativi ed i corpi in torsione si librano in un perenne volteggio onirico e fantastico. L'arte di Chagall è caratterizzata in sostanza da due temi: la poesia e la favola.



3) Un’ampia libreria propone ai visitatori, oltre alle pubblicazioni delle Edizioni Gabriele Mazzotta, una ricca selezione di titoli e materiali inerenti l’arte moderna e contemporanea. I butei ne hanno approffitato per comprare alcuni libretti per studiare più a fondo le opere e la pittura dei due artisti.
Considerazione di frut1:"managgia se costa questa cultura, speriamo che sia vero il fatto che alle fighe piace l'uomo che ne sa a pacchi d'arte" (come sempre frut1 vive nel suo mondo immaginario fatto di balocchi, gelato e faeghe che lo assecondano). butel1 si limita ad osservare e a commentare qualche libro qua e là affermando di averli già letti e studiati, atteggiandosi da intellettuale disquisendo d'arte in maniera del tutto accademica con la giovane avvenente fanciulla alla cassa, mentre quest'ultima indifferente alle sue parole, batteva alla cassa lo scontrino dei 40 euri spesi dal fesso di frut1 che come al solito non riesce a tenere a freno la smania di comperare qualsiasi minchiata in qualunque posto vada. Frut1, fessacchiotto e coglionazzo in action, si fa riconoscere anche in questo angolo d'arte milanese. Ed è subito canna del gas a partire dal giorno dopo.

4) Anche questa mostra è stata vista, assimilata e rielaborata dai butei. "Certamente" ora le faeghe cadranno ai loro piedi: quante donne faranno innamorare? E quante ne tromberanno per poi scaricarle da veri machi il giorno seguente: "Sei ancora qui?"?. Le domande sono retoriche, e sto dicendo stronzate.

5) Commenti:
In onda
Frut1: "Il sintetismo e la vivacità dei colori del Mirò di questi ultimi anni mi ispira"
butel1: "Artista che sfugge al dualismo figurazione/astrazione"

Fuori onda
Frut1:" Rispetto per Mirò, capperina!"
butel1:"Mi piace insomma che ci sia un po’ di… di… surrealismo insomma, e anche un po’ no insomma"

In onda
Frut1:"rappresenta le proprie percezioni attraverso un attento lavoro di controllo e semplificazione dei segni.il suo segno grafico, anche se apparentemente istantaneo, non è mai casuale ma accompagnato da una continua riflessione"
Butel1:"Del resto l’artista ha frequentato il circolo dei dadaisti tra i quali Tristan Tzara, Max Ernst, Jean Arp che lo hanno influenzato inizialmente, in seguito tramite il dettame dei poeti e scrittori surrealisti si è portato verso l'astrazione"

Fuori onda
Frut1: "Da spettino questo quadro qui eh? Beh insomma qua si vede un po’ di Dada, eh?"
Butel1: "Cosa essere Dada?"
Frut1:"noi da chi cazzo siamo influenzati?"
Butel1:".........."Frut1:"Simpson e Maria De Filippi?"
Butel1: "dalla pheega no?"


Mettiamola ai voti

Frut1:"Va beh, quindi Mirò promosso a pieni voti, si merita una nota di merito dai sentenziosi, ma di Chagall che possiamo dì?"

Avvertenze: Butel1 "Nozionistic mode" ON

Butel1:"mah, frequentò l'ambiente artistico d'avanguardia di Parigi, però si tiene sempre ai margini di tutti i movimenti e le tendenze emergenti come il Cubismo e Fauvismo. Non per niente molte volte viene associato agli esponenti della cosiddetta "École de Paris", vedi Modigliani.
Frut1:"Sì, sì vecchio, bla bla bla. Sarà per il legame con la scuola russa, ma a me la sua pittura, limitatamente alle stronzate qui esposte, non entusiasma. Qui Chagall rappresenta un mondo magico ispirato dalla cultura popolare russa e dalla religione ebraica. Diciamocelo: che due maroni! Che selezione è mai questa?"
Butel1:"Il solito ignorantello. E’ vero che resta sostanzialmente estraneo alle correnti artistiche nascenti dopo il primo dopoguerra. Infatti la sua concezione dell'arte è troppo lontana dal rigore compositivo e dalla stilizzazione cubista, sta di fatto che rispetto la sua volontà di rappresentare ciò che è la sua cultura e la sua fede religiosa"
frut1:"Okay vecchio, non sto dicendo che sia una pippa (anche se lo sto pensando fortemente), sta di fatto che le opere esposte in questa galleria sono sicuramente le peggiori che abbia mai fatto! E comunque, mostra escludendo, non mi è mai piaciuto particolarmente, tiè"

Butel1 "Nozionistic mode" OFF

butel1:"Mischia che palle, il curatore ha fatto la scuole delle suore mistiche o si è fatto un acido, non c’è dubbio. Ottimo Mirò ma la raccolta di Chagall fa veramente cagare ragazzi"
frut1:"quindi Chagall bocciato"
butel1:"bocciato, bocciato".

Mostra e non solo

E’ ancora presto, i butei si ricaricano (è proprio il caso di dirlo) nella mitica gelateria/pasticceria Chocolat.
Frut1: coppetta mega, quattro palline: cioccolato fondente, gianduia, cioccolato al peperoncino e fior di latte (per spezzare un po’ il colore della coppa). Ingordo.
Butel1, cono due gusti: cioccolato al latte e cioccolato bianco. Contenuto (perchè sappiamo quanto mangia sto ragazzo di solito: non portatevelo MAI a casa).
Quindi si recano alla solita combo Montenapoleone+Della fi… ehm Spiga a spulciare tra le ultime rimanenze di magazzino. Le rimanenze, sono terminate. Nuove linee già pronte e fastose. Ad un certo punto esce da Fay il sig. Michael Schumacher, più basso, più brutto, più malvestito, insomma più tedesco, che mai (Fay secondo me ha senso d’esistere solo per il tedesco, scusate eh!). Così, come fosse il vicino di casa, i butei lo salutano: "Ciao Mighele". Schumacher: "Tschiao". Niente pacche, secondo noi non avrebbe apprezzato.
Frastornati dalla visione della figa da vicino (l’unico vero "perché" delle vie dello shopping in questo periodo), si ristorano da Milanes1 e partono per il classico aperitivo "alla Milanese", presto trasformato in cagnara.
Ore 21.15 treno Mombasa/2 La Vendetta (per dettagli sul Mombasa originale vedete qui) in partenza. Era in partenza: soliti 40 minuti di ritardo, problemi tecnici, il treno c'è ma non parte! Seguono simpatici qui pro quo: parte. Non parte. Ora parte. Non parte più. Infine parte prima quello delle 22.15. Seguiamo noi, stile accattoni.UN’ORA DELLA MIA VITA. I love FS.

Domandone finale

Io non ho ancora capito: ma alle faghe piace ancora l’uomo smanettone dell’arte? Ma soprattutto, è mai piaciuto?

27 commenti:

Anonimo ha detto...

E anche stanotte verso fine del lavoro mi ritrovo mio malgrado a leggere il blog sentenziante, dove tra una turba ormonale e l'altra mi pare che sti butei girino, si accul.tour.ino e si divertano
Ma temo, da frequentatore accanito (quando le ferie lo consentono) di mostre e vernissage, concerti di nicchia e altre cose che di pheega ne troverete poca alle mostre
Una volta si che l'artista maledetto e ancor piu il poseur un po decadente e un po bohemienne(che sapeva poco ma di tutte le arti, e che un po ci pasticciava) insomma un frug1-2-3, tra il frittolame aveva un certo non so che!
Si trombava benino effettivamente, tra creature fragili, piccole alternative di buona famiglia o veraci leonesse da letto che si ammansivano parlando di arti
Ora temo che le piu giovani siano distratte da altro
Bisogna sfoderare costantinesche non virtu o somigliare a Scamarcio
Dopo queste nostagiche divagazioni non posso che plaudire all'ennesima recensione picaresca e insieme dotta dei butei

Ma alla fine vedo che di pheega alle mostre non se ne trova
Poco male, si può sempre tentare l'ultima chanche sorbendo un valpolicella superiore in una bettola di veronetta, di fronte a qualche appetitosa punkettina con velleità artistiche e parlarne con loro
Male che vada, avrà amichette altolocate e cerebromenomate da presentarci: in quel caso, ingollando l'amaro boccone, le si può accompagnare al mazziano e al 95% lavorandosele bene essere invitati in lussuosi appartamenti in centro, quando la famiglia o il morosetto di rappresentanza sono assenti.Li c'è ancora da pasturare bene, ma si deve giocare d'astuzia

Mi ritiro facendovi un rimprovero, ma alla fine, nemmeno a milano di sfuggita avete notato dei saldi che mi confacciano?
Feronia? Nulla?

Anonimo ha detto...

Io non faccio testo, ma a me piace.. probabilmente ero programmata per nascere fra fine ottocento e secondo dopoguerra: peca'.

Certo è che, se vi siete posti il domandone finale, quantomeno sapete dell'esistenza di un ambito artistico, vi applicate nel frequentare le sue manifestazioni, e vi state ponendo un quesito che pur scaturendo da necessità fisiologiche si rivela essere specchio dei tempi che corrono..

Giustappunto: dati i tempi di merda che corrono, temo le vostre speranze siano alquanto vane.

Anonimo ha detto...

devo convenire con frugulla. anzi, rincaro. secondo un mio amico, noto avvocato del foro di verona: "le donne stanno ai soldi, come le mosche alla merda"
ergo, certe donne e stranamente le belle donne, le trovi spesso e volentieri a frotte sulle barche dei briatori, nelle ville smeralde dei leli mori, mentre guardano svogliatamente palleggiare i bobi vieri..
chi dice no no per carità, io mai, o è un'invidiosa o sta semplicemente alzando il prezzo.

ma sia chiaro, è giusto così. oscar wilde sentenziava che le belle donne, appartengono agli uomini ricchi e/o della malavita.

duchamp

Anonimo ha detto...

Già già, una scottante verità... Il problema vero ritengo sia da ricercare nel fatto che le esemplari della razza "belle e brave, ma non molto cervellone (per non dire per niente)" sono in numero decisamente superiore alle "belle e intelligenti" ormai quasi in via d'estinzione...
E non è neanche del tutto escluso che le ultime non seguano le orme delle prime in fatto di compagnie...

Ora, io sono per il motto "non si può avere tutto dalla vita", ma qualcosina non mi dispiacerebbe...

Dunque cosa mi consigliate? Entro nella malavita chessò, uccidendo qualcuno, o divento ricco, tipo svaligiando una banca?

Anonimo ha detto...

Nico: beh, l'intervento in appello era assolutamente retorico. Il dandy è carne da macello ormai. A parte Duchamp, che non si tocca.

Frugulla: vd. sopra. Mi piace la descrizione che hai dato del dandy: un po' decadente e un po' bohemienne, sa un po' di quest'arte e un po' ci pratica (=tenta).
Del resto vuoi mettere con Scamarcio? Eh.
Per quanto riguarda il tuo materiale vestiario, eh no cazzarola, niente ttrovammo meenghia.
Al momento posso solo anticipare che inizieranno a farsi sentire i tentativi degli stilisti di eliminare la cravatta dal must stagionale maschile (truzzoGucci in testa).

Butel2: Frugulla cerca vesti pellate, dark et similia. Cosa dice "El Butel Vogue"?

B: "non è neanche del tutto escluso che le ultime non seguano le orme delle prime in fatto di compagnie". Sì, il sospetto é davvero fortissimo. Potrei fare nomi e cognomi di tutta una vita a dimostrazione del fatto. Eppure non ne farei una colpa: anch'io appartengo al filone bello e scemo che frequenta belle e intelligenti. E saranno davvero intelligenti queste...

Duchamp: "le belle donne, appartengono agli uomini ricchi e/o alla malavita"
Il sarcasmo di Wilde a volte mi fa crepare dal ridere, senza dubbio. La rincorsa alla "bella donna" (come piace ad ognuno di noi), va facendosi una rincorsa all'eccezione: la bella che, pur ambendo all'avvenenza $$$, non se la faccia coi BriatoriVieriMori. E' statisticamente che siamo fottuti, tutto qua.
A questo punto, coltivare il proprio nulla non é una soluzione malvagia.

Anonimo ha detto...

Ah, per tornare in tema e dire un paio di cose e sulla mostra e a Frut1:
-si tratta di opere esclusive: niente o pochi oli su tela, moltissimi acquarelli, incisioni grafiche ecc. Insomma, nulla di standard.
-il ridotto è 4.50, l'intero dovrebbe essere sui 7-8: a questo punto Mirò vale la pena, Chagall dubito.
-Il caro Fruttone ha deciso di strafare e, non trovando tutte le opere su internet, ha sbattuto dentro FOTO DI OPERE ALLA CAZZO. Bene, la Promenade di Chagall scordatevela, non c'è, se compare sul blog é perchè si tratta di un'allucinazione mediatica (o fattoide) creata ad hoc da Frut1.

Anonimo ha detto...

O butei, io non intervengo in appello.

Crisi d'identità: sono invidiosa? (po esse') alzo il prezzo? (e de che?)
Che in realtà sia un uomo?

Diciamo che scrissi ciò che ho scritto al fine unico di incoraggiare ulteriori post di stampo artistico..diciamo.

Frut di Udin ha detto...

Butel1: è vero, le ultime due opere inserite nel post non erano esposte, ai me, alla fondazione Mazzotta. Sono state però inserite volutamente. Come tutti i grandi pittori anche Chagall ha dipinto molte schifezze ma non si può dire che dal suo pennello non siano usciti alcuni capolavori di tutto rispetto. Purtroppo la notorietà di quest'artista è offuscata da quella dei sui connazionali Kandinsky e Malevic; perciò ho voluto mostrare al pubblico del nostro blog alcune opere che hanno reso grande Chagall (almeno per il sottoscritto Frut1). Sai Butel1 non vorrei che il nostro pubblico pensasse che Chagall fosse una pippa!

Anonimo ha detto...

Nico: oh sorry se sono stato ambiguo, mi riferivo all'intervento in appello retorico (la domanda a fine post) di Frut1.
Il tuo intervento é stato positivissimo e da me apprezzato.

B1

Frut di Udin ha detto...

Il caro e premuroso Frut1 informa tutti voi amanti della pittura che dal 26 gennaio al 29 aprile 2007 alla fondazione Mazzotta sarà esposta una straordinaria mostra monografica di Paul Klee.
IMPERDIBILE.
Noi sentenziosi ci saremo!

Anonimo ha detto...

Noi chi? Tu e tua sorella forse.

Frut di Udin ha detto...

No, io e Guido.

Frut di Udin ha detto...

Speravo in un maggior numero di commenti. Non so che dire. Posso capire che alle fighe non interessi alcuna espressione d'arte, visto che, poichè fighe, credono serva solo l'apparenza per essere interessanti.
Mi chiedo: voi 100 e passa lettori del blog un cazzo di commento potevate almeno lasciarlo! Non posso credere che l'unico argomento di vostro interesse possa essere lo spettegolare od il parlar male delle orribili serate che offre una cazzutissima Verona! Domani sputtanerò quella merda di locale di nome Ombelico, contenti?
Probabilmente non avrete sniffato del popper durante le lezione di storia dell'arte come frut1 e butel1 hanno fatto negli anni delle superiori. Grazie droga, mi hai fatto apprezzare la comunicazione artistica.
Butel1, rassegnamoci, continueremo a farci le pippe davanti ad un dipinto di Botero. Grazie televisione, continua a rincoglionirmi, annulla ogni mia forma di ribellione. Annullami.
E voi cazzo mandatemi almeno a fare in culo!

Anonimo ha detto...

Frut rassegnati al popolo bue l'arte non interessa, interessa lo spetteguless, appunto
Forse, massima eresia, piu della sacra pheega
La rissa sui forum e sui blog paga piu dell'humor, dell'arte e di ciò che fa pensare, ma che ci vuoi fare, probabilmente o non hanno usato la droga giusta (consiglio assenzio del tempo che fu, o buona gangia) o sono drogati di qualunquismo e di televisione spazzatura, tu lo dici...
Stasera cominiciava il grande fardello, sono uscito in prima serata, verona deserta come bagdad dopo l'imbrunire!
si vive e si discorre di apparenza e non di sostanza
Ma non vorrei che, sentito che alle mostre si rimorchia poco, se ne sbattano, mica sarà che ignorano completamente di chi si sta parlando?
Oddio sembriamo, forse siamo, dei vecchi, ma ricordo che un buon eloquio e una infarinatura di cultura e di arte qualche pheega gradevole e senziente l'attira, merce rara ma pregevole
Dunque Chagall non vi ha soddisfatti, peccato è uno dei miei autori preferiti, mi sarebbe piaciuto potervi andare
Intanto noto nel mio librino nero da dandy obsoleto klee
Preziosa segnalazione

Ps nel post in risposta all'articolo sul traffico di duchamp vi resi partecipi del mio fondare una religione di cui sono dio profeta e gran sacerdote,
con me in adorazione stanno due frugullini
frug2 e frug3
uno per sesso come la tradizione vuole
Ora frug 3 freme per farmi recensire per voi una serata di musica alternativa a cui ha dovuto presenziare in mia rappresentanza
Non sarà caruccia e trendy come una sera al decadence o al vampyria ma ce ne sarebbe da sentenziare sulla verona musicale da trangugiare
Che faccio, correggo la bozza di frug 3 e posto il tutto all'indirizzo?
Scusatemi per aver preso spunto dal butelismo per rinominare i miei amici e adepti, nonche scagnozzi alternativi

Anonimo ha detto...

AFFANCULO FRUT1!!!!!!

Anonimo ha detto...

Fruttuno il tuo grido di dolore è sincero e condivisibile ma non mi cruccerei oltremodo. Il rischio di banalizzazioni sociologiche alla Francesco Alberoni del lunedì mattina mi pare elevato. Prosegui sulla tua strada, chè i tuoi 25 lettori ti seguono.

Quanto all'argomento uiga, vi invito con caparbietà e fermezza a testare un'altra via: mostre fotografiche. Io ho buoni riscontri.

Anonimo ha detto...

In realtà non credo che la mancanza di commenti a questo post sia da imputare all'argomento. Pur parlando d'arte, seriamente come sempre, la parte descrittiva/illustrativa della mostra in sè occupa non più di metà post. Il resto è esattamente quello che ci (o perlomeno io) si aspetta da questo blog: un audace racconto di un ancor più audace pomeriggio a Milano, lo smarrimento in metropolitana che ha portato i due impavidi a conoscere un giovane bresciano, che ha regalato a loro (e a noi) tre minuti di puro divertimento/invidia, e che si conclude con un inno alla sfiga e alla "puntualità" delle ferrovie dello stato. Insomma grasse risate, difficili da contenere con il rischio di essere licenziato... (In tal caso vi chiederei i danni, ovviamente.)

Dunque il problema è: se il post è piacevolmente scorrevole, con un pizzico di goliardia, un cucchiaino di ironia e una buona dose di sagacia a condire il vero fulcro dell'argomento ovvero la mostra in sè e per sè, come mai cotanta carenza di commenti? Onestamente non saprei dare una risposta.

Però posso dire con quasi assoluta certezza che alla figa la cultura di un uomo importa relativamente. Sono finiti i tempi quando si diceva meglio intelligente che bello. Ora anche loro stanno sempre più dirigendosi verso la filosofia di pensiero butelista: meglio figa che intelligente (anche perché riuscire a fare l'en plein credo sia oggigiorno pressoché impossibile...). D'altro canto credo sia un segnale ben chiaro, anche rammentando l'assioma di Cole (La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante; la popolazione è in aumento.) è più probabile trovarne uno bello (ma anche ricco va bene, riprendendo la dotta citazione di duchamp) che intelligente, il che amplia la possibilità di trovare qualcuno/qualcosa.

P.S. Che io sappia il giovedì Verona è morta, indipendentemente dai vari grandi fratelli o isole dei famosi... Sembra quasi che si animi solo dal venerdì in poi. Probabilmente colpa anche dei numerosi universitari che "studiano" in altre città, ma comunque una strana forma di comportamento, che sinceramente non capisco...

Anonimo ha detto...

Frut 1, Non ti vergogni? Sembri un bambino lagnoso a cui hanno rotto il giocattolo. E non solo piange e si dimena a causa di questo ineffabile scherzo del destino, la gravità del suo pianto è ancora piùforte perchè il suo amico Pierino ha un giocattolo più bello del suo. diciotto commenti (che poi la qualità non si misura in commenti) sono più che sufficienti.

Suvvia hai scritto di arte e non sei Sgarbi, ne Philippe Daverio, cosa ti aspettavi che andasse in tilt il blog per un numero di commenti non consentito maggiore uguale a 2000?

Rialzati sciocco e rinizia a perlare di pheega.

Anonimo ha detto...

GRRRRRAANDE VECIO VIVA LA PHEEEEGA!!
PACCHE

Anonimo ha detto...

STASERA BUTEL8 SARà IN SPEDIZIONE SPECIALE C/O ALTER EGO CLUB....SPEGIAL GUEST DJ CARLETTO OVVERO MR HIP HOP....COLUI CHE HA LA CAPACITà DI IMMAGAZZINARE PHEEGA MAGGIORE UGUALE A COSTANTINO VITAGLIANO...E STASERA SI SCOPRIRà LA VERITà....CON TUTTO L'ALTER EGO APERTO...AVETE CAPITO, NIENTE PIù SBARRE!NIENTE PRIVè CHIUSO!.....PIù PHEEEGA PER TUTTI

Anonimo ha detto...

Frut 1 vorrei esprimerti la mia solidarietà ma ragioni che tu ben sai mi costringono a dirmi fortissimamente concorde con l'Incommensurabile.

@ Frug 1-2-3: Manda tutto all'indirizzo in home page, verrà letto, visionato e pubblicato. Sempre che non sia un corollario di bestemmie o un vilipendio alla bandiera.

@ B: E' sempre bello sapere sapere che qualcuno ride leggendo le nostre strunzat, è ancora più bello sapere che qualcuno rischia di essere licenziato.
Concordo con la tua analisi, nonostante ogni post vorrebbe parlare di un determinato argomento poi ospita quelle dinamiche che contraddistingono ogni post; dialoghi più o meno inverosimili, sketch parossistici, la ricerca di un qualcosa che si riduce quasi sempre alla ricerca della pheeega.

Per rispondere alla domanda di B, che poi è la domanda di frut1, Perchè pochi commenti?
I commenti non scaturiscono in maniera razionale. Di sicuro un post che fa della sana provocazione alla domenica in(vd Berfi's e alter) è più facile che ottenga commenti di uno bello, sentenzioso ma politically correct come il tuo.

Ciao giovane fruttone still go on.

Anonimo ha detto...

Tre osservazioni, di cui due precisazioni:

1-io non mi drogo/drogavo, per l'esattezza. Ho tuttavia provato qua e la. Ecco, quel pomeriggio di seconda liceo a "odorare" popper durante le lezioni di storia dell'arte, beh lo ricorderò tutta la vita. Lacrime, visioni mistico-estatiche, contemplazioni madonnare.

2-Sì frut1 quando gli gira finisce per aprire la polemica spiccia; del resto faccio osservare che il commento é stato postato alle ore 3.40. Tra i butei, è RISAPUTO CHE FRUT1 DALLE 3 IN POI si trasforma in DARKFRUT e comincia a respirare come un vecchio rachitico fustigatore e partigiano di altri tempi e altre bandiere. Agé.

3-UpStream: sì, concordo in pieno: photography is the way!

Frugulla: a proposito di Chagall, il quadro acquarellone con Notre Dame per me presenta una visuale errata. Se vedi il frontone di Notre Dame, dietro non puoi vedere la Tour Eiffel!

Frut di Udin ha detto...

Incommensurabile: mi vergogno, va bene.
Ma almeno anche per oggi il blog ha qualcosa da dire. Argomento:replicare al commento di quel coion di frut1!

Butel1: perdonami, mi sono confuso, chi si droga è frut1.

Butel08: ci vediamo direttamente all'alterego.Tuta taglia XXXL, berretto dei lakers e yo-yo west coast.
A dopo eh..a dopo.

p.s.
Incommensurabile, ci mettiamo subito al lavoro per un nuovo post altrimenti il trend di visite calerà ancora di più.
Torneremo a parlare di pheegaa, promesso.

Anonimo ha detto...

Più penitente grazie.

Anonimo ha detto...

scusa il ritardo,frut1,ho letto il tuo post sl stamattina ma ti vorrei risp cmq:no!Almeno,soggettivamente,la risp è no,l'uomo smanettone di arte,a me,non attira particolarmente,o per lo meno non è una qualità rilevante,come dire "biondo o moro"..e che qsto non vuol dire che io sia una stupida che cerca solo bellezza,soldi e futilità in un uomo..anche perchè..dei soldi non me ne frega un cazzo,per me ognuno dovrebbe usare i propri,e naenche la bellezza conta perchè un bella faccia se dietro non c'è niente stufa,annoia...e la cultura pure...sguarciamo il velo di maya:quello che vuole una ragazza è intelligenza e maturità insieme(l'una non implica l'altra)che nulla hanno a che vedere con la cultura perchè sono caratteristiche che non leggi su un libro o con la bellezza e i soldi che sono cose che non hai fatto niente per guadagnarti..adesso devo proprio andare..se a qlcuno interssa..spiegherò meglio cosa voglio dire qndo avrò un po'piu tempo.grazie,ciao

Anonimo ha detto...

Cmq vlv fr un estern cn frt1.

Anonimo ha detto...

Quella di Frut1, da che intendo, era chiaramente una provocazione.
Insomma, non penso volesse davvero costruire una banale equazione "uomo di cultura=belle/tante pheeghe"
Anche perché, come sottolinea Duchamp, i fatti contraddicono il tutto.

E poi che é la cultura oggi? Mah, troppa robba, quindi nulla di definito.