20 gennaio 2007

Osteria Vecchio Botticino - Brescia

Osteria Vecchio Botticino - Brescia
ovvero un paio di consigli se fate un salto a Brescia.


Eravamo passati a Brescia, si diceva. Per una mostra e per vedere che aria tirava nel piazzale Bresciano by night. Il piazzale, mi pare d'aver capito, non é uno solo: noi abbiamo trascorso la serata in Piazzale Arnaldo (a due passi dal Santa Giulia), dove peraltro abbiamo parcheggiato a causa della già citata situazione bastardissima delle telecamere che regolano (vietano) l'accesso ad ogni buco di culo del centro. Poco dietro, direzione Santa Giulia che é a due passi, ve n'è già un altro, ma é l'anticamera del cimitero e dire che di sera vi si respira desolazione é poco. Guardare per credere:

Ad una prima impressione posso dire che il suddetto Piazzale Arnaldo di Brescia ricopre un'importanza topocentrica pari alla nostra Piazza Erbe a Verona. Ma se la nostra é una Piazza "bella bellissima" e a misura d'uomo dalla fruizione totale, il loro é una sorta di circonvallazione milanese-torinese presa d'assalto dai mezzi motorizzati, dì e notte, sicché ci si ferma volentieri nei locali posti lungo i marciapiedi, l'uno prossimo a quello successivo in piena tradizione da piazza appunto.

Prima di giungere al titolo del post, abbiamo fatto capatina qui:

-Bodeguita del Medio
Quando il nome é un programma: arredo esotico (?), colori accesi, sgargianti tali da richiamare una presunta atmosfera sud americana e più precisamente quella dello storico e omonimo locale all'Avana. Vabbè, nulla di nuovo fin qui. Alcuni ragazzi ci suggeriscono di farci un salto: é particolarmente consigliato per i cocktails. E il mojito è bbbuono. Alle 20.30 c'era un gran casino, gnocca included.

-El Sobrinho
Spazio ridotto per il solito locale visivamente elegante, arredamento chic e shock, sedie minimal e schermo al plasma inclusi. L'impressione é quella di un locale alla moda (sì, fashion...), giacché tra gli avventori si distinguono diversi cummenda parvenu col solito carico di pheega al seguito. Il titolare é lo stesso di un locale poco oltre, il Madera. L'americano é fatto gran bene, promosso. Sul bancone si sgranocchia un bel pò di roba. Il giovedì servono il pesce. Alleghiamo un paio di foto, anche se non rendono molto l'idea. Non ho ancora capito se le piante nell'angolo e sul bancone fossero finte o vere, boh. Un grazie al barista, gentilmente improvvisatosi fotografo:


-Spazio Arnaldo
Semplicemente detto lo Spazio, pare si tratti DEL Locale bresciano del momento. Le attese kubrickiane (perché poi?) vengono presto disattese, ma le voci non mentivano: all'ora 21.30 c'é una bolgia assurda. L'angusto spazio bancone-corridoio-console dj é invivibile. La sala al termine ospita una serie di tavoli, medesimo tutto esaurito. Il locale non mi piace particolarmente, fatevi un'idea da queste:


ma ha alcuni punti di forza:
-il dj set, che non era male, buon compromesso tra la classico chill-out e la musichetta più pestata che all'aperitivo insomma non ci sta
-il buffet, anzi: l'abbuffet, un bengodi del carboidrato accoppiato a verdure, affettati, ecc.
-pheeghe

Si esce e si decide di fare un ultimo salto da qualche parte. Bene, i butei sono rinomati per la propria pigrizia: precisamente tra lo Spazio Arnalo e El Sobrinho scoviamo la

Osteria Vecchio Botticino
Anticipiamo il giudizio: ottimo, tappa obbligata.
Contenutisticamente il Vecchio Botticino si presenta come: cucina, enoteca, winebar, sala degustazioni. In soldoni: si beve vino a manetta, forte di un ottimo assortimento con buone eccellenze. A prima occhiata il locale, dislocato sue due livelli, soppalco incluso (vd. foto),


restituisce il classico impattico rustico (notare i cartelli scritti a mano). Si tratta in effetti della tradizionale enoteca-osteria a gestione familiare, che ci cucina tua mamma, tua zia, tua nonna, della cui atmosfera dire goliardica é poco: la coppia di padroni dietro il bancone (che immagino marito e moglie) é deliziosa, scherzano e sfottono, amanti del rock (mettono su spesso e volentieri il repertorio dei primi Stones, per esempio, nonché mitici pezzi di rock 60-70 in generale); il cameriere è un simpaticone, idem le colleghe. Che il Frut si farebbe senza ritegno. A loro dire i pezzi sono stati scelti in nostro onore, avevamo optato per un look con giacche e cravatte sixties.
A prima occhiata, dicevo. Perché se presti attimo attenzione non solo alla musica, l'aria sixties-seventies si respira anche sulle pareti, tra posters e quadri che richiamano l'epoca.
B1: "Chi é quello, il chitarrista dei Deep Purple?"
Proprietario: "No, sono io quando suonavo".

Un singolo sketch per spiegarvi che aria tirava: s'aggira per il locale un uomo ubriaco, molto ubriaco. Mi reco in bagno a regolare la quantità di liquidi contenuti nel mio corpo nella speranza di stabilire un livellamento accettabile del rapporto acqua/alcol. Insuccesso. Ad ogni modo, la faccio e nel mentre avverto un botto pazzesco, mi si ovattano le orecchie. Ottimo momento per spararsi un colpo in testa, non poteva aspettare che finissi? Vabbè, e continuo a espellere. Mi lavo le mani e, uscendo, incrocio il signore di cui sopra: "He he, h-ho m-mollato un... un p-petardo nei bagni, hai shsentito?". Benissimo. Un magnum. A due metri dal mio pisello. Assurdo. Abbandondo i bagni e scorgo un'atmosfera arrestata in generale preoccupazione. Tutti avevano udito il botto. La padrona mi chiede cosa fosse successo. La informo che un pazzo mi ha mollato un mega-magnum a due metri dal pisello. "Aaahhhh, beh, alora..." (che vuoi che sia? Ti tira ancora? E allora...) e si riprende con la "cagnara". Surreale.

Da tenere
-Consigliatissimi un paio di bicchieri di Alsaziano, quanto meno. Cucina tipica e verace.
-I proprietari, promossi, i camerieri, promossi.
-Il consiglio di Frut1: il quale, fra le varie, é un cazzutissimo intenditore di vini e, a suo dire, l'Alsaziano é di prima scelta.
-Il tempo sembrava non passare, ma tra un "taglietti" e l'altro sono passate quattro ore. Assurdo.
-Menzione alla tavolata di butei al nostro fianco, un gruppo simpatico verso il quale s'é consumato qualche sfottò reciproco. Ma simpatici. La pheegha col pantalone bianco (ouch!) era comunque una gran pheega, come i commenti più audaci del Fruttone hanno spesso sottolineato e ribadito.

La piccola critica di Butel1
Sì l'Alsaziano è buono, ma al sesto giro, ci stava un piccolo omaggio, eh!

In definitiva segnatevi quest'indirizzo e fateci un salto se passate dalle parti:
Osteria Vecchio Botticino
Piazzale Arnaldo, 6
Tel. 030 48103
Brescia

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti davvero per la recensione by night... devo dire che ho letto con molto piacere della vostra trasferta, anche perché sono stato un anno e mezzo con una tipa di Rovato, circa 30 km dopo Brescia.. in piena Franciacorta! Di quella zona mi ha colpito particolarmente:
1 la pheeega
2 alto tenore di vita
3 la bellezza di quei posti, anche il lago d'Iseo è molto carino
4 cordialità degli indigeni, sono tutti matti, quasi quanto i veronesi!!
5 ultimo, ma non ultimo, la pheega!!

Certo che il bello e il brutto c'è dappertutto, lì puoi imbatterti in qualche esemplare di A ultras del Brescia, che non ama molto i veronesi.. B Popolazione agricola, che non so perché ma non ama molto i veronesi.. C sopravvissuto al number one, sottotitolo hardcore sala 2, che non ama molto il buon gusto in fatto di abbigliamento..
Comunque tutto sommato ho un bel ricordo di quei luoghi.

Anonimo ha detto...

Ottimo, appena passo da Brescia so dove andare...

Comunque, credo che la Bodeguita del Medio che avete incontrato sia effettivamente quella di l'Havana. Mi spiego meglio: anche a Milano (via Col di Lana) ce n'è una. Non so bene come (partnership, francising, boh?) ma le mie fonti dicono che sia effettivamente quella cubana esportata... Da qui presumo che anche quella bresciana sia un dislocamento della più famosa e originale Bodeguita del Medio che si trova ai Caraibi. Tra l'altro, il mojito che si beve, oltre a essere ottimo, si narra che sia stato anche il più apprezzato dallo stesso Hemingway, noto ubriacone e amante dei cocktail.

A parte questo... Viva i pantaloni bianchi (quando te li puoi permettere, ovviamente) e soprattutto viva la pheega!!!!

Anonimo ha detto...

Al solito preziosi i butei
Appena vado a brescia vicino a cui vivono i miei avi, tra l'altro, non mancherò
Poi vi dico

Non parlatemi di pantaloni bianchi,per decenza!
Per maschi e per femmine quanto di piu modaiolo e tamarro che ci sia
Rabbrividisco, una bella pheega in pantaloni bianchi perde carisma e mi istiga a darle manate nere dovunque, effetto dalmata o pop art
Solo cosi ritorna guardabile
Erano orribili gia negli 80 i pantaloni bianchi, orrore, non fatemici pensare
Su una cosa sicuramente mi trovate concorde, la qualita sopraffina della bresciana media, piu elegante senza essere troppo fighetta, molto curata, anche in eta avanzata, meno paranoica e meno in atteggiamenti da ce lo solo io
Brescia nostalgia canaglia

Anonimo ha detto...

allora ad ogni modo distrattamente sensescenti...che cazzo. parole desuete parolaccie alla moda..e visto che non è un forum. ma l'alsaziano mangia quanto un alano e meno di un belga, pastore belga?

Frut di Udin ha detto...

LA VOGLIA DI PHEEGA NON BASTA

Ricordo ancora molto bene quei pantaloni bianchi ed anche la ragazza che li indossava.
Possiamo dire che nonostante l'osteria Vecchio Botticino di Brescia non sia uno dei locali più in voga nella piazza rimane comunque un buon ricettacolo di figa.
Appena entrati i butei hanno subito adocchiato alcune pheeghe sedute ai tavolini ed immediatamente sono partiti alcuni commenti:
Frut1:"Figa!"
butel1:"Dici bene fratello, figa"
frut1:"Grande locale,vecchio. L'osteria non tradisce mai!"
butel1:"Concordo vecchio, sa bevem?"

Dopo di che i butei si sono addentrati un pò a disagio all'interno del locale, ma sono stati subito messi a loro agio dall'oste che grazie alla sua simpatia, un buffet e del buon vino ha rilassato i butei che hanno iniziato,senza alcun criterio, a mangiare, bere e fare del sano birdwatching.

Frut1 dopo aver mangiato qualche chilo di mortadella, tre etti di parmigiano reggiano e taralli a volontà, triste per la perdità di qualche pheega, ha focalizzato il suo interesse sulla cameriera bionda (mentre butel1, ora che ci penso, flirtava con il barista) e sulla ragazza dal jeans attillato bianco.
Dopo quei sei giri di vino (contando la presenza nello stomato di vari americani ed un mojto) i butei hanno iniziato a comportarsi da veri uomini d'osteria: ciacolar con tutti!
Musica, bolle di sapone, cravatte, sixties style, dove andare dopo una certa ora a Brescia, sosia di Joko Hono, esplosioni, ormoni impazziti, alsaziano, portafolio vuoto, pheeggaa, on the dance floor, Stones, petardi in bagno, rivelare ad un omosessuale la nostra assidua frequenza all'Art di Desenzano, discorsi sulla semantica delle parole da parte dell’esimio linguistologo Butel1, Mondrian, estremo desiderio de trumbà, avance alla barista, magnà, continuare a bere.

Dopo numerosi calici di vino, butel1 concludeva la sua fase rossore in volto per entrare nella fase bimbo molesto, schiaffeggiando frut1 senza alcun motivo come una checca dispettosa. Butel1 raggiunto lo stadio barcollante dall'occhio orientale ha deciso di uscire per una rapida ronda figa, al che frut1 ha iniziato a preoccuparsi. Dopo 5 minuti non ricevuto alcuna notizia dell'alcolizzato di turno butel1. Dopo qualche messaggio per rintracciarlo, eccolo spuntare davanti alla porta, gran sorriso e faccia da ebete, ossia in fase avanzata della sbronza.
Al telefono, a 5 metri (io dentro, lui fuori)
frut1:"che cazzo stai facendo?"
butl1:"flutono, ahahah, flanquillo, grrrraaanddeee, supler sblonzo, oh....” tu tu tu tu e telefonata misteriosamente conclusa:
Frut1:"Ma chi cazzo mi sono portato dietro?!"

Cos’era successo:
il caro butel1 si era fermato con la ragazza dal pantalone bianco e dei sui amici, perfetto direte voi, anzi grande butel1, trombato allora. Sì all'esame di Letteratura Italiana! A ben capire, gli amici della ragazza dal pantalone bianco volevano mettere nelle mani di butel1 la loro amica visto che era più che single (o così vuole la legenda mediata dal nostro sbronzo). Ottimo.
Peccato che Butel1 fosse accecato dall'alcol e, oltre a non notare il fisico della fanciulla (promossa), non era in grado di comprendere le dinamiche degli avvenimenti. Giustamente, anziché chiamare frut1, si è limitato a scherzare con i suoi nuovi amici bresciani a suon di pacchè e di "grrranddi buteeei".
Nel mentre frut1 all'oscuro di una possibile preda in territorio straniero si intratteneva con l'oste parlando di anni ‘60 e della storia del rock and roll, bevendo l'ennesimo alsaziano.

All’una, sbronzi, torniamo a Verona. Stasera niente piazza, magari.

Anonimo ha detto...

Abbiamo contestualmente mandato-procura-rappresentanza di Butel1, il quale non sa, non dice, non c'era (con la testa?).

Egli non nega tuttavia un certo livello di verosimiglianza al racconto testè proposto.

Anonimo ha detto...

Il commento di Frut1 mi ha fatto quasi più ridere del post stesso... La descrizione della "sblonza" di Butel1 è fenomenale! Complimenti al primo per il resoconto dettagliato, e al secondo per l'ubriacatura colossale!

Anonimo ha detto...

Complimenti a tutti per la serata riuscita, o quasi!! Da promuovere la sportività degli amici bresciani.. Da questo fine settimana, prendo in affitto un appartamento a Brescia e il week end lo passo davanti all'entrata dell'osteria... un altro butel, me medesimo, porterà a termine quello che al caro Butel 1 non è riuscito!!

Anonimo ha detto...

che dire butei, avete c'entrato il bersaglio.
Vi dico che la "Piazza" al bresciano non tamarro/fashion sta sul cazzo, però inquanto ad aperitivi li sanno ben fare. Peccato che avete tralasciato il Migliore "Viselli's bar" tra il sobrinho ed il madera,il proprietario è un barman di vecchia scuola con i controcazzi,consiglio schampagnone,milano-torino,specialino,imperiale . Prox visita mirate il "Lio" in zona Stazione ed il Martha ai piedi del castello..

Anonimo ha detto...

baccani.sfigati.