Steve Aoki - Bitte, Milano
Ipse dixit: “… Steve Aoki (Cristo io voglio sentire suonare questo personaggio) …”
Ipse fecit: lunedì 7 aprile, Bitte, WESC Party, Milano.
Chi cazzo è Steve Aoki?
Che palle dovervi sempre spiegare tutto.
Steve Aoki è un dj; ed è pure il titolare di un'etichetta discografica dal nome Dim Mak. E’ conosciuto anche con il nome di Kid Millionaire (come sul sito ufficiale).
Ha origini asiatiche ma è nato ed ha vissuto in America. Quella gran gnocca di Devon Aoki è sua sorella minore.
Il ragazzo per la precisione è cresciuto in California (ha pure frequentato il college a Santa Barbara, chi l’avrebbe detto) e proprio Los Angeles rappresenta il luogo in cui la sua celebrità e le sue attività sono al momento maggiormente sviluppati.
Quest’uomo non è soltanto un dj o un produttore nell’accezione che comunemente siamo abituati ad utilizzare al riguardo: è una pop star, una cazzo di macchina da soldi.
La sua etichetta produce, tra gli altri, Bloc Party, Klaxons, the Kills; la Dim Mark, ancora, ha dato i natali ad un filone, la Dim Mark Collection, che dal 2006 si occupa di abbigliamento. Si dà il caso che uno dei migliori amici di Aoki sia tale Chris Pastras, uno dei titolari del marchio WESC (We Are The Superlative Conspiracy); proprio (immagino) in virtù di questa amicizia, Steve è testimonial del marchio che, in suo onore, produce un modello di cuffie professionali chiamato appunto Pro Aoki. Justice, Busy P, Sebastian, solo per citarne alcuni, suonano con le sue cuffie.
Aoki è comparso pure nel videogioco NBA 2007 e 2008: è un videogioco di basket; e quando dico che “è comparso”, intendo che al suo interno c’è il personaggio Steve Aoki. Lui non gioca a basket e, anzi, pare sia piuttosto incapace al riguardo. Ma lui può, è lì. Gli fanno pubblicità, gli fa pubblicità. Supra, marchio che produce scarpe abbastanza tendenziose, ha un modello in listino disegnato da Aoki [ndSentenziosi: e ovviamente è una scarpa oscenamente caratterizzata].
Sostanzialmente stiamo parlando di una persona pagata e strapagata per girare il mondo, fare festa una sera si e una sera no, scoparsi delle fighe atomiche, disegnare, creare, sperimentare, produrre tutto ciò che gli passa per la testa.
Proprio in questo 2008 è uscito pure il suo primo album: “Pillowface and His Airplane Chronicles”. Trattasi in realtà di banale compilation, apporto creativo/produttivo nullo, ma spacca il culo.
Pensando alla sua attività di produttore e osservando pure questo disco, mi viene da pensare che probabilmente Aoki sia una persona estremamente appassionata di musica. Ha un gran occhio su quelle che sono le sonorità più accattivanti al momento. Banalmente, a livello creativo, forse, non è altrettanto capace.
Ma questo poco importa: Aoki, smessi i panni di manager della sua etichetta, altro non fa se non ciò che generazioni di dj hanno sempre fatto: sceglie dischi che piacciono alla gente, la fa divertire, si diverte.
WESC Party (vecchio)
Come si diceva, Steve Aoki è testimonial di WESC, la quale produce principalmente abbigliamento (“street fashion – not streetwear” come recita il loro sito mentre io sbocco) senza disdegnare una strizzata d’occhio al so-cool djing world (il sito mi ha preso la mano, lo ammetto) con una collezione di cuffie, tra le quali spicca appunto il modello Pro Aoki. [ndSentenziosi: bene, abbiamo capito che fa le cuffie. Che bello. Passiamo oltre? Grazie]
Nel caso vi capiti di dare un’occhiata alla sua pagina Myspace, noterete, osservando le date delle sue serate, come assai sporadiche siano le sue apparizioni in Europa. Superfluo sottolineare come queste non riguardino solitamente il nostro paese [ndSentenziosi: hey, chi non vorrebbe visitare "the best country in terms of landscape, etc."?].
Questa riluttanza è stata interrotta dalle feste che WESC ha organizzato nei giorni 7 e 8 aprile a Milano prima e a Roma poi, nelle quali il nostro ha recitato la parte della special guest.
In realtà la festa di Milano si sarebbe dovuta originariamente tenere il mercoledì antecedente, salvo poi subire un “oculatissimo” slittamento al lunedì sera successivo. Pare nessuno avesse tenuto in considerazione che la necessità di Aoki di essere dall’altra parte del mondo nei giorni che lo separavano dalla data romana avrebbe potuto determinare qualche problema logistico. Tra le altre, il cambio di data è stato deciso nel week end antecedente la serata originariamente fissata: ottimo tempismo...
Ad ogni modo la cosa ha in realtà avuto pure dei risvolti positivi: eravamo in pochi rispetto al possibile ritorno che la serata avrebbe potuto garantire, io credo 3-400 al massimo. Ma chi può permettersi di fare serata a Milano il lunedì, alternativamente o non ha un cazzo da fare il giorno dopo o è davvero interessato a quello che sta andando a vedere. Forse, pensandoci, la prima alternativa è comunque una condicio imprescindibile ma ciò non toglie che i 400 cazzoni che si sono religiosamente recati al Bitte quel lunedì abbiano in definitiva dato vita, assieme al buon Aoki, ad una festa davvero memorabile.
Scontata, scontatissima, la presenza di un alto numero di poseur pronti a vendere l’anima per una copertina di DiedLastNight.
Alla voce vips (a noi, ovviamente, tanto cara) avvistamenti non molto attendibili riguardano la presenza di Francesco Mandelli (il Non Giovane di MTV) e di Siria, entrambi, sembrerebbe, ai passi. [ndSentenziosi: ma lei è ancora pheega? No perché una volta era in formissima].
Il Bitte di Milano
Il Bitte è un circolo A.R.C.I. situato in zona Navigli. Credo fosse la sede di una qualche piccola impresa un tempo; al suo esterno vi è un vasto giardino, mentre l’interno è caratterizzato da una struttura che ricorda in qualche maniera la pianta di una chiesa: è come fosse divisa in tre navate, con la centrale più ampia, sulla quale si affacciano i balconi del piano superiore (eletto, non so se solamente per l’occasione, privè del locale), e con le due laterali più strette. Questa struttura ha il pregio di concentrare chi voglia dedicarsi al ballo nella parte centrale, permettendo invece di rifiatare sui lati della stessa a chi voglia prendere una pausa dalla bolgia della pista.
Il palco con la console (ed ulteriore zona off-limits; il milanese non vive senza privè) era ovviamente posizionato sul lato corto dell’edificio, in posizione centrale, così da dominare la “navata” centrale.
Vera e propria tragedia la zona bar: uno solo e con coda chilometrica. Se con il locale mezzo vuoto si è riusciti a creare tutto questa confusione non oso immaginare il potenziale imbottigliamento che si potrebbe verificare a pieno regime. Ho impiegato circa mezz’ora per un fottuto vodka lemon e per vederlo poi finire in gran parte per aria non appena Aoki ha iniziato a suonare.
Il locale è molto essenziale ma, una volta risolta la questione bar, direi pure congeniale per il tipo di serata. Da non sottovalutare se siete in zona.
Il dj set di Steve Aoki
Poco da dire al riguardo gente: Aoki sposta l’asticella un po’ più in su. Non è più questione di andare a ballare in discoteca o in un locale. L’esperienza è semplicemente molto più coinvolgente, molto più fisica. Aoki si è letteralmente buttato sul pubblico 5-6 volte: montava sulla console, mani in faccia e capo reclinato all’indietro come in una sorta di catarsi con il pubblico, infine si gettava a peso morto sulla gente sottostante. Qualcuno ha ricordi di un Fregonese in cima alla console pronto a lanciarsi sulla folla sottostante? [ndSentenziosi: speriamo di sì, augurandoci al contempo che NESSUNO lo abbia preso!].
Eravamo in pochi, come dicevo: tutti ammassati e rivolti verso la console; zero gruppetti, zero fighe che se la menano: sudore, botte, salti, donne (fighe) comprese.
Aoki ha aperto con il remix di New Noise dei Refused, numero uno della compilation, per poi continuare con l’immaginabile repertorio. Difficoltoso e probabilmente noioso nel risultato il tentativo di spiegare a parole l’atmosfera. Aoki si è divertito, ha saltato e si è lasciato coinvolgere dall’ambiente.
Sicuramente ne è valsa la pena.
Niente da aggiungere, grande serata, ottima festa.
Butel-M*
Chi cazzo è Steve Aoki?
Che palle dovervi sempre spiegare tutto.
Steve Aoki è un dj; ed è pure il titolare di un'etichetta discografica dal nome Dim Mak. E’ conosciuto anche con il nome di Kid Millionaire (come sul sito ufficiale).
Ha origini asiatiche ma è nato ed ha vissuto in America. Quella gran gnocca di Devon Aoki è sua sorella minore.
Il ragazzo per la precisione è cresciuto in California (ha pure frequentato il college a Santa Barbara, chi l’avrebbe detto) e proprio Los Angeles rappresenta il luogo in cui la sua celebrità e le sue attività sono al momento maggiormente sviluppati.
Quest’uomo non è soltanto un dj o un produttore nell’accezione che comunemente siamo abituati ad utilizzare al riguardo: è una pop star, una cazzo di macchina da soldi.
La sua etichetta produce, tra gli altri, Bloc Party, Klaxons, the Kills; la Dim Mark, ancora, ha dato i natali ad un filone, la Dim Mark Collection, che dal 2006 si occupa di abbigliamento. Si dà il caso che uno dei migliori amici di Aoki sia tale Chris Pastras, uno dei titolari del marchio WESC (We Are The Superlative Conspiracy); proprio (immagino) in virtù di questa amicizia, Steve è testimonial del marchio che, in suo onore, produce un modello di cuffie professionali chiamato appunto Pro Aoki. Justice, Busy P, Sebastian, solo per citarne alcuni, suonano con le sue cuffie.
Aoki è comparso pure nel videogioco NBA 2007 e 2008: è un videogioco di basket; e quando dico che “è comparso”, intendo che al suo interno c’è il personaggio Steve Aoki. Lui non gioca a basket e, anzi, pare sia piuttosto incapace al riguardo. Ma lui può, è lì. Gli fanno pubblicità, gli fa pubblicità. Supra, marchio che produce scarpe abbastanza tendenziose, ha un modello in listino disegnato da Aoki [ndSentenziosi: e ovviamente è una scarpa oscenamente caratterizzata].
Sostanzialmente stiamo parlando di una persona pagata e strapagata per girare il mondo, fare festa una sera si e una sera no, scoparsi delle fighe atomiche, disegnare, creare, sperimentare, produrre tutto ciò che gli passa per la testa.
Proprio in questo 2008 è uscito pure il suo primo album: “Pillowface and His Airplane Chronicles”. Trattasi in realtà di banale compilation, apporto creativo/produttivo nullo, ma spacca il culo.
Pensando alla sua attività di produttore e osservando pure questo disco, mi viene da pensare che probabilmente Aoki sia una persona estremamente appassionata di musica. Ha un gran occhio su quelle che sono le sonorità più accattivanti al momento. Banalmente, a livello creativo, forse, non è altrettanto capace.
Ma questo poco importa: Aoki, smessi i panni di manager della sua etichetta, altro non fa se non ciò che generazioni di dj hanno sempre fatto: sceglie dischi che piacciono alla gente, la fa divertire, si diverte.
WESC Party (vecchio)
Come si diceva, Steve Aoki è testimonial di WESC, la quale produce principalmente abbigliamento (“street fashion – not streetwear” come recita il loro sito mentre io sbocco) senza disdegnare una strizzata d’occhio al so-cool djing world (il sito mi ha preso la mano, lo ammetto) con una collezione di cuffie, tra le quali spicca appunto il modello Pro Aoki. [ndSentenziosi: bene, abbiamo capito che fa le cuffie. Che bello. Passiamo oltre? Grazie]
Nel caso vi capiti di dare un’occhiata alla sua pagina Myspace, noterete, osservando le date delle sue serate, come assai sporadiche siano le sue apparizioni in Europa. Superfluo sottolineare come queste non riguardino solitamente il nostro paese [ndSentenziosi: hey, chi non vorrebbe visitare "the best country in terms of landscape, etc."?].
Questa riluttanza è stata interrotta dalle feste che WESC ha organizzato nei giorni 7 e 8 aprile a Milano prima e a Roma poi, nelle quali il nostro ha recitato la parte della special guest.
In realtà la festa di Milano si sarebbe dovuta originariamente tenere il mercoledì antecedente, salvo poi subire un “oculatissimo” slittamento al lunedì sera successivo. Pare nessuno avesse tenuto in considerazione che la necessità di Aoki di essere dall’altra parte del mondo nei giorni che lo separavano dalla data romana avrebbe potuto determinare qualche problema logistico. Tra le altre, il cambio di data è stato deciso nel week end antecedente la serata originariamente fissata: ottimo tempismo...
Ad ogni modo la cosa ha in realtà avuto pure dei risvolti positivi: eravamo in pochi rispetto al possibile ritorno che la serata avrebbe potuto garantire, io credo 3-400 al massimo. Ma chi può permettersi di fare serata a Milano il lunedì, alternativamente o non ha un cazzo da fare il giorno dopo o è davvero interessato a quello che sta andando a vedere. Forse, pensandoci, la prima alternativa è comunque una condicio imprescindibile ma ciò non toglie che i 400 cazzoni che si sono religiosamente recati al Bitte quel lunedì abbiano in definitiva dato vita, assieme al buon Aoki, ad una festa davvero memorabile.
Scontata, scontatissima, la presenza di un alto numero di poseur pronti a vendere l’anima per una copertina di DiedLastNight.
Alla voce vips (a noi, ovviamente, tanto cara) avvistamenti non molto attendibili riguardano la presenza di Francesco Mandelli (il Non Giovane di MTV) e di Siria, entrambi, sembrerebbe, ai passi. [ndSentenziosi: ma lei è ancora pheega? No perché una volta era in formissima].
Il Bitte di Milano
Il Bitte è un circolo A.R.C.I. situato in zona Navigli. Credo fosse la sede di una qualche piccola impresa un tempo; al suo esterno vi è un vasto giardino, mentre l’interno è caratterizzato da una struttura che ricorda in qualche maniera la pianta di una chiesa: è come fosse divisa in tre navate, con la centrale più ampia, sulla quale si affacciano i balconi del piano superiore (eletto, non so se solamente per l’occasione, privè del locale), e con le due laterali più strette. Questa struttura ha il pregio di concentrare chi voglia dedicarsi al ballo nella parte centrale, permettendo invece di rifiatare sui lati della stessa a chi voglia prendere una pausa dalla bolgia della pista.
Il palco con la console (ed ulteriore zona off-limits; il milanese non vive senza privè) era ovviamente posizionato sul lato corto dell’edificio, in posizione centrale, così da dominare la “navata” centrale.
Vera e propria tragedia la zona bar: uno solo e con coda chilometrica. Se con il locale mezzo vuoto si è riusciti a creare tutto questa confusione non oso immaginare il potenziale imbottigliamento che si potrebbe verificare a pieno regime. Ho impiegato circa mezz’ora per un fottuto vodka lemon e per vederlo poi finire in gran parte per aria non appena Aoki ha iniziato a suonare.
Il locale è molto essenziale ma, una volta risolta la questione bar, direi pure congeniale per il tipo di serata. Da non sottovalutare se siete in zona.
Il dj set di Steve Aoki
Poco da dire al riguardo gente: Aoki sposta l’asticella un po’ più in su. Non è più questione di andare a ballare in discoteca o in un locale. L’esperienza è semplicemente molto più coinvolgente, molto più fisica. Aoki si è letteralmente buttato sul pubblico 5-6 volte: montava sulla console, mani in faccia e capo reclinato all’indietro come in una sorta di catarsi con il pubblico, infine si gettava a peso morto sulla gente sottostante. Qualcuno ha ricordi di un Fregonese in cima alla console pronto a lanciarsi sulla folla sottostante? [ndSentenziosi: speriamo di sì, augurandoci al contempo che NESSUNO lo abbia preso!].
Eravamo in pochi, come dicevo: tutti ammassati e rivolti verso la console; zero gruppetti, zero fighe che se la menano: sudore, botte, salti, donne (fighe) comprese.
Aoki ha aperto con il remix di New Noise dei Refused, numero uno della compilation, per poi continuare con l’immaginabile repertorio. Difficoltoso e probabilmente noioso nel risultato il tentativo di spiegare a parole l’atmosfera. Aoki si è divertito, ha saltato e si è lasciato coinvolgere dall’ambiente.
Sicuramente ne è valsa la pena.
Niente da aggiungere, grande serata, ottima festa.
Butel-M*
39 commenti:
Notare che dopo tutta sta pippa sulle cuffie siamo riusciti a pubblicare l'unica foto esistente in cui Aoki sta usando delle Sony. Primo premio al commento nerd award 2008, si lo so.
porca ........ io me lo sono perso..ma sinceramente quelle cuffie nun se possono vedè..ma va beh....sarà per la prossima..unico errore a Roma wesc non ha organizzato l'evento ha solo partecipato all'organizzazione ma non ha pagato l'artista quindi non era gratis come a milano.
troppe pippe qui
Cari sentenziosi, vorrei rendervi partecipi di una piccolezza che però agli occhi di molti ha dimensioni bibiche.
La differenza tra DJ e METTI DISCHI.
Il dj mixa, mette a tempo, lavora sui dischi, li fa suonare perfettamente assieme li sfuma, li taglia li campiona li equalizza.
Il mettidischi (che in questi ultimi tempi va molto ma molto di moda) mette dei pezzi, spesso senza filo logico, senza mettere a tempo, senza cercare di incastrare le melodie, senza lavorare di equalizzazione; insomma si evita tutto il lavoro piu difficile, e per questo i metti dischi vengono disprezzati da me.
Butel 1 invece vedo che apprezza molto questa non- categoria in quanto più e più volte ho visto elogiare tali ciarlatani del mixer magari per una mera ignoranza di cosa sia la tecnica e il culo che un dj si fa per imparare tale tecnica.
Ebbene, Aoki non è assolutamente un DJ!! Nemmeno lontamanete...
e' uno che mette i dischi... diamo il pane al pane e il vino al vino..
Perlopiù visto che non mette a tempo le sue cazzo di cuffie gli servono solo a far gran scena ma di fatto quello che fa potrebbe tranquillamente farlo con 2 auricolari da 5 euro al mercatino..
Butel-M*: insomma quella ho beccato. Del resto uno da per scontato che se c'è una foto di Aoki e ha delle cuffie adosso, beh saranno le sue cuffie beote, no? No, appunto.
Anonimo/1: I suppose
Anonimo/2: Ovviamente puoi disprezzare un po' chi ti pare, e ci mancherebbe. Ciò non toglie che il tuo sia l'ennesimo commento dell'anno.
Ogni tanto faccio un giro tra i commenti, per vedere se la situazione migliora.
Macchè. [Ma dove li andiamo a pescare? Qualcuno me lo spieghi subito. C'è del masochismo]
1) Non sono stato al party, ergo non ho visto Steve Aoki
2) Legge causa-effetto: non ho scritto la recensione. Che infatti è appositamente firmata (ma forse non l'abbiamo letta, eh?)
3) la dietrologia da frustrato che non assimila il Dj al Metti Dischi poteva pure avere una logica, infatti è una teoria degli anni '90 che ha rotto la fava.
Le categorie oggi sono (a grandi linee): dj-producer, dj-creatore, dj-remixer, dj-playlister. Non sono rigide, spesso liquide e collidono, dipende un po' dai gusti e dalle capacità.
E poi i Metti Dischi ormai non esistono più, tranne i resident delle discoteche. E anche esistessero, dubito fortemente che Aoki sia uno stupidotto di Metti Dischi (però, ripeto, non l'ho sentito e magari hai ragione tu. Se...).
No ma può anche avere una sua logica il discorso...Io non ho avuto l'impressione che sbagliasse i passaggi sinceramente. Detto questo c'è pure un'altra cosa da dire: perchè si va in un club? Se la risposta è per divertirsi, come io credo, e se, pure, questo dipende in gran parte dal dj, be Aoki ha fatto alla grandissima il suo mestiere. Non si trovano (chissà perchè poi) tracce di live di aoki...se tu hai qualche link per un ascolto un po' più a mente fredda fammi sapere.
vorrei segnalare un errore! la casa discografica si chiama dim mak... non dim mark!!
http://www.dimmak.com/
Ben detto Mr. Brillio.
http://it.youtube.com/watch?v=FneUcBlRPOY&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=AVLNm-gNbbY&feature=related
In questi due video, ad esempio, non mi pare si possa oggettivamente dire che non mixi a tempo. Forse fa un po' di casino con l'equalizzazione tra "water of nazareth" e "move my body"...però secondo me questo dipende anche dal tipo di musica che suona. Intendo: un conto è fare un set molto omogeno dal punto di vista musicale, un altro è cercare di far convivere nella stessa serata brani che appartangono a correnti differenti. Se fai un set di minimal hai un intro di x minuti e un'uscita molto lineare: è ovvio che il mixaggio sarà più semplice e meno brusco. Quando passi dai Refused (il primo pezzo) con 178 bpm al remix di "water of nazareth" che ne fa 128 è ovvio che ci vai un po' più con il macete.
E comunque tutto questo è, secondo me, figlio di una precisa impostazione; della serie: io metto su le canzoni che mi piacciono e che secondo me piacciono anche a voi, si fottano i generi e i bpm. Io credo sia una scelta vincente. Un dj set di dub step, tecnicamente ineccepibile e magari anche ottimo dal punto di vista della ricerca musicale, sicuramente non darà lo stesso divertimento e la stessa energia di un mash-uppone tipo questi di Aoki.
Ad ogni modo (notare la perla qualunquista): de gustibus.
Certo poi, se lo becchi strafatto, coi suoi amici, la sera del suo compleanno, nel "suo" locale a Hollywood, ovviamente, slatano tutti gli schemi:
http://it.youtube.com/watch?v=EpDf0Kzc7hc&feature=related
Rock Star.
Bene.
Io comunque ripeto la mia (ho cercato in giro fonti più autorevoli del sottoscritto ma non le ho trovate).
Il discorso poteva appunto avere una logica ma è una dietrologia da anni '90. E oggi siamo nel 2008.
Allora sei ad un bivio: o accetti che il mestiere del dj-non-musicista abbia subito un'evoluzione di sostanza e tecnica oppure non l'accetti.
Nel qual caso sei un negazionista e un purista. Di conseguenza non si parla neanche di bpm, perchè il Disc Jockey Originale nasce con due levette per il volume.
orami basta un programma,una scheda audio esterna,e un controller midi..e non fai più nemmeno fatica di scegliere il prossimo pezzo se ti prepari tutto con ableton ad esempio da casa..il dj è una cosa,il dj produttore una cosa differente,poi c'è il dj che suona con vinile,il dj che suona con cd,il dj che suona con pc...ce ne sono davvero per tutti i gusti...la cosa è soggettiva...dj,mettidischi,rovinapezzi,giocatore di campo minato...a me i set di aoki fanno impazzire...
Confermato: troppe troppe pippe qui.
(Haiku)
Dj postmoderno
Confeziono i miei set
con iTunes 7.6.2
Mi faccio le fighe uguale
Per me upstrima niumero unou.
E adesso tutti a casa plis.
J'adore le fighe stupide perchè non conoscono (e manco frega loro) la differenza tra un metti dischi ed un Dj
x anonimo: mettidischi? sti cazzi. ma lo sai cosa cerca ki affolla i club seguendo questo o quel Dj? è una questione di Proposta musicale, è ciò ke rende bella una serata. la differenza tra un party cazzuto, e uno del cazzo.
Questa è ovviamente solo la mia modesta opinione. Cmq se non ti sta bene puoi pure tornare in zona lago a ballare i "crazy beats" sparati dal quel genio della consolle di dj Bobo...scommetto ke ti divertirai come un matto con la tua maglietta stronza del papete e quello sborrato cocktail sempre in mano, puntando tutta sera 4 slandrone fighe di gomma ke non ti cagheranno manco di striscio, preferendo invece il classico 40enne panzuto e sudato, ke in cambio della "barella" riceverà una gloriosa fellatio reiterata...ke tristezza.
Cmq devo dire ke io il cd del signor Faccia da cuscino l'ho pure comprato qualche giorno dopo l'uscita, sul sito della rough trade records (you know? quella ke ha prodotto negli anni the Smiths, Libertines e Strokes...mika cazzi).
Vi dirò, pensavo di trovare qualche tracks rimaneggiata dal vecchio steve, invece nada, ma è una bella selezione di pezzi, quindi whatever!
conclusione OT: la prossima volta ke sento ancora "world hold on" di Bob Sinclar, giuro ke indosso una camicia a quadrettoni (con colletto grande grande, ovvio), la imbottisco di tritolo e mi faccio esplodere davanti alla consolle...ke iddio abbia pietà della vostra anima.... respect
L'haiku di Upstrim mi sta costando il reparto rianimazione. Lo faccio leggere ad un amico che sugli haiku ci ha lavorato una vita. Sono sicuro che lo includerà nella prossima pubblicazione "Gli Haiku. Via sms."
Boner mi piace. Teniamolo, "ne sa a pacchi"(?).
Papete, dj bobo una bella merda.
Voltete l'eccletismo e il mash up? allora sentiti chi lo fa da 30 anni con stile mixando come si deve.
Lurent garnier, Norman jay, Francois k, Richard Dorfmeister su tutti; forse confondete Moda con chi è veramente un dj.
Nessuno mette in discussione il fatto che ci sia altra gente anche più brava e che offra lo stesso prodotto musicale.
Ciò non toglie, a mio avviso, che la presenza scenica e l'interazione con il pubblico abbiano una notevole importanza.
Se così non fosse perchè invece di invitare fior fiore di dj non mettere su un bel cd con una playlist mixata in sala d'incisione e tecnicamente ultra-perfetta?
Il dj è una sorta di catalizzatore, ci sono tante componenti da tenere in considerazione per valutarlo.
Boner: noto del rancore nelle tue parole.
@ anonimo
Norman Jay - funky, house, soul
Richard Dorfmaister - E' più orientato sulla Drum & Bass se non sbaglio
François Kevorkian - Una volta house... ora più sulla techno
Laurent Garnier - Techno, oltre ad essere un gran produttore...
Steve Aoki - Electro Funk, Indie, Pop
Sono generi differenti, con differenti sonorità e un differente pubblico!!
Richard Dorfmaister di sicuro non suonerà mai in un suo set il remix di Erol Alkan di Water of Nazareth
come molto probabilmente Steve Aoki non suonerà mai pezzi come The Man with the Red Face di Laurent Garnier
o High Noon dei Kruder & Dorfmaister
Vogliamo parlare di gente eclettica?? Perchè non parliamo di gente come Soulwax, che hanno remixato di tutto oppure dei Justice che nei loro dj set (dj set, non concerti)
mettono cose che vanno dai Boys Noize agli Inner city, da Vitalic a Fat Boy Slim, dagli Lcd Soundsystem ad Aphex Twin!
Qui ci sono troppi anonimi e l'unico originale sono io. Vi sfugge solo che le fighe stupide sono stupide e basta. Se voi foste davvero delle fighe stupide non ragionereste in ordine di dj o mettidischi ma di butei che propongono musica che fanno si che io posso muovere il mio fantastico fisico da figa stupida. Manco casini, più chiavate. W le fighe stupide. J'adoro le fighe stupide
okokoko, l'anonimo di sopra sono io.
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mr_brillio ha detto...
@ anonimo
Norman Jay - funky, house, soul
Richard Dorfmaister - E' più orientato sulla Drum & Bass se non sbaglio
François Kevorkian - Una volta house... ora più sulla techno
Laurent Garnier - Techno, oltre ad essere un gran produttore...
Steve Aoki - Electro Funk, Indie, Pop
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Sei rimasto forse agli anni 90.
ora se dovessi dirti cosa suonano ti direi cosi':
norman jay: dagli 90 ai 180 bpm senza distinzione di sorta dagli anni 70 al 2008.
Laurent garnier: funky, house electro, breakbeat, techno, progressive, dnb.
Dorfmeister: donwntempo, chill, nu jazzz, liquid funk, techno, dnb
Frankois k: Funky, deep beleep house, electro brazil..
"BRAVI TUTTI!"
Qualcuno ha citato i grandi Soulwax, beh e quelli sono fantastici: il live di remix che stanno proponendo ultimamente è un spettacolo tamarramente potente, uno sballo totale, hey hey hey.
Del resto i due leader vengono dal Belgio (area artisticamente da sempre di giustapposizione tra diverse culture) e vivono a Londra, se non sono eclettici loro...
Se interessa gira una bella intervista in formato mp3, rilasciata dal leader ad una nota emittente, al telefono mentre gira per Londra a cazzeggiare per dischi.
Persona interessante.
Tra le varie spiega anche la differenza tra il djing (2ManyDjs) e il palco vero (Soulwax) e del perchè il primo è una pratica inferiore, quasi da sfigati.
Ieri
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B1: "quanto scommetti che l'anonimo fetuso è un dj che ogni tanto commenta da 'ste parti?"
B2: "Henry?"
B1: "Sì"
B2: "Insultalo pure"
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Cos'è sta novità
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delle
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barre
____________________________
?
Avevo voglia di usarne un paio anche io.
beh era ovvio che ero io....
chi se no?
le barre
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sono un modo posticcio per fare il quote...
SOLWAX... beh ecco qui si parla di robe serie non di pagliacci da consolle.
ps: solwax si ma 2manydj secondo me ora fanno cacare.
Il più classico dei tarallucci e vino alla fine insomma.
tarallucci.. forse...
direi piuttosto che i nomi seri dell'ecletismo sono altrove...
ultimamente ho scoperto che se c'e' un dj che ti diche che suona:
MINIMAL oppure ti dice che suona INDIE al 100% è un dj davvero scarso.
Al giorno d'oggi dire Minmal o Indie non vuol dire un emerito cazzo; un dj serio se gli chiedi cosa suona ti dovrebbe parlare del backgound non della musica che va più di moda in questo momento..
piccola precisazione...
vai di Bianco... de quel BON!
grande mi piacciono questi thread da veri poseurs telematici, anch'io ne so a pacchi.
mstrkrft sebastian tellier bloc party ian curtis crystal ball hello spank rainbow club eclettismo boy george mohammed ti spacco il culo bruslì commistione di generi bloody beetroots punks wear prada reset iuter belle&sebastian holly&benji bonnie&clyde vice magazine wesc peter kruder llorca.
o no? scusate se è poco, pezzenti...
ciao.sono una di quelle "pheeeghe" di gomma che si vedono sempre a sorseggiare un sex on the beach e a parlare con uno coi soldi. non sto scherzando. cmq alla festa di aoki io ci sono stata, tutta imbellettata con pantaloncini corti etc.. beh, sapete che vi dico? era la festa dell anno. chi non cè stato è un povero sfigato.
Questo giro non andavo a caccia del "classico 40enne panzuto e sudato, ke in cambio della "barella" riceverà una gloriosa fellatio reiterata", ma ero in seconda fila a pogare immezzo a punkabestia e i soliti, facendomi male, prendendo botte in testa e pancia, tornando a casa coi piedi pieni di lividi, senza collana e le scarpe (comprate apposta) da buttare, ma divertendomi alla grande senza un attimo pensare al trucco o quanto sembravo ridicola! Che sappia "incastrare le melodie (oddio che schifo)" o meno, è riuscito a farci saltare dall inizio alla fine, anche con le canzoni che sentiamo sempre, prossimo all orgasmo, saltandoci addosso, senza atteggiamenti da superfiga pagata..
grande steve, ma chi lo vuole il 40enne, io voglio STEVE!!
mi fate ridere sentenziosi.veramente. :)
e chi se ne frega di quello che hai fatto..io non so neanche dove ero quel giorno..cazzo me ne frega
Notiamo con piacere che la ridda di commenti vira piacevolmente verso il surreale. Novità.
Dio quanto avevamo bisogno di questo blog.
La pheeghetta è un'istituzione, guai a chi la tocca.
Che scarpe erano?
@Boner: cos'è una "barella"?
@pandorina: presumo cocaina mia cara.
Che capre nel secondo video. "uì arrr iorrrffrèè" "iùù nevorbialon eghèèè camòòòò camòòò".
Ma ognittanto sti fanta-dj un disco a tempo lo mettono? non so un passaggio...qualche equalizzata...almeno a sentirselo in cuffia..sono troppo impegnati a tenere le mani al cielo per far vedere le magliettine piene di disegnini e cazzatine e messaggini e scrittine?
e loro capre sono sempre lì ad acclamare sti personaggi con le cuffie colorate...
"uì arrr iorrrffrèè" "iùù nevorbialon eghèèè camòòòò camòòò"
Anonimo: un commento fantastico.
uì arrr iorrrffrèè" "iùù nevorbialon eghèèè camòòòò camòòò"
Quel video in effetti è drammatico.
Io comunque mi chiedo: perchè riprendere una canzone tanto insulsa? Forse che le altre...?
Come disse il fruttone in tempi non sospetti: questa moda indie-rock-electro-minchia ha rott'i'pall, torniamo al rock vero veramente dentro.
Per chi volesse sentire Steve Aoki è a modena vicino le mie parti.. Precisamente al Vox Club di nonantola... il 9 maggio... da spaccarsi in due!!!
CIoè ma nessuno dice che è il figliolo di Aoki? Del wrestler intendo!
Ma quanti anni avete? Pochi? Beati voi :)
Cmq Warp
6/3 @ Bolgia (Bg): Steve Aoki guest per il party Turbo Futurama!
Personaggio noto per il suo look oltreché per la sua fidget house scatenata, Steve Aoki è uno vero top dj e una calendario fittissimo che mai o quasi mai include il belpaese. Losangelino doc, ha una vera passione per il basket (e infatti compare in diversi videogame dedicati a questo sport) produce tra gli altri Bloc Party, Klaxons, the Kills. La sua casa discografica Dim Mark ha poi generato la Dim Mark Collection, un brand d'abbigliamento assolutamente top per chi ama lo street wear vicino al fashion. Tra le altre cose, Aoki è testimonial del marchio fashion WESC (We Are The Superlative Conspiracy) e compare spesso nei video dei suoi compari Crookers, Bloody Beetroots...
Insieme ad Aoki suonano i Pelussje, i Belzebass, i Sidechain Massacre e Mjkas Wolf. Nel privè Medicina The Electro Therapy.
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