Fabric London
Il Fabric di Londra - Inaspettati incontri durante la coda - Novità dal curioso mondo dei buttafuori e poi ancora La community di Verona foto feste locali divertimento ragazze ragazzi... (ma che minchia vuol dire sta frase? Qualcuno ha preso le lettere di scarabeo e ha tirato a caso? By VrVip)
Butel1, l'instancabile Blogtrotter, s'arrende alla programmazione totale delle olimpiadi (uno schermo panoramico al plasma e due notebook in streaming con Rai Sport = tre schermi totali per tre eventi in simultanea). Intanto altrove..
Butel1, l'instancabile Blogtrotter, s'arrende alla programmazione totale delle olimpiadi (uno schermo panoramico al plasma e due notebook in streaming con Rai Sport = tre schermi totali per tre eventi in simultanea). Intanto altrove..
Fabric London
L'italiano a Londra non può mancare la visita al Fabric. Luogo di culto per la musica denz e non. Centro nevralgico di tutti i nightclubbers londinesi e non. Così acclamato che a Settembre aprirà una nuova sede a Greenwich poco distante dalla O2 arena (e non?). Negli ultimi due anni ha subito un'inevitabile deriva commerciale... Ma va bè sono cose che capitano. Tuttavia nonostante il sabato sia popolato da giovani di Salerno (ATTENZIONE: filmato imperdibile) non mancano le serate di eccellente caratura musicale come quelle del 1 agosto o 26 luglio. A cui chiaramente non andammo mai.
Tuttavia procedemmo ad una prima esplorazione del locale in data 11 luglio.
Tuttavia procedemmo ad una prima esplorazione del locale in data 11 luglio.
La coda, l'attesa.
Amabilmente ordinata e transennata, la coda all'ingresso è una vera esperienza; non una lunga ed estenuante attesa all'italiana ma un vero ed interessante crocevia di vicissitudini, aneddotistica e ultime novità dal magico mondo dei buttafuori.
Esempi
Butel2 dialoga con Butel Polonia.
B2:"E' dura la selezione?"
Bp"Si questa è la terza volta che rifaccio la coda"
B2:"Capisco"(Mh. N-Non capisco).
A quel punto il dubbio di essere in coda per amici di Maria de Filippi è più che mai lecito. Poco importa io provo anche quello (Ciao sono Butel2 e vorrei cantare Frangetta Verona. Sono di Verona, Abito in Borgo Roma.. Come sono andato? Ho Spaccato? Sono molto contento che sono qui...).
Ma è presto ora di un incontro ravvicinato con l'amico coreano di turno.
Butel Korea:"Da dove vieni?"
B2:"Italia"
Bk:"Ok si può fare. Vuoi mangiare il mio take away di sushi? Non mi lasciano entrare con il take away. E' nuovo!"
B2: "Mh si. Lo sta già mangiando credo."
Dopo circa venti minuti di attesa giungiamo alla prima selezione. Il buttafuori osserva me e Butel7 e decide che gli piacciamo. Passiamo la prima selezione. Prima rampa di scale. Perquisa con sonda rettale. Siamo puliti.
Ultimissimo colloquio col capo dei Bouncers Nero. Nerissimo. Con un gentile muddafukka slang (No camera) fa capire a Butel7 che la sua digitale non è beneaccetta.
E' il turno di Butel2. Apre la borsa trova una Polaroid. La guarda la osserva cerca di capire la natura dell'oggetto. Non capisce. Può passare.
Siamo dentro. Lo scenario si apre. Tre sale. Sala grande, sala media, sala, piccola. Che fantasia.
Dopo una prima panoramica i butei proseguono al seguente immutabile giudizio. Procediamo secondo i quattro canoni fondamentali della Guida Butel: Figa-Musica-Alcol-Desain
Figa: Se si esclude la Slavissima sosia di Asia Argento in XXX (My name is Vuodka, Vuodka Vuodka), al momento assente.
Musica: Sala 1: Tunz. Sala2. Tunz-tunz. Sala 3: Tunz-Tunz-Tunz. (ndB1: è la cosiddetta Musica Progressiva?)
Alcol: Non si contano i bar ma nemmeno i soldi per pagare. Qui è solo credit card. Non vedo soldi non spendo. Questa la logica.
Desain: Soliti mattoni a vista. Luci bla bla, estetica minimal bla bla. Come direbbe l'avventore medio del new and old Mazzanti "Te se, i sa fatto il locale de Desain" (dove Desain per l'uomo medio veronese è un famoso architetto che ha lavorato praticamente a tutti i nuovi locali di Verona e del mondo*).
Finora il Fabric è bocciato.
Due fighe dopo
Il locale è bellissimo, sicuramente la nuova mecca della musica londinese. Apprezzato da clientela internazionale (polacchi, koreani) e del posto. Buttafuori esigenti ma che lavorano per la sicurezza di tutti. Un successo di pubblico e critica.
Le fighe non ci stanno
Il locale seppur esteticamente di rilievo presenta delle pecche irrimediabili: clientela inverosimilmente fredda e mal disposta alla socializzazione, la musica è proposta ad un volume per cui rende impossibile qualsiasi forma minima di dialogo. Dopo aver più volte tentato di discutere della visione epicurea dell amicizia ho proprio dovuto rinunciare.
In breve
Da sobrio, un locale per grandi nomi e grandi numeri. Decisamente vasta la capienza e l'impianto audio è degno della sua fama. I migliori dj set in genere si possono sentire nella sala3, la più piccola. La sala grande è ottima per un pre-party in vista di Zion. Esteticamente ineccepibile, clientela variegata, prima di venire è sempre consigliabile dare un'occhiata al calendario del club. Ogni weekend propone diversi dj, diverce performance, diversi generi.
Giudizio finale: 6- per la nomea.
* Per fini puramente accademicio-dimostrativi pubblichiamo un'illustrazione tratta da "Geografia per Butei vol.1" in cui viene spiegata la visione del mondo del ggiovane veronese.
Esempi
Butel2 dialoga con Butel Polonia.
B2:"E' dura la selezione?"
Bp"Si questa è la terza volta che rifaccio la coda"
B2:"Capisco"(Mh. N-Non capisco).
A quel punto il dubbio di essere in coda per amici di Maria de Filippi è più che mai lecito. Poco importa io provo anche quello (Ciao sono Butel2 e vorrei cantare Frangetta Verona. Sono di Verona, Abito in Borgo Roma.. Come sono andato? Ho Spaccato? Sono molto contento che sono qui...).
Ma è presto ora di un incontro ravvicinato con l'amico coreano di turno.
Butel Korea:"Da dove vieni?"
B2:"Italia"
Bk:"Ok si può fare. Vuoi mangiare il mio take away di sushi? Non mi lasciano entrare con il take away. E' nuovo!"
B2: "Mh si. Lo sta già mangiando credo."
Dopo circa venti minuti di attesa giungiamo alla prima selezione. Il buttafuori osserva me e Butel7 e decide che gli piacciamo. Passiamo la prima selezione. Prima rampa di scale. Perquisa con sonda rettale. Siamo puliti.
Ultimissimo colloquio col capo dei Bouncers Nero. Nerissimo. Con un gentile muddafukka slang (No camera) fa capire a Butel7 che la sua digitale non è beneaccetta.
E' il turno di Butel2. Apre la borsa trova una Polaroid. La guarda la osserva cerca di capire la natura dell'oggetto. Non capisce. Può passare.
Siamo dentro. Lo scenario si apre. Tre sale. Sala grande, sala media, sala, piccola. Che fantasia.
Dopo una prima panoramica i butei proseguono al seguente immutabile giudizio. Procediamo secondo i quattro canoni fondamentali della Guida Butel: Figa-Musica-Alcol-Desain
Figa: Se si esclude la Slavissima sosia di Asia Argento in XXX (My name is Vuodka, Vuodka Vuodka), al momento assente.
Musica: Sala 1: Tunz. Sala2. Tunz-tunz. Sala 3: Tunz-Tunz-Tunz. (ndB1: è la cosiddetta Musica Progressiva?)
Alcol: Non si contano i bar ma nemmeno i soldi per pagare. Qui è solo credit card. Non vedo soldi non spendo. Questa la logica.
Desain: Soliti mattoni a vista. Luci bla bla, estetica minimal bla bla. Come direbbe l'avventore medio del new and old Mazzanti "Te se, i sa fatto il locale de Desain" (dove Desain per l'uomo medio veronese è un famoso architetto che ha lavorato praticamente a tutti i nuovi locali di Verona e del mondo*).
Finora il Fabric è bocciato.
Due fighe dopo
Il locale è bellissimo, sicuramente la nuova mecca della musica londinese. Apprezzato da clientela internazionale (polacchi, koreani) e del posto. Buttafuori esigenti ma che lavorano per la sicurezza di tutti. Un successo di pubblico e critica.
Le fighe non ci stanno
Il locale seppur esteticamente di rilievo presenta delle pecche irrimediabili: clientela inverosimilmente fredda e mal disposta alla socializzazione, la musica è proposta ad un volume per cui rende impossibile qualsiasi forma minima di dialogo. Dopo aver più volte tentato di discutere della visione epicurea dell amicizia ho proprio dovuto rinunciare.
In breve
Da sobrio, un locale per grandi nomi e grandi numeri. Decisamente vasta la capienza e l'impianto audio è degno della sua fama. I migliori dj set in genere si possono sentire nella sala3, la più piccola. La sala grande è ottima per un pre-party in vista di Zion. Esteticamente ineccepibile, clientela variegata, prima di venire è sempre consigliabile dare un'occhiata al calendario del club. Ogni weekend propone diversi dj, diverce performance, diversi generi.
Giudizio finale: 6- per la nomea.
* Per fini puramente accademicio-dimostrativi pubblichiamo un'illustrazione tratta da "Geografia per Butei vol.1" in cui viene spiegata la visione del mondo del ggiovane veronese.
11 commenti:
Ma in coda c'era la nebbia o è un effetto speciale di Sentenceshop?
Comunque la mappa (il lago di garda è tutto ciò che ci avvolge), lo sketch del coreano, vuodka vuodka mi hanno fatto crepare, stavo singhiozzando cazzo.
Madò questo butèddue un po' ce manca...
E' tutto sponsor baiiii sentenzsciop.
Già butteddue quanto sce manchi.. Te vojamo bbene.. Torna Ah sono io? Mi avete beccato?
Ma smettila... (ok perchè sto ridendo come un coglione? Hihiii)
p.s. nel prossimo post sul Mazzanti io teng'na'citaziò tutta pe le dottò.
Sarei un po' emuzionat...
Emuzionatissimo fui.
6 al fabric?
ok negli ultimi anni è calato.. ma forse non siete cpaitati nella serata giusta.
Dipende tantissimo da chi suona..
Ps: avete sentito la qualità del soundsystem in sala 3??? si tratta di un FUNKTION ONE!! la ferrari dei soundsystem.
Infatti h3nry. E' proprio così. Al di là delle nerdate da dj.. Il soundsystem come dice lei è veramente d'eccezione. La serata non era musicalmente valida in quell'occasione ma seguirono due appuntamenti, quelli citati in cui suonavano tra gli altri i simian mobile disco (che se no erro quest anno hanno curato la selezione della nuova compilation).
Tuttavia avendo allargato in maniera molto elastica i criteri di selezione per l'ingresso al locale ormai dentro c'è veramente di tutto.
Non è il solito snobismo sentenziosi (o forse si) ma quando sei al Fabric e ti sembra di essere al Peter pan di Riccione, qualcosa è andato storto.
HAI DETTO PETER PAN?
(detto mentre sto già ballando suuuulleeemanniiii!).
ci dovevate andare nel 2000 al fabric ritardatari. ci sono andato spesso e nulla da criticare super gnocche super musica bel locale. avete notato gli speeker nel pavimento e la fontanella nei cessi? ma dove le trovi
non vorrei essere la solita snob/sentenziosa ma probabilmente non mettete piede da un po al peter..essendo questo locale diventato uno dei più "pettinati" d'Italia..
Un articolo molto carino, così come il blog! La selezione è ancora un pò lunga ma ne vale la pena!
Posta un commento