27 agosto 2008

Drinking in Padova

(riprende da precedente) Ammettiamo che la champagneria Trenitalia si è dimostrata soddisfacente: carburante pulito (senza piombo) ed efficace. A Padova sarà sufficiente terminare i preliminari con 4-5 drinks.

Ogni ex studente sa che Padova pullula di bar in centro, intorno alle piazze principali ce ne saranno decine e - non vi ricorda niente? - vivono tutti in funzione dello spritz o della birretta in piedi, fanno praticamente tutti cagare. Sa anche che intorno a mezzanotte chiudono baracca e burattini, dio mio che brutta cosa. Sa soprattutto che dalla stazione quei quindici minuti di sano footing per arrivarci possono rovinare una sbronza incipiente, una catastrofe.
Il Grand Hotel Italia di fronte alla stazione, non è mai stato tanto grand. Qui però non ci vogliono servire, sospettano qualcosa: "Senta, crede forse che siamo sbronzi? No perchè SE non ha quel tipo di convinzione, la prego, non ci serva neanche...". Aveva quel tipo di convinzione e non ci servirà. Tzè, l'edificio a fianco ospita un bar che grida Auto-annientamento economico.

Vediamo se ricordo cosa stavamo cercando... ah sì: auto-annientamento economico. Non ricordo invece il nome di questo baretto unto per anziani giocatori di carte, solo che, appena varcata la porta, la barista cinese ci infila in mano un montenegro e che vi troviamo degli anziani a giocare a carte su tavoli unti. Ottuagenari che ci squadrano, per di più. Non ci piacciono. Quelli vogliono la rissa, glielo leggo in faccia.
B3: "Chi CHI?"
B1: "I Butei de na 'olta lì al tavolo, ce l'hanno con noi"
B3: "Sì... quei tipi non mi piacciono. Chiamo il cinese?"
B1: "Ma non vedi che siamo in un bar di cinesi? Uno in più che differenza fa? Andiamo là e li gonfiamo come zampogne"
B3: "Ce le prendiamo"
B1: "Certamente"
Cosa verissima, quelli non scherzano. Massì, concentriamoci piuttosto su quella gran figa tascabile della barista cinese.
B3: "Hey bionda, a che ora stacchi?"
Chinagirl: "Ai chin yong wong chao, pokemon kanemoto!" (ma che è, giappo?)
B3: "Ci sarò bambola, ci sarò"
B1: "Due barili di montenegro, grazie"

Arriva l'autista. Frut1 è puntualmente in ritardo e paga pegno: ci scorta fino al prossimo bar del centro. Il Miracle (si chiama così?) di Douglas serve vere e proprie bombe alcoliche. E, sarà il nome, ma portano pure un profumo particolare. Nel menù vengono chiamati cocktail - molto politically correct - ma è un eufemismo di molotov: se l'americano è uno schiaffo, il cocktail al sakè è un pugno di Tyson.
Siamo pronti per il concerto? No, prima ci deve fermare e rompere le palle un archeologo. Un archeologo. Mi sono sempre chiesto se esistessero davvero o servissero per fornire un soggetto più credibile a trame di film quali Stargate, la Mummia, etc. etc. Voglio dire (cosa?), quanti archeologi pensate di incontrare in vita vostra? Intrattiene Frut1 con storie divertentissime (sic!) su scavi affascinanti in quel di... "Brrrrrpppp!" ah, scusate, è Butel1 che peresempiamente gli rutta in faccia a ricordarci che dobbiamo andare.

Fine Secondo Tempo (termina al prossimo post, il concerto dei Liars)

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma non vi sembra di bere troppo?