19 marzo 2007

"Hey ragazzo, sei abbastanza sballato?"

Via Alessandroid sfonda direttamente nei nostri commenti una delle notizie più divertenti della settimana. Nel senso: stavo scrivendo il post sull'Ombelico (non mi ci fico), leggo la news, cambio post. Tutto torna; se hai la risata facile.

Andiamo con ordine.
Su La Repubblica la notizia intera. Ci potreste dare una letta integrale, è vero, ma perchè perdersi nei meandri dei luoghi comuni e del moralismo ultra quarantacinquenne? E dire che su questo tema dell'alcolismo giovanile (che a quanto pare si sposa a fasce d'età sempre più giovane, tanto da parlare ormai di baby alcolisti) interviene nientepopodimeno che il buon Vittorino Andreoli.

Ultimamente certi articoli (questo firmato Maria Novella De Luca, l'inviata del "caso") sui quotidiani nazionali di cronaca mista a costume provocano spesso l'istinto al riso, a partire dai titoli che suffragano senza mezze misure toni pseudo-apocalittici:
Verona, aperitivo in piazza poi tutti all'Alter Ego. Lo psichiatra Andreoli: "vogliono stordirsi subito". Vino, birre e cocktail: sono queste le notti dei ragazzini del nord-est. Già ubriachi prima della discoteca"effetto bomba" per i baby alcolisti.
chè se fossi una madre (o un padre, è risaputa la mia transgenderità), toglierei subito tutte le scorte alcoliche a mio figlio, acciderbolina. Ma in soldoni, cosa fanno questi giovani?
VERONA - A mezzanotte sono già ubriachi ma la notte non è ancora cominciata. Ridono, piangono, cadono per terra.
"Ridono, piangono, cadono per terra": i gggiovani sballati di Lucignolo ritratti nell'articolo o i lettori? No perchè, per esempio, l'effetto che l'incipit sta provocando a me è lo stesso!

L'evergreen

Fu forse Nanni Moretti in Ecce Bombo tra i primi a stigmatizzare l'uso spesso improprio e generalista del termine "giovani", anzi (cit.) "i gggiovani, chi sono i ggggiovani, cosa fanno i gggiovani". E oggi chi sono questi gggiovani?
Sono adolescenti, o poco più. In fila con il bicchiere in mano davanti ai caffè storici di Verona, tra i marmi antichi di Piazza delle Erbe, bevono birra, rum e coca, vodka-lemon, l'aperitivo della casa, l'aperitivo bum-bum, quello che fa volare subito e ubriacare in un colpo. Hanno dai 14 ai 20 anni, buoni studi, buone paghette in tasca, e un unico comune denominatore: sono baby alcolisti, ultima, nuova emergenza nazionale che ha portato l'Italia ad essere il paese europeo dove i giovani cominciano a bere in età più acerba, il primo sorso a 12 anni.
Il tutto viene subito legittimato tramite l'intervento di Andreoli, una delle fonti veronesi più citate di tutti i tempi:

E' "l'effetto bomba", dice lo psichiatra Vittorino Andreoli, alterare i propri sensi velocemente e subito, con la testa che va in fiamme e le gambe che diventano molli, i ragazzini la chiamano "happy hour drug", fa saltare gli ostacoli, cancella complessi e timidezze, spinge a camminare aggrappati l'uno all'altro, a sentirsi, toccarsi, stretti forte ai propri compagni di bevute.

Senza il ricorso all'emerito, l'avrei scambiato per un estratto dal libro di Fezzi.
Comprendo ora che la mia e la nuova generazione sono in pieno scisma: e io che bevevo per fare bere (=offrire) contestualmente le pheeghe in modo da aumentare esponenzialmente le possibilità di ciullare!

Intanto non poteva mancare la foto che ritrae un colletivo di giovani pheeghette in "balla vecchio" (?). Del resto è risaputo: fai bere ad una pheega mezzo cocktail e ti racconta della sua prima volta. Con te. In anteprima!



"No cioè primo bicchiere, già ciucca...
basta basta... oh che sbronza vecchia!"

Sono sinceramente divertito. E chiariamoci: non perchè si riporti il falso, anzi è tutto (tristemente?) vero. E' il modus stereotipatus che sa di bacchettamento. Il copione a questo punto ci insegna che, prima o poi, deve arrivare LA testimonianza (vera, inventata, non importa). Quando arriva sto coglione di Piero a raccontare la sua ho rischiato di morire, giuro:
"Sì, picchia, ma è solo l'inizio - confessa Piero con qualche remora e la garanzia dell'anonimato a causa genitori già in allarme per i suoi sabati sballati - qui tiriamo tardi, è normale, poi ci spostiamo all'Alter Ego, la nostra serata va così. Beviamo tutti, anche le ragazze, una volta alla settimana si può fare, alle dieci andiamo cena, altrimenti ti sbronzi subito, con la pizza sono meglio birra e vino, prima della discoteca facciamo un altro giro dei bar, fino a mezzanotte nei locali non c'è nessuno, dopo cena ci tocca lo shottino, è uno sparo, superalcolico puro".
"I suoi sabati sballati"? Ok ok, come anticipavo l'effetto Lucignolo si è impossessato della giornalista. Ed il caso pare di portata nazionale, ché
Verona è come Bologna, come Milano, Roma, le serate sono simili, alcoliche, trasgressive.
Vabbè, ma non negatemi la testimonianza del giovane sballato romano in intervista doppia col milanese! La delusione è tanta. Alcol e bla bla bla. Giovani e bla bla bla. Si cerchi di essere pragmatici e sentenziosi:

Fatti
  • tra le usanze dei giovani, vi è quella di bere
  • per un giovanissimo bere in eccesso si rivela dannoso
  • in percentuale maggiore rispetto agli anni precedenti, i giovanissimi si alcolizzano
  • nello specifico, Verona è una delle mecche del binge drinking (sento già partire vari coretti "popopopopopopoooooo")

Conclusioni de facto

  • alcuni giovani (baby alcolisti) sono più coglioni di altri
  • molti giovani coglioni, vivono a Verona

Ipotesi risolutive

  • un invito educativo ai genitori, no eh?
  • campagne si sensibilizzazione migliori di quelle ciofeche attuali, no eh?
  • nuovi regolamenti in termini di vendita (=spaccio) degli alcolici a target giovanile (Bacardi Breezer)

I problemi principali a mio avviso risiedono nel decadimento delle istituzioni educative (me la tiro larga, affermazione blindata e neanche lontantamente attaccabile) e nell'ipocrisia tutta italiana di certi affari e relative regolamentezioni ("L'alcol giovanile è un problema quindi potete vendere e pubblicizzare prodotti alcolici per giovanissimi"). Per dire, in certi stati yankee (ho detto l'AMERICA) prima dei 21 (anni, non ore) non vedi un goccio. Ecco, quoto in chiusura lo stesso Andreoli. Go go Vittorino:

"Questa campagna di nuove regole è ipocrita. Il messaggio che ai giovani arriva è: bevi ma non guidare, bevi ma non metterti in pericolo. Mentre ad ogni ora del giorno e della notte su ogni canale televisivo la testa dei giovani è martellata di spot pubblicitari che invitano a consumare birra, vino, whisky...".

Quindi toglietevi subito quella risatina, se non l'avete capito vostra sorellina è un'alcolizzata e ogni venerdì-sabato-domenica troieggia come una disperata, avvinghiata ai suoi compagni di balla e/o compagni di classe e/o compagni di scopate alcoliche. Del resto, fatevi un esame di coscienza butei, da chi avrà preso?

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Ovviamente mia sorellina ha preso da me...

Comunque devo dire che la situazione dell'alcoolismo veneto è particolarmente imbarazzante. La gioventù spesa nella capitale del Valpolicella mi ha portato a essere un'idrovora. Tutti quelli che escono con me e non sono di Verona si stupiscono sempre di quanto beva e quanto in fretta... E all'ombra dell'Arena sono considerato una mammoletta quando bevo!
Va beh...

Comunque, non per essere il solito pignolo spaccacazzo, ma la notizia è su La Repubblica, non sul Corriere...

Anonimo ha detto...

Posso pagare da bere alla giornalista che ha fatto l'articolo?? Qualcuno ha la sua mail??...
Potreste dirmi dove trovare con precisione le "phegheeeetteeeee ubriache che te la danno come se non fosse loro"??? Mai trovata una...

Anonimo ha detto...

B: ops hai ragione, innocente lapsus. Grazie per la segnalazione.
Comunque, volevo sì dire: i giovani bevono, hanno sempre bevuto, berranno sempre. Questione di costume del nuovo millennio che oggi c'è chi si droga meno di ieri per bere più di ieri. Denunciare la situazione, oltre ad essere stucchevole, è sempre lassista: se c'è la volonta di intervenire, si intervenga.
Altrimenti (e qui arrivo io, mia sorella è astemia) si rida leggendo articoli come quello.
Non credo del resto che studiosi quali Andreoli possano da soli risolvere il problema: 1) immagino voglia trarne l'ennesimo libro; 2) non siamo esattamente il paese che da ascolto agli studiosi/intellettuali, i quali hanno tra l'altro seri problemi di comunicazione con le sfere alte.
Per il resto: stai dicendo che tua sorella è una zoccola? Ok. Quanti anni ha?

Alfie: mah che ne so, hai ragione ragazzo. Certamente ci doveva stare quella foto: questa è mediocrità.

Anonimo ha detto...

Mia sorellina non si tocca. Ed è anche troppo giovane per prendere da me, per ora. In effetti non glielo auguro, perlomeno non al suo fegato.

L'articolo è totalmente inutile, lo ammetto. Perlomeno per scopi sociali. Per quanto guarda l'ilarità nulla da eccepire. Il racconto del sedicente sedicenne è a dir poco spassoso.

E quando trovate le pheeeghette fate un fischio. Per loro io ci sono sempre!

Upstream ha detto...

Vecchio mio ho scritto anch'io un paio di righe.

Viaggiando sull'interregionale.

Arrivo in via vico e vedo il tuo post.

Vuol dire che tra noi ci sono vibrazioni positive?

Pensavo fosse amore invece era un calesse.

amiamoci

Anonimo ha detto...

B: "Vorrei essere come Piero!", si leggerà presto allo stadio, eh?

Up: hey, occhi furbetti, mandibola sexy, naso frrranscese, zigomo aristocratico, "I do feel some good vibes, you know...".
Del resto neanche troppi meriti, sono stato imboccato da SitoMona (AlessandroId, tipo Q&A) al post precedente.

Comunque, well done Up. Solo che ora finirai tritato sul tribunale di VeronaVip. O dell'Abracadabra.

Comunque stasera ho avuto l'onore di udire the final solution: "Bisognaria brusar tute le fabriche de alcolici bisognaria, sti giovani ormai i fa altro che bear". E magnar-dormir-gussar. Nulla di nuovo sul fronte occidentale.

Anonimo ha detto...

Pensierino delle 1:57 del mattino:
Certo che è proprio buffo il mondo...
Gli psichiatri si occupano dei Butei che non vedono l'ora che sia finita la settimana per far festa, mentre dei "matti" se ne occupa un cantane e ci vince anche il Festival di Sanremo...
"El muro l'é cascà.. Par gnente!!" : )

Anonimo ha detto...

Tra l'altro ieri era giornata di notizie bomba, a quanto sembra: guardate un po' qua
cosa dicono...

Anonimo ha detto...

vittorino andreoli ha appena sfornato il suo nuovo "prinicpia della caduta delle certezze"...monta sul palco e arringa al pubblico che compra i suoi libri che le certezze son cadute...
peccato che se n'erano già andate 2500 anni fa con i sofisti del calibro di protagora, pirrone, sesto empirico, aristippo, cicerone, ecc ecc. "l'uomo è misura di tutte le cose" dicevano questi signori, in faccia a chi predicava entità superiori, giuste moralità, condotte irreprensibili di guide spirituali. intendevano l'uomo come individuo, unico, singolo. Giudice di se stesso.
ma è la solita lezione a pagamento dello psichiatra di turno...meluzzi, andreoli, crepet...belle e saggie parole senza dubbio.
Arriveranno proibizionismi, analisi in profondità della società civile, disagggi sociali, studi, provvedimenti, leggi ad hoc.

Durante la rivoluzione francese c'era un detto popolare che ironicamente faceva più o meno cosi:
"plus ca change et plus est la mème chose !".
Tutto cambia, affinchè niente cambi.

Anonimo ha detto...

ne avevamo veramente bisogno ?
secondo lui si !


«È tempo di incominciare un viaggio dentro
i princìpi, che significa dentro l'uomo: di ieri, di oggi...
per rendere possibile un futuro, l'uomo di domani.»
Vittorino Andreoli

I princìpi che da secoli erano un punto di riferimento indiscusso non sembrano più guidare il nostro agire, mentre le scienze positive pongono più interrogativi che certezze. E in questo clima di disgregazione si è imposto uno stile di vita che mira soltanto ad arraffare, «qui e subito» e senza alcuno scrupolo, gli idoli di oggi: ricchezza, potere, sesso... Tutto è entrato in crisi: la politica, l’etica, i rapporti umani, il rispetto della vita e della morte, centrifugati in un teatro dell’assurdo dove si vive soltanto nell’«attimo presente» senza curarsi minimamente del futuro. In questo libro Vittorino Andreoli, da sempre attento ai problemi dell’uomo, ci guida in un viaggio, affascinante e doloroso, alla scoperta di quei princìpi che per secoli hanno guidato il nostro comportamento e delle cause della loro caduta. Un viaggio nel quale si racconta il declino di una civiltà che riuscirà a sopravvivere solo se troverà il coraggio di scoprire nuove basi su cui rifondare la propria identità.

VITTORINO ANDREOLI (Verona 1940), neurologo e psichiatra di fama mondiale, riesce a unire al rigore dell’analisi scientifica una eccezionale capacità di divulgazione.

Anonimo ha detto...

ho troppo copiato il link all articolo su un blog a tema di repubblica, mo vediamo che succede...

Anonimo ha detto...

Out of Topic: B1 non hai approfondito la mia affermazione secondo cui Frut 1 sembra un po semita..


V Andreoli ha grandi soppracciglia

T!

Anonimo ha detto...

andreoli che parla di "arraffaggio"? proprio lui che vive in quel lussuosissimo appartamentino in centro a roma pagato dagli abbonati rai? mortacci sua!

Anonimo ha detto...

Alfie: tra l'altro il ragazzo è pure un cantante (ora) celebratissimo. Ma qualcuno che si ricordi la canzone d'esordio c'è, verooo?

Duchamp+Andreoli= LOVE. Leggerei libri di entrambi. Meglio se scritti a quattro mani!

Vixo: se è vero: minchia! E in quel caso è come sparare sulla croce rossa.

T1: magari lo sembra. Magari lo è. Comunque sia, è circonciso ugualmente.

B: anche quella notizia non scherza. Quasi quasi...

Alesh: ottimo lavoro amico, ottimo lavoro. Ora ti becchi le carampane che tifano per la giornalista.

Anonimo ha detto...

shizzle!!
l'ho erroneamente scambiato per quel figl' n' drocchia di alberoni, i'm so sorry!

Anonimo ha detto...

Una gaffe imperdonabile.
Meriti di finire a lezione dall'emerito sotto un corso di scienze della formazione a Verona qualsiasi.

E guarda che è tosta.

Anonimo ha detto...

qualcuno mi spiega che cazzo è "l'aperitivo BUM-BUM"????

Butel1 ha detto...

Sabbath: hey non fare l'antisballo tu!
E poi lo sanno tutti che è un marchio di fabbrica di Homer Simpson quando diventa Max Power.
"Hey Marge, Max Power non fa così, Max Power fa Bum-bum"

Anonimo ha detto...

Potrebbe anche trattarsi di un riferimento subliminale al noto masterpiece dei Vengaboys "Boom Boom Boom Boom"
Ne riporto un estratto.

If youre alone and you need a friend
Someone to make you forget your problems
Just come along baby take my hand
I need a lover tonight

Ohohoh ohohoh-this is what I want to do
Ohohoh ohohoh-lets have some fun
Ohohoh ohohoh-one on one just me and you
Ohohoh ohohoh

Boom boom boom boom
I want you in my room
Lets spend the night together
From now until forever
Boom boom boom boom
I wanna go boom boom
Lets spend the night together
Together in my room

sito mona ha detto...

Bei tempi quando piazza erbe era piena di tossici gheto sento franchi e catafalchi con l'ombrellone e la movida era concentrata al filippini la domenica mattina

Anonimo ha detto...

Minchia, mi fa riflettere molto sta cosa...
io non ho mai bevuto un granchè, nè tanto meno in piazza erbe...diciamo che ho una passione per i locali con bassa popolarità...però bevevo, e bevevo in compagnia dei miei amici un pò perchè "la birra" segnava come un evidenziatore su una parola in grassetto che quel giorno si chiamava "sabato", un pò per spirito di emulazione (che è doppio, perchè non te ne accordi ma bevendo emuli uno e un altro sicuramente emula te)...
Boh non so che dire...anzi una considerazione ce l'ho ed è che mi preoccupa molto di più l'abbattimento dell'età di consumo di cocaina. Ma questa è un'altra storia...

bretek

Anonimo ha detto...

Bretek: Sì è un'altra storia e, al contario, mi preoccupa molto meno: personalmente vedo la coca più da "fatti tuoi", l'alcol è in percentuale assai maggiore fonte primaria di incidenti vari. O così vuole la statistica.

Intanto, hey hey hey, ho visto che sei l'organizzatore di una prossima serata alla Scala.
Coraggioso.

frugulla ha detto...

Butel 1 o che tu fai? Pure qui( e siamo al terzo articolo) ti fai precedere dai livepointiani, con approfondito dibattito?
No no no non ci siamo ragazzo mio, ecco qualche commento, un taglio un pò diverso ma nulla di eclatante
Anche qui deja vu, vi fece male andarvi, a proposito nulla si legge più del famoso deja vu?
Voi che la notte la vivete ragguagliatemi, calò e risuonò sul venerdi dell'alter il de prufundis?