11 dicembre 2006

Discoteca La Scala, Verona

Aggiornamento
La discoteca la Scala di Verona presenta la nuova serata Old and Fashion(clicca)

Non avevamo mai parlato de La Scala, discoteca in via Provolo 24, Verona.
[Le note integrano il testo]

Premessa: che si dice in giro, per la rete, della Scala? (1)
Su un sito viene presentato pure come: ristorante, pianobar, discobar (2). Sullo stesso sito si precisa:

Il discobar funziona il venerdì e sabato con musica anni '70'80 nella dinner-room e hause music nella tavena della Scala i migliori Djs si alterneranno nella consolle della Scala il venerdì e il Sabato.

Altre ricerche mi rivelano che in passato La Scala s'era chiamata "Excalibur", "Grace", "Namida". Probabili, ulteriori gestioni/nomi. Comincio a ricordare qualcosa... (3)

Sabato siamo (4) andati alla discoteca La Scala.
Ore 01.20: Ingresso
Ore 01.21: Iniziale paralisi psico-cerebrale (scorgo senza ordine: tardoni imbellettati con le camicie rigorosamente a quadrettoni, sbottonate, magliette della salute in bella vista, tutti rasati poichè pelatissimi; le ladies: trucco trucco trucco anni 80, un meeting di maschere di cera, forse il Tussauds, vestiti e gonne con coscione in libera mostra, tette al vento, si distinguono sotto i cm di trucco numerose rughe, dovute un pò all'età un pò alle frequenti lampade (5)).
Ore 01.22: Ora riconosco pure la musica, la cara maranza italiota da ultimo dell'anno.
Ore 01.23: Tal'è, parte il trenino al ritmo di "Maracaibo, mare forza nove". Tutti gli avventori li radunati ballano, sempre ballano, comunque ballano, con o senza musica, perennemente fuori tempo e certamente sgraziati. C'è chi si urta, chi s'infila, chi cerca di coinvolgerci: praticamente, una balera!
Ore 01.24: Mannaggia, "la scala" che porta al piano inferiore dove, si dice, picchiava la hause (6), è chiusa. Nostro malgrado si resta al pianobar. Un incubo.
Ore 01.25: Consumazione. "Analcolico della casa grazie".
Ore 01.26: Tutto d'un fiato, 1 litro di beverone. Peraltro gustoso. Complimenti alla barista, che per l'occasione ci regala il décolleté che ci voleva. Altrettanto gustoso.
Ore 01.27: Passiamo dal via (7) e fuori, grazie!
Ore 01.28: Giudizio sommario: mai più! (8)

Note
1- potessi tornare indietro, continuerei a chiedermi che dice la rete di Elisabetta Canalis, per esempio
2- forse pure un pò supermercato
3- tra le altre, è stato anche un night ed è, comunque, sempre stato sull'orlo del fallimento
4- Butel1 + Frut1, di ritorno da un surreale tour de force alcolico a tappe from San Bonifacio to the downtown, passando per San Martino e San Michele. Da salvare l'ingente quantitativo di gnocche avvistato a Sanbo. Peccato parlassero un idioma tutto loro.
5- Frut1, comunque, tende a precisare in velocità: "Un paio me le butterei giù, sì" (lett.)
6- sì, proprio hause diceva il sito
7- alla cassa sono 10 € consumazione inclusa, onesto dai
8- quando butel1 dice così, significa sicuramente: "Mai più... fino alla prossima".

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah ah ah...avrei tanto voluto vedervi...
Bè dai, allora la mia ricostruzione del posto è stata fedele o meno?
Bye bye

Richie ha detto...

Te credo che quando era un nighclub ha chiuso subito! A due metri c' è il convento dei frati!

Seccedevano sempre queste due cose: a) i frati tentavano di imbucarsi per assistere alla lap dance ed entrare nei priveè (a proposito: a quando la recensione di un night club, magari la rosa nera di s.mariadizevio?)
b) i frati aspettavano a fine turno le ballerine per tentare di redimerle e finivano per innamorarsene!

Anonimo ha detto...

8 minuti e 36.. nuovo record italiano! Grrrande..

Anonimo ha detto...

Eh eh..in effetti quando siamo andate noi al piano di sopra proliferavano i soliti over 40 e le solite canzoni over il sopportabile!Si potrebbe fare una capatina insieme uno di questi sabati quando tutti i reparti del supermercato saranno aperti..e giù di sentenze!ci state?

Butel 2 ha detto...

eh bravo il mio caro butel1; un post pratico, spiccio, scorrevole,sentenzioso, dual band (lo mettono sempre nelle descrizioni)... che facciamo firmiamo un armistizio?
Tutti alla butcaverna.

Anonimo ha detto...

Dory: sì dai, abbastanza fedele.

Richie: La Rosa Nera, un nostro vecchio, vecchissimo pallino.

Norge: "Praticamente... ai limiti delle possibilità umane!"

Butela1: eppure questa volta sarò rigoroso: MAI PIU'

Butel2: Ok ok, alla Butcaverna. E lei, caro dott. Lecchincul, sarebbe ButRobin, che era il ricchionauz dei due se non erro.

Butel 2 ha detto...

Certo Robin era il ricchiunauz certamente. Però forse non mi sembra il caso di rinvangare un vecchio nomignolo a lei tanto caro.. Che so tipo: "C*******d*********iiii"?
Ad ogn modo per rendere più duratura la pax blogga ancora così fragile per questa volta farò robin suvvia!

Anonimo ha detto...

Azz, una balera??? E pensare che quando si chiamava Excalibur andava abbastanza bene, anche se dentro c'era un po' di tutto (persino il sottoscritto qualche volta).

Peccato... Certo che fare il trenino dopo i 16 anni, e prima degli 80, è proprio da "catém su quel che'l vién!".

MAH!!!

;o)

BenSG

Anonimo ha detto...

Secondo me ieri sera siete venuti a vedermi alla serata con i Corvi Parlanti al De Kamer.
Non so perché ma sento di avervi percepiti.

Anonimo ha detto...

a me "la scala" e' piaciuta.
certo ero imbriago..

Anonimo ha detto...

Alberto: E se così davvero fosse, non sarebbe il momento di farsi vedere da uno bravo? Comunque, Fezzi, capiti a fagiuolo: stavo per chiedere chi s'era fatto vedere ieri al De Kamer.

Personalmente non c'ero e chiedo venia. Butel2 invece ha fatto un salto verso metà serata e ne parlerà domani o dopodomani. Mi sembra d'aver capito sia andata bene, no?

Orsacchiotto.Stupidotto: vabbè, ma giochi sporco dai!

Anonimo ha detto...

BenSG: carissimo, forse tu sarai più informato dei butei: nella sua fase Excalibur, il locale in questione era stato anche night per caso?

Ciò detto, a me "Le rece del Ben" piace sempre*

* "perchè Sentenziosi dice stop ai blog che si spompinano a vicenda"

Anonimo ha detto...

Sentiamo cosa dice il recensore, comunque mi pare sia andata bene, è stata una cosa simpatica.
Non posso esimermi dall'argomento Excalibur, per tracciarne brevemente la cronistoria, caratterizzata da un mostruoso fenomeno di migrazione inconscia: Excalibur, poi Sonoria (per un paio di settimane), poi Grace, poi di nuovo Excalibur, poi Lady Bug (ovvero il night club), oggi La Scala.
Domani? Ferramenta, probabilmente.

Anonimo ha detto...

Alberto: già, è Migrazione Inconscia (sì a volte ritorna).
Stando così le cose, penso sia l'unico locale che ha abbandonato il proprio nome genetico per poi recuperarlo strisciando, per poi ributtarlo come il figlio della schifosa.
Attualmente La Scala è appunto l'unico locale contestualmente Risto-Piano-Disco-bar-teca.
Campioni del mondo.

Butel 2 ha detto...

yes men io c'ero!mi è piaciuta l'iniziativa. Domani arriveranno parole sentenziose sulla serata di domenica.
Ciau

frut di Udin ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

E’ andata esattamente così, Butel1. Tuttavia permettimi di precisare su un paio di questioni, giusto due.

a) Innanzitutto l’indecisione: entrare o non entrare?

butel1:” entriamo?”
Frut1:” si entriamo altrimenti non sapremo mai com’è questa Scala che porta nell’underground della house music veronese”
butel1:” Massì cazzo, entriamo”
Frut1:” aspetta un attimo…quanto si paga?”
butel1:”mah..18 euri o forse 20…?!”
Frut1:” Sticazzi! Ed ecco che ci pensiamo un attimo va”

Sguardi che s’incrociano, fronti corrugate che a vicenda s’interrogano, lunghi silenzi e palle di fieno rotolanti, tratteggiano un presunto quanto palese momento di esistenziali indecisioni.
A quel punto, due circostanze incrementano il disagio del trovarci in via Provolo 24. Subito se ne viene il desiderio di dileguarci senza lasciare traccia alcuna, magari proprio tornare strisciando in Piazza:

1-dal locale rimbombano sino alle nostre orecchie le note di “Balla Balla” seguita poi da “Video killed the radio star”
2-dal locale escono quattro persone di dubbia età: dai 30-35? Oppure 35-40? O addirittura over 45 che, parlando un idioma tutto loro, van fumando e lamentandosi, ché “M’aspetava de mejo, sio scanon”

Ma il mio companheiro la sa sempre lunga e veniva da un’abbondante seduta di brainstorming in rete. Ovvero, portava seco diverse info alla mano (per vedere quanto affidabili si sono poi rivelate, vi rimando appunto al post di butel1)

butel1:”Ma no vecchio, fidati vecchio, cioè guarda, ascoltami, oh vecchio tigggiuro che LA SALA HOUSE CE’ SEMPRE ed è la che i gggiovani vanno. Non ti preoccupare vecchio, queste mummie stanno uscendo dalla sala anni ‘70-’80, fidati vecchio”
frut1:”Beh se lo dici tu, grrrande vecchio! Ad ogni modo resta inteso che ho forse 10 €”
butel1:”Ri-sticazzi. Vabbè, scasho io vecchio, cioè, uè sponsorizzo io il gesto vecchio” (ndr. notare quanto butel1 risenta ancora della trasferta milanese).
frut1: “Bene. Entriamo”
Non prima di un ultimo momento di indecisione:
butel1 “Però non so vecchio, perché invece non ce ne andiamo, torniamo verso la Piazza?”
frut1:”Ma va, vecchio, non c’è più nessuno a quest’ora vecchio, e poi tra un pò i locali chiudono vecchio”
butel1:”Ottimo vecchio”
frut1:”Magari tiriamo su qualche bella tardona” (ndr. gli obiettivi di Frut1, sono sempre discutibili)
butel1:”Grrrande vecchio. E comunque tranqui vecchio, scese le scale sarà pieno di gggiovani”
frut1:”Ne sono sicuro vecchio (e tra me e me penso: “Sì, come no. Butel1, tu sogni ragazzo! E continua a sognare; ed intanto sborsa pure i soldi per me va, che son al verde e ho pure la macchina in riserva. Tiè!)
Il buttafuori che dietro di noi aveva già chiuso la porta è una scena che ho sognato, cribbio. Ed eccoci li, drinkcards in mano.
Buttafuori: “Ragazzi, alora qua son 10 euro con consumazione. Ma ocio, state attenti a non lasciare incustoditi i drinks sul bancone: ci sono gli avvoltoi!”.
Butel1: “Ottimo vecchio”
Frut1: “Grrrrande”


b) Dentro La Scala (che non è il titolo di un film porno)

Un’ultima tenda a separarci dall’ignoto, un panno di velluto (sintetico) ci nascondeva la visione della sala adiacente il limbo dell’ingresso: echeggiava ora il ritmo degli Europe, mai “The final contdown” trovò miglior contesto..
Entriamo.
Spettacolo agghiacciante: bentornati alle feste delle medie, dove al posto dei fanciulli con l’acne ed i capelli unti di gel, davanti a noi si stendeva una schiera di sempre-giovani (ma dannatamente non più gggiovani) stempiatissimi, abbigliamento da manichini della Standa nella fase fashion-trash anni ’80. A questo punto, dev’essersi trattato di una festa delle medie
Butel1: “Cerchiamo le scale vecchio!”
Frut1:”Qualcosa non va vecchio”
Butel1:”Cosa vecchio?”
Frut1:”Le scale sono sbarrate vecchio, da sotto non sento house music vecchio, non c’è nessuno vecchio”
Butel1:Ri-ri-sticazzi. Che si fa vecchio?”
Frut1: “A posto: consumiamo e teliamo vecchio”.
Nell’attesa del nostro beverone (rigorosamente analcolico, per non dimenticare), nei pressi del bancone due evergreen-girl con fare provocante danzano freneticamente una lesbodance da night club dei più infimi bassifondi metropolitani: per me, niumero iuno! In cerca di qualche old-boy, ammiccavano a destra e manca, con quello che definirei l’evidente scopo: “Stasera devo essere montata a dovere, ecchecazz!”. Che lo show abbia inizio: dopo circa 2,1 secondi le due sono circondate da quattro uomini, camicia sbottonata, crapa lucida, lingua sbiascicona, sudorini in tempia. On the dancefloor: gruppo di old-ladies dalle corte gonne e dalla tetta on focus con convulsioni da febbre del sabato sera, ballavano l'hully gully. A lato della pista: tardo-boys dai desideri più perversi sorseggiavano i loro drinks con sguardi famelici passando a raggiX TUTTE le donne del locale sgomitando come ragazzi ad una, appunto, festa delle medie. Per citare e precisare butel1: una balera… in Piazza Erbe. Sul cubo: danzante, s’esibiva una malafemmena di invitante aspetto in provocante abbigliamento (trash-troiaz style). Quando scopro il cubo essere un tavolino, penso pure: “Eh, si diverte come una matta”. E ti pare che inciti l’amica a salire sul tavolo? Si stava sfiorando la tragedia: una balena vestita di nero cercava goffamente con l’aiuto di tre-dico-tre persone di salire sull’improvvisato cubo: e spingi e spingi e tira e tira. Intorno si forma una catena di persone disposte a semicerchio in attesa dell’patatrac. Ok, l’impresa non è riuscita ma in compenso lo spettacolo è stato uno spasso.


c)lieve precisazione da parte di Frut1

In ultima battuta, già rendendomi conto di essere stato acido e odioso, volevo infine precisare che non ricordo di aver detto nulla del genere: ”Un paio me le butterei giù, sì”. Ammetto di essere stato distratto dal seno prominente della barista come pure dal bel “sorriso” della ragazza alla cassa ma non ho pronunciato nulla del genere. Ora non ricordo le parole esatte, e anzitutto sento di essere scusato causa sonore note dei Van Halen che rimbombavono nella mia scatola cranica creando scompiglio tra i miei neuroni (ndr. 2), ma ho usato modi più eleganti nell’esprimermi a riguardo.
Poi, che io non neghi che il concetto sia quello espresso da butel1, è un altro discorso: oh, a me piacciono mature, cazzarola.

Butel 2 ha detto...

frut un post no eh?

Anonimo ha detto...

Ahahahahah....
Frut mi fai morire!...."troiaz-style"...
Cmq dai vostri racconti si direbbe che sono stata un pochino più fortunata quando sono andata io...Anche se gli "over over over" spuntavano come i funghi da ogni dove!
Aloa

Anonimo ha detto...

Mi aggrego: un post no eh?

Del resto, se lo scrivi alle 3 di mattina dopo chissà quale ennesima sbronza friulana...
Sì questo ragazzo sta male.

Butel 2 ha detto...

Butel1 sarà il fuso orario di udine cosa vuoi.. non è possibile che sto minchione scriva sempre tra le due e le tre di notte.
Ad ogni modo sono romanamente sicuro che frut abbia detto un paio me le butterei giù almeno una volta a sera lo dice. E' il suo motto. E un pò anche quello di tutti i butei ecco.

Anonimo ha detto...

Butel1, scusami, ma mi avevano ibernato (nel freezer, vista la temperatura tropicale esterna).

Da quel che ricordo no, Excalibur non era un night, ma una pseudodicotechina da "entrata aggratis con consumazione e musica sgiangia"; detto questo non escludo che in una delle sue mille reincarnazioni non fosse anche un night (ma di quelli seri, ci sono pur sempre i fracionfoli lì vicino, eh!).

Grazie per i complimenti, troppo buono, davvero.

Ciau!


BenSG

la vamp di verona ha detto...

bè nn c'è nulla da dire sull SCALO di VILLAFRANCA...bel locale arredato con buon gusto..gente giusta..di una certa classe...non c'è nulla da rimproverare a questo locale villafranchese per favore..e se ci fosse da ridire vuol dire che voi di locali nn ci capite proprio una pippa..

Unknown ha detto...

Ragazzi, io ci sono stata mercoledi scorso, ora che hanno spostato le serate dell'alterego una parvenza di House c'era.. e l'età media era 20/25... mooolto meglio della vostra esperienza!comunque siete sopravvissuti anche li... RESPECT!