13 novembre 2007

Mantra Cafe - Verona

Torniamo a parlare di locali a Verona. Un giorno in quel di via Cantarane, Verona, l’Harp Pub venne inghiottito (grazie mondo, grazie) e al suo posto (che tu sia dannato, mondo) dispiegò le proprie ali di cartapesta il Mantra, un locale senza karma.
Un inedito racconto di cronaca nera (= bevendo negroni) farà chiarezza sul tutto. Segue una nostra riflessione e arriva una novità, dove giuriamo di non prendercela ancora con 2Night.it (bugia)

Mantra Café - Verona

“Un sabato sera qualunque decido di andare a fare un giro al Mantra Cafè, ex Harp Pub, sito in Via Cantarane (zona univr). Per chi, come me, ogni tanto andava a bere una birretta all’Harp pub, sarà uno shock entrare al Mantra Cafè, sia per ciò che concerne l’arredamento, sia per la “bella” gente che fa da cornice. Se un tempo era il legno il componente principale dell’Harp ( dai tavoli alle panche, dal barista alla cassa) ora sono la plastica e l’eco pelle a farla da padrone. Addio anche al vecchio odore, sconfinante talvolta in fetore mefitico, delle “groste” al formaggio (una specie di pizza super formaggiosa) , scalzato da una fragranza simile ad un pout porri di alcool e big babol. Confesso che v’era un po’ di titubanza nell’entrare, data dal numero elevatissimo di persone di sesso maschile ( sembrava di entrare al famoso popper bar di San Michele, con flipper dalle gambe segate annesso, per giocare a 90°), ma decisi comunque di tentare la sorte. Rivoluzione!
Le donne ci sono e all’entrata, fa sfoggio di sè il mega bancone futuristico bianco. Poco lontano,vi sono alcuni tavolini bianchi con sedie bianche. Più a destra, un dj bianco che suona musicaccia techno (bianca?) e, alle sue spalle, il secondo troncone del locale, composto da divani di pelle bianca e tavolini bassi. Ordino una sambuca liscia, mi rispondono che è terminata. Ma come, finisci la sambuca di sabato sera? No way man! Ripiego su un montenigger. Bevo e levo le tende. In quel quarto d’ora passato al Mantra cafè, posso dire che con tale arredamento, il locale risulta un po’ freddino, a causa del colore bianco che è prettamente dominante. Il salone dei divani poteva essere sfruttato meglio. Tanti divani, salone grande, gente pochissima. Crea un senso di vuoto notevole, quasi opprimente.

mantra verona
courtesy from 2night.it


La gente. Strana. Giovani universitari alternativi e un po’ untini e qualche gruppo di najotti (immancabile). Al Mantra Cafè va riconosciuto lo sforzo nel tentativo di proporre un arredamento fashion(?), anche se ormai banale e inflazionato. All’entrata, il locale sembrava abbastanza pieno di gggente, ma l’occhio sentenzioso conosce ormai il vecchio barbatrucco degli avventori posizionati appositamente dal gestore all’ingresso (saranno li stessi ragazzi seduti dietro Magalli a Piazza Grande? Le sagome di “Mamma ho perso l’aereo” insegnano).
In conclusione, un luogo dove bere uno shot veloce per poi approdare a lidi migliori. Per chi andava all’Harp, meglio evitare. Per tutti gli altri, pure.”


Butel Saval


Giuste osservazioni.
Feci pur io un salto al Mantra Café poche settimane dopo l’apertura, circa un anno fa. Ricordo dette cose:
-un “inedito” (oohhh) arredo… un arredo come dire... aspetta aspetta… com’è che lo chiamano, minimal chic, sì, dev’essere minimal chic (dov’è che l’ho già sentita?), il solito vistoso arredo moderno asettico, ma un asettico inedito, non quella fredda eleganza, no, quell’effetto di freddo allo stomaco quando quest’è pronto a liberare ‘na vomitata sul panismo kitsch che ti avvolge
-happy hour nel giorno x (mi pare il mercoledì) quando il locale è preso d’assalto da universitari sbarbatelli che “cioè super tega o no vecio?” [ndSentenziosi: facciamo che no?], universitari proto-economisti con genoma del rincoglionito nel 99% dei casi, universitari in tesi da quell’estate del ’58, scienziate di Sci.De.Com. a seguito dei primi, secondi e terzi che cercano qualcosa di alternativo, qualcosa di nuovo, cioè qualcosa ggiusto e ovviamente si sentono subito a loro agio. Sono d’accordo. Sono dove devono essere. Lì, al Mantra. Cominciamo ad evitare queste persone (tutte), grazie.
-baristi (e personale in genere) col cervello di un topo down e la simpatia di una ginocchiata nei coglioni
-spazi più ampi di quanto sembra ad una prima occhiata, tenendo inoltre presente che il 50% degli avventori maschi persevera nel sostare tra la soglia e il marciapiede: ah, cosa non si fa per piacere al capo nella speranza di farsi assumere come buttafuori
-cocktail tutto sommato onesti, assaggiato di peggio, assaggiato di meglio
-pheeghette che non parlano la nostra lingua evidentemente (o voi non parlate la loro, come vi pare): usano un codice segnico tutto loro fatto di versi delfineschi, mimica scimmiesca, cinestesi serpentina, oltre agli immancabili “cioè”, “mollati” e tutto il cucuzzaro. Tante belle Bavose, senza Luca Laurenti [auguro al mondo odierno che quel cretino abbia smesso di fare quell’imitazione, in caso contrario vi invito a tirargli un lavandino nei denti, grazie]
-praticamente, il Mantra Café di Verona è un incubatore della Biblioteca Frinzi di Verona. Pardon, un incubatore di scarti della Frinzi. E chi conosce la prima scelta della Frinzi, sa che ciò significa “Verso l’infinito e oltre…”, dove nessuno era mai stato prima. Né anela ad andare.
-MAI PIU’, il bar Mantra è da evitare come la peste. Anche se almeno quella ha una propria utilità funzionale (dovrebbe ucciderti), laddove il proprio tempo speso al Mantra non ha senso e basta.

Novità in Maison Sentenziosi: arriva il contraddittorio
Lettori: ”Hey, cazzo dite, non abbiamo bisogno del contradditorio, ci fidiamo ciecamente di voi”. Non fidarsi è meglio, come sa bene Butel2… ehm cioè volevo dire che io non mi fiderei neanche di vostra madre. Con tutto il rispetto per i bambini.
Scherzi a parte, Sentenziosi fa seguito alle considerazioni (un po’ idiote) di quanti sovente e solerti ci fanno presente per mail che “Sì vabbè bravi, ma non vi va mai bene niente, non offrite mai l’altra faccia della medaglia”.
Perché, la medaglia ha un’altra faccia? Quante cose si scorpono su internet... Ok ok ragazzi, contradditorio in arrivo. E che contradditorio. Rullo di tamburi, voilà

Mantra piace a 2Night.it
Ovviamente “Il mondo è bello perché vario” e siccome “Le soprese non finisco mai” ed “E’ sempre tempo di esami” (del resto “non ci sono più le mezze stagioni...”) a 2Night.it il Mantra piace assai. Ah sì? Quelle cose, che non ti aspetteresti, inattese come la foto di Berlusconi alle spalle di Fede. Comunque sia, a mo’ di contradditorio proponiamo estratti della recensione del Mantra dei nostri indiscussi idoli del giornalismo della notte che piasce alla ggente che piasce:

"Location ideale per una serata tranquilla a sorseggiare un cocktail o un buon bicchiere di vino, come anche a godere di un concerto live o un dj set"
Lo spazio multiuso Mantra è sempre a vostra disposizione. Ideale anche per: shopping, partite di calcio, mostre, cucina, fare l'esame della patente, dare la tesi, musical, varie ed eventuali, la seduta è tolta.

"Al Mantra il target passa da quello giovane universitario a quello adulto amante del design ricercato, unito alla semplicità di una gestione "easy" ed accogliente"
Mh, sfugge solo a me come un viscido serpente marino il trait d'union tra il giovane universitario e l'adulto amante del design ricercato? Inoltre, pieno di adulti amanti del design ricercato a Verona.

"Qui le feste sono un appuntamento da non saltare, a tema o Erasmus,l'importante è che finiscono sempre per essere divertenti ed originali"
Ok, ok... ammetto di aver saltato 365 giorni di appuntamenti sempre divertenti e originali: i party a tema e/o Erasmus, Originali come le borse "negre" di via Mazzini

Il tutto venne pubblicato a novembre 2007. Siccome a 2Night.it - ricordiamolo! - è in atto una rivoluzione (i locali li potete votare Voiiii! Sììì, vooiii!), gli utenti di 2Night.it mostrano di apprezzare già moltissimo il locale:

mantra cafe verona

7 commenti:

Anonimo ha detto...

design ricercato? no dico...DESIGN RICERCATO?!?!?!?!?! quella astronave bianca tipo volevo-fare-il-figo-ma-non-avevo- abbastanza-soldi-allora-ho-fatto- il-figo-low-cost-ma-non-avevo-ancora- abbastanza-soldi-allora-ho-arredato- solo-metà-locale secondo qualcuno è DESIGN RICERCATO?!?!?!?! sono morti tutti in un colpo solo magistretti sottsas castiglioni e caccia dominioni. che ieri stava benissimo tralaltro. e comunque nessuno vuole più lavorare la terra

Butel1 ha detto...

Sicché non sono stato l'unico ad avere l'impressione che metà esatta del locale fosse non arredata. Perchè - disciamolo - in effetti è così, dai!

Butel Saval ha detto...

concordo butel 1...comunque sia, postasso.

Anonimo ha detto...

anche se è vicino a casa mia mai visto nè sentito
meglio così

Anonimo ha detto...

Nota positiva del locale: l'architetto... Il triangolo: porta, marciapiede e marciapiede ancora... funziona da dio e la gente ringrazia. Età media la vostra e non i miei 20 di pura energy. I piatti del dj hanno un cattivo sapore e non se li fila nessuno. Capisco che gli anzianotti vogliano music a crepacute, ma il Mantra può solo puntare sul "bar da shots": in cui tipo con un qualsiasi pheega arrivi, bevi e si parla... di quale sarà il prossimo bar della serata!

Anonimo ha detto...

la zona dietro al bancone è sempre vuota, il locale non mi piace proprio, non si riesce a parlare

Anonimo ha detto...

lollone per la frase: "pieno di adulti amanti del design ricercato a Verona"... sto ancora ridendo. Però (c'e sempre un però...) sentenziosi a mio avviso il citare 2night e deriderlo è un pò come sparare sulla croce rossa (o come dice il mio vecchio: "darghe a un butin che caga")