29 giugno 2007

Italian Renaissance

Italian Renaissance

Verona dal 28 giugno al 1 luglio - TECA, in via Basso Acquar 28/A
Preceduta da una preinaugurazione (ormai è obbligatorio pre- inaugurare sennò chi ti fila più?) venerdì 22 giugno alla Fnac di Via Cappello, italian renaissance denominata nel prolifico immaginario di Butel2 LA COSA, ha definitivamente aperto i battenti ieri giovedì 28/6.

italian renaissance

LA COSA è un nuovo sistema di rappresentazione artistica; funziona pressochè come Smack Down il carrozzone del Wrestling itinerante, solo che invece di portare in giro dei fenomeni da baraccone che ogni tanto s'ammazzano (ciao Chris ciao), esporta un format che aggrega le avanguardie artistiche, nel campo della grafic art, di varie città italiane.
Non solo immagine anche workshop tematici e musica, a partire dalle 21 coi soliti gruppetti indirochesse de innovà (si dai ci siamo capiti, MURMUR, Dioniso, Fake P.).
Infine interessante il duo lesbo di electro dj Jennifer Manzo e John Marangoni. Dopo un inizio stentoreo il dj set decolla e fa ballare. Anche i cani.



Entrando alla teca si rimane disorientati. Non si può fare a meno di interrogarsi su come tutto ciò sia arrivato a Verona. Sì a Verona, la capitale dell'inerzia, per quattro giorni in un loft d'avanguardia ospiterà un allestimento di esposizione grafiche di eccelente livello e contemporaneamente sarà possibile sollazzarsi al bar con ottimi drink e godere della migliore musica live veronese nonchè un fresco dj set.
Entrando, dicevo, per alcuni istanti si avrà l'impressione di essere a New York, anzi no, è proprio come se New York avesse stuprato Verona, vi si fosse inserita con violenza (Pronto, Verona?Ciao so Niuorc mo te sfondo).


Tuttavia un solerte vaccadì di stupore, di fronte a tanta bellezza, pronunciato da qualche veronese Doc, rimetterà tutto a posto dalla dimensione metafisica dalla Nuova York alla Vecchia Verona reale, però più bella, per almeno quattro giorni.



Ultime considerazioni; Italian Renaissance è un'iniziativa lodevole bella, bene, bravi bis. Ma non andate alla Teca dopo essere stati alla proiezione di Transformers (pura arte) tutto sarebbe poi sottovalutato.

Italian Renaissance: to be continued..

28 giugno 2007

Hiroshima Mon Amour

Hiroshima Mon Amour - Live at Roots

Esattamente un anno fa, quando ancora butel1 si mimetizzava in piazza erbe travestito da calice di spritz alla ricerca di spunti per il suo futuro blog, parlando degli Hiroshima Mon Amour mi esprimevo in questi termini:


Volete sentirvi dire che il piglio è tipicamente brit ma che i nostri non disdegnano scampagnate nella scena rock newyorkese (interpol su tutti), che le sonorità si muovono sull’asse della recente ondata “indie new wave” dai contorni sfuggevoli e non ben definiti (Strokes, Killers, Maximo park + n a piacere di altri gruppuscoli visti a rotazione su mtv brand new) (..) che “Sì è l’ennesima indiequalcosaband tracotante e spocchiosa”? Bene, gli Hiroshima Mon Amour sono tutto questo.

hiroshima mon amourIndierockerz di tutto il mondo unitevi (peggior copy di sempre)

Che retorica, che sapidità. Ancora un po' e mi facevano caporedattore di rolling stone.

Essendo stato, oggi come allora, adeguatamente prezzolato per lanciarmi in lodi sperticate, confermo quanto scritto.
La domanda a questo punto è : quanto ti hanno pagato? Chi sono esattamente gli Hiroshima Mon Amour?
In breve. Un gruppo di gggiovani ragazzi veronesi che si diletta in un gustoso e trascinante indie rock glam wave, dal tipico flavour anni 80 (definizione modello "1colpo al cerchio e 1colpo alla botte"). Alcuni di loro cercano di sublimare nella musica i pesanti disturbi della personalità che li affligono: uno crede di essere ancora in vietnam (a corte radisi era infatti un po' teso perchè temeva da un momento all'altro un incursione dei vietcong direttamente dalla campagna circostante), un altro circola con acconciature di discutibile fattura, beandosi del rapporto di stima (carnale) con il suo parrucchiere vittorino. E mi fermo qui.

hiroshima mon amour verona



Al di là di tutto ciò, i nostri hanno maturato una certa esperienza on stage, affinando la loro resa dal vivo. Più affiatamento, più senso del palco, più spinta. E anche più groupies, rigorosamente di sesso maschile e aperte alle mille sfumature dell'ammmore diversamente eterosessuale. I sentenziosi (nella persona di b1) in testa a tutti, specialmente quando è momento del trenino.
Nel mezzo, qualche aggiustamento di formazione (nuovo bassista + tastiera per rendere il quadro sonoro più compatto) e soprattuto un EP, fresco di stampa.

hiroshima rock band verona


Here Comes The Hurricane
, un ciddì che raccoglie due o tre singoloni killer + un pezzullo lubrifica mutandine smaccatamente teen (nel disperato tentativo di rastrellare qualche consenso tra le liceali).

Prossimi appuntamenti live:

- Sabato 30 giugno, ToMareParty, c/o Quinzano (solo il nome spazza via interi decenni di studi sul copywriting). Che cosa c'azzecchino gli HMA con un raduno ska beat lo scopriremo solo il giorno dopo, quando a turno ci racconteranno di come siano stati brutalizzati da una falange compatta di nerchie mods al ritmo del two drops.

- Domenica 15 luglio, verona rock 2007, c/o Deltaland Caprino V.se. Gli HMA selezionati per le semifinali dell'omonimo concorso per band emergenti. Se non ho capito male un loro brano finirà nella compilation del concorso stesso. Loro non lo sanno ancora, ma il brano in questione figurerà come ghost track e soprattutto sarà registrato al contrario. Ottimo risultato amisci.

Qui il loro myspace.

Ah. Se arrivate tardi ad un loro concerto non disperate. La loro cifra stilistica riposa nel riproporre quasi metà del repertorio nei bis, in modalità loop. Se sentite degli spari è tutto sotto controllo: si tratta di un incaricato dello staff che cerca di centrare con un fucile lancia-siringhe-anestetiche il cantante.

In caso contrario, attaccano con la cover di Mr. Brightside. Ecco gli Hiroshima Mon Amour dal vivo:



Se non vedete il video, cliccate qui

27 giugno 2007

Festa Mucchios - Lonigo, Hotel Alle Acque

Festa Mucchios a Lonigo - Hotel Alle Acque

(riprende dal post precende Roots Live)

Ore 2.15
Lonigo era più lontana del previsto. Sopravvivono alla spedizione Butel1-2-4 e Frut1. Giungiamo in logo. Parcheggiamo verticalmente, la collina non perdona e l'uomo del parcheggio parla schietto: "Alora, il parcheggio saria un euro; ma sicome che si scivola giù con la machina, se non tiene, vi ridiamo un euro". "Ok, vanno bene 50 centesimi?". "A posto!". In teoria, se ora abbandoniamo il parcheggio, abbiamo creato valore.
Ore 2.16
Pisciata collettiva sulla butmobile. Butel1 non sembra apprezzare. Così ci piscia anche lui. Intanto lo champagne sta per finire. Sì ragazzi, la Butmobile ha un assetto fornito di armi da fuoco. Spalla a spalla, svettiamo sull'hotel e ammiriamo il panorama prima della battaglia.


festa lonigo hotel acque
musiche di Morricone

Organizzano la festa quelli di Mucchios.it (a ridaje con ste -s). Le premesse sono le solite, facciamo parlare direttamente il sito:

ProHibition è la one-night dei tabù fatta divertimento... Siamo ormai al quarto appuntamento di questa notte che emerge rapidamente, si evolve e combina musica, moda e uno spettacolo decisamente sopra le righe.

Musica, moda... si evolve e combina...
Mica finisce qui. Mucchios butta sul piatto: un hotel di design d'avanguardia, cinque dj per tutti i palati (dalla minimal alla paesanal), ingresso in lista, festa privata al piano superiore. E come sempre: fashion e bella gggente. Il trashometro avanza.
L'hotel sulla carta era mica male:


festa hotel alle acque hotel alle acque

lonigo hotel alle acque

Ore 2.17
Siamo dentro. Primo screening. Avete presente quando vi dicono che la festa è piena di bella gente e tu passi la prima mezz'ora a cercarla? No ma una, mica 430 persone. Niente, al momento solo butei e tosi, tutti piuttosto autoctoni nel fare e nel dire.

Location: Hotel Alle Acque
Tre le sale. La hall principale col bar e l'annessa scala ai piani superiori, la sala "disco music" e il fumoir esterno, gremito come sempre.
Questa una delle sala de ballà: design è di design. Certo... quanta gggente. In tutto tre, mosche escluse.

festa mucchios


L'offerta musicale è sì variegata, ma fa comunque sempre cagare. E scusate se abbiamo detto comunque. Si alterneranno pezzi di minimal house a minimal maranza (ed è subito: "uuuunn'estateeee al mareeee").
Al piano superiore una festa privata cui non si accede senza invito. Tentano di bloccarci. Poi il potere di alcune pose da veri poseurs unite alla solita frase ammiccante "We're famouse people, you know?" (se non sei famoso, comportati come se lo fossi: nella bassa pare funzionare), ci apre le porte del privè. Saliamo. La festa è finita o non s'è mai consumata: anche qui un cane. Persino il piatto della frutta è ancora abbondante:

Trenta secondi dopo, non è più abbondante.

Capitolo avventori
Si aggiravano per questo party all'Hotel alle Acque di Lonigo, strane creature. Look d'ordinanza il jeans e la maglietta o la polo, tutte belle strett', stampe stampe, scarpe ginniche e tanto gel per tutti. Ma soprattutto, su le manniiiii


mucchios festa hotel alle acque

Avvistata qualche pheega, pagata probabilmente a caro prezzo. Si contavano comunque sulle dita di una mano. Questa la nostra coppia preferita:


mucchios festa lonigo

Per il resto, si consuma tutto tra alti e bassi (o alta e bassa): ora non c'è nessuno,

festa lonigo mucchios

ora c'è qualcuno, e Butel2 tenta di divertirsi secondo i costumi locali, sortendo effetti simili a quelli di un senegalese ad un comizio della Lega (sconcerto),

festa hotel alle acque lonigo

ora è improvvisamente pieno

festa hotel lonigo

parliamo sempre di 150 persone al massimo. Ma non è il capitolo presenze a difettare: si ha l'impressione che al di là dei drinks al bancone, delle sighe nella zona fumatori e del bighellonare tra queste due zone ("Andiamo fuori a fumare?" "Ok!" - "Andiamo dentro a prendere da bere?" "Ok"), il divertimento generale resti bloccato, costipato. Insomma, a parte il bollino italiano doc (la maranza music), pare non ci sia un cazzo da fare qui. Questo video sintetico dovrebbe trasmettervi l'atmosfera di festa totale e completa che si andava respirando. Per l'illuminazione, usate la fantasia:


Se non riuscite a vedere il video, cliccate qui

Ore 3.10
Mentre si odono i Gipsy Kings, la Rettore e via dicendo, si scatenano le danze selvagge nella hall. E' il moment Footlose per i butei e le due dame rimediate in loco per circa trenta secondi:

mucchios staff vicenza

Ore 3.11
Si salvi chi può: vuoi per i piedi fetusi di Butel2, vuoi perchè Frut1 è scappato da mo', vuoi perchè non c'è un motivo uno per restare, i butei tornano alla Butmobile direzione Butcaverna. Appena partiti, ci affianca la De Lorean. Forse il momento più emozionante del party.


festa mucchios lonigo
Anche se buttare l'auto (by Autozara) lì davanti,
così, resta una vera tamarrata d'annata

Voto finale: 4+
Giudizio di Butel1: "Dovevo essere più sbronzo, e giuro che ce l'ho messa tutta"
Giudizio di Butel2: "Bravi ragazzi, bravi. Adesso portateci alla festa"
Giudizio di Frut1: "Amisci, me ne sono andato via prima, vi siete accorti?"
Giudizio di Butel4: "Occhio alla strada siamo di nuovo in corsia d'emergenzaaaa!"

26 giugno 2007

Roots Live - Corte Radisi

Roots Live a San Martino Buon Albergo: prima dopo durante

Un'altra serata da Sentenziosi, un vero apogeo dei butei, di quelli che mancavano da tempi. In questa puntata:
-four stunning action events in one single night!
-buteis are sorted in three different buteisquads!
-sudden death (and rebirth) of Butel2!
-double feature... only at the SentenziosiGrindhouse
-alcol ciocchi and spakkarzy!

Sabato 23 giugno 2007, ore 21.20.
Butcaverna - CED (Centro Elaborazioni Deficienze)

Time goes by. So slowly. Fa caldo, ma non abbandoniamo i nostri fuseaux avec culotte. Siamo in sala pianificazioni. Totale eventi odierni vagliati: 241, dalla mostra d'arte a Venezia alla serata taglio-cucito al centro di aggregazione anziani di Ognissanti.
Ore 21.21
Prima selezione, isoliamo 4 eventi a Verona.
Ore 21.22
Seconda selezione: rimangono 4 eventi a Verona. Nel dettaglio:
-Mostra di Cezanne a San Giovanni Lupatoto (?)
-Aida Elettronica in Gran Guardia
-Hiroshima Mon Amour live al Roots di San Martino Buonalbergo
-Festa dei Mucchios all'Hotel Alle Acque a Lonigo (?)
Ore 21.22.10 secondi
Pausa merda.
Ore 21.23
Il piano di guerra è pronto. La mappa è spuntata, le rotte tracciate: quindici carroarmati rossi sulla Kamchakta.
Ore 21.45
Partenza. Primo errore. Mancano i biglietti per l'Aida Elettronica. Butel1 abbandona il gruppo e va in avanscoperta con la Butmobile.
Ore 21.55
Corso Porto Nuova. Quattro frecce davanti a Camera Sport. Tragitto Camera Sport - Gran Guarda in 9.15 secondi. Nuovo record del mondo. I biglietti sono presi. O meglio: l'ingresso è omaggio. E a che servono i biglietti allora? Nessuno sa, nessuno dice.
Ore 22.15
Butel1 rientra. Si parte per San Giovanni Lupatoto.

Mostra Itinerante di Cezanne

Aspettando la mostra...
Butel2: "Allora cosa sappiamo di questa mostra?"
Butel1: "Mah guarda, una retrospettiva itinerante dedicata al grande e vero padre del cubismo nonchè dell'arte moderna, copre un po' tutto il periodo della sua vita, sono cose da vedere queste mica..."
Butel2: "Ah, sai un cazzo insomma. Come mai a Sangio?"
Butel1: "Guarda che anche il Papa voleva alloggiare a Sangio, mica..."

Nel frattempo l'intraprendente Frut1 sta inflazionando la hot line. Dopo 111 telefonate, vuole sapere dov'è la mostra.
Frut1: "Amisci, c'è qualcuno? P-pronto? D-dove parcheggio? Chi sono? Donde vengo? Dove vado?"

cezanne mostra itinerante

Ore 22.30
Dopo un lieve misunderstanding col Fruttone nazionale (Butei: "Parcheggia all'hotel City" Frut1: "Tutto a posto. Ho già preso una camera"), giungiamo al Centro Culturale Umberto I°. La mostra retrospettiva su Cezanne è organizzata da Rivela.org. Date un'occhiata al sito, e capirete perchè Sentenziosi era tronfia di spannung. 1-2-3, entriamo tenendoci per mano. Siamo agitatissimi.
1-2-3, usciamo.
Rivela, paradossalmente, s'era scordata di rivelare che non c'era un solo cazzo di quadro. La prima mostra, senza quadri. Questa sì che è arte contemporanea.
Trattasi in sostanza di un percorso didascalico-esemplificativo in una stanza grande quanto i bagni dell'Alter Ego, circa i principali movimenti artistici da Impressionismo sino alle derive astratte della prima metà del secolo. Insomma, un po' di sana storia dell'arte, comprensiva di biografie, stampata su pannelli plastificati. Gentile la Maitresse ("Avete bisogno?" "Sì dov'è l'uscita?"), gratis l'ingresso, ma la cosa andava spiegata. O no?
Voto 4,5, tiè!

Aida Elettronica in Gran Guardia - Verona

Ore 22.35
Pronti a sloggiare. Il piano prevede una divisione: Butel1-2 in Gran Guardia; Frut1: benza + prelievo + conseguente smarrimento e altre 111 telefonate; Butel3-4-5: Corte Radisi a San Martino Buonalbergo, dove gli Hiroshima Mon Amour hanno appena lanciato

aida elettronica verona
(chiediamo venia, forse una delle più grandi
stronzate mai pensate in maison Sentenziosi)

il butsegnale: hanno bisogno di groupies!
Ore 22.55
Corso Porta Nuova. Due vodka Redbull a testa. C'è caldo, oh. Parcheggio DENTRO Camera Sport. E comunque quattro frecce, ufficialmente inserita tra le fonti del diritto italiano: hai le quattro? Tutto ti è permesso ragazzo!
Ore 23.00
Incomodiamo i nostri culi in una delle sala della Gran Guardia. Mentre in Arena la prima dell'Aida era già avviata da un paio d'ore, questo spin off dei poveri è disertato dai più. Manca il pubblico delle grandi occasioni. Deduciamo che questa non è una grande occasioni. Si accomodano sul palco i musicisti, concedendosi appena dieci minuti di ritardo (creare l'attesa va di moda pure a teatro). Eccoli, che belli:


roots corte radisi


Prima impressione: sono dei cazzo di neo-hippy made in California. Non ricordiamo il nome, ma uno aveva lo smoking verde con revert nero. Ecco, tipico americanismo, il casual senza confini: devo vestire elegante? Ok. Ma verde.
Lista della spesa: ci sono un paio di Mac, tastiere, una chitarra o forse un basso, una batteria, un cappellone, un altro, anzi tre, degli strani xilofoni suonati con l'asticella del cambio olio. Il complesso dovrebbe presentare una versione elettronica dell'Aida, appunto. Appena partono, è evidente che il genere proposto è molto interessante, c'è della ricerca dietro, accompagnano poi il tutto una serie di immagini più o meno a tema. Un crescendo musicale che sicuramente avrà conosciuto l'apice verso metà spettacolo, ci sarà stato modo di apprezzare il Trionfo, di esaltarsi per l'esplosione orgasmica dei suoni... ma se resti dieci minuti, non potrai mai saperlo.
E ti accontenti di un crescendo:


Se non vedete il video, cliccate qui

Voto finale: 6+
Giudizio di Butel2: "Sì bravi. Ma erano frosci".
Giudizio di Butel1: "No davvero?"
Giudizio di Frut1: "Amisci, dove siete? P-pronto?"

Roots live a Corte Radisi - San Martino Buonalbergo


roots-live-verona

Roots è la novità dell'estate veronese. Operativo da circa un mese e mezzo, Roots Live propone serate cotenitori di dj sets, drum'n'bass, live bands, arts, visual arts e tutto ciò che finisce con la -s. C'erano anche i buteis. Al Roots. Due parole dues: davvero niente male la cornice, tale Corte Radisi a San Martino Buon Albergo. I locali si sviluppano all'interno di un rudere decrepito, che conferisce un fascino estremo alla location. Le muffe forse non sono artificiali e nonostante il tutto sia ben confezionato, l'acustica è un po' quel che è (soffitti alti, muri spessi). Gli avventori, presenti in buon numero, sostano per lo più nelle aree esterne, sono eterogenei e colorati, merito anche dei glow sticks (n.b. ormai danno glow sticks anche a messa). Dentro, l'occupazione è parziale: la temperatura interna è vicina al grado di fusione del nucleo terrestre. Non tutti resistono.
Ospitata nella porcilaia, una mostra. Questa volta ci sono delle opere. O meglio: c'è uno che disegna stronzate astratte in grafica vettoriale, poi le stampa. Altre volte non le stampa e la grafica è composta da metalli fusi sopra. Tecnicamente una cagata imbarazzante, ma in porcilaia non aveva esposto nemmeno giammai Piero Manzoni, quindi è arte anche questa.
Selezione musicale post-band in genere piuttosto ricercata e originale per Verona: niente commerciale, niente su le mani, niente cubiste nè cubi, soprattutto drum'n'bass, dub, forse techno, forse trance, e forse qualche variazioni acid sul tema. Insomma, battiti al minuto maggiori di 140 sempre e comunque. Non per tutti.
L'ingresso è ragionevole (5 euri), tuttavia bisogna fare la tessera (eh, che volete, è un club esclusivo...). Prezzo onestissimo pure per i cocktail, ma variabili secondo indici Nasdaq aggiornati in tempo reale: ora lo paghi 4,5 €, ora lo paghi 3€, ora quasi quasi lo paghi 2,5 €. Il prossimo è gratis?
Avvistati alcuni vibs al Roots, ad esempio il Brese "What the hell che arnese".

Voto al Roots: 7+
Giudizio di Butel1: "Nulla di nuovo in generale. Nuovo a Verona".
Giudizio di Butel2: "Dov'era la mostra?"
Giudizio di Butel3: "Ho visto il Brese!"
Giudizio di Frut1: "Amisci avete visto che ce l'ho fatta ad arrivare?"

Ci trovavamo al Roots per sondare questi dal vivo Hiroshima Mon Amour, sedicente unica vera indie-rock band di Verona. Sembrano gli Interpol, ma mangiano pearà. Gli avevamo già frequentati qualche tempo fa e allora decidemmo che sarebbero stati maturi più in la'.
Sulla questione tornerà il nuovo rampollo Upstream, preparatissimo in materia gay boy band, con una recensione ad hoc (clicca qui per la recensione degli Hiroshima Mon Amour) [ndSentenziosi: nel senso che a questo punto dovrebbe saltare fuori Upstream da qualche parte con qualcosa di simile a: "Hey hey rrragazzi, eccovi la rece, vecchi!"]

Ore 1.40
Chi sa dov'è Lonigo, si faccia avanti.
Ore 1.45
Pronto? C'è nessuno?
Frut1 azzarda una timida ipotesi di traiettoria: "Puntare dritto su Vicenza, poi verso l'Isola che non c'è"
Butel2: "Ok Peter, mo' va' a incularti Wendy da qualche parte e fai strada".

To be continued...

Butel1 e 2

24 giugno 2007

6 Lime Staff

6Lime Staff. Ce mancavano questi.

"Adoro l'odore del Napalm di mattina...
ha il profumo della vittoria"

(Sentenzyosi Now)

Aggiornamento 26/6/2007
M. di LimePeople chiede venia per i ritardi alla messa in moto del sito, che peraltro scopro essere la versione 2.0 di Limepeople.it, gestori del Lido dei Ronchi a Castelnuovo del Garda.
Ad ogni modo grazie per le spompinate, in fondo mi felicita il fatto che tu abbia compreso (anche solo in parte) lo spirito di Sentenziosi: si cerca di fare ironia e satira, che come sempre supera intenzioni e abilità degli autori.
Dobbiamo declinare l'invito, Sentenziosi non concede appuntamenti pubblici. Decliniamo anche le lezioni marketing e "l'interessante" collaborazione, Sentenziosi non è uno staff di consulenti nè di event managers. Sentenziosi è un collettivo di Strunzat Managers Fruitori di Eventi. Se dovesse capitare, potremmo passare. O anche no.
In seconda battuta: chi sarebbe la persona scomparsa che abbiamo deriso? Mi sovviene Panto al momento.


Sono più misteriosi di Sentenziosi: nessuno sa chi si celi dietro al loro progetto.
Sono più fastidiosi di Sentenziosi: hanno spammato via email mezza Verona sponsorizzando le proprie serate.
Sono più ritardati di Sentenziosi: stanno lavorando alla creazione del nuovo portale da un bel po', troppo per credere che il progetto sia solido.
Sono più tamarri di Sentenziosi: in data 16 giugno, se non erro, hanno organizzato la prima "Super cena con paella vecio", la mail di spam ricevuta dal mio alter ego buono circa venti giorni fa, ostentava sfarzo e pompa magna a destra e manca. Il posto già l'ho scordato.
Sono più audaci di Sentenziosi: questo nuovo staff cercherà di sballare tutta Verona inserendola nel circuito mondiale del divertimento (primo obiettivo dichiarato, la stipula dell'asse "London-Verona by Night")

Di chi stiamo parlando?
Del Lime Staff, che ha depositato le proprie natiche scolpite nello spritz su 6lime.it

6-lime-staff

6lime.it, un sito che nasce monco e resta al momento monco, giacchè è costantemente under construction.

6-lime

Prime considerazioni
Il web è pieno di siti "under construction" , di fatto mai partiti quindi falliti. Il web è pieno di siti "under construction" che infine sono partiti dopo tempi biblici di attesa, per fallire alla velocità della luce. Il web è inoltre pieno di siti operativi a copertura di progetti di "eventi, pr, disco, divertimenti, pacche-staff" che sono più inutili di uno sputo controvento che ti rientra in bocca.

Stanno creando l'attesa (o cercando un webdesigner, fate voi)
Sicuramente stanno spaccando i maroni. Ovviamente anche un demente comprenderebbe che creare l'attesa è plausibile e ha senso laddove dietro vi sia un progetto coi controfiocchi. Su ragazzi, è il sistema della qualità. Sapete come funziona, o no?
Rispolveriamo un qualsiasi cazzo di manualetto marketing: il giudizio di qualità è sostanzialmente una semplice sottrazione tra

Giudizio di qualità = QA (qualità attesa/promessa) - QR (qualità ricevuta)

Ripeto: o dietro c'è un progetto della madonna, o il pubblico è scontento (vabbè noi non facciamo proprio parte del pubblico, noi siamo scontenti a priori).

Non sappiamo chi siano, ma è come se lo sapessimo
Vogliamo scommettere? Già mi vedo i luccicosi e accattivanti flyers. Già mi vedo gli ingressi più consumazione. Già mi vedo gli omaggi elargiti ai fedelissimi, mi vedo le pacche dei pr, le super-serate-vecchio promesse dai pr, quelle che strizzano l'occhio a nomi e temi "internazionali". Già mi vedo la dens miusik de noaltri. Vedo la totale assenza di dresscode, la contestuale totale presenza di camicette rubate alla costumista de Il pranzo è servito. Mi vedo l'elegantia elegantiorum. Ecc.

Conclusioni
Tutto ciò per dire che le antenne di Sentenziosi sono ben tese in ascolto e la modalità "Tora! Tora! Tora!" è stata attivata: oh sì, adoro questi momenti, quando Sentenziosi si prepara alla guerra. Io me ne stavo anche con le mani in mano, ma la spammata no, quella no. No no no.

Perchè, soprattutto, già mi vedo la nostra recensione.

22 giugno 2007

Festa Couver Tennis Verona

Couver by night inaugura le feste della stagione estiva

...e abbiamo il sentore che non se ne sentisse il bisogno. Ma procediamo con ordine.

Cartellino giallo per Upstream
Il comitato Sentenziosi, distaccamento del 1° B.S.A. - "Buuuh, spuaghe adosso!" - inoltra un primo richiamo ufficiale di demerito ad Upstream, reo di aver praticato del bidonismo ai nostri danni, preferendo alla festa al Couver Tennis di Verona la visione ripetuta n volte di "Rocco contro tutte" (extendend version con il vaglio della critica per ridare decoro agli spasmi), visione in solitaria, accompagnata da varie polluzioni notturne.
Che si pensava lei, Upstream, che noi siamo andati li a divertirci? Che ce l'ha detto il medico? Questo è uno sporco lavoro. Ché se avessimo voluto divertirci, ce ne stavamo sul divano a guardare un film pure noi, ce ne stavamo. Roba da matti, cioè...
Siamo tuttavia sicuri che il nostro nuovo prode, in futuro ci saprà stupire con gli effetti speciali [parte il fumetto di Upstream che salta i cerchi di fuoco al Dehor urlando: "Mamma butta la pasta!"]

Festa al Couver Tennis - Verona

couver tennis verona


C'era una volta un circolo di tennis in fondo a corso Milano ultima a destra, che d'estate mette a disposizione i propri spazi esterni usualmente adibiti al quintetto "piscina, erba, baretto, sdrai, ombrelloni" per ospitare una serata, una festa, una cosa da gggiovani insomma, in genere il giovedì e/o il venerdì. Tanta gente, tanti drinks, tante canne.
C'era quel posto e c'è ancora.
E' la gente che non c'è più.
Questo giovedì 21 giugno si trattava dell'inaugurazione, o così mi pare di aver capito. La gestione quest'anno è finita in mano allo staff Simsalab... ehm Abracadabra il quale, come ci anticipa il nome, fa le magie: se l'anno scorso c'erano 400 persone, quest'anno 300 sono state divorate, scomparse nel nulla. Non sono male questi.
In primis, appunto, l'afflusso quantitativo: l'anno scorso TUTTO era discutibile (a me, per dire, faceva cagarissimo questo Couver by night), MA non si poteva discutere la quantità. Pieno, anzi muratoooo!, era dire poco. Tanto che il fastidio era conseguente: volevi ordinare un drink? Beh, dovevi provarci. L'attesa al bancone poteva durare dall'ora e mezza alle tre settimane. La seconda e ultima volta che mi ci recai, fui più accorto e chiesi un mese di aspettiva (motivo addotto: "Serata coi butei").
La serata iniziava alle 22. Cioè in verità l'invito diceva 21, ma si è presto corso ai ripari. Ad ogni modo,
ore 22.10
Arriviamo. Intravediamo delle luci intorno al bancone, quattro gatti e una palla di fieno sospinta dal vento (o dalla magia di cui sopra, il vento non si vedeva dal 1819 - ricordate che anche questa è l'estate più calda di tutti i tempi). Ma è normale, troppo presto in fondo.
0,25 secondi dopo stiamo abbandonando, pronti a tornare più tardi. Andiamo in centro per un white russian (ormai sdoganato anche d'estate) in rapidità.
Ore 22.50
Torniamo. Situazione migliorata, ma ancora lontani dal potenziale top. Forse è ancora presto.
0,35 secondi dopo stiamo ri-abbandonando, pronti a ri-tornare più tardi. Ri-andiamo in centro per un white russian (ormai ri-sdoganato anche d'estate) in rapidità. Pure un Disaronno, così.
Ore 23.50
Non c'è due senza tre. Bellissimo! Super festa! Bravi tutti!
Ore 23.50.01 secondi
Macchè, non siamo abbastanza sbronzi per la surrealtà. Certamente c'è più gente ora, le prime auto posteggiano fuori, ma non è ancora abbastanza: il quadro resta piuttosto spoglio. Vabbè, a questo punto le nostre persone non si scomodano ulteriormente e prima di abbandonare tentano l'assalto al bancone, il buffet (la pastasciuttata piccante) era free e gustoso. Perchè tutto ciò? Ma che discorsi: perchè noi sputiamo sul piatto; poi ci mangiamo pure!

Secondo punto, l'avventore medio: se dico Abracadabra, dico Berfi's. Se dico Berfi's, dico età media 20 anni. Se dico 20 anni, sono buono. Ma questa critica non regge, nel senso che questa è la loro clientela e va bene così. Semmai siamo noi i coglioni fuori target (dalla regia mi dicono che la cosa è ben nota). Certo che se l'anno scorso l'avventore medio era il lampadato made in Piazza Erbe e lei la pheeghetta veronese 23-24 un po' commessa e leggermente fuori corso ma che "cioè presto me ne vado da Verona", ora le cose sono un po' cambiate.
Senza calcare sull'età, diciamo che le giovani generazioni portano seco i soliti omologati inestetismi. Brividi.

Terzo punto, la selezione musicale: presumo che siamo arrivati in tre momenti no. Questa ambient-house molto fredda, con battute minimali che strizzano l'occhio ai tirolesi, dopo trenta-secondi-trenta che l'ascolti è sopravvissuta alla propria utilità. Ma, a onor del vero, i gggiovani sembravano apprezzare. O avevano l'iPod?

Quarto punto, un dubbio personale: l'idea degli audio-visivi proiettati è buona, ebbravi, finalmente ci sono arrivati anche a Verona (inaugurato da Interzona, a dire il vero). Però l'allestimento sembra davvero buttato lì, una parete-pannello a pochi metri dalla consolle nei pressi di una lampada a forte illuminazione che vanifica il proiettore.

In conclusione
-i giovani anzi i giovanissimi saranno stati soddisfatti. Tra l'altro è il momento di fare un ragionamento su ste pheeghette appena (o forse) maggiorenni: inizio a capire l'aumento degli stupri in tenera età. Avessi diciott'anni anch'io, sarei un ragazzo certamente più felice. Zioskan. Conosco almeno una persona (inizia per F., scrive su Sentenziosi, è di Udine) che rischia di rientrare nel novero dei violentatori, prima o poi.
-i meno giovani, non saranno stati soddisfatti. Anzi, non saranno e basta: chi li ha visti?
-la location è molto valida e ci sono tutti i presupposti perchè ingrani anche quest'anno. L'Abracadabra, battute precedenti a parte, non arriva dal nulla, qualcosa sapranno pur fare.
-inanto l'afflusso è stato di livello medio-basso, secondo noi. Forse è il giorno prescelto (giovedì), forse è l'effetto inaugurazione, forse la gente aumenterà in numero, forse andrà sempre meglio. Con le ipotetiche siamo a quattro.

18 giugno 2007

Telearena Telenuovo e Verona is Burning

Per Telearena e Telenuovo, Verona sta veramente bruciando

Per il video Sentenziosi vs. Telearena/Telenuovo/Corriere di Verona vai in fondo!


telearena


Aggiornamento
Giorni da up&down, ma il nostro ego è quasi sazio: gli applausi ricevuti sulla croisette per Quarto Butel, il nuovo video di Sentenziosi, ci stanno ripagando di molti smacchi. Seduti tra Laetitia Casta, sempre arravanata dal buon accorsi, e Emmanuelle Béart, bella ma fuma come una turca, ritiriamo l'ambita palma di legno tra l'ovazione dei francesi che salutano Butel1 e Butel2 all'incontenibile urlo di: "Vive Sentensiosì! Vive la merde!"[comunicazione agli utenti: questo articolo si inserisce ovviamente nel filone Telenuovoarenianocorrieresco del giornalismo di servizio e, comunque e sempre, affidabile]

Se credevate che fossimo a Parigi... sbagliavate. Era una manovra diversiva per far salire ancora di più il prezzo di un ipotetica intervista concessa in esclusiva al "Messo Comunale".
Il successo di Verona is burning sembrava non placarsi: contesi da stampa e tv locali (Corriere di Verona, Telenuovo, Telearena) ma non solo (Fortune, People, ecc.) Sentenziosi ha combattuto la battaglia contro l'agguerrittissimo fronte mediatico scaligero cercando di trarne il maggior numero di riscontri possibili. Il blog impazzisce, i commenti spiccano il volo, i server saltano, vettura aziendale, quattro segretarie in topless, poltrone in pelle umana e vegetazione lussureggiante nello studio.

Ogni scalata al successo è seguita da...
Ma non poteva durare, i butei non avevano calcolato il fattore P. (ovvero il fattore provincialismo) per cui una volta individuato il video choc o schock tutti si dimenticarano di citarne i potentissimi autori. E dopo appena tre giorni di successo, fallimmo.
La cronaca di quei tre giorni concitatissimi in questo video di una storia realmente accaduta.

Butel Quarto (potere)
ovvero "I media veronesi accusano Sentenziosi.com e Sentenziosi.com gode".
Perchè noi, nella polemica, ci sguazziamo. Se non vedete il video, cliccate qui



Il video sta diventando un'apprezzata sperimentazione nella maison Sentenziosi.
Questo è dedicato ai nostri fans (n.d.fans: Sentenziosi, andate a spalare il luame va')

Il nostro ego ferito, feritissimo fu. Cioè, nemmeno le forze per sbronzarci e dimenticare la faccenda, cioè. Ecco che ci siamo dovuti rifare con questo ultimo video in cui compariamo impettiti e compiaciutissimi di noi ma, alla fine, si torna nell'oblio com'è giusto che sia quando la "notorietà" ti viene elargita di riflesso (anche se si poteva evidentemente fare di più, chessò citando gli innominati autori ad esempio) dal giornalismo locale in genere e da quello scaligero in particolare.

Verona is burning: Telearena Telenuovo Corriere di Verona

Stampa locale vs. Sentenziosi
Corriere di Verona, Telearena, Telenuovo

Circa l'interesse della stampa nei nostri riguardi (o meglio nei confronti del nostro video, citare gli autori/le fonti non è uso diffuso a quanto pare), dopo aver recuperato articoli e audiovisivi, siamo infine riusciti a fare il punto della situazione.

Questi i due articoli del Corriere di Verona (cliccate sopra per ingrandire):

corriere verona is burning
Corriere di Verona - primo articolo su Verona is burning
"La gggente è stufa di Sentenziosi che alcolizza tutti"

corriere di verona

Corriere di Verona - secondo articolo su Verona is burning
SERT: "Sentenziosi? S'è na vergogna!"

Questo il servizio di Telenuovo (se non riuscite a visualizzarlo cliccate qui):


Questo il servizio di Telearena (se non riuscite a visualizzarlo cliccate qui):


Fatta eccezione per il servizio dell'ultima emittente locale, che offre un "oggettivo" sguardo sull'uso-abuso dell'alcol giovanile e, guarda un po', decide di tirare dentro Verona is Burning, notoriamente una delle principali cause di tali comportamenti (secondo forse solo alla vendita stessa, ma attendiamo a riguardo i loro affidabilissimi grafici senza fonti citate - è un vizio!), tutto è costruito sul nostro "Video choc", maccheddico video choc, "Video rap choc".

Sentenziosi: il nuovo video
Solo il Corriere di Verona, e solamente in seconda battuta, ci fa dono di una lieve nomea. Per gli altri, ci sono degli autori che fanno cose e vedono gente e ogni tanto vanno su YouTube.
Ma a parte lo smacco autoriale, resterebbe da riflettere sul tipo di giornalismo proposto.
A noi il giornalismo creativo piace, piace molto. Anzi, poichè pensiamo di saper mettere le mani nella marmellata con esiti altrettanto creativi, ci stiamo permettendo di rimontare il tutto.

17 giugno 2007

Dekamer Verona - Freestyle rap contest

Freestyle rap al Dekamer

Ma prima.
Mi ci vogliono sempre un paio di giorni, di ritorno dalla ville Lumiere (come da qualsiasi altra città fuori Verona), per riprendere il filo della situazione e capire dovo sono finito, tornato. Ieri era sabato. Era passato un solo giorno. Ho fatto un giro in centro. Sono crollato.

Bello vedere come certe cose non cambino mai. Qui trascendiamo la subcultura:
-in piazza Erbe ci sono sempre i soliti avventori impegnati a pronunciarsi all'insegna delle solite frasi (D.. c.. veeecio, spritz?), ad osservarti ponendo ad alta voce all'amicone i soliti quesiti esistenziali (D.. b... ma l'eto visto chel li com'el se veste?), a progettare il loro futuro nel medio-lungo termine (vecio dopo disco a Bardolino?)
-in piazza Erbe nonchè di fronte agli altri dieci bar di riferimento dislocati qua e là per il centro, tengono botta sempre le solite mitiche pheeghette veronesi, senza il minimo ricambio generazionale, con uno spritz in mano da circa 5 ore (o da 5 anni - e comunque sbronze, magari anche solo per finta) impegnate a pronunciarsi all'insegna delle solite frasi (Cioè io non c'ho cazzi, occhei?), ad osservarti ponendo ad alta voce a quella pazza della loro quarta migliore amica i soliti quesiti esistenziali (sì ma cioè quello li non si vergogna cioè?), a progettare il loro futuro nel medio-lungo termine (no cioè domani dopo l'aperitivo cioè devo troppo studiare, se no il prof. mi sega - pur sapendo benissimo che a Sci. De. Com. non le segano nemmeno se non si dovessero presentare all'appello)
-le solite feste nei baretti, una moda assolutamente idiota perchè, di fatto, queste non sono feste. Comincio a non tollerare più il Filini della Piazza che si presenta con il lauto invito "N'demo ad una (al Lui e lei)?", al quale ormai non crede più nemmeno lui. Quale festa? Improvvisano in un bar X (tutti i bar di Verona sono suscettibili del fenomeno) uno special price su un paio di bevande, una sorta di happy hour esclusivo (qui non trovi sconti su tutto ok barbone?), ad esempio sugli "ottimi" shots di rum FF - Frega Fegato (o Frega Figa anche), mentre le cameriere devono sfilare in hot pants, anche d'inverno e anche se di 80kg, e la filodiffusione promette di allietare il tutto con ettolitri di Hit Mania Dance. Edizione Summer '98.

Fin qui, concordo con le vostre prime impressioni, nulla di nuovo. Eppure, qualcosa di nuovo (per me) all'orizzonte l'ho scovato.

Dekamer - freestyle rap contest
Già, una "sfida" di freestyle rap al Dekamer, anche se il freestyle dovrebbe essere propriamente una disciplina dell'hip-hop. Tanti ragazzacci della strada (all'apparenza) che hanno fatto a botte con la vita (all'apparenza) e cioè sanno che la vita fa schifo e non ti fa regali (all'apparenza) che si cimentano in rimate liriche sui più argomenti, meglio se si parla della dura realtà da strada e di "svegliati, renditi conto di ciò che ti circonda amico anzi no frà, cioè non omologarti cioè against the system".
Ora, mi urge la premessa. Personalmente conosco poco la cultura hip-hop o rap nella loro accezione più larga. Ho intrapreso in passato un percorso personale alla recherche del quid di questo fenomeno. E' durato 20 minuti, dopo di che ho capito che non fa per me. De gustibus. Quindi, da un punto di vista soggettivo, posso fortemente dire che un evento del genere mi fa scompisciare, non solo in senso negativo eh: certe figure e certe rime sono pure spiritose. Penso Mondo Marcio, uno a caso...

E il freestyle rap al Dekamer?

E' risaputo (ndSentenziosi: da chi?) che il sottoscritto è una persona sempre curiosa e sempre alla ricerca del trashume diffuso e meno diffuso. Giungo con un'amichetta sul tardi e da freestyle la cosa dev'essere degenerata in concerto vero e proprio. Locale gremito. Di persone, canottiere e bandane/fasce varie. Sul palco una crew di quattro canottati e t-shirtati XL che rimano forte cioè da sballo, la generalità delle mani è tesa al cielo e muove al ritmo delle sillabe finali di ogni frase. Si fanno notare la temperatura tropicale che mi ha commosso l'ascella nel giro di 5 secondi nonchè il conseguente olezzo di toilette. Cioè roba da veri fratelli, in barba a chi ancora segue le mode degli omologati delle creme e dei profumi, fanculo ok?
Scherzi a parte, sin dal mio ingresso al Dekamer si fa strada nella mia testa l'usuale comprensione del testo:
1-Ci sarà una rissa questa sera tra bande rap?
2-In generale, quanto ci vorrà perchè io e chi mi sta intorno, conveniamo che non siamo sulla stessa lunghezza d'onda?
3-Quanto ci metteranno a tacciare, anzi etichettare, me e la mia accompagnatrice (hey la donna è mia e a voi la da' mia) come "la coppia di fighetti del centro?"
4-Quanto ci vorrà perchè io etichetti l'evento come evento low profile?
5-E Wario, ci sarà?

Risposte
1-Al momento pare di no. In verità devo aver generalizzato, la mia fantasia s'era fatta eccessivamente calcare dalla guerra rap tra Fabri Fibra e i Gemelli Diversi, entrambi paladini dell'hip-hop all'italiana.

dekamer rap freestyle
"Ve possino spaccà er culo, Sentenziosi"

Anche se di recente Grido dei Gemelli, che in risposta al "pesantissimo" j'accuse di Fabri Fibra aveva fatto girare un video in cui lo scimmiotta "di brutto cioè", ci ha tenuto a precisare che in Italia le faide tra rapper non sono ancora ai livelli di quelle che vedono coinvolti i rapper americani in risse, vendette, sparatorie. Non so se sia più divertente la dichiarazione di Grido o la possibilità di una guerra tra rapper italiani.
2-Pochissimo, davvero poco. Guardo curioso ma non comprendo. Mi guardano incuriositi e pensano di comprendere. "Non sono pazzo / ma non comprendo un cazzo / ora tiro il dado / e se esce 6 me ne vado". E' uscito 4, ma gioco sporco io, cioè. Resto circa trenta minuti.
3-Pochissimo, davvero poco: chi mi indica dov'è la Scala (e ciò è davvero umiliante), chi mi dice dove trovare le ridu dell'Hollywood (altrettanto umiliante), chi con gentilezza asserisce "Hey amico sbagliato serata cioè?" e così via. Niente di nuovo.
4-Non moltissimo. Ma è d'uopo una precisazione: l'evento non è intrinsecamente low profile (se mai esteticamente). A differenza della discoteca media e della relativa promozione che pompa l'evento e la qualità attesa (e mai rispettata), qui il patto col pubblico è chiaro e di conseguenza cresce il giudizio di qualità ricevuta, c'è un legame forte e davvero evidente tra offerta e pubblico: gli artisti (?) rappano e il pubblico segue la scia e si sballa troppo cioè. Tutti nessuno escluso. Ne deduco che si tratti di un evento per pochi, di nicchia, "interno" addirittura. Agli aficionados naturalmente piace. Agli aficionados della musica techno o house, non per forza piace la discoteca.
5-Non saprei, io non l'ho visto. Dopo il suo cazzo di scoop, pochi l'hanno visto.

Conclusioni
-consigliato agli amanti del genere. Cioè ai fra'.
-dov'erano le pheeghe?
-devo ancora capire se il mondo rap ha dei poseurs o se tutti tengono su le mani
-in beffa al metodo non induttivo, classifico gli habituè del rap in tre: a) quelli che "in mezzo al tutto cioè" si prendono per il culo e si divertono; la via scelta è quella dell'autoironia, ottima cosa davvero; ad esempio uno dei rapper termina il pezzo dicendo "Vi è piaciuta questa meeerdaa?"; b) quelli che sopravvalutano il fenomeno e ne fanno non solo una filosofia di vita ma la vita stessa; questi rischiano di essere decisamente esaltati e criptici, "cioè tu non puoi capire l'hip-hip amico", ma li teniamo; c) quelli che "cioè io sono dentro al fenomeno da anni cioè e io sono come funziona ok amico?", che magari fraintendono pure la filosofia di base e praticano l'arroganza (che va bene) e la sentenziosità (che va bene) ma sfociano nella prevaricazione e nella maleducazione: insomma, i rap-rompicoglioni, che tacciano, sfottono ad alta voce, ecc. ma che difficilmente accettano risposte ironiche sull'argomento. Blah, come sempre la mancanza di autoironia è un grave disturbo. Noi siamo i primi a dire che va bene pigliare per il culo, accettando tuttavia sempre di essere anche i primi a farsi prendere per il culo. Se no che gusto c'è?

Gli appartenenti alla terza categoria hanno un problema e sono esseri piuttosto ridicoli, che nella loro totale non accettazione dell'omologazione e delle mode non hanno ancora capito di essere i primi omologati. Questi infatti si confutano da soli, gli sfugge che "non omologarsi, non seguire le regole" è pur sempre una regola; sono gli ingabbiati, la loro identità di non omologati convinti e vanitosi si definisce nell'alterità dell'omologazione stessa (by Fornero/Abbagnano).

16 giugno 2007

Concerto Daft Punk

Concerto Daft Punk - Paris Bercy

AGGIORNAMENTO
Recensione dei Daft Punk a Torino qui

Preview
Interrompiamo brevemente le importanti e talvolta geniali concertazioni etiliche di cui ai due post precedenti (thanks Up, ottima gestazione della "cosa nostra"), per segnalare che:

1) siamo back in town e pronti per partecipare alla "polemica", termine sempre in auge nel giornalismo italiano, locale o nazionale che sia. Del resto è in auge soprattutto da queste parti: avete creato il mostro e il mostro è compiaciuto di sé. Ci pare corretto intervenire in risposta alla simpatica e creativa analisi proposta da Alberto Gottardo, ma non solo: ai riferimenti del Corriere VR si aggiungono come saprete quelli di Telenuovo e quelli di Telearena, entrambi sui livelli di "eccellenza" che stanno caratterizzando il tutto. Contiamo di dare priorità anzitutto a questa questione (anche perchè, insomma, finchè l'è calda...).
Quindi in tema di frangetta: "Non guardo Telearena / una volta sono finito su Telearena".

2) il concerto dei Daft Punk a Paris Bercy era ok. Decisamente ok. Dannatamente ok. Superwoopabooba ok. Addirittura, il massimo. Pubblicheremo la recensione e la video sintesi del concerto appena montato tutto il materiale, dobbiamo farci strada tra un giga di registrazione circa e abbiamo già respirato aria di solite difficoltà tecniche, in questo caso dovute ad un lieve guasto alla digitale.
Regaliamo un primo assaggio. Per chi non vedesse il video, cliccate qui. La dinamica dei video, capirete presto, è questa: musica, luci, pubblico vibrante, accompagnamento vocale di svariati idioti made in France incollati a meno di un cm dai nostri culi. Non saprei dirvi perchè, solo che a loro piaceva così.



Daft Punk "Aerodynamic" - Paris Bercy 2007

15 giugno 2007

Corriere di Verona: Sentenziosi cattivi maestri

corriere di verona
Il corriere ha aggiustato la rotta. Il titolista etilico strizza ancora un po' l'occhio al Lucignolo dei tempi migliori, ma l'articolo risulta più equilibrato. Qui (tasto destro --> salva oggetto con nome, o salva destinazione con nome nel caso di Firefox) il pdf.
A onor del vero, peggio del primo capitolo non si poteva fare. Con grande perizia, Gottardo è riuscito a toccare il nadir del giornalismo sensazionalistico a la studio aperto, coadiuvato in questa sua grande impresa da interventi esterni di indiscutibile levatura e ficcante pertinenza. Spingere sul pedale del rimbrotto paternalistico a testa bassa (forza sentenziosi, fuori il dorso delle mani su!), deve aver regalato ai nostri una vibrazione tutta particolare, un senso di onnipotenza che ogni egomaniaco che si rispetti (gottardo sei in buona compagnia qui!) in cuor suo, in fondo coltiva.
Ignoro cos'abbia esattamente dichiarato b1 tra un flut di veuve cliqout e l'altro, eventualmente smentirà lui, ma il messaggio se pur blandamente è stato messo a fuoco. Di iniziativa satirico- goliardica si è trattato. Di una sonora auto-presa per il culo. Punto.
Per il resto hanno preso tutti un grosso abbaglio, accecati com'erano dall'urgenza di sparare a tutti i costi nel mucchio. L'aura di soffocante moralismo non si è smorzata del tutto va detto: stavolta è il sert a lanciare i suoi strali all'insegna di frangetta ma quantomeno il lettore può scegliere a quale interpretazione aderire.

Sei indeciso? Ti chiami righe e stai conoscendo una crisi d'identità perchè non ti sei mai sfracellato contro un platano e dopo il video sei tentato di farlo?


------sentenziosi utile/pedagogia un tanto al kilo

Se il tuo QI non è quello di un primate, la reazione che dovresti avere dopo la visione del video è questa :

ah ah ah + uh non ho comprato veramente un cazzo da fiorucci questo pomeriggio + momento di riflessione + "che sketch" oops l'ho detto anch'io + che sfigata che sono + ah ah aha (riso amaro).

-------------------------


Sto calcando la mano anch'io se non fosse chiaro, ma il mio riempirmi la bocca di costrutti articolati non vuole mobilitare alcuna coscienza, nè tantomeno alimentare fenomeni di isteria collettiva. Sto solo testando quanto sia orgasmico il ricorso a frasi d'effetto e a toni apocalittici. E un po' lo è cazzarola. (apstriim sfigato vai a giocare con le merde di cani al parco come tutti i bambini).
La chiudo qui.

Visto l'ondata demonizzatoria nei confronti della sentenziosi corp (in nottata uno squilibrato di zevio ha inciso sulla fiancata della fiat duna mercedes di b1 "te speto fora buteleto") ho pensato di lanciare un'iniziativa altrettanto GOLIARDICA (di questi tempi è bene precisarlo)

"Fai di Sentenziosi il tuo capro espiatorio!" Sottotitolo "Piove: Sentenziosi ladro!"

Già arrivate le prime adesioni.
- Sembrerebbe infatti che la CIA abbia inserito b1 nel novero dei possibili mandanti dell'omicidio di JFK. Nuova entrata direttamente in terza posizione.

- Anche il panel di esperti onu in materia di ambiente è convenuto sul fatto che la causa primigenia del riscaldamento globale risiederebbe nell'imbarazzante meteorismo che affligge l'apparato digerente del nostro caro b1.

- Nelle nuove versioni del gioco cluedo è stata inserita una carta jolly: raffigura b1 in uno dei suoi rari momenti di lucidità. Eccola:


Coglione! L'ho ammazzato io Mr black!

E il gioco si chiude lì.

13 giugno 2007

Corriere Verona - Rassegna Stampa: dobbiamo riflettere

corriere verona
Ieri Verona is Burning ha goduto dei suoi 15 minuti di notorietà sui circuiti della stampa locale. Le mani nella marmellata le hanno messe un po' tutti (corriere verona [tasto destro --> salva oggetto con nome, o salva destinazione con nome nel caso di Firefox] Telearena, Telenuovo). Tra le altre cose, Lea di Leo l'ha scelta come sigla d'apertura del suo nuovo show sul canale 876 di sky.

Bene.

Anzi no.

Tanta era la foga di partecipare al "moralismo da osteria day" che l'etichetta del prodotto è passata inosservata. Meglio. Non è passata proprio, invaginata dal ben più appealing youtube.

Un sermone oggidì non si nega a nessuno suvvia (scritto su queste pagine poi!).. ma di fronte alle reprimende della vj Cheyenne lasciatemi francamente petare rumorosamente.

Al di là di ciò, la congerie di vaccate rosa di inesattezze lette e sentite, legittimerebbe la Sentenziosi Corporation ad entrare nella modalità - Cannoni di Navarone-, scagliandosi indiscriminatamente sulla carcassa ciondolante del giornalismo scaligero.

(regia? si faccia partire wagner grazie)

Tuttavia ciò non avverrà. O non ora quantomeno.


corriere verona
Grazie all'UpstreaMapphia le due checche isteriche stamane hanno rilasciato una dichiarazione al corriere. Speriamo fossero almeno in grado di intendere e di volere al momento dell'intervista. Secondo le ultime indiscrezioni avrebbero trascorso sbronzi l'intera nottata nelle banlieu parigine, nel tentativo di carpire i segreti del butel di provincia in vista della prossima priorità.

Ergo. Abbassiamo la guardia e aspettiamo il nuovo pezzullo del corriere.

AlGot non ci deludere!

(sappiamo dove abiti - risata mefistofelica in dissolvenza-)

12 giugno 2007

Zevio is Burning, commiati e news

Tre notizie tre.

1) Ci assenteremo per un po'
Meglio, siamo già assenti. Exactment, nous sommes ici:

zevio is burning

Siamo già a spasso per la ville Lumiere in cerca di pheeg... ehm dediti full time all'arte e alla gastronomia francese. Già sapete perchè ci troviamo qui, in caso rinfrescatevi la memoria. In effetti mancano meno di 72 ore alla possenza del french touch per eccellenza.
Il nostro albergo dispone pure di un internet point, ma sinceramente preferiamo non passare su Sentenziosi in questi giorni; questione di distacco affettivo, vedetela così. Del resto l'altro giorno Butel2 ha affermato che "Ormai percepisco e filtro la realtà unicamente attraverso il mio blog" (bella vita...), il che è preoccupante e ci invita a riconsiderare positivamente la necessità di tale distacco. Al ritorno stenderemo un lauto reportage del concerto nonchè sentenziosi appunti di viaggio.
Es. più vengo a Parigi, e più prendo nota di come i francesi non si lavino: che vi costa lavarvi, garcons et cheries? E notate che non è questione di bidet, nel senso che a quella mancanza manco voglio pensare.
Ci siamo fissati qualche serata extra concerto, ma questa settimana gira poca roba, i Daft Punk spaventano gli investitori dell'entertainment. Personalmente dichiaro subito il mio obiettivo princeps (oltre a cercare di ottenere lo sconto per quell'abito Dior, zioskan), ovvero: ingresso entro la quarta sera di coda al www.leparisparis.com, senza guest list e soprattutto senza figa. Quindi bisognerà recuperare figa e lista, per tre. Il che meriterebbe una trattazione a parte sulle doti franco-linguistiche di Butel2 e Frut1, più che mai alla frut mon dieu.
Ci sentiamo sabato. Intanto, a bientot.

2) "OPA a Vicoquattro" e altre news direttamente dalla rassegna stampa
IlSole24Ore recita:
"Sentenziosi lancia l'O.P.A. a Vicoquattro! La joint venture tra i due colossi della stronzata gggiovane potrebbe dar vita alla prima multinazionale italiana del divertimento sputt... ehm recensito"
La Gazzetta dello Sport non si esime dal rettificare i termini della transazione. Ecco com'è andata:
"Sentenziosi acquista Upstream a parametro zero. In panchina da settimane anche nelle partite in casa vinte 6-0, deluso ed inespresso, cerca di rilanciare la propria carriera aggrappandosi al mezzo sentenzioso, al momento a +2 sulla media inglese"
E sì gente, alla fine l'ammore degli uomini ha trionfato e Upstream is on board e la rubrica della domenica è sua (sono liberi anche i giorni da lunedì a sabato, se interessa). E mo so' cazzi. In tutti i sensi: l'onanismo che da mesi serpeggia nella maison Sentenziosi trova ora il perfetto sposalizio nelle dotazioni transgender del nostro nuovo recensore. Che nel frattanto scrive su altri 29 blog, da Vicoquattro a Veronablog, da Mutandinecroccanti a Zioskan-el-me-spoiler-s'a-roto.
Un benvenuto ufficiale quindi al nuovo ospite (qui tra l'altro vige l'analogia ospite-pesce, perchè dimenticarlo?), al quale farei due brevi raccomandazioni. Bene Up, ora anche tu sei un Strunzat Manager (fossi in te lo direi con meno orgoglio possibile). Citando lo zio Ben Parker, "da un grande potere derivano grandi stronzate", quindi sei ufficialmente autorizzato a scrivere di tutto ciò che:
a) possa orbitare intorno ad eventi, locali, serate, parties, tendenze, musiche, arti, pheeghe a Verona come anche non a Verona
b) possa passare per stronzata e/o trashata da gggiovane
c) possa prendere per il culo tali stronzate e/o trashate da gggiovane e nobilitarle intrinsecamente
d) stronzate e trashate varie ed eventuali
e) non sono esclusi momenti "alti", in effetti assenti da molto, moltissimo tempo
Comprenderai come il ventaglio sia potenzialmente infinito. Tra l'altro hai già il via libera per il post che tu sai e che noi sappiamo [ndSentenziosi: post dell'anno ragazzi, senza ombra di dubbio].

3) Zevio is burning
Dopo oltre 2.000 visulizzazioni delle varie versioni video di "Verona is burning" nonchè qualche centinaio di download, siamo in trattative per i diritti col Malta, l'Anselmi, l'Alter e via dicendo. Scherzi a parte, a questo punto sarebbe decisamente ipocrita non declinare ulteriori versioni, in modo da venire meno alla politica del bastone sulla sola povera pheeghetta veronese, affrancandola dalla voce "unica scema del villaggio", per affiancarle qualche altro elemento. In arrivo il butel veronese medio, il cui potenziale è davvero deleterio, ma soprattutto questa Zevio is burning, ovvero l'exemplum ruspante dell'umanità provinciale baccana medio-bassa.
Questa volta la canzone è abbozzata solo per il 50%, lasciamo spazio ai vostri commenti e vi chiediamo anzi di collaborare. In fondo tutti hanno un amico "de Zevio" o comunque "de la bassa", visto che Zevio in questo caso più che Zevio è il luogo dello spirito che circonda oltre i 15km la nostra urbe. Valgono le solite regole: spirito di osservazione, autoironia e caricatura.
Questo è quanto partorito finora, ovviamente da perfezionare:

Zevio is burning

Son de zevio
me fasso la Ronchesana
ai sentotanta
col me Golf
go el vento nei cavei
son sensa cavei
zioskan ghe l'autovelox
i ma ciapado
sensa patente par un mese
me ne vanto, zioskan
dia lo boia ghe do
”e poi i te denuncia dia lo can”
el me golf el ga lo spoiler
el me golf el ga l’aseto ribasato
so anda’ nel fosso col me golf
vo al mais
ghe la compa
pacche-superpacche coi butei
ghe do
Ndemo a L'Angolo
ghe l’altra compa
in compa ghe una figa
se la semo fata tuti
ma va ben
A me pare ghe rivà el trator novo
anca el BM(W)
go i jeans larghi tuti su par el cul
l'è un model che l'è na figada
bello chiaro e l’è anca scolorado
me nono gavea l'asienda agricola
me papà el ga l'asienda agricola
mi go l'asienda agricola
mi me drogo anca
sabato sera tutti a l'Ossò
se no femo un tavolo al Berfi's
che l'è sempre una super disco
pien de bele fighe zioskan
Par mi la vale l’è na figa
me la butaria so
anca se la ga i bafi
In centro ghe vo mia
lassa che ghe va i figheti
stasera vo a magnà al San Mateo in centro
cioèèè
Fo le vacanse in riviera
G’o voia de figa,
ma le me la da mia
Alora me fo un ruto.
Go ancora l'SR riverniciado
con la marmita sbusa
guadagno do chilometri orari ma l'è daffogo
Te speteno con un ruto
ho tira' na mina diobon
Domenica derby col Caldiero
ghe spachemo le gambe zioskan
ghe da darse?
el mister el ga paura che fo le rise in campo
ho fato un gol
ho fato anca na rissa in campo
spacà du butei

10 giugno 2007

Noon Milano

Noon bar Milano

Segue da Step 2
Step 3: Noon. Dopo la birretta al Magenta tornate verso piazza cadorna e fermatevi al Noon, via boccaccio, per l'happy hour. Il Noon a Milano, cito, è "il primo LocArt (...sob) di milano". È già stata messa una taglia sull'inventore del neologismo, le autorità si dichiarano fiduciose. Art è il suffisso preferito dai recensori, i quali non lesinano occasione per piazzarlo torrenzialmente a destra e a manca, alla stregua di un prezzemolino...
Soprassedendo sulle etichette di un certo giornalismo della notte, la componente art al Noon di Milano è realmente presente: installazioni, fotografie e quant'altro. Quanto al locale:

bar noon milano
milano noon
noon milano

"[Il Noon di Milano è] Raffinato indubbiamente. Da provare assolutamente. L'aperitivo qui si fa chic, e il rito più riverito dai milanesi viene scandito da un lungo momento di lusso nel buongusto. Anzitutto grazie alla scenografia della zona bar: parquet chiaro, bancone di 16 metri in rovere con piano in corian e tante piccole isole con tavolini bassi e morbide poltroncine Bistrot di Magistretti." (via milanodabere).


Al di la di questi sbrodolamenti il posto merita una tappa. Il locale è davvero curato, materiali di gran pregio, buon gusto nell'arredo, insomma pollice alto. 8euros, pigli il tuo cocktail e ti si aprono le porte del cibbbo. Il buffet è ricco e velatamente ricercato, specialmente nella presentazione. Non mancano, come nelle migliori famiglie, scene da assalto ai forni.

Capitolo clientela: la forbice va dai 25 ai 30 anni, c'è il colletto bianco, c'è il presunto creativo, c'è la sdoganatissima frangetta versione "ora ho un lavoro ma nno ddai cioè sono troppppo stanca per cucinare alla sera nno ddai ogni sera happy hour bella zio". Vige la regola aurea: ognuno coltiva il suo nulla senza troppi esibizionismi da vetrina (come invece succede altrove. i.e. case study: just cavalli cafe).
Interessante notare come a partire dalle ore 20 scenda in campo la vecchia guardia: azzeccagarbugli in libera uscita, pubblicitari e la conventicola di baroni della finanza. Questi ultimi quaranta-cinquantenni non più rampanti, in stringato nero, gessato e cravattino marinella, con al seguito scuderia di giovani colleghe dalle mutandine inumidite al gusto di scalata sociale. Donne che escono dalla fabbrica con il gps per il cash già montato di serie. Gps che potrebbe crashare dopo il terzo drink (o caipiroska alla fragola, perchè è colorato, o cosmopolitan, perchè l'ho visto in quella famosa serie tv) e forse potreste giocarvi lì la carta triennale.

Se non vi frega un'emerita fava di socializzare con la fauna del luogo, suggerisco di fare un'escursione nelle varie sale (5 in totale) del locale e/o ritiravi nella toilette argento.

"La toilette è di colore rosso caldo, le pareti e le porte sono in pelle rosso puro, mentre pavimento e soffitto sono ricoperti di lamine d’argento resinati."


"Ho ancora qualche fottuto euroz apstriim + un'ottimo due di picche incassato al noon + mi hai fatto finire la serata in un maledettisimo cesso rosso. la gente è stufa + mi sento depresso". Bene.


step 4: dopo il Noon, attraversa la strada e investi i tuoi risparmi da Chocolat, di cui, se non erro, si era già parlato in questi lidi. coito multiplo per qualsiasi cosa prendiate.

a bientot

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Bar Magenta - Milano

Bar Magenta Milano

Riprende da Step 1
Step 2 : Bar Magenta. Il bar in questione è il cosìdetto locale highlander. Esiste dal 1907 e si è visto scivolare addosso pressochè tutti i trends nati o passati da milano. Qui ci hanno lasciato il fegato generazioni di milanesi (leggenda vuole che vi sia un guestbook segreto comprovante la percentuale record di cirrosi registrate). Il bar magenta è un'ottimo warm up per la serata.

Tip: Al Magenta bar di Milano si va per la birra non per i cocktail. Al magenta si va per prendere la birra e rimanere fuori appoggiati ad un muro non già per sedersi (una società di attori figuranti tiene appositamente occupati tutti i tavolini all'esterno. Tra questi figura anche qualche studente della cattolica in servizio per le 150 ore).

L'anno scorso il Bar Magenta ha subito un restyling. applausi da una parte, solita sagra del "si stava meglio quando si stava peggio" dall'altra. Dopo la quinta pinta tutti d'accordo che in realtà non è cambiato un cazzo. Cheers.
Anyway nuovo look negli interni, nuove serate. Tra queste spicca drammaticamente il giovedì, serata coyote ugly, più o meno riuscito tentativo di scimmiottare il celebre film di concetto. La formula è un classico evergreen: scarica sul bancone qualche libbra di patata e lancia le reti per la pesca a strascico. Il pheega-marketing garantisce sempre una win-win situation.
Se la pressione interna della vostra sacca scrotale ha da tempo raggiunto il livello di warning (signor presidente abbiamo un'allarme defcon 2 = il vostro membro acquista la capacità di intendere e volere e interagisce con voi) avete le carte in regola per prendere parte a questa serata. Ad accogliervi una delegazione del partito BCR (BastaCheRespiri) che vi indottrinerà sulle più profittevoli modalità di fruizione della serata stessa. Relata refero. Mi ha detto mio cugggino che si assistono a scene molto trashfolk, mascelle slogate, ragazzini con allegati rivoli di bava che filmano l'esibizione col videofonino (B1, in privè ti do le stringhe di ricerca per emule), chupiti serviti direttamente dalle loro zizze. Un gran troiaio.

milano bar magentaStretching pre esibizione. Notasi lo sguardo beota degli astanti

magenta coyote ugleghe da darse coi coltelli par le fighe sul bancon zioskan

bar magenta milanoCome and play with us , come and play with us danny


Yo yo se invece siete dei mothafucka b-boy, da quest'anno il mercoledì Magenta Bar sarà serata 5 stars con bassi maestro al mixxe. Fa un po' specie pensare al magenta invaso da orde di chains e collant infilati in testa ma tant'è.

Update: "Magenta Bar, martedì sera, dall'11 settembre, sarà invece dedicato all'arte, ai cortometraggi e alla musica dal vivo. In collaborazione con l'associazione culturale StraneOfficine, la galleria d'arte milanese WonnaBee e lo staff del circuito AperitivoCorto, giovani band emergenti, artisti e registi si esibiranno in performance live e avranno l’occasione di mostrare le proprie opere. Dalle 21:30 verranno trasmessi tre cortometraggi, in compagnia degli autori, tra interviste e quiz cinematografici. A seguire, l'esibizione di due diverse band ogni sera. Il tutto in una cornice artistica esaltata dalle opere in esposizione che varieranno ad ogni appuntamento" (vivimilano).
Poteva forse mancare la cornice artistica (vedasi riflessione step successivo)?! Pare la serata migliore sulla carta, passerò e riferirò.

Ribadisco, magenta la forza della tradizione, ottimo riscaldamento pre partita.

Segue Noon

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Triennale di Milano

Triennale di Milano

Sentenziosi "colonna milanese" meet Lonely Planet
Sentenziosi araun teh uorld
Sentenziosi utile

E sia rubrica. Gli itinerari meneghini di Apstrim (feat. Edizioni Del Prado) per chi vuole investire mezza giornata del suo tempo e qualche eurozzo nel capoluogo milanese.
Puntata pilota (= non so ancora dove andrò a parare nè se avrà un seguito). Iniziamo con l'abc su itinerari e locali di Milano.

Itinerario Cadorna.
Tempo previsto: mezza giornata
Stima dell'investimento necessario: 30 - 35 euro (escluse spese di viaggio)
Arrivate a Milano nel primo pomeriggio.

Step 1 : Per prima cosa infilatevi alla Triennale di Milano. Fatevi un paio d'ore. Secche, precise. Magari aspettate ancora qualche settimana. Ad ottobre, en passant, è prevista una mostra su Lynch, da vera masturbazione cinefila.


triennale di milano


Ad ogni modo l'atteggiamento da tenere una volta entrati alla Triennale può compendiarsi in poche linee guida: espressione da "uè se mi pianto un pennello nel retto dipingo meglio di basquiat, fiiiga"( tratto da una storia vera), con lo sguardo che disegna traiettorie blandamente disinteressate. Aggiungere una spruzzatina di snobbismo poserz e servire fresco. Siete lì per l'arte, il resto è mera superfetazione. "Un grosso paio di palle". Voi siete lì perchè la triennale è un ottimo pour parler per gli step successivi (o per quando rientrerete nella madreterra). Una sorta di jolly mettiamola così.

Abbiate cura di trascorrere l'80% del vostro tempo presso l'art book Triennale Milano, sempre all'interno della stessa struttura che ospita le mostre, sfogliando l'ultima monografia (pagine 934, chilogrammi 6) di interior design dedicata alla linea asciutta e minimale della mensola Kirp di ikea. È in questi momenti che vi dovrete atteggiare da giovani designer maudit, con l'occhio sinistro (quello deputato alla visione periferica) sempre teso a monitorare la fauna circostante. Iniziare la trasferta milanese rastrellando una donzella all'art book sotto lo sguardo vigile e insieme compassionevole della cassiera aumenterà di colpo il vostro rating. Specialmente se l'argomento con cui hai rotto il ghiaccio ruotava intorno alla suddetta mensola "trovi anche tu che il rivestimento in poliestere doni a questo complemento d'arredo un allure moderno senza purtuttavia trascendere nella pretenziosità tipica del simbolismo tech post industriale?". "...". "birretta al magenta?".
A questo punto, dalla Triennale Milano, noi ci si sposta altrove.

Segue Bar Magenta

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07 giugno 2007

Frangetta Verona - Verona is burning

Verona is burning - Frangetta Verona

AGGIORNAMENTO: NEW VERSION! (Frangetta Verona-Upstream Fire retouch)

In 48 ore il video di Verona is burning è stato visto da circa 800 persone e come tutte le rockstar che si rispettino i butei hanno già ricevuto un remix della loro prima versione. Ora è pronta la VERSIONE NUOVA E DECISAMENTE MIGLIORATA: la pheeghetta veronese finalmente ha una voce da pheeghetta e il mix è quello giusto. Anzi, gggiusto.
Upstream (la cui vita è catalizzata da due attività: onanismo e votare Fabio Testi) si è fatto avanti per migliorare l'editing della canzone e ora direi che ci siamo. Grazie Up, sarai ripagato come piacerebbe a te: con l'ammore degli uomini. Nessun plurale è lasciato al caso.
1) Potete scaricare l'mp3 da qui (tasto destro --> salva oggetto con nome, o salva destinazione con nome nel caso di Firefox)
2) Questo invece è il nuovo video, nel caso non lo visualizzaste cliccate qui:




"Cari lettori, vogliate portare pazienza per l'eccessivo entusiasmo dei miei soci, Butel2 in primis. Di qua e di la nei commenti leggo che il compare si prodigava, anche abilmente, per far crescere l'attesa di questo sedicente tormentone, lo descriveva come un pezzo all'altezza dell'originale, "la voce è la stessa!", "Nomination come miglior film straniero agli Oscar", "Spielberg si sta strappando i capelli", ecc. Nulla di tutto ciò naturalmente: la canzone c'è, è trash, trashissima COME DOVEVA ESSERE visto l'argomento trattato - apprezzare a tal riguardo il mix base lenta / base veloce, qualche stacco che compare dal nulla, i venti secondi tappabuchi con un pò di pheega, altre perle qua e là - del resto, mi si permetta di tirare fuori la logica: se il trash, nella celebre accezione labrancana, è l'imitazione (fallita) di un modello alto, come potrà essere classificata l'imitazione di una "Milano is burning"? Bravi: rabbrividiamo. Di certo, c'è che noi ci si è divertiti come dei ragazzini con gli occhi lucidi, ad esempio alla duecentocinquantamilionesima bestemmia quando butel2 fa le facce da cazzo e si scoppia a ridere nel pieno delle registrazioni, vanificandole ancora e ancora".

Eccola! Dopo alcuni giorni di gestazione è finalmente arrivata. E' chiaramente una femmina- Frangetta Verona is Burning- e non poteva essere altrimenti, dato che è la summa dei luoghi comuni contraddistinguenti la fighetta veronese. L'operazione di sintesi ha appassionato le giornate di Butel 1 e 2 che, partiti da questo testo hanno implementato, cancellato e limato il tutto grazie al prezioso aiuto dei vostri commenti nonchè qualche e- mail. Questo il nuovo testo (le novità sono evidenziate in più è stata tolta qualche forzatura), ed è subito karaoke:

Verona is burning

Sono di Verona
Abito in Borgo Roma
i miei stanno comprando in Borgo Trento
Ho fatto il Maffei
Sono iscritta all’UniVr
Volevo fare Giurisprudenza
Volevo fare Medicina
Faccio Sci. de. Com.
Il mio moroso fa Economia
deve dare Aziendale
anche Gestione
Faccio aperitivi
Andiamo su all’Alter?
Andiamo giù al Berfi’s?
Ho la Mini
in doppia fila
fuori dall’Attimo
Ho la Smart
Vado al Cortes
Vado all’Anselmi
Vado in Piazza Erbe
Faccio serate in Piazza Erbe
Mi desfo in Piazza Erbe
Saluti pacche
smollati vecchio
spritziamo?
Vado a teatro se c’è Puliero
Che figata entrare gratis al Vinitaly
Mi sono spaccata al Vinitaly
Vado in Frinzi a studiare
Aperitivo di fronte alla Frinzi
Ho quattro cellulari
Mando 1000 sms
sono una pazza!
Esame domani
Il prof. è una merda
Sono sofisticata, cena giappo al Tao
Ti conosco, non ti saluto
Fumo una cicca con la Paola
Abbiamo la voce rauca
Mi piacciono i ragazzi con le Prada
Mi piacciono i ragazzi con le Gucci
Ho letto l’ultimo libro di Fezzi
Anche Cosmopolitan

Alla Manu Double Five sono arrivate le Onitsuka nuove
Ho la borsetta di Borbonese
Ho la sciarpetta tutto l’anno
4 ore da Fiorucci
Comprato un cazzo
Sono una figa di gomma
Sono in tesi da tre anni
Vado in palestra con l’iPod
Non l’accendo non sono capace
ma fa figo

Non rinuncio alla mia indipendenza
Faccio la commessa anzi
faccio la shop assistant da Blue Express
Faccio la hostess in Fiera
Sono una giusta
conosco Antonello di Uomini e Donne
Metto le Allstar e sembro alternativa
Sono against the system
Vado alla Chimica
Che palle la Chimica
No Sottoriva è da sfigati
Ho cioccato col moroso
La Ale è la mia migliore amica
La Ale è una stronza
Cioccato con la Ale
Il Righe ha fatto il ciocco
sfasciato la macchina
i suoi gli comprano l’SLK
che sketch
C’è caldo vado sul Lago
L’Hollywood è super quest’anno
Due spritz e sono in culo
Sono emancipata
Quest’anno vado a Formentera
Vado a Ibiza
Vado a Mykonos
Erasmus in Spagna
In Erasmus mi faccio tutti
Vado a vivere da sola
Cioccato con mia madre
Vado a cena coi butei del calcio
Cena pericolosissima
La specialistica la faccio a Milano
Mi preiscrivo a Verona
Ho i biglietti per il Festivalbar in Arena
Esco con le mie amiche
Non la diamo a nessuno
Ho i valori e sono vergine
Do via il culo
Una volta sono rimasta incinta
su Sentenziosi.com
Cioccato con mio padre

Sicuramente qualcosa sarà rimasto fuori o avremmo potuto caratterizzare il tutto in maniera differente tuttavia molti consigli sono arrivati (ahinoi) quando il faticoso lavoro d'incisione era già avviato, anche se non escludiamo di prepararne altre nuove versioni differenti, soprattutto la versione al maschile che potrebbe chiamarsi chessò ciuffetto? Ma per questo c'è tempo.
Il prodotto finale che presentiamo differisce un pò dalle altre versioni già editate (Bologna, Roma, Bergamo etc) costruite per lo più da professionisti se non da dj veri e propri con tecniche di produzione raffinate e sofisticate.
Verona is burning è un prodotto casereccio, ruspante, i primi ascolti puzzano addirittura di scantinati polverosi e se il tutto può sembrare ai limiti del trash, i Butei® hanno scelto precisamente questa direzione. Un pò come i film di Tarantino, Grindhouse nella fattispecie, che sono innanzitutto opere di sintesi tra diverse culture o subculture ed il montaggio e la regia che se in principio danno l'impressione di essere sconclusionati e artificoisi, in verità sono precise e ponderate scelte artistiche.
Allo stesso modo Frangetta - Verona is burning nella sua artigianalità vuole essere evocativa di situazioni che tutti i giorni si vivono nella capitale della pearà pur senza accorgercene assuefatti dalla prassi della quotidianetà.
E quindi ben vengano distorsioni ai limiti del ridicolo, abbassamenti di voce e cambio di tono su alcune strofe nonche distorsioni della base. Ehi man! Non ce nen fotte un cazzo a noi, a noi il minimalismo fa una pippa, sentenziosi è fottutamente postindustriale guys.

"Verona is burning" mp3: LA VECCHIA VERSIONE
La vecchia versione mp3 può essere trovata qui (tasto destro --> salva oggetto con nome, o salva destinazione con nome nel caso di Firefox) oltre che sui soliti programmi de scaricà. Scarica e diffondi.. sarà l'hit dell'estate veronese. Insieme a Wario of course (Wario? Chi cazzo è? Un rgz di vrn..)

Per quanto riguarda il video, in questa questa prima versione, segue il meccanismo delle altre, immagini in riferimento al testo sulla base della canzone. Il montaggio è serratissimo con 90 immagini per 90 riferimenti testuali, in questo caso la direzione intrapresa è di creare l'effetto overdose nonchè di sovraesposizione dei vari frame il tutto però confezionato secondo il classico schema dei butei, barocco si ma ilare, fresco e scherzoso.

Non escludiamo di realizzare nuove versioni nè del video nè della canzone, magari cercando collaborazioni con alcune facce note dell'underground cultural-musicale Veronese (pronto Fezzi? Pronto Wario?/2) . Per ora il frutto del nostro lavoro (Lettore medio: "Ehi che lavoro?" Sentenziosi: "Ma come che lavoro? Noi siamo Strunzat Manager.") è questo. Alla prossima.

B1 e B2