Quarantesimo anniversario Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band - Beatles
Si lo so amici, questo post non c’entra nulla con lo stile di questo blog, perdono.
Io,Frut1,non ho potuto fare finta di nulla. Cresciuto ascoltando blues, Beatles ed Atahualpa Yupanqui, ho sentito la necessità di ricordare un album musicale che, oltre ad evocare in me piacevoli ricordi, è stato un disco importante durante la mia maturazione musicale.
Non vi tengo sulle spine ,okay?
Ebbene, oggi 1 giugno 2007, Sgt. Pepper's Lonely Heart Club Band compie 40 anni!
[Nd.Sentenziosi e lettori: ma va' in cul Frut1!]
Allora inizio(e finirò presto, promesso):
Quarantesimo anniversario Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band
"We're Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band,
We hope you will enjoy the show,
We're Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band,
Sit back and let the evening go".
E' il 1 giugno 1967, da questo momento la musica pop cambia definitivamente aspetto e contenuti: esce "Sgt. Pepper's Lonely Heart Club Band", ottavo album dei Beatles in cinque anni.
E' il primo concept-album di successo della storia del rock che esprime appieno il clima di cambiamento e di anticonformismo che si viveva in quegli anni.
I Beatles stravolsero ogni regola con questo album rivoluzionario artisticamente e concettualmente.
Sgt. Pepper's è considerata una vera e propria opera d'arte di fondamentale importanza del XX secolo. Simbolo del definitivo cambiamento, non solo in campo musicale, ma anche, e soprattutto, politico, sociale, visivo e artistico. Una generazione stava cambiando,superando finalmente il periodo del dopoguerra, e ponendo le basi di una nuova società.
Il sogno è il tema dominante.
La realtà che è caos.
Spiritualità interiore
Gli hippie
Le droghe allucinogene
L’avvicinamento all’esoterismo e alla magia
Con Sgt. Pepper's si apriva dunque un'era di libertà che rompeva definitivamente con ogni forma di dogma, religione, ideologia o precetto precostituito, un'era nella quale tutto veniva e doveva essere messo in continua discussione.
Il look dei "Baronetti" lascia posto a lunghe barbe e baffi, capelli ancora più lunghi di prima, vestiti coloratissimi ed eccentrici, espressione di una nuova e più libera cultura.
I brani sono uno più bello dell’altro.Si inizia appunto con il pezzo rockeggiante Sgt. Pepper’s seguito da altri incredibili pezzi come Lucy in the sky with diamonds dal testo fantastico fatto di immagini, tipiche delle visioni acide di chi ha fatto uso di sostanze allucinogene.Within you without you, un pezzo legato alla meditazione trascendentale e dai suoni indiani tipici dei suonatori di sitar.La censurata Fixing a Hole che parla di eroina,prendendo ispirazione da eventi di vita reale, quotidiana come pure la favolosa ed incalzante Getting Better.Un album da ascoltare tutto di un fiato e poi riascoltare e ascoltare ancora;dopo di che vi accorgerete della straordinarietà di quest’album dalle canzoni che sono e saranno dei classici immortali perché moderni nelle sonorità e nella complessità della loro costruzione.
Voto by Frut1:10!Da paura vecchio
"Follow her down to a bridge by a fountain
Where rocking horse people eat marshmellow pie
Everyone smiles as you drift past the flowers
That grow so incredibly high".
Fine, contenti?
9 commenti:
Ciao Butei, se domani sera (2 giugno) vi va uno spritz (vecio!) con sottofondo di musica operistica di bassa qualità, venite in piazze delle Erbe alle 21.15..il Butel Info vi allieterà con le sue stonature! Bye!
Io passo e ti vedrò.
Tu no.
Io no. Dici che è un bene? ;))
Beh certamente sì: certe facce, meglio evitarle.
Frut1: che bei ricordi la melodiosa chitarra di Atahualpa Yupanqui che rimbalza attraverso le casse della tua vecchia auto. "Eravamo proprio dei fottuti argentini che non capivano un cazzo del mondo... noi e i nostri bonds"
mi sembra che la recensione sia un tantino ridondante... ristabiliamo un pò di verità storica (è lunghino ma ne vale la pena. dal sito scaruffi.com):
Puntualmente i Beatles registrano Sgt. Pepper's Lonely Heart Club Band (1967), l'album concept che usci` proprio nei giorni in cui il festival di Monterey consacrava i nomi sacri di quegli anni. A differenza dei dischi rivoluzionari di quegli anni, registrati con mezzi umili e in fretta e furia, l'album dei Beatles era costato un'enormita` e aveva richiesto quattro mesi di lavoro.
I Beatles si librano nel ritornello etereo di Lucy In The Sky With Diamonds (le cui iniziali dicono "LSD"), con sitar, organi scordati e acuti indianeggianti, indulgono in canzoncine da vaudeville come Lovely Rita e When I'm Sixty Four (un ragtime d'epoca degno della Bonzo Band), sfoderano il melodismo stralunato di With A Little Help, e disseminano effetti di studio qua e la` per darsi l'aria di avanguardisti (Fixing A Hole e soprattutto Being For The Benefit Of Mr Kite), in realta` tutti spunti mediati dal music-hall, dal circo e dalle bande di paese.
A Day In The Life rappresenta l'apice di questo matrimonio di tecnica e di filosofia, di questo felice connubio fra la fantasia armonica di Martin (persino un'orchestra di quaranta elementi, in cui ogni strumento suona dalla nota piu` bassa a quella piu` alta) e l'esistenzialismo hippie di Lennon (che viviseziona l'alienazione borghese).
Tutto fluisce senza intoppi all'insegna di un melodismo di prima qualita`, ora potenziato da arrangiamenti d'alta fedelta`, e svariando con la solita disinvoltura dalla ballata folk al vaudeville di periferia, dal soul alle marce da fiera, dall'Oriente allo swing, dalla musica da camera alla psichedelia, dal tip-tap alle orchestrine del parco. Il tutto fuso in un flusso continuo che ricorda il susseguersi di sketch di uno spettacolo di varieta`.
Piu` che un album di musica psichedelica (rispetto alla quale sembra davvero un disco di retroguardia), Sgt Pepper fu la loro risposta ai sofisticati arrangiamenti pop di Pet Sounds, il capolavoro dei loro rivali Beach Boys, uscito un anno e tre mesi prima. I Beatles erano sempre stati ossessionati dai Beach Boys, dei quali avevano copiato le armonie vocali a piu` parti, lo stile melodico e l'atteggiamento di pazzerelli (tutta la carriera dei Beatles dal 1963 al 1968 ricalca praticamente quella dei Beach Boys, con un anno o due di ritardo, fino alla formazione della Apple Records esattamente un anno dopo la formazione della Brother Records). Pet Sounds aveva fatto scalpore, in quanto trasportava in una sofisticata arte di studio il melodismo naif della musica surf. I Beatles registrarono Sgt Pepper (dal febbraio al maggio 1967) sulla falsariga di Pet Sounds. Le differenze sono principalmente due: Pet Sounds venne arrangiato, orchestrato e prodotto da Brian Wilson in persona, non da un produttore esterno come George Martin; e i Beatles erano, come al solito, in ritardo sui tempi (non solo Pet Sounds era gia` uscito da un anno quando i Beatles cominciarono a registrare Sgt Pepper, ma erano gia` decine i dischi influenzati da Pet Sounds).
Il mito racconta che ci vollero ben 700 ore di registrazione per finire l'album. (Uno si domanda cosa avrebbero potuto fare tanti altri complessi meno fortunati con 700 ore di registrazione). Se uno prova a togliere qualche centinaia di ore di raffinamento, non rimane molto piu` di cio` che era gia` presente su Revolver: qualche tocco orientaleggiante, qualche bizzarria psichedelica, qualche arrangiamento classicheggiante. Togliendo ancora un po' di strati di produzione rimangono soltanto delle melodie pop, non molto diverse da quelle che scalavano le classifiche dieci anni prima.
La differenza e` che Sgt Pepper venne congegnato per far pensare all'opera rivoluzionaria. Fu anche il primo album dei Beatles di cui usci` una sola versione in tutto il mondo e quella versione era stata pensata per essere un album (nessuna delle sue canzoni usci` su singolo).
La verita` e` che, Per quanto dichiaratamente "sperimentale", anche Sgt Pepper rimaneva ancora un disco di musica leggera. I Beatles del 1967 facevano ancora canzoncine di tre minuti, mentre i Red Crayola e i Pink Floyd (per citare due gruppi psichedelici di quell'epoca) suonavano lunghe suite in formato libero, talvolta persino cacofoniche, spesso puramente strumentali, al limite della musica d'avanguardia. I Beatles non avevano mai registrato una canzone che non fosse imperniata su un ritornello. Il gruppo nel 1967 cominciava a sentirsi superato dai tempi e tento` di aggiornarsi alla moda. Ma non riuscirono a spingersi oltre la forma della canzonetta (probabilmente per il semplice fatto che non ne erano capaci, cosi` come Marilyn Monroe non sarebbe stata capace di recitare Shakespeare).
Sgt Pepper e` il disco di un complesso di musica leggera che aveva fiutato il cambiamento nell'aria e aveva adeguato il proprio stile agli hippies. E, arrivando buon ultimo, fini` per sancire la fine di un'epoca. Sgt Pepper usci` nel giugno 1967 dopo che Velvet Underground & Nico (gennaio), The Doors (gennaio), Younger Than Yesterday (febbraio) dei Byrds, Surrealistic Pillow dei Jefferson Airplane (febbraio) avevano cambiato per sempre la storia della musica rock. (Gran parte delle "innovazioni" tecniche di Sgt Pepper sono prese di sana pianta da Younger Than Yesterday di cui i Beatles avevano ascoltato i nastri alla fine del 1966). Il successo strepitoso di Sgt Pepper trasferi` quelle innovazioni dall'underground americano ai salotti e ai supermercati di mezzo mondo.
Con Sgt Pepper culmino` comunque il programma sociologico di Lennon e McCartney iniziato con il rock and roll melodico del 1963. La musica dei Beatles rendeva gli eventi (musicali e non) del tempo filtrati attraverso gli occhi della media borghesia che non ne era protagonista ma solo spettatrice (perplessa e un po' spaventata). Quel programma aveva avuto il pregio di sdrammatizzare e di conferire un tono leggero e naif ad eventi che stavano causando disordini politici e una rivoluzione morale. I Beatles ebbero il merito di rassicurare la media borghesia in un'era in cui c'era poco altro di rassicurante per la middle-class.
Sì Frut1 del resto dopo Lucy ITSOD si deve sempre fare in endovena (perchè adesso venitemi a dire che i Bidols non si throgavano come disperati durante le registrazioni dell'album)
Scaruffi troppo analitico! Sembro io nei miei sogni di gloria...
com'è, come non è, Pepper vive a casa mia, da 40 anni :D http://www.flickr.com/photos/robertograssilli/tags/sgtpeppers40andlivesinmyhome/
Complimenti per questo bel post sui grandi Beatles.Anche io nel mio blog ho voluto ricodare il compleanno di uno degli album più belli della storia della musica.Aspetto una visita.Complimenti per il blog
Grazie Butel1!!!!grazie a te,sul mio blog,sto cercando di aprire un dibattito sulla controversa figura di Harrison nel gruppo.Quando vuoi vieni ad esprimere la "tua".a presto.
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