28 settembre 2007

Pig Magazine

Aggiornamento
Del quale si poteva fare a meno, eppure si scelse di non farlo. Che cosa meravigliosa, la mediocre follia. Si veda oltre metà post.

Quanto Pig Mag ci piace mamma se ci piace ('na cifra proprio...) s'era appena finito di dirlo. E perchè non ribadirlo? Massì, ché se le metti le mani nella marmellata, tanto vale allungare un dito pure nell'occhio. Fenomeno già definito osmosi sentenziosa.

pig magazine
(copyright di Pig)

The "Why not?" talk show, aired only on SentenceTV
Butel1: "Siamo qui a parlare di Pig Mag o Pig Magazine - come preferite ladies and gentlemen - in compagnia di Frut1, esperto di serate da ggiovani ssballati. Senta Frut1, lei muove i primi passi nel mondo della notte ggiovane in tenera età, dapprima nella natia Groenlandia, quindi in pianta stabile nel veronese, in seguito estende la longa manu in quel di Udine, finendo infine a fare la bella vita del mantenuto a cavallo tra Udine appunto, Verona ovviamente e Milano, insieme a festanti sbronzi trovati in loco, dando vita a quel famoso Triangolo delle Pirluda di cui già Focus ebbe modo di stupirsi positivamente. Nel frattanto diventa un esperto musicale a 360° e in quel campo si dice che non gliela si può dar a bere. Veniamo infine ai giorni nostri, quando - più mantenuto che mai - decide di buttarsi a capofitto in questa nuova avventura di certo giornalismo della notte (che poi saremmo noi, insomma). Ecco, secondo lei perchè la rivista Pig Mag e i party di questo Pig Magazine fanno sostanzialmente cagare?"
Frut1: "La ringrazio dottore e ricambio ecumenicamente le spompinate"
Butel1: "Oh lei mi lusinga"
Frut1: "Dovere, dovere. Vedrò di centrare subito la quistione, dritti al sodo, o la va o la spacca, pan per focaccia, oh issa, shake your boom boom"
Butel1: "Proceda nel suo ragionamento, in questo momento i lettori sono già stati descrezionati in negativo del 99,9 %. Vada (non) la seguiamo".
Frut1: "Dicevo, perchè detestare Pig Magazine e relativi Pig Mag parties? Mi sia consentito di quotare il tutto di seguito:

"Nelle serate di Pig Mag c'è sempre la stessa gente, e che gente... dei poveri pirla fricchettoni cagati di soldi che nella loro vita dicono di occuparsi di design e arte(??) mentre in realtà fanno ancora meno di quello che fa Frut1 nella sua vita da affascinante mantenuto: UN CAZZO!"

Butel1: "92 minuti di applausi. Ma la prego, non desista, perseveri nella sua lucida fenomenologia"
Frut1: "Teniamo inoltre presente che prima di sentir suonare quei tre dj famosi devo aspettare almeno le 2.00 del mattino in un locale - il fichettificio LimeLight - gremito di gente ovviamente fichetta sudando ed ascoltando gli amici dei maiali (dove per amici intendo amici, si conoscono, escono insieme, si stimano): Pink is Punk e Scuola Furano che mi mettono su la solita sbobba electro-french-disco club music-anche un pò underground e ora diciamo pure che ha rott'u cazz, stendendo contemporaneamente un velo pietoso sulla qualità dei mix, a tratti strazianti. Del resto aggiungiamo che questi parties ovviamente devono tenersi a Milano (e dove se no?): soldi viaggio, soldi ape, soldi cena, soldi pre-serata, soldi serata, soldi sbronza, soldi taxi, il tutto moltiplicato per il coefficiente finanziario della capitale finanziaria de noantri, il cuore della locomotiva lombarda (o l'epitome dei pirla, faccia lei) ovvero soldi tanti soldi, occorrono tanti soldi, diciamo 6.000 € se il kebab lo prendi light. Varie ed eventuali. E alla fine uscirai dal locale, sarai avvicinato da uno spacciatore (c'è SEMPRE uno spacciatore di serie b fuori dai locati "cool" milanesi, dai) il quale anzichè cercare di venderti una dose - magari anche di sciroppo per la tosse - ti sfotte perchè "Uè figa ma vai ai party per fighetti di Pig Mag? No ciuuè trooooppo sbagliato, figa!".
Contromanda per lei: le pare che ne valga la pena di 'sto Pig Magazine, eh?"
Butel1: "Non saprei, mi sono fermato alla quarta riga di delucidazione. Linea alla regia. Consigl pe' li acquist, torniamo tra un attimo".

Wikipedia vs. Frut1 (sbronzo in modalità "Mediocritate ad infinitum, thanks B.Grillo")
Wikipidia scrive: "Il nome della rivista Pig Magazine è un acronimo che sta per People In Ghingheri. Debuttò quando il presidente, editore e creatore Daniel Beckermanshaufer ebbe l'idea di distriburre un foglio depliant in formato A4 contenente informazioni gratuite su musica, arte cultura pop, distribuito nell'ambito underground dei bar e club milanesi"

Frut1:"Un naming tutto sommato naming simpatico, certo idea non originale ma che ha funzionato indi per cui rispetto per l'iniziativa di Daniel che senza scopo di lucro ha iniziato a fare tendenza consigliando style&look a quei quattro pecoroni di milanesi".

Wikipidia scrive ancora: "La rivista Pig Mag contiene ogni mese un mix di articoli dedicati a design, moda, videogiochi, gadget, musica, film, libri e persino servizi fotografici di persone colte in giro per le strade di Milano ed altre importanti città del mondo (Londra, Los Angeles, Barcellona, eccetera); recensioni e playlist chiudono la rassegna. Ogni numero di Pig Mag presenta anche numerose interviste con le icone contemporanee della cultura pop del globo"

Frut1: "Bravi, visto che l'idea poteva fruttare grana, il caro Daniel ha ben pensato di guadagnarci creando una vera e propria rivista mensile. Fatto benissimo vecchio, respect! Per cui abbandonato il progetto "senza scopo di lucro" si iniziò a fare grana! Mi ripeto: da parte di frut1... respect. MA... bella cagata 'sta sbobba di mix che approfondisce su alcuno degli argomenti trattati, non riuscendo quindi a conferire un briciolo di neo-identità alla rivista Pig Magazine se non quella di offrire un minestrone di informazioni scritte random senza un briciolo di professionalità.".
(vogliamo poi approfondire sull’argomento, il livello culturale che furoreggia sulla rivista, analizzando a campione quello che si può leggere? Beh, queste sono cose eh… queste sono denunce e senti 'sto rumore? Questa è la folla inferocita che non ne può più di cotanta ignoranza user-generated e di editoria incompetente perché se la mettiamo così anche Frut1 scriverà un libro senza il suo correttore di bozze, okay?!) [ndSentenziosi: nooo, senza il correttore di bozze no perdiana, tu ci vuoi male assai!]

Wikipidia conclude: "Grande interesse è dedicato alla ricerca delle ultime tendenze e delle più innovative idee nei campi della musica (con particolare attenzione alla musica elettronica), della moda (soprattutto street style), della grafica e dell'arte (soprattutto graffiti art ed arte elettronica), e dei videogiochi (considerati parimenti alle altre espressioni culturali contemporanee)".

Frut1: ”A ridaje. Non se ne può più delle tendenze post anni '90. Questo fa tendenza e questo no, tu sei di tendenza e tu no, e come scordare tu sei fashion e tu no [fate che io non sia fashion, vi scongiuro Numi], bla bla. Di sicuro non andrò a farmi dire da una rivista cosa o come vestire, cosa ascoltare nelle cuffiette del mio ipod e che tavolino mettere in soggiorno anche perché:

1) mi vestirei da culo spendendo un’eresia, comprando abiti di stilisti loro amici o loro sponsor… che serietà, che consigli utili, "senza" publiredazionali. Secondo me sono solo favori fatti ad amici. Se Pig Mag è una sorta di contromodello (dominante?), se ne deduce che il mondo della moda si divide in due: il lifestyle da tamarro alla Costa ed il lifestyle fashion-street-fluo e perché no underground (tanto ora mai è tutto andagraund).

2) ascolterai sempre la stessa musica "eletro-indie-pop-fichetto-yo yo" e dopo un po’ il tuo cervello si atrofizzerà in maniera ipertrofica. Penserai che l’elettronica sia l’unica e vera espressione muciale, che tutto è bello se c’è l’electro sound.

3) la tua casa sarà piena di accessori inutili e costosissimi, ma se è la tendenza... Ma zio cane, ancora fermi alla Generazione X di Douglas Coupland. Secondo il dictat sussurrato da Pig Mag, ti ritroverai una casa:
a) minimal (e invito tutti a cercarsi la definizione di "minimal" data dallo stesso Coupland, fanastica!) dove ogni volta che entrerai il tuo primo pensiero sarà: ”Ma porco cazzo, i ladri, porca merda!” e poi realizzerai “Ah no, è il mio cazzo di arredamento minimal", che va tanto di moda composto da un sofà da 30.000 euro un tappeto di pelo da 20.000 euro, un tivù al plasma appeso al contrario sul soffitto ed una pianta (ovviamente rara).
b) una casa kitsch
c) una discarica
d) una casa in giappo-style (riprendo Coupland al punto a) che segue il delta del feng shui

Conclusione: Vice, Pig, Kult ecc... = riviste de m... (il dono della sintesi è offerto da Mediocrer, la nuova rivista di tendenza che ho fondato trenta minuti fa)"

Grazie Frut1, grazie (de che?)
E ora, via alla bagarre contro Sentenziosi, grazie anche a voi.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

abbiamo capito che vi piace tantotantotanto pig mag eh

Anonimo ha detto...

Dal seguente post si capisce che:

a)Qualcuno, per diversi motivi, non è mai andato ai party di pigmag. Tantomeno questa volta. A questo qualcuno, l'autore, un pò ci rode ma poi butta sopra una bella sbadilata di fango, sulla rivista e sull'evento facendo un bel calderone, e torna in pace con se stesso, il suo divano e il mondo circostante. Non male, l'avrei fatto anch'io.

2) L'espressione "cagato di soldi" è qualcosa di orrendamente inascoltabile.

3) L'osceno ininterrotto discorrere di soldi nella parte finale del post è di cattivo, anzi, pessimo gusto. L'eterno contabilizzare tutto del veronese anzi baccano medio di verona, con un tocco di invidia per ciò che non vuole o più solitamente non può toccare ("zio scan chel cojon de mario sa fatto el porsc" "Si l'è vero ma l'è un sfigado!") è un fenomeno che mi disgusta oltremodo.
Un atteggiamento che dovrebbe essere estraneo a questo blog.

4) Inorridirsi per la mediocrità veronese (un pò il topos di questo blog) ci sta ed è doveroso.
Inorridirsi per il fighettismo ad oltranza pure. Certo che così diventa difficile prendere posizione.

Concludo. Butei sono e rimango fieramente un amico e lettore di sentenziosi, ma post come questi sembrano i programmi tappabuchi che la rai impone a Magalli di condurre solo per riempire il palinsesto.

Cmq Vvb.

Butel1 ha detto...

Mentre faccio notare che il fruttone ha rincarato la dose, rispondo celere.

Anonimo/1: ah l'avevate capito? Mannagg'...

Anonimo/2: "Cagato di soldi". Perchè tu non l'hai mai sentito affermare la bellissima "Brutto scemo!". Un gioiello.
Concordo sul punto 3. Io seguo a riguardo una filosofia: con gli amico non si parla MAI di soldi e politica. Argomenti volgari, che in genere mi disgustano.
Ecco, voi non siete amici miei, ma gggente, gggentaglia.

Anonimo ha detto...

Una tua filosofia? Ma non era il galateo? Ad ogni modo il galateo non parla di amici o gggente o chichessia; semplicemente sostiene che a tavola politica e soldi siano argomenti da evitare.

Io credo che i soldi siano non solo un argomento volgare ma oltremodo inflazionato.
Per cui da evitare.

Anonimo ha detto...

ghingheri... non lo sentivo dall'80. anche a me piace il minimal ma son troppo disordinata. pochi pezzi ma belli. e ti assicuro che il plasma 42'' sul soffitto e una gran bella cosa in certi momenti ;)

Anonimo ha detto...

non avevo notato l'espressione cagato di soldi!

entra di diritto nel mio vocabolario per le mille occasioni

Anonimo ha detto...

Lara dice ad anonimo: non ti sei accorto che ormai il metro universale è diventato il denaro? se l'ipocrisia ti piace di più allora parliamo del tempo che fa

Anonimo ha detto...

errata corrige: "Lara dice ad anonimo" va sostituito con "Lara dice ad anonimo/2" (e se no mica ci capiamo!)

Gabriela Amorim ha detto...

bella bella invece quella del "cagato di soldi"! che in se non sta neanche a significare uno che economicamente sta bene(beato lui, o io, o chi sta bene insomma!), sta invece ad indicare quel volere per forza ostentare una certa "ricchezza"! per come la vedo io,..!!
il classico stereotipo del cagato di soldi è quello che fa la vita da fighetti, frequenta solo ed esclusivamente locali da fighetti e musica da fighetti. insomma il "cagato di soldi" è un fighetto, che rimane pur sempre una cacca!

Anonimo ha detto...

quello che non piace a me è il fighettismo ad ogni costo, che sfocia in classismo terrificante. per il resto gli insulti che avete rivolto alla rivista secondo il mio parere sono abbastanza gratuiti. nel senso che a qualsiasi rivista esistente al mondo si potrebbe obiettare di voler condurre il lettore verso i propri lidi, del resto le riviste sono fondamentalmente degli enormi volantini pubblicitari. "Di sicuro non andrò a farmi dire da una rivista cosa o come vestire" voi dite, e avete pienamente ragione. equivale ad entrare in un qualsiasi negozio e dire al commesso "fa ti". se però una rivista (al di la della sgamabilissima pubblicità) mi presenta delle foto di gente presa anche per strada (o anche no, è uguale) a me personalmente fa solo piacere, visto che il proprio stile si costruisce osservando quello che ci piace. ovviamente serve la capacità di discernere quello che piace a noi, non che piace agli altri...stessa cosa vale per la musica eccetera. poi la parte che non piace a me è quella di "io sono fichissimo coi miei cheap monday e la mia tee cassette playa e tu sei uno sfigato coi levis", ma a voi che siete sentenziosi in teoria questa cosa dovrebbe fare impazzire!!! no?

Anonimo ha detto...

io mi sono divertito....ho pochi ricordi...ma è andato tutto bene...

Anonimo ha detto...

Frut mi fai letteralmente impazzire quando sei così acido...

Butel1 ha detto...

Anonimo: beh è anche il galateo, solo che il galateo è prescritto a fini universali, la filofosia è mia e me la gestisco io. Come l'utero delle femministe.
A differenza di un galateo (da correlare a società tempo e luogo) la filosofia personale non è per forza un codice normativo-morale dedotto ed atavico ma molto più funzionali ai propri - e soli ai propri - obiettivi.

E poi l'ho sempre ritenuto una stronzata immane, perchè a tavola no e al bar sì? Tipico dell'ignavo: o sempre o mai, e andiamo.
Io preferisco non parlare mai di soldi e politica limitatamente ad amici e conoscenti.

La questione non è nemmeno troppo quella del "sono cazzi propri", "è volgare" (comunque lo è), pittosto "è futile", eh.

Anonimo ha detto...

Ma 'sta roba cos'è? http://www.youtube.com/watch?v=OkZRzyO3RVA Cosa tramano quelli del Deboscio? Qualcuno lo sa?

Anonimo ha detto...

Pig è sempre Pig. Jan è di Verona, Jan scrive per Pig, Jan legge sempre Sentenziosi e si gode. Comunquesia butei, continuate così, anche se stavolta non è che mi siate proprio piaciuti tanto tanto! aahahahaha !!
ciao

Anonimo ha detto...

Anonimo (Jan?): si tratta, come hai sospettato, di un articoletto in scia alla tendenza di mediocre accusatoria che abbiamo inaugurato di recente, che "fa molto veronese cioè" (e infatti... visite al top. Son cose).
Per il resto: Jan scrive su Pig --> Jan forse è un pirla --> Jan però capisce il gioco di Sentenziosi (nonostante l'articolo in questione) --> Jan magari è più furbo di quanto la sua professione di amanuense del giornalismo dei gggiovani darebbe a pensare.

Anonimo ha detto...

Jan condivide l'ultima affermazione. Pirla no, ma non così scemo-sribacchino come si potrebbe pensare. PS: il pezzo sulla "grande" apertura Old faskion mi ha fatto sbellicare. Le scarpe a becco d'anatra, la camicia a quadri e i jeans dell'Oviesse. Ma dico, almeno non tiratevela no! Ahahah. Io lo penso e lo dico da sempre, voi lo avete blogghizzato alla grande. Brai!

Anonimo ha detto...

Bene. Con la benedizione della concorrenza (Pig Mag) possiamo andare in pace.

Anonimo ha detto...

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