04 ottobre 2007

Mostra fotografica di Weegee - Musée Maillol, Parigi

Vorrei premettere, per il magno gaudio collettivo, che questo post sarà un po’ pesante e riflessivo. Questa mostra mi ha portato a riflettere molto a causa della dura realtà fotografata da Weegee che spesso cattura la realtà cruda della morte.


weegee
Con la pittura un artista crea un’immagine che rimarrà immortale nel tempo perché frutto della sua fantasia e creatività senza tempo ne spazio, mentre con la fotografia si ferma il tempo imprimendo sulla carta una realtà che però non è immortale nel tempo. Luoghi, persone, situazioni immortalate in un istante rappresentano qualcosa che il tempo non lascerà immutato, diverrà solo un ricordo di un istante di vita passata. Con una fotografia si possono trasmettere un’infinità di emozioni e sensazioni: felicità, piacere, tristezza e morte ed è quello che Weegee con le suo action-photography ci vuole far cogliere (e che ci viene appunto presentato in questa mostra a Parigi).

mostra weegee
Usher (Arthur) Fellig alias Weegee arriva in america con la famiglia dall’Austria nel 1909 e lasciata presto la scuola per iniziare ad aiutare economicamente la famiglia facendo ogni tipo di lavoro fino all’età di 24 anni quando iniziò ad avvicinarsi alla fotografia lavorando prima nella camera oscura della Acme Newspictures e poi trasformandosi in freelance cresce e matura collaborando per le principali testate americane quali New York Times, Daily News, Post e Vogue.
Weegee fotografava principalmente disastri ed orrori ma anche amanti che si baciano, ubriachi che ridono al bancone dei bar, bambini ed il pubblico dei night-club e teatri.
Weegee ha segnato la storia del reportage del dopoguerra diventando tra gli anni ’40 e ‘50 una figura leggendaria del fotogiornalismo. Tramite il suo obiettivo immortalava la tragica crudezza degli omicidi, dei drammi, degli incendi e degli incidenti che facevano parte della realtà notturna di New York.

weegee parigi
Teneva il suo equipaggiamento sempre con se nella sua Chevrolet e monitorava le chiamate della polizia con una radio trasmittente concessagli dalla polizia stessa in modo da poter arrivare sulla scena del disastro contemporaneamente se non prima della polizia dove, scattate le foto, correva a stamparle ed iniziava a venderle ai giornali.

weegee
Weegee rivela al pubblico un’altra america, quella della resa dei conti e dei diseredati svelando con le sue foto l’anima della grande città di New York con fotografie dirette, immediatamente comprensibili che non hanno bisogno di alcuna intermediazione didascalica. A differenza di altri fotografi, Weegee non cercò di sviluppare una sua teoria e migliorare la sua tecnica fotografica; per lui la fotografia non era una espressione artistica ma un modo per guadagnarsi da vivere per poter avere una po’ di fama, abbastanza denaro e donne (beh, anche Weegee era un butel, gli piaceva la topa. E gli ri-piasceva la topa, come direbbe Galeazzi).

weegee
Il museo Maillol di Parigi offre l’esposizione di ben 220 fotografie di Weegee scattate durante il decennio dal 1935 al 1945provenienti dalla collezione Di Berinson. L’eccezionale qualità di queste opere, fra le quali diverse pietre miliari della storia della fotografia per non parlare della quantità di immagini esposte, fanno della mostra un evento di grande interesse che merita di catalizzare la vostra attenzione, se siete di passaggio insomma.
Frut1, detto l’uomo che non mente mai [ndSentenziosi: nonché “L’uomo che amava le donne, ma loro non amano lui”], vi può assicurare che non rimarrete delusi!
Grande mostra questa di Weegee a Parigi.


Info:

Musée Maillol
61, Rue de Grenelle
75007 Paris
Dal 20 Giugno al 15 Ottobre 2007
prezzi: 8 euro , ridotto 6 euro

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Gran mostra dev'essere questa.
Che poi merita solo perchè è in rue de Grenelle, con tutti quei negozi di calzature "ricercate".
[Ooohhhh]

Bravo fruttone.

Butel Info ha detto...

Buon dio....

Frut di Udin ha detto...

Butel1:continua pure a prendermi per il naso(per non dire per il culo,ah l'ho detto,azz).Rue de Grenelle dà sempre soddisfazioni:pheega,"locallini" molto carini e qualche bella boutique di calzature e vestiti.

Butel Info:che vuoi che ti dica...poveri noi,povero me.

Anonimo ha detto...

ottimo poste fruit

alcuni suoi scatti erano finiti a trento qualche mese fa.

(nella via dello strudel)

io ho perso tutto ça va sans dire.

Butel Info ha detto...

Domani tutti a Dro (TN) al Premio Internazionale della Performance!

Anonimo ha detto...

ma io nn kapisco sta benedetta mostra di marilyn li a sto museo è finita o c è ankora??? e se è finita io dove le fvedo quelle foto'??? grazie a tutti

Butel1 ha detto...

Evidentemente è una temporanea, e come c'era scritto è finito.
Dove si esponga Weegee ora, lo sanno dio e le rondini.