29 ottobre 2006

Frivolezze

A passeggio per la bella verona..(ebbene si c'abbiamo un cazzo da fare..)

Butel 1:"Devo trovare il numero di quel sarto che già fece una giacca a mio padre..un buon lavoro eh?Proprio fatto bene."
Butel 2:"Si ma i prezzi??I prezzi??"
Butel 1:"Competitivi. Assolutamente competitivi."
Butel 2:"Quantifichi."
Butel 1:"Bè parliamo ancora in lire ciraca quttroscentoscinqunatamilalì 5 anni fa."
Butel 2:"Con calma.Cioè con circa 500 euri ti porti a casa un abito sartoriale??"
Butel 1:"Più o meno,più o meno.."
Butel 2:"Bè bè informati sai queste sono informazioni importanti sai?molto importanti."
Butel 1:"Perchè ti serve un abito?"
Butel 2:"Si certo.Per la laurea."
Butel 1:"Ma ti laurei?sei in tesi?"
Butel 2:"Mh...non esattamente.Mi mancano gli ultimi esami poi devo fare domanda per la tesi..un annetto ci vuole.."
Butel 1:"Be si un annetto ci vuole tra domanda esami e prof che ti segue ci vuole.."
Butel 2:"No no non capisci.Un annetto per trovare un sarto.Per l'abito per la discussione ci vuole no?Poi se mi laureo anche..meglio.Intanto abbiamo l'abito no?"
Butel 1:"Mh si,mi sembra ragionevole..."

Intanto,per i mortaccioni,come noi,consiglio vivamente la degustazione di cioccolata calda nella cioccolateria(ti piace questa parola carissimo butel1??) vicino vicino al caffè mattei.Eccelente qualità,caldissima...ma soprattutto.......GRATIS!!!

9 commenti:

Butel1 ha detto...

n.b. il commento che vo scrivendo ha il retrogusto del deja vu. Quindi vorrei chiamarlo: "Giusto così, per non scordar certe cose dei giorni nostri".
-----------------------------------------
Premesso che sono, questi, problemi di una portata che appare quanto mai considerevole, vorrei sottolineare come Butel2 abbia presentato in sole due-righe-due (alla faccia del coglioname giornalistico-mediatico tout court che ce la vende toujours più sporca) l'attuale situazione economia dell'euro-area: nel 2002-2003 costa quattroscentocinquantamilalì? Nel 2006 costa 500 €, secondo l'onesto rapporto 1.000 lire = 1 euro.
Basato su una storia vera.

Anonimo ha detto...

...Semplicemente fantastici...
Solo ieri sono venuta a conoscenza del vostro blog ed è stata una piacevole scoperta.
Il vostro modo di narrare tutto quello che ci riguarda da vicino è ironico,geniale,tagliente ma soprattutto divertente!
Continuate così e sappiate che da oggi avrete una lettrice in più ;-)

Butel 2 ha detto...

grazie dory fa sempre piacere un complimento!

Anonimo ha detto...

De nada...
Se posso permettermi,mi piacerebbe in futuro leggere qualcosa in più su di voi visto che nei blog si racconta spesso di sè (non sempre nella giusta maniera), giusto per conoscere un pò meglio questi miei concittadini...Ciao!

Butel1 ha detto...

Vedremo, vedremo cosa s'ha o non s'ha da fare in merito.
Inizialmente non usavamo lo pseudonimo; siamo passati agli indefiniti e indefinibili Butel1 e Butel2 non appena capito che criticare il pecorame della nostra urbe dal punto di vista di quelli che pensano di saperla lunga, di chi ne resta fuori, distante, analitico e asettico come un medico chirurgo non sarebbe stato elegante; ci saremmo così comportati alla stregua dei polentoni bacchettoni (sfigati, ecco).
Ergo, abbiamo preferito abbozzare la parabola dei prigionieri (lo spunto è tratta da una famosa serie di fantascienza anni 60-70) e parallelamente (quanto lontantamente) seguire il precedente wu ming, confondendoci nell'anonimato della fauna della Piazza. Che, paradossalmente, anonimato non è, giacchè il nostro "essere butei" è in fondo l'argomento stesso qui con umile gaudio: parliamo della Piazza e dei butei, quindi di "voi" e di noi che ne siamo frequentatori quanto ogni altro gggiovane veronese (butel). Ne segue che: quando prendiamo per il culo i butei, i primi ad essere presi per il culo siamo noi due.
Autoironia e autosarcasmo, più che ironia e sarcasmo.

In fondo qualche post ti deve essere pur piaciuto, ti invito a leggerli nella loro interezza dall'inizio; sempre che tu non l'abbia già fatto? Clicca qui e parti dal fondo

Ciao e grazie,
Butel1 c/o Piazza Erbe

Anonimo ha detto...

Apprezzo il vostro blog appunto perchè parlate sempre in prima persona,mescolandovi alle altre persone che rappresentano la "fauna della Piazza"...
Il mio voleva solo essere un modo per capire se è nelle vostre intenzioni o meno (n.b:anche perchè solo da ieri vi ho scoperto)il fatto di raccontare qualcosa di "personale" su voi stessi...chessò...interessi particolari,aspirazioni,ecc.
In ogni caso, complimenti per quello che ho potuto leggere finora...

Anonimo ha detto...

Abbiamo rimosso una serie di post che avrebbero dato risposta (pazialmente) ai tuoi quesiti circa le nostre aspirazioni, i nostri interessi. Trattavasi di descrizioni alle nostre nobili attitudini. Nobilissime, un trip dall'otium al negotium:
-cazzeggiare
-cazzeggiare
-divanare
-discussioni pseudo-intelletuali circa le nostre squisite ed edificanti personalità
-prendere per il culo quel butel e quella faega di gomma, contestualmente
-prendere per il culo butel1
-prendere per il culo butel2
-de bicipitorum butelis 2
-de tricipitorum butelis 1
-disquisizioni circa il sistema della moda, quale fenomeno culturale di definizione dell'identità (per nostra autoanalisi coscienziosa) e quale fenomeno materiale ovvero abbigliamento (per sferzanti critiche alla moda cittadina maschile e femminile, che hanno anche già costituito argomento di un post).

Consideriamo che non erano piaciuti a molti, forse fraintesi: qualcuno avrà pensato fosse l'ennesimo tentativo di usare il blog quale media-valvola di sfogo a crisi di un brufoloso adolescenzialismo. Di fatto impossibile: noi siamo gggiovani dentro, solo un pò fuori. Quante frivolezze, quante superficialità avranno letto in queste nostre parole? Spero tantissime.

Scherzi a parte, ti invito a non prendere le distanze.

Butel 2 ha detto...

si si caro butel 1 basta post post superficiali introspettivi ed egocentrici.

Oggi ero un pò costipato sai?ma ora tutto bene..

Anonimo ha detto...

Mo basta!

[Io invece non sapevo proprio quale scarpa calzare questa sera; volevo la francesina stringata nera ma alla fine ho optato per un comodo mocasso nero. Dopo cinque minuti ero già pentito, ma era dannatamente troppo tardi.]

Mobbasta veramente però!
Dagli autori di Mo basta.