14 ottobre 2006

Verona si lustra ed esibisce locali all'avanguardia. Forse. - Parte 1 -

Butel1: "Vedi Butel 27, non avrei mai pensato di giungere a dire tanto, mi pare tuttavia che la città abbia preso una direzione (quasi) interessante: potrei oggi nominarti quattro locali carucci, di design, di "tendenza" come direste voi gggiovani. Potrei azzardare affermando che l'avanguardia della vita notturna ha impegnato il crocevia di Verona. Si tratta di..."
Butel27* (*iscritto a economia, domina con difficoltà la sintassi italiana, pur essendo italiano-verones doc): "Ah sì sì, il..."
Butel1+2: "Il..?"
Butel27: "Il..."
Butel1+2: "Il..? [n.d.r. la scena presenta evidenti caratteri di fantozziana memoria allorchè, per inciso, alla morte del MegaDirettoreGalattico, ci si appresta a rendere pubblica la nomina del nuovo DucaConte, accolto con fremiti e temenze da vari "eehh...?"].
Butel27: "Alora, il Lui e Lei... l'Attimo (che le sempre belo), il Riva Mancina, l'Anselmi (el mejo de Piaza Erbe)"
Seguono 9,4 secondi silenziosi, intanto passa rotolante una palla di fieno sospinta da una leggera brezza.
Butel1: "Trattasi certamente di questi". Butel2: "Povera Italia".

Segue al post successivo.

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