Factory Girl
Factory Girl: Edie Sedgwick raccontata da Andy Warhol
"Nel 1964 tutto diventò giovane.I ragazzi buttarono via i completi preppy e gli abiti eleganti che li facevano assomigliare alle loro madri e ai loro padri.Era tempo di abiti corti dai colori sgargianti. Per adeguarsi al nuovo modo di vestirsi, i parrucchieri facevano tagli cortissimi e lucidi oppure acconciature cotonate incredibilmente voluminose;quanto al trucco, il rossetto era scomparso e protagonista era il trucco degli occhi, iridescente, perlato,dorato,roba che brillava la notte!
Hey, revolution baby!
Nel 65 molte ragazze avevano il look da "Bib Baby":abitini corti da ragazzina con le maniche a palloncino, portati con calze dai colori chiari e scarpe basse da scolaretta con la cinghia.
In generale le ragazze erano ancora abbastanza grassocce, ma con l'arrivo dei nuovi abiti stretti si misero tutti a dieta! Naturalmente tette e muscoli passarono di moda insieme al grasso, anche perchè erano troppo voluminosi per i vestiti.
L'anoressia dilagava...
"Poiché le pillole dimagranti erano fatte di anfetamine, l'anfetamina si diffuse tra le signore dell'alta società tanto quanto tra la gente comune. I consumatori di anfetamine erano moltissimi, di ogni classe sociale, perchè tutti volevano restare magri e stare fuori fino a tardi per farsi vedere con i loro vestiti nuovi nei nuovi club."
Revolution baby, revolution. Gli A-man dominavano la New-York degli anni 60: LSD, specchi, party, overdose, sesso, omosessualità, travestiti, argento, arte, Beatles, Rolling Stone, underground, superstar, Andy.
Cosa è TRENDY?
Le ultime tracce del look da duro metropolitano lasciarono il posto al mod e all'edoardiano. Insomma l'Inghilterra come al solito fa scuola.
Nel '65 e precisamente in un freddo gennaio newyorkese Andy Warhol conobbe Edith Minturn Sedgwick.
Edith incarnava tutto quello che dal '64 in poi era "la moda", da quel giorno, di quel inverno nacque un'icona, una star, anzi una SUPERSTAR!
Il suo nome diventa semplicemente EDIE. Edie Sedgwick.
A breve nelle sale cinematografiche italiane uscirà il film Factory Girl che racconterà la storia di Edie e del legame con la città di New York e la Factory di Andy Warhol. Noi sentenziosi, o meglio io Frut1 voglio raccontarvi a modo mio la figura della ragazza della Factory di Warhol. Con l'aiuto di documenti in mio possesso vi racconto velocemente chi era Edie, certamente una gran pheega ma non solo (inutile dire che me la sarei buttata giù alla grande). Presentarne i tratti caratteristici dominanti non vuole tuttavia essere un chiaro incitamento a vedere il film, il quale peraltro ha già ricevuto commenti poco positivi e salta all’onor delle cronache (Studio Aperto uber alles) per quella che viene presentata come una "scabrosa scena di VERO sesso", nel senso di Sienna Miller (Edie) si è fatta scopare letteralmente sul set da Heiden Christensen (una sorta di personaggio dylaniano).Voglio affidarmi alle parole di qualcun altro, contestualizziamo con un sacrosanto copia-incolla warholiano, giusto per non pisciare fuori dal vaso.
Andy scrive:"Edie era così carina, spumeggiante e i suoi occhi erano così grandi. Passava la maggior parte del tempo seduta alla finestra a parlare e a ridere al telefono tutto il giorno fumando sigarette. All'inizio era molto fresca e beveva un paio di drink, tutto qua. Ma "voleva" prendere altre cose.."
Si come no voleva!
Aspetta frut1 non fare il solito polemico, ci stiamo arrivando. E che cazzo lo sanno tutti che era una drogata!
Scusa Andy vai avanti, il mio alterego è in una fase ormonale parecchio disturbata.
"Con i suoi amici si sedevano intorno al tavolo con dei contagoccie e scuotevano le spalle al ritmo delle Supremes mentre facevano sgocciolare dell'LSD sulle piccole zollette di zucchero da cocktail"
Dddroghaa, do you want some, honey?
Yes, I do, e cha cazz.
Erano ricchi, dannatamente belli ma totalmente pazzi. Studiavano quasi tutti a Cambridge da buoni ricchi americani. Perchèallora venire a New York?
Risposta retorica: erano annoiati e stufi delle lezioni. Volevano entrare nella "vita vera", quella vera veramente dentro e fuori davvero (ndr. riecheggia già in nuce l’insegnamento di Costantino V.) .Per loro entrare nella vita vera voleva dire avere delle fotografie e dei servizi su di loro pubblicati sui giornali e sulle riviste! (ndr. appunto)
Edie era una del testé giro: ricca, bella, snob, annoiata ed in cerca di notorietà.
VOLEVA FARE LA MODELLA
Non era strano che Edie avesse vagamente deciso di fare la modella. Tutte le ragazze della sua età volevano fare le modelle. Oggi invece "nessuna"… mica come quella bambina dello spot delle fettuccine di formaggio, o quel che erano.
Andy:"Si frut1 dici bene. Di lì a poco Edie avrebbe inventato il look che Vogee, Life, Time e tutte le altre riviste avrebbero fotografato: orecchini lunghissimi, magliette da pochi soldi, calzamaglie da ballerina e a coprire il tutto una pelliccia di visone bianco".
Un'icona? Yeah guys, un'icona: una vera superstar. Ai tempi. Oggi le varie Paris Hilton e stronzette varie staranno pure facendo (nuova) scuola, ma il carisma da "superstar" dove sta?
"Quando ballava aveva delle movenze che sembravano egiziane, muoveva la testa ed il mento proprio nel modo giusto. La gente chiamava quel modo di ballare "il Sedgwick", e Edie era l'unica che ballava così, mentre tutti gli altri ballavano il jerk"
Tranquillo Frut1 ti vedo irrequito, ormoni che impazzano? lo supponevo, lo supponevo. Stai tranquillo lì, si proprio lì, in quell'angolo. (ndr. cioè questa situazione mi sfugge: Frut1 è in preda ad un attacco di schizofrenia e, nel proprio dualismo, una parte di sé sta relegando l’altra in castigo. Questo ragazzo è fuori e, ne siamo sicuri, si fa ancora di LSD)
Bravo.
Dove eravamo rimasti?
Ebbene cari fanciulli/e Edie, la superstar della Factory, la star della New York degli anni 60.
Edie diventò la maggiore fonte di ispirazione per Andy Warhol. Era una star. Una musa? Anche.
Tuttavia, Frut1 da esperto di Andy Warhol si sente di affermare che c’era sì una reciproca attrazione tra i due ma in fin di conti entrambi si nutrivano della noterietà dell'altro, una sorta di simbiosi reciproca e finché dura,dura. E poi Warhol era un ricchione, dai!
Andy mi rivela che:"Edie era incredibile davanti alla macchina da presa, semplicemente come si muoveva. Era piena di energia, non sapeva che farsene quando si trattava di vivere la sua vita, ma era meravigliosa da filmare. Le grandi star sono quelle che ti fanno venire voglia di osservarle in ogni singolo istante, anche quando muovano appena gli occhi."
Insomma Andy e Edie erano inseparabile, dove c'era uno inevitabilmente c'era anche l'altro, alla fine del ‘65 i due erano all'apice della propria popolarità come copia dei mainstream media. Mel Juffe disse:"Con voi nessuno riusciva a capirci qualcosa, non si riusciva nemmeno a distinguervi, eppure in città non accadeva nulla che avesse una qualche importanza senza che ci foste voi due". Tutti erano contenti di averli ai loro party, ma non sapevano bene perchè avrebbero dovuto esserlo. Per Andy Warhol."era una situazione divertente perchè era assolutamente priva di senso." Priva di senso; succedeva e basta; gli altri, volevano che succedesse.
A New York Edie era una star, ma non bastava.
Edie era ovunque acclamata. Era apparsa sul Time, su Life, su Vogue, la sua fama aveva oltrepassato l'oceano, in Francia i francesi la adoravano, l'america l'adorava. Ma nonostante la fama alcune conoscenze "sbagliate" e la droga la fecero pian piano allontanare dalla popolarità che Andy le aveva dato e man mano la figura di Edie parte inarrestabile verso il proprio declino.
"Quel che era veramente triste era il fatto che Edie si faceva di droghe pesanti e stava diventando sempre più assente. Il suo rapporto con le pillole da signora dell'alta società si era trasformato in un rapporto di dipendenza. Alcuni dei suoi più cari amici cercavano di aiutarla, ma lei non voleva ascoltarli. Diceva che voleva una "carriera" e che l'avrebbe avuta, dato che Grossman le faceva da manager".
Le pheeghe: bello vedere come certi propositi con cambino.
Edie oscillava tra il divertimento di recitare nei film kitsch di Andy e la preoccupazione per la sua immagine, dove per oscillare intendo dire che cambiava idea di ora in ora, di minuti in minuto. Non le importava di essere considerata sciocca fintanto che riusciva ad esprimersi e a raggiungere la gente. Prendeva molto spesso in giro i mass media per poi, poco dopo, farsi assalire da terribili crisi nervose perchè non la prendevano sul serio come attrice. Situazioni folli e paradossali.
"Questo era il problema sostanziale con Edie" per Andy, "i cambiamenti di umore e i ripensamenti. Naturalmente, tutta la droga che oramai prendeva c'entrava non poco".
Alla fine il cinema arrivò, Ciao! Manhattan.
Dopo una relazione con il cantate Bob Dylan, smentita dallo stesso musicista. Dylan, falso chitarrista del menga, uno che tratta male il mio Andy non merita neanche di essere ascoltato (ndr. la simbiosi tra Andy e Frut1 che si sta consumando ha del patetico…). Comunque Andy mi conferma la loro relazione: "Edie portò Bob alla Factory e si raggomitolarono per conto loro in un angolo. Passavano molto tempo insieme...". Insomma: scopavano, scopavano. Quindi mi sfugge il motivo delle minacce di denuncia da parte di Bob alla produzione del film che gioca sull’incontro tra Edie e questo pseudo-Bob; a suo vedere, non avrebbero mai consumato. Certo che no, parlavano di Schopenhauer.
Ritornando a noi dopo l'aspettato primo e "vero" film per Edie (Factory Girl, dove Edie sarà interpretata da chiappa soda Sienna Miller), che avrebbe dovuto proiettarla in maniera definitiva nel firmamento delle star di Hollywood, seguono relazioni varie tra cui Dylan, degenze in ospedale a fine degli anni 60, un matrimonio nel 1971, una morte nello stesso per overdose di barbiturici mescolati con alcol e a mio avviso anche eroina.Un modo molto seventies di andarsene, un modo idiota ovviamente. Del resto "molti dei ragazzi che passarono gli anni ’60 alla Factory, morirono giovanissimi negli anni ‘70".
Edie, drogatissima, bella ed impossibile (ma a volte possibilissima, come i butei insomma).
Andy Frutol
20 commenti:
Frut1 scrive:"mi sfugge il motivo delle minacce di denuncia da parte di Bob.."
Vecchio mio ti spiego: Bob accusava il mio amico Andy di avere distrutto Edie, cioè lo incolpava per la droga che Edie prendeva!
Invece caro me,alterego fattone, era il caro Bob ed i suoi amici che da buoni drogati hanno rovinato per sempre Edie.
Edie iniziò con le droghe pesanti dopo che ebbe conosciuto Dylan.
Ci furono delle accuse(non legali) sul fatto che non è vero che Dylan fu il responsabile della misera fine di Edie, ma certamente le dette una mano a rovinarsi.
Concludendo il caro amico Bob,come sempre,vuole pararsi il culo negando tutto per non portare a galla fatti del passato.
J'accuse Bob Dylan!!!
Un articolo questo, o fruit alteregante, che ho letto d'un fiato
Bello il tuo raccontare altalenandoti tra i tuoi due io e inframezzando con andy, belli i video
Dolce amara nostalgica ode ad anni passati, a vite bruciate in un fuoco sfolgorante, a momenti di creatività persi per sempre
Frugulla insolitamente emozionato
Bene, molto bene, buon pezzo.
Tra l'altro laddove Edie era una superstar, oggi tutte sono starlettes: italian media system docet.
Se qualcuno si è recato tra novembre e dicembre ai mercoledì sera della Galleria Vecchiato a Padova, sa di cosa parla il Fruttone.
Ciò detto, CI RENDIAMO CONTO IN CHE STATO E' (DE)CADUTO QUEST'UOMO? Dialoghi con Warhol, dialoghi schizofrenici con se stesso, si risponde nei commenti da solo. A questo punto un'anticipazione:
WHAT'S NEXT ON FRUT1 TV
Nel prossimo episodio la schizofrenia di Frut1 subirà una svolta e il ragazzo deciderà di postare il video delle sue applicazioni onanistiche contro lo specchio, sorridente di compiacenza.
Si bravo fruttone tutto molto interessante, ben organizzato e originale. Ora rimane da lavorare sulle capacità di sintesi ecco.
Grazie ragazzi, grazie.
Questo post è stato meditato a lungo, non sapevo se scriverlo o non scriverlo. La mia doppia personalità era in conflitto;inoltre si è aggiunto il mio amico invisibili Guido a creare ancora più scompiglio nella mia insana mente.
Ho voluto ricordare Edie, una topa pazzesca.
Se fossi vissuto negli anni 60,sicuramente sarebbe stata la donna delle mie fantasie durante i miei piacevoli momenti di autoerotismo.
I video inseriti sono stati appuratamente selezionati tra un'interminabile lista.
Ho scelto i video, a mio avviso, più sisnificativi ma soprattutto quelli che mi hanno maggiormente emozionato.
"appuratamente... più sisnificativi"
ma chissenefrega..l'11 giugno a verona ci saranno gli WHO.
bevem?
Turin1
Mh, interesting. Potremmo spararci la combo degli Who+concerto a Parigi (stay tuned).
Complimenti Frut...bell'articolo...
non ho mai provato LSD...me ne porti un po ' stasera?
Grazie
che concerto a parigi vecio?
che concerto a parigi vecio?
Nuovo post "agenda" domani.
non mi si vede una foto che sia una !
come mai?
duchamp
Bentornato vecchio!
Non sono foto in effetti, ma filmati di YouTube.
Dai che ci sentiamo per mail.
Sbaglio o questo post è liberamentew ispirato ad un articolo di ujn recente vanity fair?
Oddio, sai che non lo so?
Dovresti chiedere a Frut1 (il quale, qui sono certo, non legge Vanity Fair).
Credo invece sia ispirato pari pari a "Popism", il mitico libro di Andy sugli anni '60. Avendolo letto un paio di volte, ecco mi pare che le citazioni siano prese da li.
Niente vanity fair!Frut1 non legge quelle riviste.
Comunque vista l'imminente uscita del film Factory Girl volevo omaggiare questo personaggio che è stato molto importante nella vita degli anni 60 del mio idolo: Andy Warhol.
A breve per commemorare i 25 anni dalla scomparsa di Andy seguirà un post.
correggo:20 anni
Infatti il post è già in bozza, by Duchamp
Il tuo amico può pubblicarlo da altre parti!In questo campo chi comanda è Frut1 che ha già preparato:
1)post
2)magliette
3)festa
Andy è di mia proprietà!
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