16 febbraio 2007

Bye bye Pachanka

So long Discoteca Pachanka

Pare che il Pachanka abbia tirato le cuoia. Leggasi: è fallito (notizia segnalataci per mail da un collaboratore e in attesa di prova oculare, ma noi ci fidiamo - ovvero non abbiamo voglia di andare a verificare fino a Soave, eddai! Si accettano rapide smentite).

Già odo in lontanaza il motivetto tristo-tristo delle dipartite di allenatori/giocatori/presidenti reso celebre da Mai Dire Gol... eccolo eccolo, lo sentite?


Ci piace ricordarlo così.
Ci mancheranno i suoi avventori s-fashion durante la fashion night.
Ci mancherà la barista scazzatissima ma da buttare giù senza tregua alcuna.
Ci mancherà l'ingresso sempre omaggio, anche se per tirarne su le sorti finanziarie ti offrivi di pagare eh.
Ci mancherà la fine selezione musicale.
Ma soprattutto...
...ci mancherà quella tipica atmosfera newyorkese (del resto lì si parlava uno slang molto vicino a quello di brooklyn) e l'architettura che tanto ricorda le mitiche discoteche anni '70 altrettanto newyorkesi. Insomma, ci mancherà questa scritta va bene?


"Confermiamo, le cose stavamo proprio così: una sera ho
ballato spalla a spalla con John. Travolta. Vecchi tempi"


--Amarcord--

Heh, quanta nostalgia in questa frase presa dal loro sito: "Ma grazie al Pachanka ora non servirà più una traversata oceanica per raggiungere lo studio 54, oggi serve solamente spostarsi di 15 km fuori da Verona centro e godersi un’entrata senza senza pagamento (ndSentenziosi: ne deduciamo che per loro non far pagare era faccenda cruciale!). Due sale unite tra loro dall’esclusivo stile seventies e dallo spazio aperto (ndSentenziosi: insomma, due sale, ma lo spazio aperto. Era un unico capanno, per dirla tutta). In una domina il bancone, nell’altra il Dj, superstar di ogni serata (ndSentenziosi: ogni ogni, proprio ogni), come nelle migliori tradizioni dei bei tempi che furono. Musica di altissima qualità, diretta dai migliori dj della piazza."

Ciao Pach, ciao
Ma non te la prendere, questo non era posto per te. Qui non ti hanno capito, sei stato un cubista in un età all'insegna dell'impressionismo (forse era meglio avere un pò di allieve, eh? Cubiste). E se dovessi ripalesarti o ricollocarti altrove (da noi capita circa due volte all'anno, credo), beh in quel caso facci un fischio e torneremo volentieri a sputt... ehm a parlare al mondo dei gggiovani quanto erano magiche quelle atmosfere seventies e quanto spasso ci sapevano procurare.
Au revoir!

Sentenziosi

9 commenti:

Anonimo ha detto...

pachanka..mai sentito nominare..se non in un film con Al Pacino.

Anonimo ha detto...

Che peccato... non c'ero mai stata. A dire il vero una volta avevo mezza intenzione di andare a vedere com'era. Ci sono passata davanti due volte nella stessa serata: la prima intorno a mezzanotte e qualcosa e la scena che mi si parava davanti era quella di un parcheggio deserto, da film western. La seconda, più tardi, stesso numero di macchine cioè tendente a zero. Tristezza infinita entrare in un buco, perdipiù vuoto: ergo mi sono diretta in quel di Vicenza (che non è che sia gran che meglio come città, però...).
Saluti!

Butel1 ha detto...

Butel Saval: che non riapra come Insomnia...

Dè: hai sintentizzato benissimo l'anti-odissiaco viaggio (no happy end) verso il quale era diretto il Pachanka di Soave. "Parcheggio deserto, da film western": le cose stavano così. Per carità, siamo passati rapidamente due volte (com'è nostra usanza) l'anno scorso, ma non s'è mai presentato come il locale nel quale ti vorresti fermare oltre i cinque minuti.
La faccenda è tutta qua.

Cara Dè, made in La Perla (come la biancheria), e tu, di grazia, chi saresti? Rango e dinastia, s'il te plait

Butel Info ha detto...

Bravo Butel1...informati..chi è sta De, chi è?

Anonimo ha detto...

Ci sono stato due o tre volte, la prima più di un anno fa, al tempo c'erano cosi tante persone che si doveva fare la fila per entrare.
All'inizio non si pagava nulla, entrata libera, successivamente
i butei dovevano pagare e le butele erano omaggiate - mai capita sta cosa.
Un anno fa era sulla cresta dell'onda, fresca novità e tutti si riversavano li.
La musica non era male, un po di house farcita - purtroppo - dai soliti tormentoni da ballo di gruppo.
L'ultima volta che ci sono stato, o meglio che mi sono fermato nel parcheggio, qualche mese fa dopo non esserci andato per molto, c'era la scena descritta da Dè, mancava solo la palla di fieno spinta dal vento.
Ho alzato i tacchi e me ne sono andato.

butel furbo ha detto...

Eccomi qua, colui che l'ha ideato, che lo ha realizzato, che lo ha gestito e soprattutto che è riuscito a farvi sfilare i soldi di tasca per riempirsi le proprie. Colui che l'ha venduto e che vi ringrazia del contributo che circa 80.000 persone hanno portato con una media di 7,45 euro a testa per l'acquisto di una nuova e fiammante Porsche Cabrio 4S. PACHANKA o PACH x gli amici GRAZIE e GRAZIE ancora, non lo dimentichero'! La storia e' finita, se ne aprira' un'altra, forse un giorno chi lo sa, speriamo solo che frutti una Ferrari la prossima.

Anonimo ha detto...

ovvero il Flavio della pearà.
Grrranddee vecchio-saluti-pacche

Sentenziosi

butel furbo ha detto...

ora che ne sono fuori posso far parte anch'io del club SENTENZIOSI?!?...a cazzeggiare in giro come Voi?..seghe a parte s'intende...

Anonimo ha detto...

Certo ragazzo.
"C'è un piccolo sentenzioso in ognuno di noi", disse qualcuno un giorno.