08 ottobre 2006

E' uno sporco lavoro, ma qualcuno doveva farlo.

Questa dell'idea di scrivere circa Verona e circa gli atteggiamenti dei suoi abitanti, perennemente radunati nella blasonata piazza delle Erbe, mi aveva in fondo intrigato assai. Inizialmente.
Ora, temo che alla lunga, procedendo armoniosamente di post in post, l'operazione possa dirsi quasi superflua: sbagliarsi su Verona è infatti impossibile, poichè nella nostra piccola polis tutto è in fondo così evidente. Tale evidenza sarebbe peraltro avvallata dalla ripetitività dei comportamenti, una moda mai fuor l'ordine del giorno. Temo cioè, che vada tutto esautorandosi per sua stessa natura ridondante: qualcuni potrebbe sostenere, che parlare dell'evidenza non sia dissimile dal parlare dell'aria fritta.
Poichè è davvero difficile sbagliare su Verona e sugli atteggiamenti dei suoi abitanti: tutto ciò che possiamo argomentare, criticare, sradicare, riproporre, sarà sempre vero.

Caro Butel2, siamo depositari di un sapere scontato quanto effimero (a chi, esclusi i qui presenti redattori e il proprio entourage ombroso, può interessare il nostro acume critico?).
Il nostro non è un sapere, la nostra è una scienza lapalissiana.

1 commenti:

Butel 2 ha detto...

butel 1 vedi le strade erano due:sapere tutto di tutto(impossibile)sapere tutto di niente(pratico).Noi abbiamo scelto questa via e la percorreremo.cum grano salis.