18 aprile 2007

Bar Taverna Corto Maltese - Verona

Corto Maltese. Il bar e/o la taverna a Verona, che pensavate?

Niente da fare: per arcane questioni Sentenziosi è diventato un organo di diffusione di sentenze pregne di ufficialità e autorevolezza, tanto cresce la fama di giustizieri dello spritz scaligero (eh son cose). Già me li vedo, con lo stronzo incipiente e quasi nella mutanda, gli operatori del call center SOS Gabibbo. Ecco un nuovo quesito rivoltoci da Elena:

Ciao butei, mi potreste illuminare sul cambio di gestione del Corto Maltese? Perché la gestione successiva [ndSentenziosi: rectius, forse precedente?] all'attuale era spettacolare. Solo musica jazz, cibo molto particolare e... ok forse il proprietario ha avuto dei problemi, qualcosa ho sentito, ma volevo avere delucidazioni da voi.

Elena, ti capisco, queste sono questioni sulle quali val la pena riflettere. Tutto il resto è noia. Eppur ti fermo subito: anche la Sentenziosi Inc. si trova in un vicolo cieco (o ceco, nel caso di Frut1 a puttane nel goriziano), causa la quasi totale non frequentazione del bar Corto Maltese in questi ultimi anni. E' la tua, una domanda che richiede l'intervento di qualche spia russa. Anzi di più, richiede "qualcuno dei giri" che si mostri: se qualcuno sa che sta succedendo alla gestione del Corto Maltese e che fine abbia fatto il proprietario, parli ora o taccia per sempre [ndr: hey parlo a te, quel "qualcuno", non temere: qui puoi sparlare e sputtanare, ti ricordo che qui non esisti, ok amico?].
Insomma Elena, spero tu possa attendere ulteriori responsi "dai giri". Se tuttavia sentissi di non potercela fare (e sia noi che i nostri lettori sapremo capirti), ti invito sin d'ora a sprangare le finestre di casa, a cucinare coi soli fuoco e legna, a gettare ogni oggetto contundente, nonchè armi bianche e ad esplosione.

Bar Taverna del Corto Maltese - Verona
Non avete davvero pensato un solo attimo che l'occasione non sarebbe stata gradita per buttare li una cazzo-di-recensione del Corto Maltese, vero?
Anzitutto faccio notare che l'ultima persona che ho visto entrare (ndr: causa il mio impiego di manager del kebab mi trovo a lavorare poco distante) risale al mese scorso. Sottolineo peraltro che non si è notato uscire tale persona: devono avere attivato un'uscita sul retro oppure la hanno spogliata di ogni avere per finanziarsi la baracca.

Come detto, ad essere onesti, alcuna costola cittadina di Sentenziosi Verona® ha mai frequentato il Corto Maltese, se-non-allorchè-quella-volta-che nel 2001 ci passammo per una sbronza, bissando circa 13 mesi dopo. Hey, chi ha detto che i giovani non hanno memoria storica?

Se ti riferisci al gestore di quell'annata, voglio sottolineare come i vini erano gggiovani ma di qualità, i prezzi competitivi, il personale piuttosto gentile ma non troppo preparato (imabrazzante il cameriere) e gli avventori sì giovani ma stranamente non i soliti gggiovani sballati (o forse ero io troppo sballato per rendermene conto); il piano inferiore era adibito alle "compa vecchio" ed il bancone preso d'assalto da vari proto-poseurs (piuttosto deboli nella loro essenza), con il solito codice vestiario di quegli anni terribili. Sì, parlo di Belstaff e Woolrich, per mille balene.
Il riferimento ai famosi disegni di Hugo Pratt era pur iniziativa lodevole (sulla carta), ma temo che se non si fosse presentato Butel2 agghindato come Capitano del Love Boat vs. Capitan Harlock feat. Julian Casablancas, nessuno se ne sarebbe accorto.
Voto finale al 2001: 6+

bar taverna corto maltese verona

Faccio notare tuttavia che Sentenziosi s'aggira per la città con parrucca fumè grigia, protuberanza nasale infinita, fronte corrugata, guance magre, rugose e su di una scopa come una vecchia megera inquisitrice e all'urlo di "Tutti questi spritz vi ruberanno l'anima!", da tanto che si è ormai prevenuti (chi dice che il metodo induttivo a Verona non funzioni?): se così tu ti riferissi al Corto Maltese con al timone la gestione (che per quanto ne so poteva essere la stessa del 2001) delle annate 2004 e seguenti (quando prima una sera quindi un pomeriggio vi rimisi piede perchè costretto), posso dire che in qualche modo si dev'essere consumato un colpo di stato e d'immagine, poichè allora era mutato anzitutto nel ritrovo dei cummenda universitari, i leader dell'accademia della pearà, e dove c'è l'universitario veronese c'è "vecio", c'è "pacca vecio", c'è "ape vecio", "spritz vecio" e via dicendo, il tutto in summa abbundantia. Qualche lode invece al cibo a corollario del buffet, non ho invece ricordi delle gloriose serate jazz. Quella musica che piace sempre grandi e piccini, ennesima esportazione anglosassone [vedere in fondo per i prossimi appuntamenti]
A condimento del tutto, ricordo che una volta conobbi in altro loculo (Caffé Malta) una ragazza che lavorava al Corto Maltese come barista. Una cara ragazza, per carità. Mi parlava con occhi lucidi e toni ammirati di questi gggiovani con voglia di fare (?), di cambiare (?), di arrivare (?), insomma della bbbella gente, che era solita frequentare il bar all'eterno ritmo "saluto-pacche", nel suo racconto sembrava un'oasi ristoratrice dopo lunghe giornate spese a rompersi la schiena nella miniera Frinzi (o seduti ai tavoli del bar direttamente antestante essa). Ora era ubriaca o il Corto Maltese era divenuto il filtro (fantascientifico) della sua realtà. Son cose...
Voto al 2004-2005: 5,5

Se da allora un nuovo cambio di gestione ha modificato in peggio i ritmi e le frequentazioni (insomma la "qualità") del locale, sospetto sia meglio non saperne niente. Posso solo ripetere quanto sentite pronunciare con queste mie orecchie da una persona dei giri qualche mese fa:
"Vecchio, ma che sbagliato che sei... casso veto a far al Corto? Ormai ie tutti al bar Attimo vecio!".
Sul fatto che "ormai ie tutti al bar Attimo" non penso si possa discutere; dal 2005 prima, ma con maggior vigore dal 2006 in poi, è l'Attimo il ritrovo dell'universitario alla moda e informato che vuole stare nei posti giusti al momento giusto.
Per quanto mi riguarda, non ho pensato un solo istante dei miei ultimi anni di fare un salto al Corto Maltese nè all'Attimo, ad essere onesti.

Agenda jazz al Corto Maltese
Tuttavia un fondo di verità sulla questione del jazz ci deve pur essere, visto che Italian Jazz Musicians ha inserito nel proprio calendario alcune prossime serate proprio al Corto Maltese di Verona. Ovvero:

21/04 Trio Jazz
Paolo Birro (piano), Lorenzo Conte (contrabbasso) e Alfred Kramer (batteria)

28/04 Duo Jazz
Renato Chicco (piano) e Marc Abrams (contrabbasso)

Tra un paio di giorni invece la presentazione di un libro. Nulla so a riguardo se non quanto comunicato qua e là:
20/04 Taverna del Corto Maltese, Verona, Lungadige Porta Vittoria
“Anima Grigia” di Mauro Tedeschi
Presentazione del Libro
“Griza è una città europea senza alcuna vocazione, dove i compromessi e le mezze verità sono il pane quotidiano. Angelo Jasmeno, giornalista del Vespro, si ridesta da un torpore professionale durato anni grazie ad una inchiesta che lo costringe ad esplorare le viscere della città. Emergono così le commistioni inafferrabili tra malavita politica e affari, le verità nascoste, le ipocrisie dei gruppi dominanti e non solo. Un uomo deluso, piegato dalla vita e dalla sfortuna, si imbatte in un’inchiesta scottante, morbosa, al di sopra delle sue possibilità.”

15 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao! cosa ne pensate dello spettacolo giulietta e romeo di cocciante in arena? baci.

BenSG ha detto...

Uhhh, saranno almeno 15 anni che non ci metto piede... Mi ricordo che, all'epoca, non era poi così male. Almeno mi sembra...

Ciau!


BenSG

Anonimo ha detto...

La domanda vera da porsi secondo me è: a chi piace VERAMENTE il jazz?
Cioè c'è qualcuno che sul serio ascolta musica jazz in macchina o a casa mentre si fa la doccia? Oppure è solo un modo per farsi belli gli altri, come il dire che si leggono i libri di Hesse, ed invece poi questo qualcuno a casa sua ascolta Nek e legge i libri di Alberto Fezzi?

Butel Info ha detto...

Io personalemente preferivo il Corto Maltese gestito dal grande magnaccia Joe Zampieri, e se eri fortunato, in qualche serata potevi vedere entrare delle mignottazze dell'est e non vestite dai lattice da capo a piedi, che si bevevano un aperitivo col loro capo prima di andare a lavorare.

Uncool!

Butel Saval ha detto...

Uao..!Un bel post solo fumo...
mi dispiace,ma dai giri non si coglie nulla del Corto Maltese..

BenSG ha detto...

@Alberto:
Beh, io amo il jazz (solita storia del papà amante del genere che porta il proprio figlio a concerti ecc.), ma è anche vero che vado molto a periodi e questo non è uno di quelli dedicati a questo genere.

Ah, e per farmi bello avrei più bisogno di un miracolo che di un cd di Ellington...

;o)


BenSG

Anonimo ha detto...

A chi prova piacere a sentire Nek "in macchina o a casa mentre si fa la doccia", non so se gli piacerebbe altrettanto dopo un 3-4 ore di lui che canta e suona dal vivo... il jazz invece tocca ascoltarlo e se l'esecutore è competente dal vivo ci guadagna eccome.

Anonimo ha detto...

Anonimo: a riguardo non saprei, appena scarico il dvd ti dirò di più. Sappi, caro saputello-sentenzioso, che il sottoscritto apprezzò molto il Gobbo di Notre Dame e la bellissima "Parlami di Firenze". /fine angolo della stronzata

Ben: no beh 15 anni no, mi costringi a prendere la De Lorean.
Comunque sì, quella del padre che porta il figlio è un classico; ma neanche sempre vero: il padre di un mio amico non ha mai portato il figlio a puttane. Eppure...
Scherzi a parte, immagino che a quell'età funzioni un po' come col tifo calcistico, o no?

Alberto: ci sarebbe da scrivere un trattato di Art & Event Management. "Quelli che il jazz...", lo chiamarei. Parlerei in primis dei tanti che il jazz non se l'inculano manco gli regalassero tutti i dischi di Miles Davis ma che poi, e qui ti scatta l'aperitivo jazz, sono i più grandi estimatori, ché "ah io adoro il jazz guarda". Mai capito, sul serio.
Sicuramente ho capito che a te il jazz veramente non piace.

Butel Info: Joe Zampieri... bei tempi. Il proprietario del Porta Nuova ci tenta ma non so se riesca a farsene emulo.

Butel Saval: mannagg! Quando i giri non sanno non dicono (come quelli che nei sondaggi non dicono sì nè no), la notizia è priva di spessore.

Nico: parliamoci chiaro... dopo quanti minuti/secondi rompe i maroni il jazz? Peraltro nobile genere, io mi passo ogni tanto (io sì, in auto!) cd che un amico ha definito "Musica da campi di cotone", eppure non mi permetterei mai di proporli in maniera intensiva nel corso di una serata. Saran gusti, ma la funzionalità del jazz per me si limita al Teatro (si veda l'abbonamento alla stagione jazz del Filarmonico; anche se li poi si finisce nel solito elitarismo da terza età, ammetto).

Anonimo ha detto...

A rigà.. su.. butel1 caro, allora, se la serata è l'aperitivo spritz super vecio (etc. etc.) il jazz non c'entra una fava, e io al filarmonico non ci andrei manco pagata per sentire dei concerti (?!) jazz.. Il fatto è che a verona non esiste un cazzo di locale dove musicisti dotati si trovino a suonare dal vivo in modo pseudoinformale, nello spirito autentico del jazz..

Anche a roma tendono a infighettasi e confezionarsi in serate, ma ancora c'è di che far godere le orecchie martoriate dal perenne casino di sta città.

Capito come?

Frut di Udin ha detto...

Parliamo di jazz??
In Italia il jazz è morto o quasi,qualcuno ancora si cimenta nel genere ma con poco successo.Anche se possiamo vantare nobili nomi,ma costoro,purtoppo, rimangono nell'ombra,sono:"cose di nicchia".Comunque il jazz se è suonato bene non può che essere apprazzato da frut1!
Se posso,vorrei consigliarvi alcuni gruppi che di jazz se sanno..."a pacchi",vecchio:
1)Skalpel
2)Build an Ark
3)Soulive
ecc..
(sono ultime uscite)

Anonimo ha detto...

@ alberto:
> a chi piace VERAMENTE il jazz?

presente

> Cioè c'è qualcuno che sul serioascolta > musica jazz in macchina?

Cocowalk o On the other hand di Michel Camilo... mai ascoltati? Chick COrea con
i return to forever? o Stefano Bollani
per fare gli autarchici...

> o a casa mentre si fa la doccia?

Rachid di Michel Petrucciani, So what,
Autumn Leaves... standard piu' o meno scontati. Ma sempre cantabili!

Anonimo ha detto...

Albe' invece di ascoltare Nek, se proprio il jazz non lo digerisci ascolta qui:

http://iltaccuinorosso.splinder.com/

Butei tutti, diffondete il verbo: deve diventare la hit dell'estate!!

Anonimo ha detto...

Sottoscrito il correntone "Dagli al Fezzi, dagli!". Sì Fezzi, chi ti credi di essere? A calunniare tutt'uno Nek e il mondo Jazz?

E' una vergogna guarda...

[attendo l'intervento da parte dell'imancabile butel destroide che propone fiero "brusemolo!"]

matty ha detto...

ciao sono matty 23 e frequento il corto maltese, quello che posso dire e che non e un posto per chi a bisogno di farsi vedere o mettersi in mostra come sucede al attimo cafe o al cambridge, pieno di fighetti senza ne arte e ne parte, cioe degli involucri vuoti ambulanti con indoso vestiti firmati.
al corto maltese ci vai per ascoltare musica, per farti una una birra, e per scambiare le proprie idee, cosa assai molto rara di questi tempi.
attualmente e gestito da un sud americano di nome luciano il quale ti tratta come un vecchio amico anche se non ti conosce, insomma e un posto veramente diverso dagli altri, che io consiglio.

Anonimo ha detto...

Matty: sei quel "qualcuno" ti cui chiedievo notizia nell'incipit.
Chi legga prenda nota, ma prima di fidarsi, provi. Come sempre.