27 agosto 2007

Disco to Disco - Jarach Gallery Venezia

Vernissage + party alla Jarach Gallery di Venezia

Wannabes e art addicts dell'ultima ora, in tema di "eventi gggiusti per gggente gggiusta", udite qua.
Disco to Disco è la mostra personale di Gabriele Basilico e Massimo Vitali, alla Jarach Gallery, nel decadentissimo cuore di Venezia (la galleria è ubicata di fronte al teatro della Fenice) dal 31 agosto al 27 ottobre.

disco to disco jarach gallery


Curiosa anzitutto la storia della galleria, che si sposa singolarmente bene al titolo della mostra: posto termine al secondo conflitto mondiale, l'allora campo di San Fantin - lungi dall'ospitare l'attuale galleria - divenne in effetti preda dei soldati americani che vi allestirono una sala da ballo per festeggiare la fine del conflitto. E fu disco.

Discoteche, sale da ballo. I centri d'aggregazione socio-umana a sfondo musicale per eccellenza. La discoteca e i suoi protagonisti - gli avventori, le danze, i ballerini, le musiche... noi - d divengono chiave di questa lettura fotografica di Gabriele Basilico e Massimo Vitali, i quali personalmente non conosco troppo bene (diciamo per niente?) ma che a quanto pare non sono dei pirla, anzi emeriti campioni della fotografia made in Italy. Ciò per dire che, anzitutto, c'è una ricerca fotogratica declinata su un tema originale da parte di artisti riconosciuti (del resto, chi in questi comunicati stampa non è un artista di ottima caratura?).

Sempre dal medesimo comunicato stampa su JarachGallery.com mi pare di capire che questo percorso di cultura e costume dagli anni '70 al 2000 sia diviso in due momenti: Basilico nel '78 scatta "50 fotografie in bianco e nero, ritratti di giovani, uomini e donne, di situazioni e di piste da ballo, i preludi dell’epoca che arriverà delle grandi discoteche e dei loro frequentatori; nel 1997 Vitali allarga la sua indagine fotografico/sociologica alle discoteche, nasce il progetto Beach and Disco, un’esplosione di colori, forme, luci e musica". Vitali fotografa, nel buio della discoteca, "corpi di donne e uomini scossi dalla musica altissima, che il fotografo riesce a congelare in un attimo".

Come funziona? Ovvero, le promesse di Disco to Disco
Fingiamo si tratti di un vs. di due deejay: Basilico scatta foto in bianco in nero, che si scontrano/colludono/collimano con le gigantografie colorate delle disco di Vitali.
Risultato? "Ne risulta una sorta di indagine antropologica: la gente, colta nel momento dello svago, ci rimanda a come eravamo, riproponendoci un’iconografia che ancora oggi, forse, ci appartiene più di quanto non crediamo". A me la cosa pare interessante.
Il vernissage della mostra si terrà venerdì 31 agosto alla Jarach Gallery alle 18.30, saranno presenti gli artisti a cui potrete rompere un po' le scatole. Occhio pero, per esperienza vi rivelerà che in questi casi per gli artisti parlare del proprio lavoro diventa un facile pretesto per un leitmotiv personale.
Io per esempio chiederei al secondo: "Senti un po' Vitali, dica la verità, lei dopo i film su Pierino si è messo a lavorare per 2Night.it vero? No? Forse VeronaMania.com? No perchè... se no uno che cazzo ci va a scattare in discoteca, eh?"

Disco to disco: due piccioni con una fava
E se per caso ve ne fregasse 'na cippa dell'inaugurazione - e qui veniamo all'evento vero e proprio - alle 21.30 il tutto si sposta all'Aurora Beach Club (www.aurora.st), dove l'antropologia musicale b-side prosegue con un dj(Michele Galeazzo) che selezionerà in un primo momento musica anni '70 (chè tutto il fenomeno "disco" parte da quegli anni lì, insomma), cui seguirà l'onesto Dj Spiller (Nano Recors) con una selezione di house in voga dagli anni '90 in poi.

Ma...
Beh, che pensavate, 'a belli? Il tutto prevede una sola fregatura: se da un lato l'ingresso alla Jarach Gallery per la mostra è gratuito e l'ingresso all'Aurora Beach Club è di soli 10 €, dall'altro va detto che l'Aurora è un club, ergo vi sarà necessario tesserarvi per tutto l'anno: altri 20 €. Totale della spedizione al party post-vernissage, 30 €. Forse un po' tanti, per una botta sola.
Ciò non toglie, che la mostra di per sè sembra valere la pena.

RECTIUS
Anzi, come precisato dalla curatrice, l'ingresso al party prevedeva una compensazione di 10 € una tantum e basta. Niente 20 € annuali, insomma. Per gli invitati della galleria, costi zero invece.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

è costosetto eh
però spiller merita dai.