09 agosto 2007

Volley World Grand Prix Verona

WORLD GRAND PRIX-FIVB di Pallavolo a Verona




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Durante lo scorso week-end Verona è riuscita, per la prima volta dopo molto tempo, ad intrattenere i giovani ospitando il World Grand Prix di pallavolo femminile.
Probabilmente molti di voi non erano a conoscenza di questo evento e a tanti non sarebbe fregato nulla comunque, ma sentenziosi era presente perché a noi interessa tutto…soprattutto se ci sono delle pheeghe atletiche in shorts.
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Per i meno informati, il World Grand Prix è una competizione formata da mini tornei che si giocano in varie parti del mondo. A Verona erano presenti le nazionali di Italia, Olanda, Brasile e China Taipei, che durante i tre giorni si sono sfidate per arrivare alla finale di domenica sera.

I Butei erano estremamente indecisi sul giorno in cui fare visita al Palasport:
Butel 4: Venerdì? Italia-China?
Butel 5: No, mi immagino le cinesi come tanti Yao Ming (giocatore NBA di 2,29 m) con le tette e poi, non sia mai che mi perdo il Venerdì di piazza erbe..
Butel 4: E Sabato, Sabato? Italia-Olanda? Olandesi. Eh?
Butel 5: Olandesi? In top e shorts? Si ma non posso perdermi il Sabato in piazza.
Butel 4: Vada per domenica, Italia-Brasile, ma se devo spendere 12 euro voglio vedermi anche la partita prima tra Olanda e China.

Ovviamente domenica i Butei riuscirono a perdersi la prima partita, ma arrivarono al palazzetto circa 40 minuti prima della seconda, il tempo di vedersi pre-riscaldamento e riscaldamento delle squadre.

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A parte il freddo polare, la sensazione all’interno del Palasport era di un continuo deja vu (proprio lui), ogni volta che si incrociava una pheega.
Solo diversi minuti dopo i Butei si resero conto di essere innanzi alla più grande reunion dei desideri erotici adolescenziali di tutti noi giovani uomini.
Ricordate quando, per placare gli ormoni, si andava a vedere le partite e gli allenamenti di pallavolo? Ricordate la pheega già sviluppata a 15 anni che vi faceva sognare?
Beh, erano tutte presenti al World Grand Prix, con l’unico problema che alcune hanno mantenuto le prospettive di crescita con risultati da applausi, altre hanno continuato a crescere e svilupparsi e crescere e crescereeeeeee…

Nulla da eccepire invece nei confronti dell’organizzazione, che risponde bene alle richieste di un evento internazionale con bandiere di ordinanza appese al soffitto, la sostituzione dei tabelloni segnapunti anni ’70 con nuovi schermi giganti e hit passate e presenti sparate nelle orecchie del pubblico dagli amplificatori.
Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, si può affermare che il pubblico, specialmente italiano, non ha digerito il taglio dell’inno nazionale proprio quando stava per esplodere nell’urlo finale e la presenza di un folto numero di brasiliani ci ha non poco preoccupato, sempre che siano vere le statistiche che danno i transessuali come la cosa più esportata dal Brasile.

Per la cronaca, Italia-Brasile è finita 3 a 2 dopo un match combattuto, le azzurre hanno tenuto testa alle colleghe fino al tie-break, ma a quel punto il culo delle brasiliane ha fatto la differenza. In tutti i sensi.

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P.s. certo che fare alloggiare la nazionale italiana all’Antares di Villafranca con tutto il casino che c’è in quel posto, con quelle feste super feste...

Butel4

5 commenti:

Frut di Udin ha detto...

Butel4:errore amico,le cinesi sono belle pheeghe.Ma poi chi se ne frega delle giocatrici,tu non giochi,tu stai sugli spalti per cui...le spettatrici,amico,le spettatrici,capito!
Ripeto:le spettatrici!
non so se mi sono spiegato(e butel2 lo sa bene...)le spettatrici.

Anonimo ha detto...

Houston, abbiamo degli snapshot, ehm, più stretti?

È per un'indagine di mercato. Opero nel settore degli hot pants.

Richie ha detto...

Ma porc# di quella p$tt&n% sch"if*sa impestata. Perchè io non sapevo niente? Perchè nessuno mi ha avertito? Me lo sono perso, addio belle chiappette... il riscaldamento vale il prezzo del'intero biglietto...

Anonimo ha detto...

Parlare di chiappette equivale a minimizzare....sono degli schiaccianoci.

Frut: allora spettatrici dicevi?

Anonimo ha detto...

Finchè c'è pheega c'è speranza