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06 ottobre 2007

Sentenziosi Story - parte 2 di 2

The Rise and Fall of Sentenziosi

La storia ufficiale del primo anno di Sentenziosi - parte 2 di 2
Riprende dal post precedente


Atto 7. Dopo ogni apice: the (first) fall of Sentenziosi
Dove Sentenziosi inciampa nella propria nobile e narcisa decadenza.
Appagati, compiaciuti, presuntiosi, arrivati, bellissimi (e possibilissimi): push it to the limit baby! Fama fans soldi puttane rock'n'roll e chi più ne ha più ne metta (uno spritz magari), noi si inizia a trascurare il mezzo sentenzioso che pare istantaneamente avviato ad una prematura fase autunnale, per qualità e quantità degli scritti proposti. B1 pensa che le cose vadano avanti da sè, che scribani e amanuensi bramino di vivere di luce riflessa in nostra vece, B2 si fa portare in limousine anche al cesso, B3 si è dato alla macchia come suo solito, forse risucchiato al Moma di Trento, Frut1 beve unicamente "spremute d'arancio, da bicchieri di cristallo, perchè questa è la vita che fanno a Bel Air" (nulla sortisce spiegargli che "in verità a Verona/questa è la vita del mona"). Folli Sentenziosi!
Com'è costanza della vita, la buona stella di Sentenziosi rischia di tramutarsi cadente in fretta: secondo il buon vecchio paradigma della fien de siecle, proprio all'apice della decadenza v'è modo di produrre quanto di più nobile e maturo. Diciamo che Sentenziosi è la palese eccezione della regola e si accontenta di sputt... ehm recensire simili eventi. Per Butel2 l'occasione è gradita per trasferirsi altrove per un po': da lì una conferma, a Londra esistono i butei! E viene a spiegarlo a noi, che abbiamo appena inaugurato la nuova grande stagione di Mamma Erbe? Tsè! Ma l'aria resta stantia, plumbea, grave, ridondante. C'è chi pensa di averle già sentite queste storie e aspetta ancora sa Iddio cosa per mandarci ufficialmente a fare in culo e leggere, chessò, L'Arena.
Dal canto nostro, serpeggia nel comitato redazionale una lucida consapevolezza che qualcosa nel giocattolo si è rotto, così siamo pronti al rogo: la spietata recensione della discoteca Oxo di Veronella sta per costarci la chiusura del sito (certo, certo), siamo prossimi al fallimento (e intanto ancora qui, hai capito che roba?). Il momentaccio sarebbe peraltro stigmatizzato da un restyling rosa shocking, che ovviamente ci costò la solita vagonata di insulti, nonchè apprezzamenti dall'ARCI Gay. Preferiamo gli insulti.
Qua e là, Sentenziosi è una carcassa; e se non è una carcassa è uno zoppo che si trascina dove riesce. In piazza, ovviamente. La fine di un'era? Pare di sì. Era = la cagna del mio vicino di casa, che venne investita in quel periodo.

Atto 8. I lenti segnali di una possibile ripresa
Dove in verità Sentenziosi vi fa vedere che stoffa ce n'è sempre, energia ce n'è ancora, metis c'è, vis c'è, humour c'è, satira c'è. Vabbè pheega no, mica si può avere tutto adesso.
Insomma: sputtanare, sputtaniamo ancora eh. Prendiamo coscienza solo in età avanzata del nostro unico merito, ma meglio tardi che mai. Ad ogni modo, noi il nostro 50% ce lo mettiamo sempre. Il problema semmai è l'oggetto: la Piazza (o "Il Palazzo", come direbbe un giornalaccio italiano qualsiasi) si può sputtanare una volta. Due volte. Tre volte. Alla quarta chiudi un occhio. Alla quinta ha rott'u'cazz, come direbbe Albanese. Idem per la discoteca di turno. E spostarsi fuori è plausibile, necessiario, positivo... ma non sempre possibile, chè si presume che 'sti Sentenziosi nella vita abbiano anche altro da fare (a parte Frut1, ovviamente).
Una recensione tra il faceto e il serio, mai accademica nè leziosa su quella che si preannuncia come la mostra dell'anno a Verona, è presa in considerazione da centinaia, anzi migliaia di visitatori. Per la felicità del blog ufficiale della mostra: ennesimo esempio di tecnologia 2.0 che fiocca a fondo perduto. Persino dalle catacombe romane giungono martiti in nostro soccorso, ma ancora non basta. Ci vuole... qualcosa... ma cosa, cosa?

Atto 9. Rinnovarsi o morire: incipit di una risalita
Dove Sentenziosi trova quei topos ai quali aggrapparsi per una pronta, rapida, successfull risalita.
... ma cosa, cosa? In anteprima locale, ma che dico locale, nazionale, Sentenziosi rivela al mondo l'esistenza di un progetto per una notte bianca a Verona. Lo sapevamo bene tutti dai: sarebbe stata solo questione di tempo, prima che il fenomeno nazional-popolare della notte bianca infettasse anche le nostre lande. I Sentenziosi headquarters sono in Defcon 5, giungono segnalazioni da tutte le parti, la gente... pardon la gggente vuole sapere, ha fame di eventi gggratis perchè, ricordiamolo sempre, "la gggente è stufa!" (oltre che scema). Anche perchè di questo programma praticamente nulla o poco si sa, o meglio nulla o poco si trova in rete, a parte noi.
Tutti per uno, uno per rutti: dopo l'alcol (ricordiamo che Sentenziosi è co-firmataria del partito EUA, Europa Unita nell'Alcol), siamo di nuovi uniti sotto un'unica bandiera, una causa a guisa di evento trash. Trash, diventa la nuova parola chiave. Affossare la notte bianca e i propri avventori soddisfatti, il dovere al quale Sentenziosi è votata per chiamata divina. Accantoniamo divergenze ("lo spritz con o senza aperol?"), screzi ("ci può essere solo un Butel con la cravatta nera in questo locale, porco zio!") e impasse ("non mi sento abbastanza poseur questa sera...") e ci prepariamo per l'Armageddon di questa prima metà dell'anno: tutti ai posti di combattimento, ci sono ore e ore di diretta e decine e decine di location di cui tenere traccia, registrare, analizzare, discutere --> SPUTTANARE. Per l'occasione ci si divide in più gruppi e si ingaggiano reporter qua e là per la città. Queste persone ovviamente non saranno mai ringraziate, mica siamo la Caritas.
Schermi d'Amore e Far East Film Festival sono passatempi anche troppo culturali, dileggi a suggello di passioni ora congelate: noi ormai siamo oltre l'arte, oltre la cultura, oltre la pheega, troppo oltre... praticamente abbiamo terminato il giro e, tornati al capo, fiutiamo il trash incombente sulla fatal Verona. Anche perchè ora ci buttano pure dentro lo Urban o meglio Vrban, "la manifestazione parallela alla notte bianca, ricca di: arte, eventi, manifestazioni, stronsade (notare il climax crescente)". Nuovamente scoop! Stravolto il programma dell'incombente notte bianca. E nuovamente Sentenziosi è sul posto per prima. Manca poco. Infine, 'sta cazzo di Notte Bianca a Verona, un evento che ha catalizzato l'interesse popolar-mediocre per decine di giorni prima e a seguire, arriva. L'evento non è come ce lo aspettiamo. E' molto, molto, molto, molto peggio. Lo spot elettorale del futuro sindaco perdente, finisce appunto per costargli la vittoria: come apprezzare una simile stronzata totale? Tra i commentatori c'è ovviamente chi ci riesce. Per non parlare delle mail: scende una lacrima, siamo tornati ai tempi delle minacce. Dopo settimane e settimane di encefalogramma piatto, Sentenziosi pare ristabilirsi, o quanto meno la prognosi non è più riservata.


Atto 10. Over the top: Sentenziosi mainstream
Dove il reparto marketing di Sentenziosi torna dalle ferie e allungando il braccio a caso indica i nuovi orizzonti: "Serve una cazzo di idea... sfruttare un tormentone!".
Un enigma tutt'altro che rivelato, ma siamo intenzionati a risolverlo. Anche perchè, mentre Frut1 gira qua e là per concerti e bagasce, nel frattampo stimoliamo persino il dispiacere della casta (politica) locale. In cerca d'illuminazione, cerchiamo di capire se trovarla ad un'atipica sfilata di moda retrospettiva. Evidentemente no. Ma stiamo per arrivare a qualcosa... ci siamo quasi, lo sentiamo, è lì lì che si fa palpabile. Falso allarme, in Piazza c'è qualcuno che tira bicchieri di spritz.
Che qualcosa sta per capitare deve fiutarlo pure quella vecchia cariatide di ex-blogger e forse-scrittore di Alberto Fezzi, il quale pubblica un articolo per noi, quasi a voler saltare sul carro del vincitore (e sbagliando finisce su quello senza ruote, mi sembra evidente).
Serviva una cazzo di idea? Eccola infine. Sentenziosi fiuta il tutto e si mette all'opera per un rilancio in pompa magna: Verona is Burning / Frangetta Verona nelle sue tre varianti viene visionata da 35.000 e passa persone, oltre la metà di Verona (statistica inventata, s'intende) merito del passaparola per e-mail. Il fenomeno mette radici e invade i più variegati canali del viral marketing, passaparola: Piazza, locali, università, sms, e-mail... Il blog impazzisce, sfora le mille visite uniche giornaliere nei giorni "clou" e si attesta nei giorni "normali" su nuovi livelli giornalieri di 500-600 utenti unici ovvero lettori effettivi, che poi manteniamo sino ad oggi. YouTube, da sempre nostro appoggio new media (contiamo ad oggi una cinquantina di video e 100.000 visualizzazioni), è il trampolino per un periodo di nuova linfa.
Sentenziosi, un progetto che nacque come satira e che pure in questa occasione sostanzialmente ricicla e adatta al contesto scaligero un'idea di satira sociale pur blandissima, viene meno alla propria esistenza undergound per divenire - per un breve, brevissimo ma fatale istante - mainstream: da questo momento in poi i Sentenziosi sono quelli di Frangetta Verona, senza ombra di dubbio, senza scuse.
E' il prezzo della fama. Ci risiamo, torniamo ai vecchi tempi e li moltiplichiamo per dieci: ancora più fama fans soldi puttane rock'n'roll, ancora più noi che siamo pieni di noi stessi, ancora più i nostri ego a parlare dei nostri alter ego, ancora più la misura della notorietà, bla bla bla. Ci attende Parigi, dove chi ha fama va a fare la bella vita (e sentirsi il concertone dei Daft Punk, nostri affini nel look anonimo). Nel frattanto pure giornali e tv parlano di noi, con ritardi, senza citazioni e soprattutto imbarazzanti quanto risibilissimi fraintendimenti: ed è subito "Video choc su YouTube!" (roba che ci sarebbe da festeggiarci l'anniversario l'anno prossimo, cazzo). E' il momento di lanciare un'OPA sulla Upstream Inc. e Upstream, quello che vabbè magari non gli piace tanto la pheega ma in fondo che vuoi che sia - specie dalle nostre parti, uh uh - entra nella crew e gestisce anzitutto le relazioni con il Corriere di Verona.
Sentenziosi torna e ovviamente sfrutta anche questo nuovo focolare di polemica con il secondo director's cut: Quarto Butel, i media contro Sentenziosi e Sentenziosi gode. Il video è un (brutto) capolavoro della parodia, una scalata rise and fall su base anni '80. A disposizione dei lettori del blog supera quota 1.500 visualizzazioni.


Atto 11. Il mantenimento del successo
Dove Sentenziosi non solo campa di rendita, ma tiene botta tra un evento e una polemica e l'altra.
Zevio is Burning, una stigmatizzata presa per il culo del mondo agreste veronese, per quanto inferiore ai precedenti lavori - del resto ricalca una logica a questo punto inflazionata - è comunque un riuscito tentativo di allungare questo nuovo periodo fertile. E' ad oggi l'ultimo esercizio di stile video by Sentenziosi.
Senza con ciò mollare l'altro canale utile: "sempre cara mi fu quest'erme polemica". Giunge un regalo da Butel-M: affossare la festa della facoltà di Giurisprudenza è un gioco da ragazzi (senza nemmeno avervi preso parte, a suo modo geniale), certo, ma finire a dibattere con chi la festa l'ha organizzata veramente è il massimo! Ripeto: ah, quanto adoro questo blog.
Le reazioni a queste due opposte operazioni, sono solo una conferma del buono stato di salute del paziente Sentenziosi.


Atto 12. The (second) fall of Sentenziosi o la retta via sentenziosa?
Dove Sentenziosi infine trova un equilibrio al proprio approccio, che piace ad alcuni e ad alcuni non troppo. Ma così va la vita: oggi a te, domani a te.
Finiti i tempi di piazza, finiti i locali, finita Verona. In qualche modo i Butei hanno smesso di spritzare, inoltre e soprattutto sono riusciti sempre più nel tentativo di liberarsi della morsa stritolante posta da Verona e dalla propria statica necrosi social-culturale. Non sappiamo nemmeno noi come, dove, quando. Ma tal'è, accadde.
Se Sentenziosi fosse un'azienda, si potrebbe parlare di mission. Siccome non siamo un'azienda, e soprattutto ci stanno sul culo gli anglicismi, diremo che recensire e segnalare eventi in ogni dove, (quando ci sono eventi da recensire o segnalare) con la cifra stilistica e scorretta che ha contraddistinto il progetto sin dagli inizi, è un po' quello che stiamo tuttora facendo perchè è in fondo quello che piace e forse ci riesce meglio(?).
La parola chiave di questo nuovo corso è ESCURSIONE.
Del bagaglio odierno di Sentenziosi fanno parte sicuramente:
-le recensioni di serate da ggiovani come questa
-le recensioni di nuovi locali/serate, come il "fondamentale" Tennis Club, il lacustre Madjk, la recente Rambla ad esempio, per non parlare dell'esemplare festa Audaci Visionari che tanto seppe regalarci nelle sue declinazioni idiote, inutili, imbecilli. Ovviamente tengono più che mai piede le esterne - altro che Uomini e Donne - come qui a Desenzano o a Milano come in questo caso o altrove
-le recensioni di concerti come questo, questo,
-le recensioni di eventi artistici o sedicenti tali, come questo, non trascurando le mostre ovviamente
-le segnalazioni di eventi ai quali parteciperemo o meno, ma comunque ci permettiamo già di sputtanare come in questo caso (siamo gli autori onniscenti, che volete...) o in questo per non parlare di quest'ultimo, o anche no
-le segnalazioni di eventi consigliatissimi quali questo, questo, questo o questo,
-sporadiche indicazioni di stile, shopping maschile e tendenze, strane tendenze
-scritti di varia natura sempre legati a certo giornalismo della notte, in questo caso fonti quali 2Night.it e altre tornano sempre utilissime
Ognuno fa il suo. Noi facciamo così. Voi fate come vi pare.
Ci saranno ancora per un po' (per quanto, non saprei) delle simpatiche buffe facce da culo a rompere i maroni. Come dire: "Ai posteriori, l'ardua sentenza"

That's it

05 ottobre 2007

Sentenziosi Story - parte 1 di 2

Parte 1 di 2

Auguri.
In sordina, tra uno spritz, un peto e l'altro, Sentenziosi passa il proprio unico anno. E son cose: chissenefrega. Ovviamente l'occasione non poteva non risultare graditissima per buttare lì l'immancabile post del tipo "Un anno di..." o "... story". Fossimo ricchi, anzichè prevedibili...
Del resto la cosa - oltre a ingenerare negli editori momenti di triste vergogna misti a riso - potrebbe tornare utile ai lettori dell'ultima generazione, le nuove leve che ancora si chiedono "E questi chi cazzo si credono di essere?". Leggete oltre.

Novità non 2.0
Nello stucchevole panorama del duepuntozzzero e in particolare dello user generated content, ogni autocelebrazione - specie anniversari più o meno utili e più o meno veritieri (Sentenziosi scrive qui da un anno, ma scrive altrove - quaderni, banchi, muri, tovaglioli, cm di pelle umana meglio femminile - da molti altri anni) - si accompagna in genere ad una carrellata di novità ovviamente 2.0 volte alla maggiore soddisfazione e fidelizzazione dell'utente lettore. Ribadisco: chissenefrega?

[inizio angolo della polemica]
Lettore mediamente acuto: "Butel1, tu da a 1 a 10 quanto odi il mondo 2.0?"
Butel1: "970? Tipico proselitismo da divide tecnologico del troglodita italiano: sai tu - lettore medio duepunttozzzzero - che negli States nessuno ha bisogno di dire 2.0, chè persino un'umanità intellettualmente scoperta nella propria generalità qual è quella americana, si sente idiota a stigmatizzare il duepppuntttozzzero?".
[fine angolo della polemica]


In verità almeno una novità ci sarà e ne sarà reso conto a breve. Nello stile autoreferenziale e pregno di soddisfazione menefreghista di Sentenziosi, s'intende. Ma ri-ribadisco: chissenefrega?
Partiamo col tema cardine del post. Regia, atmosfera: Sonata "Al chiaro di luna" di Beethoven, magari anche "Eine kleine Nachtmusik" di Mozart intervallata a "The Past" di Vitalic, grazie.

Una storia da butei ovvero, come smisero di spritzare. Forse.

Atto 1. Prima
Anno 0: Dio inventa la donna.
Anno 0 + 1 secondo: Sentenziosi inventa la pheega. E' un tripudio.

Atto 2. Il danno
Anno 1996: non vista da Sentenziosi, nasce la pheeghetta veronese, l'inizio della fine.
Anno 1996 + 1 secondo: con una contestualità che solo l'Onnipotente sa, nasce lo spritz, la fine della fine.
Anno 2006: a distanza di circa dieci anni, la pheeghetta veronese, che rappresenta il 99% della popolazione femminile scaligera, ha ormai condannato la nostra bella urbe ad un casto assolo sessuale. L'onanismo, più che mai, è l'ultima ed essenziale frontiera dei butei. Ovviamente laddove questi ultimi non spritzino, cioè mai. Nel 2006 spritzare è fondamentale; scopare non è fondamentale perchè manca la materia prima. Ad acuire la piaga sociale fatta di spritz e pheeghette, si aggiunga una necrotica stasi sociale che si esprime anzitutto attraverso la totale mancanza di alternativa e innovazione culturale nella misura di originalità e gusto. La fine si è bloccata, incantata, inceppata... la fine è l'eterno ritorno del medesimo (spritz). Verona è congelata nelle proprie idiote abitudini, "cioè vecchio".

Atto 3. La reazione: gli inizi
Luglio 2006: in piedi una sera in Piazza Erbe col solito bicchiere in mano da circa 7 giorni, i futuri Butel1 e Butel2 realizzano qualcosa... Niente, falso allarme.
Agosto 2006: dopo circa 30 giorni nel medesimo loculo - anche il bicchiere è naturalmente sempre il medesimo e con molta probabilità nè B1 e B2 nè gli avventori della Piazza si sono spostati di un cm - B1 e B2 hanno la prima "vera" illuminazione: "E se questa sera non spritzassimo?". Cala titanico un tuono e B1 e B2, per non insospettire nessuno, mestamente decidono di bere l'ultimo, vecchio.
Settembre 2006: lo spritz ormai è un lontano ricordo d'infanzia e giacchè i Butei in parte detestano la pascoliana poetica del fanciullino, se ne fottono e cercano di cambiare aria. In scia ai successi puliti di Ben Johnson, falliscono.
Ottobre 2006: la rivoluzione può aver luogo(?) allargando il proprio progetto ad un uditorio, interfacciandosi con interlocutori che possano capire che è il momento di "Prendere per il culo Verona prendendo anzitutto per il culo se stessi". Prendiamo per le palle l'insistente ritornello 2.0 che tanto piace a 'sti nuovi gggiovani: la parola magica è sprit... ehm blog, blog.

Atto 4. Sentenziosi, prima fase "J'Accuse Verona!"
Dove i Butei prendono per il culo la fauna veronese, della quale fanno parte anzitutto gli stessi Butei: facile puntare il dito al riparo dal fenomeno. I Butei non sono messia, vati nè filosofi: i Butei, in quanto tali, sono butei e stanno tra altri butei e fanno cose da butei: i butei sono i Prigionieri della Piazza ed è da questa che lanciano il loro J'Accuse! Purtroppo.
Sin dalle prime battute, i Butei (così - e come altrimenti? - decidono di chiamarsi i nostri) puntano il focus del proprio macroscopio sui ridondanti usi e costumi dei gggiovani veronesi: B2 circoscrive immediatamente quel riconoscibilissimo fenomeno linguistico chiamato "One Shot", del quale ovviamente non poteva non far parte "Vecio". Fermi tutti, prima intercettazione V.I.B. (very important butel): Diego Conte dialoga con i butei. I butei realizzano che oggigiorno, beccarsi Diego Conte anzichè il collega fallito Antonello, sempre dall'incubatrice di Uomini e Donne, è già una gran cosa. Dopo 1,1 secondi, B1 e 2 congedano il V.I.B. della serata e si concentrano su cose più importanti: SBRONZARSI, naturalmente, inaugurando per l'occasione la grande, fertile stagione del white russian, il loro drink invernale di riferimento. Prime accuse da parte di B1 al terribile sistema della moda maschile veronese: molte le vittime tra i lettori fuori Verona. Tra un aperitivo e l'altro, una serata e l'altra, i butei acquisiscono stima MA comprendono anche che l'attacco all'establishment scaligero DEVE passare attraverso l'attacco ai luoghi culto e rito della nightlife, colpire dritti al cuore del popolo dello spritz. Si iniziò così.
Sentenziosi è subito protagonista: in occasione della visita del papa a Verona ("vestito minimal bianco con acessori avorio all by vatiquen"), è scoop! Decidiamo di festeggiare il tutto con la nuova hit dell'inverno: il Gioca Jouer della Piazza. Ormai è chiaro: bear-magna-gussar e pacche-saluti-vecchio-alcol. Tutto qui, nulla di più.
Anzi no, manca "darse!". Incontri ravvicinati del terzo tipo: i Butei non sono soli, anche Upstream ha dei problemi con la piazza e decide di lanciare un'iniziativa contraddistinta da quella vis guerriera e ribelle che ogni tanto ci vuole. Noi sponsorizziamo il tutto, che discorsi.

Atto 5. Recensioni sentenziose e recruitment
Dove si deve iniziare a sputtanare non solo in qualità ma anche aumentando la quantità.
I tempi sono maturi per le celebri e apprezzatissime(?) incursioni dei Butei, nel cuore della giungla. Questo è solo un primo esperimento, ma le basi sono ampiamente gettate. Non solo: com'era plausibile aspettarsi, questo fenomeno è più ampio e manifesto di quanto pensassimo. Sentenziosi estende la longa manu verso Trento e tira a bordo Butel3, uomo che pubblica in qualità e mai (sia mai) in quantità.
Destino vuole che la prima guerra sentenziosa ovvero la polemica gratuita nostro marchio di fabbrica non ci veda schierati contro i soliti e amati nemici passatempo - pr, proprietari di locali, spritzatori pazzi ecc. - bensì contro la nemesi dei butei: il cagone, una lotta senza esclusione di colpi. Non ci sono più scuse, è il momento del MANIFESTO DEL BUTELISMO.
Sciaguratamente, il Butel è una persona non sempre accorta, spesso fa due passi avanti e tre indietro: anche Udine grida "Spritz!" e Frut1 è dei nostri. Già.........
Che Sentenziosi sta acquistando una propria nomea "nell'ambiente", ci è confermato dalla dipartita - tecnologico-internettiana - di Alberto Fezzi, lo scrittore nonno-Negroni e primo vate del fenomeno sin qui trattato. Intanto, ci augurano il peggio anche quando le recensioni sono buone. Oh sì, quanto avevo bisogno di questo blog cazzo. Mi concedo una prima uscita pubblica, a Milano.
Il Dipartimento Marketing di Sentenziosi si dichiara sostanzialmente soddisfatto dei progressi sin qui compiuti, in poco più di un mese il blog ha già una base di circa 100 utenti unici giornalieri. Quindi lancia il proprio piano di espansione: (ancora) la polemica gratuita, sempre e comunque. Individuato il target "Alternativi, sesso e età vari", si colpisce. Le reazioni da gogna mediatica non si fanno attendere.
"Ma non basta, non basta!" esclama il consulente marketing, "Voglio più disco, più disco!". E più disco allora, partiamo col Berfi's, da qui in avanti un grande amore ci accompagna. Si continua con la Scala, giusto per ricordarvi cosa facevano in 'sto locale in vista della loro prossima "Super serata chic con selezione vecchio!".
Va anche ricordato ai lettori che Sentenziosi (forse) c'ha stile e nel nostro piccolo questo è anche un progetto di arte e stile (e dopo questa, ci mandiamo a fanculo da soli). Che vuol dire tutto e un cazzo, come dimostrato qui.

Atto 6. Grandi polemiche, grandi risate: The rise of Sentenziosi
Dove Sentenziosi piace e coinvolge, perchè è la voce che mancava. Quindi pensate alle altre voci...
Da una parte c'è internet. Dall'altra la gente che promuove il proprio business. In mezzo, chi non promuove alcun business e deve rompere i coglioni ai business altrui, che poi saremmo noi. Verona si costituisce unica anche in ciò: la presenza dei rompicoglioni, semplicemente non è nè sarà mai contemplata. E ti pare che non mettiamo il dito nella piaga? Questa polemica con il Berfi's, totalizzò ai tempi 85 commenti più (più, più) o meno incazzosi. Siamo stati molto cattivi, insomma.
Accanto al tutto, continua posititivamente il filone di recensione sui concerti, in genere in mano al Fruttone. Pure una riconferma il filone di recensione di mostre d'arte, e che arte,. Filoni attivi, in piedi e floridi tutt'oggi, s'intende, nonché nostra vera passione. Le occasionali incursioni dada sono curate invece da Duchamp (e da chi se no?).
Ad ogni modo, il capodanno da Butei è tutta un'altra cosa: comunque andrà, sarà un successo! C'è anche qualcun altro che diceva così, e abbiamo deciso di fargli visita: questa dell'Alter Ego, totalizza altri 85 commenti.
Visite, commenti, casella e-mail intasata: complimenti (pochi), insulti (molti), richieste di recensione e/o morte. Champagne! Sentenziosi piace, è la voce inopportuna e scomoda che mancava. Ormai siamo pieni e tronfi di noi stessi, schiavi dei nostri personaggi i quali vanno incontro ad una fama che è letteralmente misura della notorietà: siamo al punto in cui in Piazza i nostri ego devono iniziare a sostenere conversazioni sui Butei, ovvero i loro alter ego virtuali e anonimi. Assurdo.
Proselitismi sentenziosi pure a Brescia e Mantova, mentre non si ferma lo spettacolo veronese: il butelismo si fa pop, filosofia popolare cosmopolita. Pop, anni '60, sesso libero: Sentenziosi fa anche scopare i propri lettori!
Ennesima escalation sentenziosa, questa volta in chiave politica: si spara a iosa sullo sfortunato Panto. Sprazzi di humour nero che ci causano diverse maledizioni e nuove minacce di violenta morte. Altro che spritz, che ormai manco consumiamo più, ci stiamo giocando il fegato a forza di carne greva. Non sappiamo quanto resisteremo, Verona mostra il proprio lato tragi-comico: e ci piace! Ormai ci possiamo permettere anche di segnalare gli eventi, non solo o nemmeno attendervi: questa fu la nostra proposta di carnevale. Diffidare, naturalmente.
Di quelli prefissatici ai primordi, abbiamo infine raggiunto ALMENO un obiettivo: non diventare delle blogstarlette (com'è speranza della totalità mediocre dei blogger italiani), bensì creare dei personaggi.


Fine prima parte di due. Continua qui.
Segue:
"Atto 7. Dopo ogni apice: the (first) fall of Sentenziosi"